Akassia – Francorosso pollice verso
Sarò lunga ma precisa, chiedo scusa in anticipo ma sono sufficientemente alterata per condividere con voi quanto passato e segnalarvi quindi – sempreché siate decisi per la destinazione con scelta di Francorosso come tour operator – le garanzie scritte da pretendere prima della partenza.
Premetto che non sono amante dei villaggi con animazione invasiva né dei cosiddetti “turistifici di lusso”, tantomeno, all’estero, del trattamento pensione completa+soft drink…
La nostra scelta era sì per Marsa Alam ma con un altro tour operator e in un altro villaggio, con formula All inclusive e operativi voli più “umani”, ma per motivi di overbooking non comunicato, a saldo ormai effettuato e a 2 giorni prima della partenza, ci siamo ritrovate a dover accettare una pensione completa, fermo restando disponibilità camera fronte mare. Era l’unica garanzia richiesta, pena la non accettazione del pacchetto.
Ho assistito alla conversazione tra la proprietaria della mia agenzia di fiducia (Home&away di Pavia, circuito Giramondo) e l’operatore Francorosso che ha assicurato le nostre richieste. Partenza: ritrovo a Malpensa con compagnia area Neos. Vettore adeguato per un viaggio Milano-Roma (due file da tre posti l’una) ma, a mio avviso, non certo per un viaggio di oltre 4 ore: sedili piccoli e stretti, poco spazio per le gambe.
Comunque personale di bordo educato, disponibile e cortese.
Partenza 17,30 ore italiane, arrivo 22,30 ore egiziane (1 ora in più) All’arrivo troviamo i soliti storditi coi documenti non in ordine che ci fanno perdere quasi due ore in attesa sul pullman, fermo all’uscita dall’aereoporto. Verificate le carte d’identità se non avete passaporto: devono essere valide x almeno 3 mesi dalla data del soggiorno e dovete portare con voi due fototessera. Non scherzateci e non pensate di fare i soliti italiani furbi perché non ci mettono né due né tre nel mettervi sul primo volo in partenza per l’Italia. Idem dicasi per coralli o conchiglie in uscita dal Paese: i controlli sono severissimi, le valigie passano con voi attraverso 2 metal detector, sono previste multe di almeno 100 dollari se venite trovati in possesso di materiale non autorizzato.
Non si può fare a meno di pensare alle nostre frontiere colabrodo da dove passa e arriva di tutto e di ogni…
Dopo un percorso di circa mezz’oretta, arriviamo all’Akassia all’1 del mattino.
Il villaggio/hotel è sul mare, deserto attorno, e per accedervi passiamo una barriera a protezione da eventuali malintenzionati… L’ingresso della struttura è protetto da un metal detector: la sorveglianza e la protezione dei turisti sarà una costante per tutto il soggiorno. Dopo gli attentati a Luxor nel 1996, hanno un’attenzione per il turista veramente ammirevole. Nelle escursioni viaggerete scortati da auto della polizia turistica con poliziotti armati e mitra spianato; idem dicasi per l’ingresso al tempio di Karnak, alle Valle dei Re e al Tempio di Luxor – metal detector ovunque, poliziotti che aprono e controllano i contenuti delle borse.
Il villaggio è molto bello ma enorme e decisamente lussuoso: oltre alla palazzina con la hall, il ristorante, i negozi e varie aree dedicate ai tour operator, è strutturato in blocchi con mini-palazzine di due piani l’una, ognuna con varie camere, che circondano l’enorme piscina di acqua dolce, divisa in settori. Dopo il drink di benvenuto, l’addetto Francorosso che ci accompagna alla camera (Simone) fa lo spiritoso e scherza sul trattamento riservato ai turisti che vengono “buttati giù” dai ponticelli che collegano le varie piscine… Forse al momento siamo solo noi poco in vena di scherzi, stanche e irritate per l’attesa, i controlli e i ritardi… Comunque approfittiamo della battuta per mettere le mani avanti e comunicare che cerchiamo solo pace e relax e che non ci interessa coinvolgimento nell’animazione… Dopo un percorso più lungo del necessario – era ormai l’una passata – arriviamo al Blocco 3 e scopriamo che il mare dista almeno 300 metri dalla camera…Posta su una collinetta, con alle spalle il deserto e le camere del personale. Il mare si vedeva col binocolo…
Prendete nota, all’atto della prenotazione chiedete e pretendete che sia scritto sul foglio prenotazione, camere nel Blocco 1 o 2, sono quelle al di qua della piscina, più vicine alla spiaggia.
Anticipiamo con tono fermo ma cortese che non gradiamo la sistemazione e che non era quella la nostra richiesta, ma ci viene cortesemente risposto di sollevare il problema l’indomani mattina alla persona addetta all’assistenza.
Avremmo gradito quantomeno un tentativo di risoluzione del problema, o perlomeno un diverso approccio per la serie.. Qualcosa tipo.. “non sono io responsabile di queste cose, dubito si possa provvedere adesso, ma anticipo la richiesta alla collega e vediamo cosa possiamo fare”… Invece assistiamo al primo di una lunga serie di scaricabarile sulle competenze dei vari addetti…
Anyway, le valigie le vediamo alle 2 passate, con pretesa di ulteriore mancia (nonostante i 3 euro già dati) da parte del personale dedicato (erano in tre), e nonostante fossimo andate di persona a recuperare il bagaglio che attendeva non si sa quali comodi su dei carrelli piantati lì in mezzo ai sentierini, con valigie cadute per terra e lasciate ad aspettare chissà cosa…
L’indomani mattina, prima del briefing, individuo la capovillaggio Francorosso ed espongo il mio problema… Persona veramente molto simpatica e disponibile: senza neanche alzarsi dalla sedia mi risponde di segnalarlo a Valentina, persona addetta alla risoluzione del “caso”. Ovviamente Valentina avrei dovuto cercarla io…
Identifico Valentina e mi rivolgo a lei e ripeto per la terza volta il problema… Cortesemente mi risponde che prima del pomeriggio non riesce a fare nulla perché doveva andare in aereoporto… Sospiro… Okkei, portiamo pazienza… Assistiamo al briefing, prendiamo cartelletta, e già leggiamo in neretto e ben in evidenza, una scritta che ci fa girare immediatamente le ovaie: “indipendentemente dall’operativo voli, le camere vanno lasciate libere alle ore 12 del giorno di partenza. E’ possibile acquistare il day use per 20 euro a testa. Ultimo servizio in albergo: la cena”.
Prima barbonata di una serie di barbonate… Ma rimando a fine mail il racconto di questa chicca…
Ora di pranzo, Valentina non si vede, ma andando al ristorante notiamo una signora palesemente alterata che discute con un’altra addetta (Roberta) per lo stesso motivo nostro. Decidiamo di unirci al gruppetto, ripetiamo la nostra richiesta per la QUARTA volta, e andiamo alla reception. Lì comincia quello che io definisco il valzer delle mail …
Roberta si ostina a mostrare una mail che presumo essere la prenotazione da Francorosso all’Akassia con segnalazione tipologia di trattamento per il cliente specifico. In questa mail pare non esserci scritto “trattamento VIP” – unica garanzia di avere la camera fronte mare… Ma solo camera vista mare (sì, col binocolo) e quindi… No way, il cliente non ha ragione… Il commento è che è colpa dell’agenzia e se non c’è scritto nella mail allora il cliente ha torto eccetera eccetera. Idem dicasi per quanto riguardava la mia situazione (ho scoperto in seguito che la mail con mia prenotazione recava solo la voce camera vista mare…).
Insomma, la mail era il Verbo e poco importa se il cliente aveva ricevuto determinate garanzie a voce ed era stato tanto fesso da fidarsi.
Incuriosita dal “trattamento VIP” chiedo lumi e scopro che la camera fronte mare è garantita unicamente da acquisto, all’atto della prenotazione, del pacchetto VIP: tradotto in soldoni, 90 euro in più. Ok va bene, ma almeno ditelo all’atto della prenotazione, dandomi possibilità di scegliere. A me non era stato detto e sì che avevo fatto specifica richiesta. Ovviamente colpa dell’agenzia, vero?? Non so come abbiano risolto con la signora infurentita – aveva prenotato per un mese, con due bimbi e marito al seguito e minacciava di andarsene seduta stante…; per quanto mi riguarda, mentre Roberta gestiva la pratica della signora, è intervenuto un gentile ragazzo della reception (che in seguito ha simpaticamente marpionato non poco… E vabbè…) che ci ha mostrato una camera non fronte mare ma a 50 m dalla spiaggia, vista piscina… Sempre di acqua si tratta no? Decisamente meglio rispetto a quanto ci avevano assegnato. Era ora di pranzo.. Accettiamo, torniamo in stanza per preparare valigie e andiamo a magiare… Segnalo che le valigie le abbiamo viste alle 6 di sera, dopo due solleciti.
Mancia? In testa gliela diamo la mancia.
Passiamo alle altre note dolenti Consumazioni Non amando i conti a fine soggiorno e non volendo tenere ricevute per riscontro, preferiamo pagare cash le nostre consumazioni.
Ben presto scopriamo che non è praticamente possibile pagare cash: tutte le ordinazioni vanno in conto camera, pena innumerevoli e spossanti discussioni con cameriere di turno, che coinvolgono puntualmente i responsabili dei vari bar che a loro volta ti chiedono stupiti perché vogliamo pagare cash e a parte che non esiste che mi si chiedano spiegazioni del genere… E che due ovaie… Ok, dopo due tentativi di pagare cash, e non avendo voglia di discutere (eravamo in vacanza, giusto?) ci adeguiamo ma insistiamo per avere ricevuta di ogni consumazione. Nada. Nonostante compilino ogni ordinazione su una distinta in tre copie e te la facciano firmare, pare non sia prevista la copia x il cliente. Se la voglio la devo chiedere in reception. Stravagante impostazione… Vabbè… Decidiamo di annullare ogni copia con barra trasversale sotto ogni ordinazione. Dato l’andazzo, si sa mai…
Escursioni nella hall, nella bacheca dei vari tour operator , tra cui tedeschi e francesi mi pare, notiamo l’elenco delle escursioni. L’escursione a Luxor con Francorosso costava 95 euro a testa (nella cifra erano compresi il viaggio in pullman con guida parlante italiano – 5 ore andata, 5 ritorno con una guida da cardiopalma – ingresso tombe nella Valle dei Re – solo 3 su 64 disponibili, per quella di Tutankamon, per esempio, si doveva pagare biglietto a parte – 20 lire egiziane – ingresso al Tempio di Luxor e di Karnak, traversata del Nilo da una sponda all’altra in battellino, pranzo in mega hotel di Luxor con pagamento acqua a parte… Mah!), mentre quella del tour operator tedesco costava 45 o 50 euro.. Stessi servizi. Chissà come mai questa differenza di costo… Misteri d’Egitto… Non solo. La mancia… A fine escursione, la nostra guida va da ogni partecipante e chiede almeno 2 euro a testa di mancia per sé e l’autista… Il concetto non sono i due euro, ma l’imposizione del gesto.
Notiamo le stesse differenze di costi x le altre escursioni – baia delfini, cammellata, mercato dei cammelli, visita a El Quseir eccetera.
Spiaggia& Mare Altra nota dolente. Bellissima la spiaggia, di sabbia granulosa, lunga e sterminata. Abbondante spazio tra gli ombrelloni e lettini sempre disponibili. Riguardo il mare… Parliamone. Descrizione panorama visto dalla spiaggia: di fronte alla battigia ci sono circa 50 metri di pavimento di corallo con acqua alle caviglie che terminano contro la barriera corallina. Fare il bagno? Sì certo…Ci si può puciare in una specie di piscina scavata artificialmente – si presume con ruspe – in questa “pavimentazione”, dalle dimensioni molto limitate (metri 15 per 30 circa) in confronto alla lunghezza della spiaggia (700 m come da depliant). A parte lo scempio naturale, c’è da chiedersi come mai di questo piccolo particolare non venga fatto accenno nei depliant… L’alternativa è percorrere un pontile e tuffarsi in mare aperto a ridosso del muro di corallo che troviamo oltre quei 50 m. Piano con gli entusiasmi però… C’è quasi sempre bandiera rossa e a parte al mattino presto o al pomeriggio dopo le 16,30, se c’è bandiera rossa ti impediscono l’accesso dal pontile causa forte corrente.
Però i nostri hanno studiato una soluzione: per la modica cifra di 2 euro a cranio, quando c’è bandiera rossa ti portano con pullmino in una baia vicina in cui poter fare snorkeling. Un ragazzo incazzato diceva che in un’occasione, dopo essere arrivati alla baia, tempo 20 minuti hanno alzato bandiera rossa e quindi tutti fuori (ti sollecitano a uscire dall’acqua col fischietto, manco fossimo in colonia o a scuola…). Però i due euro li hanno lasciati in conto…
Cibo Nulla da dire sul cibo, ottimo, abbondante e di prima qualità. Tuffatevi sulle bruschette, le migliori mai gustate, i dolci, la frutta, le innumerevoli combinazioni di verdure, il pane, le zuppe e il formaggio. Riguardo alla carne, rassegnatevi a gustare il pollo, cucinato in ogni modo possibile immaginabile, veramente squisito. Per quanto riguarda invece manzo e affini, pollice verso, non lo sanno proprio cucinare. Idem dicasi per pasta (mancanza poco sofferta, non vado in Egitto per mangiare pasta…) e, sigh, anche il pesce.
Camere Belle, confortevoli, letti extra size comodissimi, aria condizionata silenziosissima e regolabile, cassaforte, tv satellitare con canali italiani, frigobar (lo dovete riempire voi). I bagni ok, anche se ciechi, sono cmq ben aerati, peccato solo per la doccia fissa al muro dentro la vasca.
Animazione Animazione Francorosso: sorry, ma cercavamo di star lontane da ogni forma di coinvolgimento, ricordo solo che presentando la serata in spiaggia, con pareo e bagno a mezzanotte, pubblicizzavano “sangria per tutti”, lasciando intendere la gratuità della bevanda. Sento poi dire che invece era gratuita solo la terza sangria, a fronte di acquisto delle prime due ma ripeto, prendere con le pinze in quanto non sono stata diretta testimone della cosa.
Riguardo l’animazione quindi, non sono in grado di fare una valutazione se non ringraziare per la cortesia Micole, animatrice svizzera di 20 anni alla sua prima esperienza, dalla quale due o tre dei suoi colleghi, capovillaggio compresa, avrebbero veramente molto da imparare in termini di approccio, empatia e disponibilità al problem solving.
Folklore locale Serata a tema ogni sera. Danza del ventre, cena con tavoli sul bordo piscina, spettacoli di fuoco… Molto pittoresco lo spettacolo di un ragazzo che per circa 40 minuti gira su se stesso senza mai fermarsi, articolando figure con l’abito multistrato.
Piscine Acqua dolce, ce ne sono diverse, compresa quella x bambini, mai usata dai bimbi ovviamente che preferivano utilizzare quelle per adulti. In compenso si è notata l’assenza di personale dedicato alla sorveglianza nelle piscine, peccato perché sarebbero serviti per stimolare quei genitori a intervenire di fronte agli schiamazzi ripetuti dei bambini in orari dedicati al riposo…
Pagamento conto e day use Veniamo al pagamento conto e all’episodio accennato.
Camera in day use Approccio Roberta e preannuncio la mia non intenzione di pagare 20 euro x 2 per avere disponibilità della stanza per tutta la giornata della partenza. Roberta mi dice che “regolamenti internazionali” impongono che le camere vanno lasciate alle 12 del giorno di partenza… Insomma, non discuto sui cavilli legali ma faccio fermamente presente che già avevamo subito un disagio per la questione della camera, in più espongo le seguenti motivazioni: il nostro operativo voli prevedeva la partenza alla mezzanotte di sabato 19.
Io ho pagato un pacchetto che prevedeva pensione completa per 7 giorni… Certo, la pensione completa effettivamente me la danno x 7 giorni… Notare la finezza dell’aggiunta “ultimo servizio in albergo: cena”… Giusto per tutelarsi in caso di richieste di eventuali rimborsi per mezza giornata…Però mi fanno arrivare in camera all’1 del mattino, le valigie mi arrivano alle 2 passate, e mi costringono a lasciare la stanza a mezzogiorno del giorno di partenza con aereo a mezzanotte, causandomi un palese disagio a meno di pagare per la disponibilità di una camera – per mezza giornata – che io ritengo già pagata.
Roberta è irremovibile, a costo di sembrare un disco rotto… Fa riferimento ad articoli del contratto di acquisto pacchetto sull’operativo voli “che può essere cambiato” e quindi fa nulla se arrivo in albergo all’1 passata, fa nulla se ho perso mezza giornata di sole a risolvere il problema camera che è stato risolto dalla cortesia di un ragazzo della reception un po’ marpioncello e non da chi doveva servire da mediatore tra il cliente e l’albergo… Fa nulla tutto questo. Continua tediandomi facendo riferimento ai regolamenti internazionali e alle clausole del contratto firmato… Insomma, avranno anche avuto disposizioni di rispondere così ai clienti, ma la sensazione nettissima è stata che di certo non ero la prima persona a fare queste rimostranze e che quindi la poveretta fosse solo stanca di dover risolvere problemi legittimi dei clienti, ma creati dall’impostazione della direzione del Tour Operator.
Però il contentino lo danno… Se non voglio pagare 20 euro a cranio, devo lasciare le valigie fuori dalla porta della stanza per le 14 (grazie x le due ore in più) e sempre molto carinamente mi offrono una camera di cortesia, con la possibilità di condividere bagno e doccia con almeno altre 10 persone (eravamo in 50 a partire, c’erano a disposizione 5 camere di cortesia per quella mezza giornata).
Trovo la cosa ipocrita. Quelle 5 camere comunque qualcuno le paga, e temo che vengano pagate in parte coi nostri pacchetti. Il dubbio quindi è che ci si appelli formalmente a regolamenti internazionali, a operativi voli legittimamente modificati, che volutamente facciano arrivare la gente così tardi in quanto le camere effettivamente non si liberano prima delle 19 (alla fine 45 delle 50 persone in partenza hanno pagato per il day use…) e tempo che vengono rifatte sono pronte giusto giusto per gli orari assurdi cui ti obbligano ad arrivare, pronte quindi per la successiva informata di polli con arrivo notturno da spennare…
Tornando a Roberta e alla camera di cortesia, faccio cortesemente notare che non ho alcuna intenzione di dividere bagno e doccia con 10 persone sconosciute e che forse in un 5 stelle non dovrebbe neanche essere suggerita una soluzione simile… Beh, volete sapere la risposta? “Si tratta di adeguarsi, sono docce comuni, siamo stati tutti in un ostello…”.
A parte che ho “dormito” in posti che la signorina Roberta neanche si sogna, al di là di questo, non arrivo a 36 anni per sentirmi rispondere in questo modo da una persona che se è lì è anche pagata da me ma, soprattutto, trovo inconcepibile una simile proposta e risposta a prescindere.
Conto Il giorno della partenza, chiedo il conto consumazioni in reception. Casualmente al mio fianco in quel momento c’era anche la capovillaggio. Me lo presentano in lire egiziane, chiedo di pagare con carta di credito e chiedo il conto in euro. Presentano il conto di 107 euro, verificato, tutto ok. Consegno la carta di credito, l’impiegato completa l’operazione..Mi ritrovo lo scontrino in dollari… A quel punto, reduce dalla discussione per day use, scatto. E’ stato uno scatto forse fuori luogo ma di certo motivato da un’esasperazione di fondo. Ma benedetto beduino di uno, ti ho appena chiesto il conto in euro, mi fai il cambio, mi presenti lo scontrino albergo in euro… Mi vuoi avvisare che con carta di credito lo fai in dollari e non a cose fatte??? Risposta? Colpa mia, dovevo saperlo. Mi dice “The machine… “. Dà la colpa alla macchinetta della carta di credito dicendomi che dovevo sapere che il pagamento è in dollari… E come, con palla di cristallo? Ma poi non esiste… All’atto della richiesta conto in euro, mi fai il cambio e contestualmente mi avvisi che farai la transazione in dollari. Scopro che le banche di Marsa Alam (solo lì…) accettano solo transazioni con carta di credito in dollari. Mando bellamente e palesemente a quel paese il tipo (in italiano e inglese per essere certa di essere stata compresa) e vado a sedermi su un divano. La capovillaggio – che se ne era stata a fianco a me zitta e muta a osservare la scena – mi raggiunge e mi chiede se era tutto a posto con la reception…
Evito ogni commento.
Chicca finale? Questionario valutazione.
Un’ora prima del trasferimento in aereoporto gran raduno nella hall… Dove i ragazzi di Francorosso distribuiscono i questionari di valutazione, uno per camera, insistendo cortesemente perché fossero compilati in loro presenza. In quel momento non ero presente, ero a smaltire incazzatura in spiaggia e quindi non l’ho compilato.
Meno male per me e per loro. Per come stavo sarebbe stato da me percepito oltre al danno, come una beffa…
Mi sono quindi riservata di rientrare in Italia e scrivere le mie rimostranze nell’unico posto – Internet – dove so che quanto scritto raggiunge chi di dovere, senza filtri o marchette di turno: il popolo dei potenziali clienti.
Ciao a tutti e scusate ancora per la lunghezza.
Claudia