AI CONFINI DELL’ EUROPA,un week end a Lisbona

Ho la fortuna di poter usufruire dei punti Millemiglia Alitalia, e così ogni tanto io e mio marito ci concediamo un week end in una capitale europea (anche se in questa occasione non eravamo certi di poter partire, vista la situazione Alitalia...) Abbiamo optato questa volta per Lisbona, so che ci sono già innumerevoli diari su questa città, ma...
Scritto da: letiziap
ai confini dell' europa,un week end a lisbona
Partenza il: 03/10/2008
Ritorno il: 05/10/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Ho la fortuna di poter usufruire dei punti Millemiglia Alitalia, e così ogni tanto io e mio marito ci concediamo un week end in una capitale europea (anche se in questa occasione non eravamo certi di poter partire, vista la situazione Alitalia…) Abbiamo optato questa volta per Lisbona, so che ci sono già innumerevoli diari su questa città, ma credo che valga sempre la pena di parlarne, e di andarci per chi ci riesce.

Sono molto d’accordo su almeno tre punti appena letti in un reportage di un altro Turistapercaso: Lisbona è una città economica, è azzurra, è antica (che non è la stessa cosa di antiquata). In più è molte altre cose che cercherò di raccontare.

La cosa più bella per me, che mi occupo di musica e sono un po’ fissata con il suono delle lingue, è stata appunto ascoltare questa lingua meravigliosa che è il portoghese. E’ di per sé una musica, molto diversa da quella che più o meno tutti conosciamo dai dischi di Tom Jobim e altri brasiliani. Il portoghese è la musica del mare, sono le onde dell’Atlantico che si frangono dalla parte del nostro continente e non sono ancora arrivate di là, hanno la sferzata delle scogliere e non la morbidezza delle spiagge.

L’altra cosa bellissima di Lisbona è la gente. Gentile, affabile, cerca di capirti e di farsi capire (in effetti non è molto difficile, soprattutto per i genovesi come me), ti dà informazioni, ti accompagna per un pezzetto di strada.

Sulle tre caratteristiche che condivido con l’altro Turistapercaso non c’è tanto da aggiungere, provare per credere: le grigliate di pesce (fresco e ottimo) si mangiano in pieno centro con 25 euro a testa e con 4 euro e 30 si gira la città con i mezzi per tutto il giorno, il vento spazza l’aria rendendola azzurra e luminosissima (andate al Castello o sull’Elevador) e ovunque risplendono gli “azulejos”, il cuore della città è antico come i suoi tram, le sue mercerie (si vendono ancora bottoni e filo!), le sue pasticcerie (pastelarias) in legno e specchi. E’ vero, sembra di essere tornati indietro di molti anni; ma almeno qui trovi ogni tanto l’uomo delle caldarroste e il lustrascarpe (i miei figli non ne hanno mai visto uno), la gente non corre come a Milano e la giornata passa solo guardandosi attorno. Anche a Lisbona ci sono centri commerciali e negozi delle grandi catene (FNAC, Calzedonia e simili), ma grazie al cielo non si sente il bisogno di entrarci.

Infine, per chi ha tempo e voglia, suggerisco di fare una gita fino a Cabo da Roca, passando per Cascais: il Capo, punto più occidentale del continente, è davvero il confine d’Europa ed arrivare lì è stata un’emozione fortissima. Ti trovi davanti all’Oceano e ti senti minuscolo, pensi a Cristoforo Colombo e quasi quasi ti sembra di vedere l’America in lontananza…



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