Agosto on the road dalla Svizzera all’Olanda

Attraversando la verde Svizzera raggiungiamo la rilassante regione di Baden dove inizia la Foresta nera (D), quindi Lussemburgo, poi Amsterdam
Scritto da: Enrico 9
agosto on the road dalla svizzera all'olanda
Partenza il: 07/08/2012
Ritorno il: 23/08/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Attraversando la verde Svizzera giungiamo nella rilassante regione di Baden del nord dove inizia la Foresta nera (D), quindi visitiamo città di Lussemburgo, poi tre giorni ad Amsterdam: canali, trasgressioni, arti e cultura, e sulla via del ritorno due giorni ad Interlaken (Ch) con panorami spettacolari.

SVIZZERA

Partiamo di Martedì da Bologna in auto ed in breve tempo raggiungiamo la Svizzera. Alla dogana una gentile signora svizzera parlante italiano con accento francese (ma tra loro che lingua parlano?), ci vende la vignetta, “la gabella” per entrare in Svizzera: costo 40 franchi, che con tabella alla mano indica 40 euro (sarebbero euro 34,40)… infatti ci dà di resto poco più di 5 franchi in moneta; gentilmente chiedo perché allora non posso pagare con 35 euro, lei dice che non ha i 60 cent. di resto, ribadisco che glieli lascio volentieri (trattandosi di un paese povero) ma lei insiste che non è bene per la sua cassa(?): insomma noi dobbiamo pagare 40 euro, ricevere 5 franchi di resto che possiamo spendere ovunque (in Svizzera), magari facendo benzina dice lei. Causa discussione ogni auto si ferma una decina di minuti. Sì, siamo italiani, ma non cretini, e questi metodi da paese del terzo mondo, visto che viaggiamo molto, li conosciamo. Beh, comunque l’autostrada non si paga, anche se non assomiglia certo alla nostra Bologna – Milano a 4 corsie, questa è a 2 corsie e pure strette ed occorre fare attenzione ai repentini cambi di limiti di velocità (per via delle multe che puntualmente arrivano a casa), difficilmente superano i 100 all’ora, più spesso stiamo sugli 80: roba da addormentarsi sul posto, ma l’ambientazione è davvero bella. Quindi, giunti a Basilea, per tutti coloro che transitano per andare al nord, vi è una sola corsia, assurdo, e stiamo 1 ora in coda “imbottigliati” con francesi, olandesi, tedeschi e nordici in genere: prossima volta proverò l’Austria: intanto entriamo in Germania e quindi in Europa. Quello che fà rabbia è come “l’erba del vicino sia sempre più verde”..ed in effetti la Svizzera è verde di colline. Unica nota positiva, la sosta a Buochs, poco prima di Lucerna, delizioso paesino sul lago circondato dalle colline. Vi è un prato dove cè gente che prende il sole, altri fanno uno spuntino, vi è anche un bagno; anche Enrico solitamente “marittimo” trova questo posto rilassante ed afferma che ci potrebbe anche vivere ( ma che squadre di calcio hanno qui?). Nei pressi un discreto albergo il “Postillon” tre stelle vista lago, chiedono 220 euro per camera doppia e colazione: ci convincono a proseguire il viaggio, tentazione messa da parte, i nostri parenti ci aspettano nei pressi di Baden Baden dove vivono. La Svizzera ci sorprenderà positivamente nei pressi di Interlaken al ritorno.

GERMANIA (Baden Baden e dintorni)

Questa città è davvero bella, visitandola, non è la prima volta, ci si immerge nella raffinatezza e nell’eleganza dei suoi alberghi e dei suoi negozi. Molto bello il bianco istituto per le cure termali circondato dal verde, adiacente il casinò; spesso nel grande parco centrale un’orchestra allieta i turisti; non rinunciamo alla salita al castello, breve, da cui si gode una bella vista sulla città, dove poi è bello passeggiare per le vie e piazzette ed eventualmente fermarsi a bere qualcosa nel giardino di un bar, per il vero a prezzi abbordabili. Un Sabato al mese si tiene un grande mercato delle pulci, molto interessante ed un mercato dell’antiquariato che abbiamo visitato ed alla prima sensazione di appetito non ci siamo fatti mancare un wurstel della Turingia. Noi siamo da parenti a Gernsbach, fiorita cittadina di collina con centro antico e sovrastata dal castello di Ebrstein, a pochi chilometri un vecchissimo e caratteristico ponte in legno nei pressi di Forbach, ma tutta questa zona del Baden andrebbe visitata, augurando di trovare un’estate di sole ma mai afosa. Entrando nella foresta nera vi troverete al Mumel see, lago carino con barche e punto di partenza per camminate circondato da ristoranti e negozi. Ne approfittiamo anche per vedere il capoluogo Rastatt, e facciamo shopping nel suo bel centro pedonale alberato dominato dal duomo; quindi ammiriamo il bel castello rosa (possibilità di visite guidate) il cui architetto italiano Rossi, s’ispirò a Versailles, ed è ora possibile ammirare magnifiche stanze. Rientrati, scattiamo qualche foto nel quartiere di Obersdorf con tante case del 600-700 ben tenute, con travi in legno esterne ed i tetti a punta ed ovunque tanti fiori. Dai 37 gradi di Bologna passiamo ai 28 del Baden e la notte occorre la coperta. Il consiglio è di visitare questa zona, la foresta nera, la via dell’amore, e tante altre bellezze al sud della Germania

LUSSEMBURGO

Decidiamo il Venerdì di andare in Lussemburgo, il navigatore ci indica in andata la strada via Strasburgo (da sotto), in Francia l’autostrada è a pagamento ed al ritorno direttamente in Germania (da sopra) autostrada gratuita: mistero. La città di Lussemburgo è molto graziosa, con un bel centro pedonale affollato e con tanti negozi e ristoranti. Abbiamo fatto un spuntino in un bar e mangiato un gelato alla gelateria Venezia, gestita da italiani, appena discreto il prodotto ma c’era la coda. Seguendo suggerimenti su internet ci siamo recati al grande parcheggio Glacis ad 800 metri dal centro, ma poiché dalla fine di Agosto a metà Settembre in quel luogo si tiene un grande parco giochi, lo stesso era chiuso in preparazione. Fortunatamente adiacente vi è il parcheggio coperto Schuman, più caro, 1,50 euro l’ora a scalare, ma sempre comodo, salendo ci si ritrova nella piazza del teatro, per la verità non bellissimo. Camminando arriviamo presto in piazza D’armes, colorata, con negozi e ristoranti e bei palazzi, ed un palco dove una band stà suonando: è il centro vitale della città. In una piazzetta adiacente il monumento a 2 poeti nazionali. A pochi passi il parlamento ed il bel Palazzo Ducale del 1500 residenza del gran duca, quindi piazza Guillome dedicata a Guglielmo II con tanto di statua equestre. Vicina anche la chiesa di Notre-Dame (tardo gotico del 1600); nella cripta sepolti i granduchi: peccato che l’ingresso principale sia su una stretta via. L’attrazione principale è la camminata della Corniche, praticamente un balcone sulla città vecchia: bellissimo panorama. Si può accedere alle casematte del Boch spendendo 3 euro ed impiegando 30 minuti. Si tratta di cunicoli sotterranei, in origine oltre 20 chilometri del 700, che durante la seconda guerra mondiale fungevano da rifugio durante i bombardamenti e collegavano le varie parti della fortezza: si legge “sconsigliato ai malati di cuore e sofferenti di claustrofobia.” Dalla città alta a quella vecchia vi si accede anche con ascensore (rue de Saint Esprit). Una giornata è sufficiente per visitare città di Lussemburgo, ma si ha l’impressione che si possa stare 2-3 giorni in relax in questa città pulita e ordinata magari visitando il museo d’arte moderna o il museo di storia naturale oltre che qualche castello nei dintorni.

AMSTERDAM

Avevamo deciso di passare i 3 giorni di ferragosto ad Amsterdam, ed avevamo prenotato via internet il biglietto Karlzruhe-Amsterdam, prenotando addirittura la prima classe quando abbiamo letto che costava per l’intero percorso e per 2 persono 26 euro in più (?) Abbiamo poi notato che su questi treni tedeschi (Ice) la prima classe è a tratti deserta. Abbiamo viaggiato comodissimi, ed abbiamo approfittato delle longe di Francoforte e Colonia (sosta cambio) per uno snack ed una bibita. Arriviamo ad Amsterdam in perfetto orario, nuvoloso, architettonicamente bella la stazione centrale (1880) interamente circondata dall’acqua e con un immenso deposito biciclette, a sinistra la chiesa di San Nicola, patrono dei marinai, e percorrendo la centrale Dam Rack si giunge in 10 minuti in piazza Dam (1270), la più importante, che ospita il mastodontico Palazzo Reale, la Niewve Kerk (chiesa nuova), il monumento nazionale ed il museo delle cere di MadameTussauds, e si comincia ad avere un’idea di cosa sia Amsterdam: canali, tram, deliziose casette, divertimento ; altri 5-6 minuti e raggiungiamo l’hotel Nadia (www.nadia.nl) in storico palazzo, 2 stelle, con ottimo rapporto qualità prezzo (cari gli hotel in questa capitale). Dopo breve riposo c’incamminiamo per Kalverstraat, pedonale, la via dello shopping: i negozi dovrebbero chiudere alle 18, ma in centro sforano di un paio d’ore, inoltre orario lungo il Giovedì fino alle 22.

Visitiamo anche uno degli ottimi supermercati della catena Albert Heijn (molti in città) dove acquistiamo un’ottima insalata mista con carne e salsa, preconfezionata ma fresca, al costo di 4 euro l’una: usufruiremo spesso di questi supermercati. Proseguiamo per il mercato dei fiori, vale la pena, in vendita anche piante di cannabis (sapete che qui si “fuma” nei caffè preposti), piante di ogni genere ed ovviamente i bulbi di tulipano che acquistiamo per regalare inseriti nel classico zoccolo bianco e blù al costo di 3 euro. Vediamo uno dei simboli della città la Mint tower (in Muntplein) dove si coniavano monete nel 1600. Dal quartiere Rokin arriviamo al red light district, volenti o nolenti vi ritroverete spesso là, per la curiosità, perché frequentatissimo, perché inserito nella città vecchia: tutti a curiosare, poi diventerà quasi normale, per loro è un lavoro, per i turisti un’attrazione. Queste ragazze hanno scelto questo mestiere, sono in regola, igienicamente controllate e rappresentate in comune; certo fa una strana impressione vederle in vetrina a luci rosse: vietato fotografare, le ragazze sono attentissime, ma qualche foto scappa! In zona vari sexy shop e bar oltre che ristoranti. A tal proposito devo ammettere che pensavamo più caro mangiare ad Amsterdam, invece essendovi locali di ogni etnia, si pranza con 10-20 euro, a meno che non si scelga un ristorante famoso. La sera oltre che nel quartiere a luci rosse si può camminare in Rembrandsplein o Leidensplein, luci ristoranti e bar. Il giorno dopo, di buon mattino e col sole a favore, fotografiamo piazza Dam, quindi come da “guida”, giro per i canali pricipali: Herengracht e Kaisergracht (zona Singel), ed ammiriamo queste antiche case costruite in altezza e molto strette, poiché all’epoca vi era una tassa sulla larghezza, risultato: scale ripidissime come nel nostro hotel, e mobili portati in casa dall’esterno tramite carrucola e gancio posto in cima e ben visibile ad ogni casa, usato ovviamente anche ora.

Visitiamo il borgo di Begijnhof (nel 1300 le beghine assistevano i malati), se trovate il portone chiuso entrate da una via laterale: qui al n°34 vi è la casa più antica di Amsterdam (costuita in legno del 1460) ed una cappella oltre che una chiesetta inglese: sicuramente da vedere! Passando davanti al bel teatro vediamo il Rjiksmuseum, un km. dal centro, c’è sempre la fila, ed anche noi fotografiamo la monumentale scritta “IAMSTERDAM”. Ritorniamo a Muntplein, e come abbiamo fatto, consigliamo prendere un battello al Rokin, costa meno che da altre zone, ed in poco più di un’ora si visita Amsterdam diversamente, percorrendo molti canali e passando sotto vari ponti, vedendo molte attrazioni e giungendo in mare aperto, si può fare anche la sera; visto il vecchio galeone, il museo Memo ultramoderno, la torre di Montelbaan, case galleggianti, le caratteristiche case: insomma non si può prescindere da questa esperienza: costo 9 euro. Alle 14 mangiamo a “La place” (Kalverstraat 203) che consigliamo: è il ristorante di un grande magazzino, cucinano anche cibi al momento, come bistecche o pesce. Assaggiato un Vok (cucina asiatica, varie verdure con pezzetti di carne a scelta) e un quarto di pollo, con 2 cole 16 euro totali. La cucina locale non è ricca, quindi sfrutta specialità di altri paesi, indonesiane comprese. Molti hanno deciso di conoscere Amsterdam affittando biciclette, può essere una buona idea. Certamente l’auto và lasciata fuori città, ed i parcheggi hanno alti costi. Le biciclette la fanno da padrone, occorre fare attenzione a non invadere le loro piste ed essere travolti, non è facile i primi giorni. Nei pressi dell’hotel c’è la casa di Anna Frank, fila di 200 metri. La storia commovente la conosciamo bene, e preferiamo dedicare il tempo all’esterno, visto il bel sole raro ad Amsterdam piuttosto che visitare le scarne stanze, ma questo sito attrae ancora molto ed emoziona. Serata che parte percorrendo Dam Rack (quanti negozi!), rivista la stazione e San Nicola giriamo a destra verso Oudekerk che è la più vecchia chiesa di Amsterdam e rimane ormai entro il quartiere a luci rosse che si ritrova tra Warmoestraat , Damstraat e Achterburgwal: notevole il contrasto tra la religiosità di Oudekerk e le vetrine occupate dalle ragazze a pochi metri di distanza. Tantissimi italiani, poi spagnoli, tedeschi, inglesi.

Giovedì scendiamo da Radhuistraat, giriamo dietro Niewve kerk (notiamo molti caffè che sono effervescenti la notte), ragazze già al lavoro, soliti deliziosi ponti con incatenate tante biciclette, poi il Waag, la vecchia porta del 1400 ex pesa pubblica nei pressi del quale si tiene il mercato ogni giorno quindi in St. Antonius e vediamo la Zoudekerk e la casa di Rembrand (bel panorama sul canale dalla piazzetta), a pochi metri Waterloo plein dove si tiene il mercato delle pulci sei giorni la settimana, mentre la domenica vi è un mercato di cose antiche. Il mercato delle pulci ci ha un po’ deluso perché vi sono troppi banchi con merci normali solite e souvenir moderni. Qui si comprano bene i grandi zoccoli e qualche ceramica non di pregio, qualche stampa… Aggiriamo il moderno teatro, e un’altra bella piazzetta, riposo su di una panchina per godere della vista dei barconi e battelli che solcano il canale, poi Rembrandsplein con la statua del pittore, ed ancora nella via del mercato dei fiori. Qui vi sono anche 2 caratteristici negozi dove potrete assaggiare molti tipi di formaggi e se lo vorrete acquistare: ho visto gente praticamente pranzare! Alle 13 non resistiamo alla tentazione di acquistare a poco più di 2 euro un cono di fantastiche patatine fritte, laterale di Kalverstraat (Voetboogstraat 31), nel famoso negozietto Vleminckx: avendo fatto abbondante colazione è stato il nostro pranzo.

Dall’hotel usciamo ancora alle 16, e decidiamo di vedere uno degli otto mulini a vento presenti in città. Il più vicino, circa un chilometro, è quello di De Otter e non ci siamo pentiti della visita, è molto grande, purtroppo inserito in contesto urbano. Per vedere alcuni mulini in campagna occorrono 20 minuti di treno, arrivare a Zaanse Schans e pagare per entrare in questo spazio turistico appunto coi mulini (visitabili internamente) e negozi di souvenir. E’ Giovedì, apertura lunga dei negozi ed approfittiamo per un acquisto di abbigliamento, per la verità a buon prezzo, nel supermercato Magna plaza (in centro), composto principalmente da negozi di firma. Dopo aver bevuto in Rembrandsplein, ritorno per il solito red light district, affollatissimo, e fotografata Amsterdam by night: un italiano gestore di ristorante argentino ci conferma che anche in Olanda vi è crisi: rassicurati prepariamo la valigia. Ultimo giorno, abbiamo il treno alle 14,30, avendo già visto molto del centro di Amsterdam, come preventivato dedichiamo la mattinata alla cultura e decidiamo per il museo Van Gogh la cui pittura ci piace molto e la storia dell’artista ci intriga. Andiamo per l’apertura perché prevista fila come per il vicino Rijksmuseum. Non siamo delusi, spesi bene i 14 euro per “sentire” l’emotività di questo grande artista. Aperto 10-18, oltre il Venerdì; anche ristorante e negozio. Disposto su vari piani ci dicono presentare 200 dipinti e oltre 500 disegni o acquerelli. Peccato non si possa fotografare: http://www.vangoghmuseum.nl/vgm/index.jsp?lang=nl Lasciamo questa gradevole città, piena di contrasti: città di grande cultura, ma anche di ragazze in mostra come allo zoo e di cannabis quasi libera, di scorci romantici o di rara bellezza. Città godibile soprattutto passeggiando lungo i canali, solcando le piazze, guardando chiese e torri, e non annoiarsi nel distretto “intimo”. Ottimo il rientro in Germania via ferrovia, quindi dopo un paio di giorni, sulla via del ritorno ci fermiamo da un’amica che vive ad Interlaken in Svizzera.

INTERLAKEN (CH)

Anche qui, nella Svizzera di Heidi, il termometro segna 33 gradi, ma la notte è fresca, spesso con improvvisi temporali. Siamo nel bernese, l’agglomerato comprende 3 frazioni e si trova tra i laghi verde smeraldo di Brienz e Thun. Sovrastano le belle montagne Jungfrau ed Eiger. Tanti turisti, molti indiani e giapponesi, davvero carino passeggiare tra le strade con vecchie case o begli alberghi, vedere il casinò, il vecchio convento ed un paio di belle chiese, il tutto tra tanti fiori, oppure viaggiare per la valle con i trenini predisposti; insomma è la zona giusta per una vacanza rilassante ed al fresco. Abbiamo acquistato alimentari presso Migros, buoni i prezzi, tanti ristoranti e pizzerie. Dopo un paio di giorni prendiamo la via di casa. Il navigatore ci fa percorrere inizialmente una strada provinciale e non la più lunga autostrada che ritroveremo a Wassen, ed è qui che vediamo paesaggi spettacolari. La strada si inerpica con dei tornanti, siamo nel cantoni di Uri ed arriviamo sino al ghiacciaio, siamo al passo di Susten, ed ammiriamo vallate e cascate, boschi e cime rocciose, mucche al pascolo e deliziose abitazioni, ovunque in vendita burro e formaggi, per poi ridiscendere. Abbiamo fatto soste fotografiche per almeno un’ora, ma ne valeva veramente la pena. Rientriamo un po’ stanchi per i 3.000 (1.000 in treno) chilometri percorsi ed i vari spostamenti, ma ne valeva la pena passando dall’intrigante Amsterdam alla spettacolare Svizzera con sosta prolungata in Germania nei pressi della foresta nera. Foto su questo sito o su nostro blog viaggi http://poneloya25.weebly.com o slide su http://youtu.be/vpLXqqWg7MI



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