Agosto in Rajasthan

Un viaggio in India vero e completo
Scritto da: Patbo60
agosto in rajasthan
Partenza il: 04/08/2014
Ritorno il: 23/08/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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RAJASTAN agosto 2014 -18 giorni (2000 euro a testa circa in totale reali).

L’India e` per noi un paese pieno di fascino, di cultura, di cose meravigliose, di persone gentili e accoglienti che incrociandoci nei Palazzi e nei Templi ci stringevano la mano e ci dicevano “Welcome!”.

Ma è giusto fare alcune considerazioni per chi deve partire. Prima di tutto chi deve partire, anche in bassa stagione, e agosto lo e`, dovrebbe prenotare almeno due mesi prima, perche` si rischia di non trovare posto, poiche` viaggiano anche gli indiani.

In particolare tra il 15 e il 17/18 agosto ci sono una serie di feste e gli alberghi si riempiono, anche i piu` belli!

Inoltre:

1. L’India e` un paese immenso, molto diverso da zona a zona. Noi eravamo gia` stati nel sud, Kerala e Tamil Nadu, trovandoci molto bene, un bellissimo viaggio. Il Rajastan e` piu` “difficile”, probabilmente rovinato dallo sviluppo del turismo “ricco”. Chi viaggia in gruppo a 5 stelle forse non si accorge di niente, altrimenti e` piu` impegnativo in molti sensi, proprio perche` i 5 stelle hanno rovinato i rapporti.

2. A parte Udaipur, le altre citta` sono tendenzialmente molto, molto sporche, (immondizia, cacche di mucca con nuvole di mosche, fogne aperte), molto, molto inquinate; se ci sono i monsoni e piove sono piene di fango e allagamenti; con un traffico da pazzi: migliaia di auto, moto, tuc-tuc, bici, carretti, camion, bus, mucche, asini, cammelli… che viaggiano dove gli pare, talvolta, spesso, contromano… Di notte le strade sono buie e non si gira a piedi da soli… se proprio non si e` degli incoscienti. Anche di giorno se hai una macchina fotografica o un cellulare da 500 euro, magari non e` proprio consigliato infilarsi da soli nei vicoli… c’e` davvero molta disperazione e gente che vive con meno di 1 euro al giorno … fate voi i conti.

3. In India e` consigliabile non fare i superficiali, ci sono malattie serie. Il cibo va mangiato assolutamente COTTO se non si vuole passare giornate in bagno o finire in ospedale (ho visto gente rispedita in Italia!) e l’acqua deve essere minerale e presa nei posti consigliati dalle guide, altrimenti puo` essere alterata… dopodiche` ognuno ha i suoi limiti, io non prendo quasi mai niente, altri stanno male con un frutto non sbucciato.

4. Si sa che in oriente si tratta, che sparano prezzi assurdi per diminuire, ma in Rajastan molti sparavano prezzi e ci credevano. Ho trovato una certa avidita` in alcuni negozi per turisti, non in tutti! Anche maleducazione, tipo “se non hai soldi cosa sei venuto in India a fare?” !!!!! Oppure mettevano le mani addosso, si prendevano confidenze per fare i brillanti… forse bisogerebbe spiegare che anche le donne occidentali non amano essere toccate da estranei!

5. Questione mance ad autisti e guide: la mancia e` obbligatoria, si sa, ma bisogna sapere che di solito E` PROPRIO IL LORO SALARIO. Non prendono altro. Questo porta a problemi di coscienza, perche` tutto sembra poco, invece bisogna informarsi bene perche` si creano disparita` assurde… se si danno 100 rupie (1 euro e qualcosa) a quello che in due minuti ti trascina il trolley in stanza, poi come fai a darne 200 alla guida che ti porta in giro per una giornata? Oppure 150/200 al povero autista che guida per 6/7 ore in mezzo al traffico demenziale? Pero` non si puo` nemmeno fare gli esagerati perche` si corrompe la situazione… la questione non e` semplice e puo` diventare una menata, alcuni ti fanno le facce deluse o ti dicono che tanto tu sei ricco, ci si sente in colpa, che e` cio` che vogliono…ecc. Leggere sulle guide i consigli, chiedere a qualcuno di molto fidato, contrattare e chiarire prima.

6. Tutti sconsigliano agosto per i monsoni e il caldo… e HANNO RAGIONE! Noi non abbiamo preso tanta acqua, ma quando viene, viene a secchiate, puo` allagare tutto, ed e` davvero un problema, nonche` un pericolo, girare in auto. In compenso se non piove fa un caldo ALLUCINANTE (tra i 36 e i 42 gradi) sembra una pentola a pressione, soffocante, e l’aria condizionata e` a 20 gradi…

7. Gli alberghi vanno valutati MOLTO, MOLTO, MOLTO BENE gli standard sono diversi ovviamente. Senza andare nei 5 stelle, pero` bisogna capire davvero dove si finisce; e` gia` tutto faticoso, sporco, caotico, in albergo ci si deve sentire a proprio agio, almeno noi lo consigliamo vivamente.

8. Per finire, non siamo ragazzini abbiamo 50 anni pero` siamo abituati a viaggiare, senza lussi ma con dignita`.

Ed ora il viaggio. Lo abbiamo organizzato con un’agenzia indiana la “India Highlights” di Mister Singh. L’Agenzia e` seria e sono veramente affidabili. Verificate bene gli alberghi, la maggior parte erano belli, pero` alcuni tra i proposti non sono stati il massimo, comunque erano concordati. Auto (mitica Ambassador, vecchiotta ma affascinante) e autista a disposizione (non illimitata ovviamente). Le guide nelle diverse citta` vengono procurate dall’agenzia, ma le pagate voi.

Partiti lunedi` 4/8 con Air India (servizio proprio basic, ma aerei nuovi, volo ottimo). Speso 1000 euro perche` abbiamo prenotato tardi e scelto un volo diretto Mi-Delhi (7 ore). Arrivati bene. A Delhi primo impatto con un caldo devastante, un umidita` da sauna, traffico mortale. Ci portano all’agenzia in un luogo un po’ strano, ti chiedi se hai fatto bene a fidarti e… incontri il titolare dell’agenzia di viaggio che ti tiene un’ora a farti vedere l’album dei suoi clienti… forse per rassicurarci, ma noi siamo stanchi morti e abbiamo solo voglia di partire. Tutto bene e si parte subito per Agra.

– Agra Il viaggio e` noioso e l’arrivo ad Agra abbastanza sconvolgente. Per arrivare al retro del Taj Mahal si passa di fianco a delle tendopoli di stracci con condizioni di vita spaventose, bambini, donne, uomini, ma soprattutto bambini, in un modo che ti viene da tirarli su e portarli via da li`… Poi vedi il Taj Mahal: l`inferno e il paradiso possono essere molto vicini… Giardini curati e una notevole, algida bellezza. L`albergo e` il Crimson Palace, banale, in una zona che sembra in costruzione, ma dentro pulitissimo e di livello standard.

La mattina dopo sveglia alle 5 (!) perche` alle 6 bisogna essere al Taj per vederlo all’alba, per non trovare un milione di persone e non svenire dal caldo, capiamo che e` stato meglio cosi` perche` la temperatura alle 6 e` gia` insopportabile! Taj magnifico, gareggia in maestosita` con le tombe piu` famose del mondo (piramidi, ecc). La guida non e` simpatica ed ha pretese nella mancia… Si riparte in mattinata per Jaipur, buona strada a quattro corsie, si viaggia bene… a parte le solite mucche in mezzo!

-Jaipur Arriviamo a Jaipur nel pomeriggio. Bisogna considerare che, nonostante siano poche centinaia di chilometri, gli spostamenti richiedono sempre dei tempi notevoli, per 200 km circa 4 ore, perche` le strade, anche le migliori, sono sempre pazzesche, il traffico e` a dir poco demenziale, appunto: mucche in mezzo alle superstrade o gente che va contromano!

Per fortuna arriviamo, e l’albergo e` FANTASTICO. Il Trident e` davvero ottimo, standard europei, calda accoglienza indiana, un`oasi di pace nel caos. Come a casa. Pulizia ottima. Servizio perfetto. Jaipur, in compenso, e` un vero delirio. Il traffico e` indicibile, PARANOICO, se non si e` visto non ci si crede: auto, camion, bus, carretti con cammelli, mucche, capre, migliaia di biciclette, motorini, tuc-tuc, persone… tutte che girano in modo inconsulto, contromano, svoltano improvvisamente, attraversano. Solitamente si sfiorano, non vedi incidenti continui, ma ce ne sono parecchi, (vedere carcasse e condizioni delle macchine). L’inquinamento e` alto. La sera il nostro autista vuole portarci a mangiare di fianco all’albergo, ma noi preferiamo prendere un tuc-tuc e andare in centro al Niros, che in effetti e` MOLTO carino. In compenso sconsigliamo assolutamente di girare in centro a piedi. Comunque e` tutto buio, chiuso ed inquietante.

Il giorno dopo si visita Forte Amber, davvero magnifico! Poi il City Palace, altrettanto. La citta` in se e` devastante e devastata, sporca, puzzolente, proprio bruttarella, niente di pittoresco, complici i monsoni che invece di lavare spargono poltiglia, rifiuti e… cacche di mucca! Il giro al mercato non riesce ad essere piacevole, non riusciamo nemmeno a fotografare, le facce sono tristi e provate…si soffoca per il caldo e l’umidita`. Nonostante cio` e` quasi meglio di Agra…

-Mandawa Si parte da Jaipur sotto un`acquazzone pazzesco, come se un catino rovesciasse acqua, e… naturalmente buchiamo! Il povero Deep cambia la ruota in un lampo e si riduce a un cencio, gli diamo un asciugamano e gli chiediamo se vuole fermarsi, ma bisogna andare. Viaggiamo sotto un diluvio, ad un certo punto chiedo di fermarci perche` LETTERALMENTE NON SI VEDE FUORI, sembra di essere al lavaggio auto! Le notizie ci inquietano: ci cambiano albergo perche`, a causa del monsone, quello assegnato ha stanze non agibili, ci aspetta il diluvio… siamo preoccupati, invece vicino a Mandawa smette di piovere! Ci fermiamo a Nawalgarh, un piccolo paese vero e carino ed esce il sole! Ovviamente fa un caldo spaventoso, ma una giovane e simpatica guida ci porta a vedere una antica e MERAVIGLIOSA haveli. Una vera scoperta! Stupenda! Ma ci si stringe il cuore, perche` dice che molti le stanno demolendo per fare case nuove!!! Anche se venendo dall’Italia nulla ci stupisce.

Via da li` arriviamo al “nostro” hotel-haveli, il Vivaana, vicino a Mandawa. All’inizio percorriamo una strada non solo non asfaltata, ma devastata, piena di pantani e di spazzatura, orribile. Ci preoccupiamo. Arriviamo e da fuori rimane un po’ inquietante, attorno quattro brutte case rovinate. Entriamo perplessi… ed e` un altro mondo. Il posto e` una antica haveli tutta dipinta, bellissima. Stanza deliziosa, bagno da maraja`. Pulitissimo. Piscina. FANTASTICA.

Dopo una breve sosta andiamo a Mandawa e facciamo un giro con la solita guida. Gli haveli sono francamente meno belli di quello visitato a Nawalgarh. Passiamo da quello che doveva essere il nostro hotel, il Mandawa Castle. Sembra molto rovinato ed e` nel mezzo della cittadina, non un granche`… il nostro e` piu` bello. Alla sera mangiamo ovviamente da noi, dato che e` in mezzo alla campagna, ed incontriamo un ragazzo delizioso che e` il maitre del piccolo ristorante: Anil. Ha solo 19 anni ed e` una meraviglia di entusiasmo, tenerezza e ricerca di professionalita`. Mangiamo bene, coccolatissimi. Ci lasciamo il mattino dopo un po’ tristi con scambio di mail.

– Bikaner Partenza da Mandawa con calma alle 8.30. La strada e` pazzesca, ci mettiamo 1 ora a fare i primi 20 km!!! Poi per fortuna migliora, ma ci sono tratti in costruzione che rallentano parecchio. Arriviamo a Bikaner e rimaniamo abbastanza delusi. Ancora una volta la citta` e` brutta. Il bar “gestito da una francese” consigliato da Lonely e` una schifezza, b/ni che lavorano, triste, brutto e sporco. A un certo punto viene un’acqua pazzesca, ma per fortuna siamo dentro il Palazzo. Il Palazzo e` davvero bellissimo, dentro poi e` magnifico, ma al di fuori e` sempre caos, sporcizia, fango. Impossibile girare a piedi nella citta` vecchia e comunque non e` un granche`, solito caos con negozi vari poco interessanti e allagamenti che portano con loro escrementi, fogna, spazzatura, ecc. il tutto in un delirio di traffico nel quale si rischia di morire soffocati o investiti, 10 minuti in attesa del passaggio del treno e per poco sveniamo… torniamo in albergo, che e` l’Harasar Haveli, non proprio limpido, per dirla gentilmente.

– Jaisalmer Partiamo abbastanza tardi. Siamo un po’ provati, mio marito con la febbre, dormito male per il caldo, perche` l’aria condizionata faceva rumore e sparava addosso e abbiamo dovuto spegnere. Siamo anche un po’ stufi di tutto questo giro di mance CONTINUE E OBBLIGATORIE a chiunque anche solo ti saluti (!), non si sa mai se va bene, a volte diamo troppo, a volte ci sembrano scontenti… cmq diventa un costo aggiuntivo e una gran rottura. E ancora fa un caldo pazzesco, (siamo nel deserto…) 42/45 gradi, ma non piove, francamente preferisco.

Per fortuna l’albergo e` il Rajwada Fort, fintissimo, ma MOOOOOLTO carino. Pulitissimo, con un bel giardino, davvero delizioso. Ne avevamo bisogno. Jasailmer e` una citta` BELLISSIMA! Un merletto fatto di pietra. Haveli e palazzi dentro e fuori le mura, templi hindu e jainisti con meravigliose statue. Davvero STUPENDA… e altrettanto sporca. Fogne a cielo aperto, cacche di mucca e mucche ovunque con nuvole di mosche che girano e ti vengono addosso. Puzza e un caldo, un caldo che non ci si crede.

Facendo una piccola parentesi sugli indiani, la maggior parte sono davvero accoglienti e fantastici. Ieri abbiamo incontrato un gruppo di indiani del Punjab e ci siamo fotografati a vicenda e insieme! Loro gasatissimi noi anche. In un tempio una signora indiana mi ha abbracciata, mi ha detto che era felice che fossimo li` e dato il benvenuta in India! Commovente.

Ieri il giro nella fortezza e nella citta` vecchia e` stato proprio bello, un posto incredibile. Qua e la` qualcuno un po’ pulisce anche. Ma le solite mucche e i loro escrementi sono ovunque. Alla sera facciamo finalmente un giro da soli e incontriamo un commerciante pseudo-onesto e gentile che ci tratta come umani e ci fa dei regali. (In realta` scopriremo che il prezzo era altino, un po’ una fregatura, ma parliamo di 12 euro (!) e almeno e` stato gentile e non ossessivo!). Concludiamo in un ristorantino un po’ squallido sul terrazzino di una casa in costruzione , ma alla fine non male e vero.

-Jodhpur Dopo 6 ore di viaggio sempre con un traffico iperdemenziale a causa di un continuo, continuo, ininterrotto, corteo di motociclette, a migliaia (!), che andavano verso un tempio per una festivita`, siamo arrivati a Jodhpur. La citta` attorno al forte e` brutta e insignificante. Come sempre caos, sporcizia, case semidistrutte, opere interrotte, strade di terra battuta, ecc. L’arrivo alla Guest house e` una delusione: il Mandore Guest house. Il posto non e` nemmeno brutto, ci sono dei bungalow in un giardino, ma non e` un granche`, c`e` umido ed e` 10 km fuori citta`. Biancheria ancora non proprio candida… La zona e` una periferia non proprio accogliente… La situazione sta diventando proprio pesante, stiamo passando le vacanze seduti in macchina in mezzo a un traffico atroce o chiusi in stanze d’albergo, di alberghi non sempre decenti… non proprio una vacanza.

Seconda giornata andata meglio, nonostante il mal di gola continuo e la nottata passata male, tra spegni e accendi ac. tra un caldo spaventoso… e il gelo… Al mattino siamo andati al Mehrangarh Fort: come al solito uno spettacolo! La citta` vecchia terribile e inquietante come sempre, abbiamo fatto un giro piccolissimo nel mercato… Abbiamo visto un hotel e un ristorante consigliatissimi dalla Lonely… e ci siamo chiesti chi caspita abbia scritto quella roba. Erano in posti allucinanti, anche solo a respirare… tipo il “bel localino gestito dalla francese” a Bikaner. Nel Forte c’era anche un tempio e migliaia di indiani, alcuni piuttosto gasati che vi andavano scandendo slogan in gruppo… e fantastiche donne sorridenti. Durante la visita a un altro tempio una donna si e` avvicinata perche` le ho sorriso e ha voluto fare una foto insieme, poi mi ha abbracciata in un modo meraviglioso.

Nel pomeriggio, provatissimi dal caldo, dall’inquinamento e dal caos, e con il marito febbricitante e ormai isterico, abbiamo deciso di concederci un vero lusso (20 euro a testa in tutto!): siamo andati alla piscina di uno dei piu` bei alberghi di Jodhpur, l’Ajit Bahwan, molto, molto carino, e abbiamo anche cenato li`. Per pochi euro di differenza lo consigliamo. Molto rilassante, siamo stati bene. Il rientro nel nostro bungalow un po’ meno triste.

– Ranakpur Finalmente stanotte abbiamo dormito (quasi 10 ore!!!) E il marito sta leggermente meglio. Stiamo andando in questo posto rilassante e bello tra le colline (dice il nostro autista), dove c’e` questo meraviglioso tempio giainista. Strada facendo ci siamo fermati ad una scuola pubblica, a Sandirgar… qualcosa. Classi di 40/45, gli insegnanti hanno in mano delle bacchette di legno… bambini ovviamente meravigliosi.

Siamo a Ranakpur, l’hotel non male, Ranakpur Hill Resort, c’e` molto verde, affrescato, e`pulito e ha la piscina, ci rilassiamo un po’. In camera entra un geco gigante! Il tempio e` molto bello e suggestivo, in mezzo alla foresta, ma la continua richiesta di denaro un po’ meno, un monaco giainista ci canta una canzone di protezione in sanscrito, devo dire carina, ma poi rimane un po’ male perche` gli diamo pochi soldi… Mangiamo nel ristorante tristanzuolo dell’albergo, non ne possiamo gia` piu` del cibo indiano… nonostante a Milano lo adoriamo.

-Udaipur La strada attraverso gli Aravalli, la catena montuosa del RJ, e` bruttina! Ma vale del tutto la fatica. Stretta da non dire, una colata di asfalto di un paio di metri, incasinata, con migliaia di motociclette, piena di buche e nei paesi non asfaltata! Ci mettiamo piu` di 6 ore per fare 180 km! Ci fermiamo a vedere Kumbhalgar, una fortezza, direi tra le piu` suggestive, in mezzo a colline verdissime, coltivazioni, banani e riso. Veramente bello!

Arriviamo infine a Udaipur e… non ci si crede! La citta` e` PULITA! Ma allora si puo`! Tutto il resto e` retorica. In mezzo alle colline, con un bel lago (se non lo si guarda da vicino, perche` quello e` un po’ sporchino…). Il City Palace e` una meraviglia, davvero le Mille e una notte, questi Maraja si trattavano proprio bene, alle donne andava meno bene, perche` stavano chiuse dentro, a vita. Persino la citta` vecchia e` frequentabile, ma il problema e` che ci sono 4 giorni di festivita` e c’e`un casino pazzesco! Migliaia di persone che pretendono di arrivare con i Suv fin dentro al Palazzo (vi ricorda qualcosa?) e girano nei vicoli della citta` vecchia… piu`, naturalmente, tuctuc, bici, carretti, qualche mucca (pochissime!), trattori e soprattutto autobus turistici giganteschi! La citta` e` decisamente piu` vivibile, ma il traffico la rende poco praticabile. Facciamo dieta e si mangia una volta al giorno perche` non sopportiamo piu` il cibo. Alla sera dovevamo andare al bel ristorante in riva al lago, Ambrai, ma non abbiamo fame. Decidiamo comunque di fare un giro, prima ci sconsigliano perche` dicono che e` impossibile arrivarci, ma noi andiamo lo stesso con il tuctuc, rimaniamo imbottigliati in un vicolo, si e no 4 metri da muro a muro, compresa la fogna e una specie di marciapiede, perche` UN SUV(!) non riesce a passare, non ci si crede.

Andiamo a piedi e arriviamo all’Ambrai, il posto e` delizioso e anche l’albergo annesso, la zona e` carina, peccato non essere stati qui, all’inizio dovevamo andare all’Udai Koti, ma era pieno e siamo finiti al Mahendra Prakash, non eccelso, tra l’altro in una camera basic piccola senza AC, e non le cosiddette deluxe, che in realta`sono normali… e carine. Pero` la gestione e` simpatica, wi-fi gratis, pulizia discreta, posizione comoda.

Siamo a Delhi. Partiti oggi pomeriggio in aereo per i tempi ristretti e buttato un po’ via la giornata, stamattina giretto in un giardino con ansia da partenza. Poi volo tranquillo e … all’arrivo non c’e` nessuno ad attenderci! Pazienza, poi arrivano e l’albergo e` FANTASTICO, il Claridges, vintage e attrezzatissimo, scelto da noi e avuto dopo molte insistenze.

Facciamo docce di mezz’ora e ceniamo nel lussuosissimo ristorante dell’albergo per rifarci della mancata serata anniversario del giorno prima. Mangiamo un piatto di fettuccine! Ottime! Location fantastica. Conto idem, per l’India… 60 euro. La storia del nostro anniversario ormai la sa tutta Delhi, in albergo, adorabili, quando lo hanno scoperto ci hanno regalato una torta! E al ristorante ci hanno offerto un dolce con la frutta e ci hanno fatto gli auguri.

1° giorno a Delhi. PURTROPPO… abbiamo una guida anche qui, ne avremmo fatto a meno, parla un italiano appena decente (gli altri fingevano di parlare inglese), ma anche lui inizia con “sono di casta bramina”… e un bel chi se ne frega!? Va be, facciamo il giro di Delhi, vediamo parecchie cose, Qutab Minar, Moschea grande, Old Delhi in riscio` (allucinante). Guida un po’ noiosa che non capisce un tubo. Ci porta in un ristorante indiano anche se abbiamo chiesto un posto internazionale, gli ripetiamo un posto carino e ci porta in un caffe` equivoco… mi incavolo e gli spiego che adesso lo porto io. Cosi` andiamo al Cafe Coffee bar, piacevole. Alla fine lo invitiamo dentro e finiamo il giro con lui. Poi andiamo all’ufficio di Singh che ci tiene 1 ora e ci presenta sua figlia, una ragazza intelligente e gentile. E alla fine… arriva Deep! Che stara` con noi nei prossimi giorni! Very good! Anche se non sempre capisce cosa diciamo e` davvero un bravo ragazzo. Fa un caldo allucinante, 38/39 gradi, percepiti 46!

2° giorno. Con Deep e` tutta un’altra cosa. Viene a prenderci e andiamo al Red Fort, che e` fort! Diciamo che dopo tutti quelli visti non e` cosi` incredibile, pero` e` molto grande, e quando i canali e le fontane funzionavano doveva essere proprio bello. Poi vediamo il Crafts Museum dell’artigianato, molto molto carino, da consigliare, anche il negozio ha cose belle a prezzi onestissimi, e un’altra fortezza il Punara. Cena al Zaffron a Connaught Place, ristorante mughlai mooolto piccante, anche se il cameriere carinissimo ci avvisa e ci aiuta a scegliere, davvero buono e accogliente.

3° giorno. Ci facciamo convincere a vedere il tempio a fiore di Loto. Niente di che… poi finalmente il Museo Nazionale, francamente deludente. Vetrine sporche, roba ammassata senza tante spiegazioni. Tipo da noi… Alcune cose molto belle, pero` per 5000 e passa anni di storia mi sembra un po’ ridotto. Poi andiamo alla casa di Gandhi, dove purtroppo e` stato ucciso, il museo e` molto interessante e toccante. Bisogna andare, e` una parte di India importante. Alla fine andiamo con il nostro autista al tempio Sick, in effetti, come dice lui, pulito e non chiedono soldi! Anzi c’e` un posto che accoglie i pellegrini, danno da mangiare e c’e` un ostello gratuito per i credenti. Assolutamente da vedere. Alla fine vogliamo tornare in albergo. Siamo continuamente stanchi, per il caldo allucinante e il camminare in giro.

E qui si conclude il viaggio. Siamo felici di tornare questa volta, anche se siamo abituati a viaggiare, e` stato decisamente un po’ pesante. L’India rimane un paese pieno di fascino, ma il Rajastan e` complicato, come dicevo all’inizio, forse anche rovinato dal turismo di massa. E pero` poi, pensandoci… un po’ ci manca!



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