Agosto 2006 tra Bangkok e Samui
Ci stupisce subito il campo da golf che sorge a pochi metri dalla pista di atterraggio! Dopo aver cambiato qualche euro in bath usciamo dall’aeroporto e ci mettiamo subito in fila per un taxi .
In pochi minuti arriva il nostro turno e con appena 250 bath (5 euro) arriviamo al ***, un bel albergo nella zona MBK-Siam Square. La posizione si è rivelata abbastanza strategica per i vari spostamenti nella città. Il rapporto qualità prezzo è stato veramente soddisfacente, infatti al costo di 19 euro a testa a notte non sapevamo bene cosa aspettarci, invece è pulito, bello e in ottima posizione.
Decidiamo di dirigerci subito al centro MBK, per ambientarci e capire come muoverci, ma soprattutto per mangiare qualcosa senza porci troppe domande su cosa sia…! Questo centro commerciale è più grande di quanto la mente umana posa immaginare, contiene centinaia e centinaia di negozi nei suoi 7 piani più un mega cinema.
All’ultimo piano ci sono solo ristoranti, ceniamo al giapponese e con 10 euro in 2 mangiamo anche i gamberi e un’ottima carne, non si può invece descrivere il gusto della minestra che ci hanno portato come contorno. Meglio evitarla…, ma poi ci renderemo conto che in ogni angolo della città ci sono banchetti dove la preparano.
Il giorno seguente lo dedichiamo alla visita dei templi, peccato che ogni volta che si entra in uno di essi ci si debba coprire completamente con un pareo o dei pantaloni e con le maniche, con il caldo che fa non è certo una bella sensazione, infatti dopo un po’ non sopportiamo più il caldo e decidiamo di abbandonare il giro del complesso e andare a girare in un mercato e a far visita al Budda Sdraiato.
La sera facciamo un giro al mercato di Patpong, zona che oltre ad ospitare il mercato notturno è anche piena di locali a luci rosse, ma non ci sono assolutamente pericoli.
L’indomani lo dedichiamo al relax, una tranquilla passeggiata allo zoo.
Il giorno seguente decidiamo di fare una gita “fuori porta”, andiamo ad Ayuttaya a circa 80 km dalla capitale. Decidiamo di affidarci all’agenzia di viaggi della stazione ferroviaria che con 40 euro ci procura in pochi minuti un’auto con autista a nostra disposizione, decidiamo quindi di adottare la stessa soluzione il giorno seguente anche per raggiungere il mercato galleggiante di Damnoen Saduak. Questo mercato alla fine si è rivelato una semplice attrazione per turisti, infatti ci sono solo bancarelle di souvenir molto più cari che a Bangkok.
Il pomeriggio ci facciamo lasciare alla casa di teak dorato nella zona di Dusit ma è stata un po’ una delusione anche per il fatto che non era possibile fare foto.
Decidiamo allora di tornare indietro come avrebbe fatto un tailandese, raggiungiamo quindi la fermata della barca che percorre il Chao Praya, paghiamo 13 bath il biglietto e scendiamo alla fermata che incrocia lo skytrain, lo prendiamo ed arriviamo giusti per cena al MBK. Domani si parte per Koh Samui! Arrivati all’aeroporto di Samui rimaniamo subito colpiti da come esso sia integrato con l’ambiente dell’isola. E’ infatti costituito da alcune capanne con il tetto di paglia e una piccola pista.
Veniamo circondati da persone che vogliono farci prendere uno dei pullmini per raggiungere il nostro villaggio. Non accettiamo le varie offerte che ci sembrano eccessivamente care, circa 900-1000 bath per pochi KM, decidiamo quindi di uscire a piedi dall’aeroporto e fermiamo un taxi. Ce la caviamo con 500 Bath. Arriviamo al ***, un piccolo Resort di alcuni ragazzi italiani, sulla spiaggia poco fuori da Lamai. E’ molto tranquillo e pulito, c’è anche il ristorante italiano. Per girare l’isola affittiamo uno scooter, come fanno praticamente tutti i turisti. Bisogna solo ricordarsi bene la targa e dove lo si parcheggia perché ce ne sono tantissimi e tutti degli stessi modelli! Il tempo è stato per quasi tutti i giorni dalla nostra parte quindi ci ha consentito di girare più volte in lungo e in largo l’isola.
La zona a sud è sicuramente quella più tranquilla dove è possibile passare parte della giornata in spiagge dove non c’è nessuno per kilometri. Per i vari pasti il consiglio è sicuramente quello di mangiare nei locali sulla spiaggia gestiti dai tailandesi. Si mangia benissimo, sia la cucina tradizionale locale che quella internazionale, spendendo pochissimo. Per uno snack veloce sicuramente l’ideale sono i negozi della catena 7eleven dove con meno di un euro si può prendere un toast e bibita.
Purtroppo i giorni passano veloci ed arriva presto il momento della partenza.
Dopo 2 mesi la nostalgia di quei giorni non vuole proprio passare… Torneremo presto! Per info scrivetemi pure. Silvia