Agadir profumi e colori del Marocco
I giardini e tutte le zone verdi sono bellissime e curate nei minimi particolari, a tal punto che quasi un po’ stona con il brullo e arido paesaggio che si incontra al di fuori e intorno alla città.
Oltre alla solita vita di villaggio, fatta di feste abbuffate sport e divertimenti, abbiamo fatto numerose escursioni e abbiamo visto qualche piccolo pezzetto di Marocco vero.
La prima organizzata è stata un escursione a cavallo nella “foresta” (in realtà erano sterpaglie, ma molto suggestive) che circondano Agadir. I colori e il tramonto a cui abbiamo assistito sono stati veramente favolosi, così come i cavalli, docili e mai pericolosi.
Poi per due volte abbiamo preso un taxi a caso e ci siamo fatti un giro per le parti più conosciute e turistiche della città. Abbiamo visitato i vari Suk, i mercati della città, una zona artigianale, con tanto di enorme negozio annesso.
Il taxista ci ha poi portato nella più antica “farmacia” del paese dove un medico ci ha illustrato i principi attivi di alcuni medicinali naturali locali e fatto gratuitamente alcuni massaggi.
Questo è stato particolarmente interessante in quanto il giorno successivo tutti assieme siamo andati a fare un altro giro della città però questa volta nelle zone meno conosciute e indicate della città, tra cui un mercato berbero e altre viette strette della città. Il primo impatto non è stato dei migliori, avevamo un po’ di paura, ma rassicurati dai due taximan accompagnatori, (sembravano più due boss che due taxisti), abbiamo per fortuna continuato il viaggio. Nel mercato abbiamo potuto ammirare merci di ogni genere, spezie e medicinali in gran quantità e abbiamo paragonato il tutto con quanto visto nella zona turistica della città, sia per quanto riguarda i prezzi che la qualità. Beh non aggiungo niente, dico solo che c’è da rimanere stupiti!!! Il tour con i taxisti è proseguito con la visita ad un altro mercato e ad un nengozio di tappeti. Molto bella la visita e molto caratteristico il negoziato che abbiamo messo in piedi per tirare il prezzo, (lì trattare il prezzo è una pratica fondamentale dell’atto di compra vendita) per comperare un paio di tappeti. Alla fine il negoziante ci ha detto che avevamo un po’ di sangue marocchino mescolato al nostro!!! Bello davvero, una giornata ben spesa che da sola ha valso il viaggio. Il resto dei giorni li abbiamo trascorsi tra il villaggio alcuni locali vicini ove fumare il narghilè e bere birra. Alla sera una cosa che mi stupiva è stato il cielo che assume una colorazione rossastra a causa della sabbia che si alza dal deserto, molto suggestivo.
Per finire il mare. Noi siamo andati solo un paio di giorni in spiaggia, la sabbia è scura e ci sono un sacco di persone che giocano a calcio, che corrono con le moto e i quad, è un po’ incasinata come spiaggia. Il mare di per se non è brutto ma neanche una meraviglia, meglio di Jesolo ma di certo non come il Mar Rosso, anzi.
Che dire, il viaggio mi è piaciuto, ho avuto tempo per tutto, rilassarmi, visitrare la città e capire un po’ di più di una popolazione non europea e così diversa dalla nostra.
Ciao a tutti Andrea (sul sito http://www.Nicolin.It trovate le foto di questo e altri viaggi)