Africa inferno e paradiso
Finalmente l'Africa. Era da anni che sognavo un viaggio alla scoperta del Continente Nero e finalmente quest'estate è arrivata l'occasione: la presenza di un'amica a Nairobi, dove lavora per una ong. Siamo partite in due, volo Milano-Amsterdam-Nairobi. Ad attenderci all'aeroporto la nostra amica, insieme ad una ragazza keniota...ecco, la...
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Finalmente l’Africa. Era da anni che sognavo un viaggio alla scoperta del Continente Nero e finalmente quest’estate è arrivata l’occasione: la presenza di un’amica a Nairobi, dove lavora per una ong. Siamo partite in due, volo Milano-Amsterdam-Nairobi. Ad attenderci all’aeroporto la nostra amica, insieme ad una ragazza keniota…Ecco, la caratteristica della nostra vacanza è stata quella di stare in mezzo alla gente! Anche la nostra casetta, presa in affitto in una zona tranquilla di Nairobi, era spesso piena di ospiti keioti, invitati magari per una cena…Una volta all’africana, una volta all’Italiana! L’Africa ti travolge…I colori, i profumi, gli odori, i suoni, i tamburi, gli animali, i frutti e naturalmente l’accoglienza della gente! A Nairobi appena arrivate abbiamo subito visitato la baraccopoli di Kibera, la più grande della città (ci sono in tutto 200 baraccopoli!) Per arrivarci, abbiamo lasciato l’auto nei pressi di una scuola e poi ci siamo inoltrate a piedi per un sentiero. Improvvisamente ci è comparsa davanti una vista quasi infernale: una distesa infinita di baracche fatte di fango e lamiera. Un rigagnolo d’acqua pieno di rifiuti…E sulle sponde tanti bambini, con i vestiti stracciati, che giocavano allegramente sopra i rifiuti, nella fogna. “How are you?” la cantilena che ripetono quando vedono un “musungu”, un bianco…Magari nella speranza di ricevere una caramella. Ma sono felici anche solo se ricevono una stretta di mano! Nelle baracche vivono interi nuclei famigliari: dentro tutto è piccolo e buio. Il bagno naturalmente non esiste! Ci sono dei bagni pubblici, chiusi a chiave col lucchetto: per utilizzarli, bisogna pagare! Appena fuori da questo inferno, si vedono le belle ville dei signori locali o degli occidentali, che ogni mattina passano con le loro lussuose macchine davanti agli occhi di questi disperati. Il Kenya è così: il paese delle tante contraddizioni! Dopo aver visto l’inferno dello slum, abbiamo visto il Paradiso…Ci siamo trasferite a Mombasa, sulla costa. Un viaggio durato 12 ore (per 500 km!) con un pulmann di linea che nel bel mezzo della savana si è anche rotto e ci ha lasciato a piedi! Abbiamo atteso per due ore l’arrivo di un nuovo autobus… E come tutti gli africani ci siamo rassegnate ad aspettare…Hakuna matata! senza problemi! Mombasa è bellissima, ha un fascino quasi arabo. La città vecchia porta infatti ancora i segni della vecchia e breve dominazione omanita: i balconi con gli ornamenti, gli infissi di legno intarsiato. La popolazione è quasi tutta musulmana: le donne girano per la città col velo sul capo. E poi…Il mare!! Un mare da sogno, con immense spiagge bianche, le palme, la barriera corallina…Anche a Mombasa abbiamo alloggiato in una casetta presa in affitto per 5 giorni, insieme ad un’amica del posto. Tornate a Nairobi, abbiamo visitato la baraccopoli di Korogocho, un altro inferno. Qui si estende una discarica a cielo aperto, la discarica di tutta la città. La gente ci vive sopra. In tanti ci lavorano, cercando di rivendere quello che trovano. A korogocho vivono e lavorano i missionari, vero segno di speranza per questo popolo martoriato dall’ingiustizia. Dopo questa dura esperienza, siamo partite per il safari, questa volta con un viaggio organizzato da un’agenzia. Abbiamo trascorso 3 splendidi giorni al Masai Mara, alloggiando in un campeggio gestito dai masai…Abbiamo visto tutti gli animali possibili e immaginabili: leoni, elefanti, giraffe, scimmie, zebre, gnu, leopardi, coccodrilli, ippopotami…E una mattina ci siamo anche svegliate presto per vedere il sorgere del sole sulla savana! Cose di un altro mondo! al ritorno ci siamo fermate sul lago di Nakuru, famoso per la presenza dei fenicotteri rosa. Sulla strada abbiamo attraversato paesaggi immersi nel verde…Un altro Paradiso!! A Nairobi abbiamo trascorso gli ultimi giorni di vacanza: abbiamo fatto shopping al masai market, dove si trovano batik, coperte, stoffe colorate, bracciali, collane e artigianato di ogni genere. Siamo tornate in baraccopoli, dove le ragazzine ci hanno fatto le tradizionali treccine sui capelli…Così ci siamo sentite un po’ più africane! Così è giunto molto velocemente il giorno del rientro in Italia…Ma l’Africa con i suoi inferni e paradisi ci rimarrà per sempre nel cuore!