Affascinante viaggio tra Irlanda e Scozia
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30 Luglio
Arrivato a Dublino con un volo Airlingus (120 € circa). Ho preso il bus al coachpark vicino all’aeroporto (Gobus 15 €, 3 ore) per Galway. Lì Gaia mi attendeva al nostro ostello (Celtic Turist Hostel, Queen Street) 50 metri dalla piazza principale, Eyre Square (66 € al girono la doppia). Il simpatico campanello suona la musica del Titanic e lo staff è davvero accogliente e simpatico. Le stanze sono piccole ma pulite, così come i bagni dove l’acqua calda è sempre presente. La cucina è grande, pulita e funzionale e così l’abbiamo sfruttata spesso.
31 luglio
Abbiamo preso i biglietti del Tour Aran Island (Lollytour, 32 € a testa, partenza dinanzi all’ostello). Dopo un viaggio di circa un’ora lungo la costa occidentale abbiamo preso il traghetto per la più piccola delle isole, Inis Oirr. Abbiamo scelto la meno turistica e la più tradizionale delle tre isole, e siamo rimasti soddisfatti del tour a piedi tra i muretti di sassi, cimitero celtico sul mare con tanto di scavo di una chiesa del X secolo e le due piccole rocche in rovina. Il tempo è stato clemente e ci siamo goduti il pranzo al sacco in spiaggia, vicino al porto c’è un bar dove si può eventualmente bere o mangiare.
1 Agosto
Bank Holiday in Irlanda, quindi tutto chiuso, ma solo al mattino! Ci siamo buttati nella via principale dedicandoci ai negozietti tipici della zona: diversi negozi per turisti si alternano a negozi di musica, inoltre molti artisti per la strada di ogni età o provenienza trasformano l’atmosfera in una gioiosa festa celtica. Lungo la via spiccano le statue di Wilde e Joyce seduti su una panchina ed impegnati in una discussione… c’è spazio anche per noi tra di loro e la foto è un obbligo! In fondo alla via ecco il fiume e lo Spanish Arch, due archi di pietra sotto cui spagnoli ed irlandesi si scambiavano merci. Oggi, la zona funge da luogo di ritrovo per i giovani, dato anche che l’ultima parte della via è piena di pub (segnaliamo in particolare lo Spanish Arch e The Quays per la musica dal vivo). Vicino allo Spanish Arch inoltre si trova un’antica gioielleria irlandese, che vanta la prima creazione del Claddagh, l’anello tipico della tradizione irlandese che mostra lo stato affettivo di una persona a seconda di come viene portato. Noi ne abbiamo preso uno a testa. Nel pomeriggio prendendo l’autobus 5 dalla piazza principale o facendo due passi a piedi si arriva a St. Nicolas Cathedral, una chiesa a pianta centrale, con tre entrate e due cappelle laterali, priva di grandi decorazioni a parte le numerose vetrate colorate. In seguito, poco distante, visitiamo forse l’edificio più bello della città, la vecchia università: pianta quadrangolare, ogni facciata è maestosa con le sue torri e i rampicanti che l’avvolgono a volte interamente; il cortile interno, largo e decorato con aiuole, rispecchia l’esterno. La sera attraversiamo il fiume all’altezza dello Spanish Arch e girando sulla destra troviamo un’altra serie di locali, tra cui scegliamo il Monroe’s che si distingue per la sua mole. Anche qui l’atmosfera è tipicamente irlandese, e il duo chitarra-voce e violino, tra le classiche canzoni della tradizione e quelle più moderne di U2 e altri gruppi irlandesi e non, rendono la serata davvero gradevole.
2 Agosto
Stavolta ci dedichiamo alla classica delle alternative della zona: le Cliff of Moher. Prendiamo il pullman numero 50 a lato della stazione dei treni (20 € andata e ritorno a persona) e dopo aver attraversato la zona dei Burren (affascinanti colline di pietra prive di vegetazione), castelli, case e chiese in rovina arriviamo sulle scogliere forse più famose del mondo. Il tempo è variabile e possiamo percorrere le scogliere affascinati dedicandoci alle foto. Diversi negozietti, una torre e delle simpatiche mucche completano il paesaggio, ma soprattutto sono i suonatori di arpe celtiche ad incantarci.
3 Agosto
Dopo aver dedicato la giornata a un po’ di shopping (anelli, ciondolo, tovaglietta da tea con araldica delle famiglie irlandesi) ci rechiamo al An Pucan, sempre vicino alla piazza principale. Finalmente la sera mangiamo in un pub ed il cibo è davvero ottimo: i main course sono davvero dei piatti completi (carne accompagnata da sugo di erbe, purè di patate e verdure bollite e speziate; 12 € l’uno). Prima però mi butto sulle classiche cozze irlandesi (7 €) cucinate con vino e cipolla, mentre Gaia prende una torta di cioccolato come dolce accompagnata da gelato alla vaniglia e da panna (4 €). Ottima cena in un locale contenente una piccola barca e con un gruppo dal vivo che si lancia nelle classiche canzoni folk irlandesi con tanto di ballerini al seguito.
4 Agosto
Sotto a una giornata dal tempo variabile ci rechiamo prima a pranzare al Riordan’s lungo la via principale (menù da 11 € con zuppa di verdura tradizionale e main course, stufato irlandese e shappard pie per Gaia, serviti con purè carote e cavoli… piatti ottimi ma troppo abbondanti per entrambi!). Due ultime curiosità da Galway: nel centro commerciale di fronte alla piazza principale potete trovare un negozio dove immergendo i piedi in vasche piene di pesciolini queste vi fanno la pedicure. Un consiglio: scegliete i pesci più piccoli per non sentire qualche pizzicata di troppo! L’altra riguarda, vicino allo Spanish Arch, il locale Kupan Tae dove in un’atmosfera vittoriana si può gustare un buon dolce (di ogni tipo) fatto in casa abbinato a svariati tipi di tea. Quindi prendiamo un taxi e in 10 minuti (12 €) siamo all’aeroporto locale per prendere il volo per Edinburgo (Aer Araan, 68 € a testa, solo qui sappiamo di una tassa aggiuntiva di 10 € devoluta all’areoporto).
Parte due: Scozia
4 Agosto
Arrivati ad Edinburgh prendiamo il bus Airlink 100 (3,5£, 6 £ andata e ritorno) e ci rechiamo all’ostello Belford Hostel, nella classica West End, a 15 minuti a piedi dal centro. L’ostello, il cui edificio è una chiesa sconsacrata, è alternativo e giovanile, leggermente spartano ma pulito. Il personale è cordiale, ma se volete lasciare i bagagli come deposito dovrete pagare 1 £ a persona. L’ostello è dotato di diversi bagni condivisi (le private hanno bagni esclusivi decisamente migliori), asciugamani, area cucina molto grande, area tv, bar (per drink e colazioni) e tutto arredato con molto buon gusto.
5 Agosto
Ci alziamo sotto ad un cielo in parte soleggiato, e lungo la via per il centro ci fermiamo a visitare St. Mary Cathedral, una splendida chiesa in stile gothico che domina l’intero West End. Quindi ci buttiamo su Princes Street. Ci inoltriamo subito nei giardini sulla destra che sono sovrastati dal Castello e visitiamo le due chiese con annessi cimiteri immersi nel verde. Quindi proseguiamo lungo Princes Street sorpassando il monumento dedicato a Sir Walter Scott e scattando diverse foto panoramiche che contraddistingueranno la giornata in una città dai bassi edifici e dal suolo molto ondulato. Passiamo al Tourist Office dove acquistiamo l’Explorer Pass, che ci permetterà per 7 giorni a scelta su 14 di visitare gratuitamente un numero illimitato tra una lista di 78 siti turistici (tra cui i castelli di Edinburgo e Stirling). Il risparmio è davvero notevole, 34£, 27£ ridotti… i due castelli sopra citati insieme costerebbero 28 £! Straconsigliato, ne esiste una versione di minore durata, 3 giorni su 5, prezzo 20 £. Ci rechiamo quindi a Calton Hill, collina verdeggiante piena di costruzioni più o meno strane, interessanti da cui si gode di una vista magnifica oltre che della città della costa del Fife a nord. E’ quindi la volta della zona sopra Princes Street (George e Queen street) ma, a parte qualche edificio carino, ci dicono poco. Quindi prendendo il bus 16 da Princes Street e scendendo a New Haven (a ovest del principale porto) ci rechiamo a mangiare al Loch Fine, dove si possono gustare piatti di ottimo pesce spendendo poco (il mercato del pesce è lì di fianco). Il locale è raffinato, ma l’antipasto costa dai 6 £ in su mentre i main partono da 9 £. Ancora una volta siamo più che sazi e ci dirigiamo finalmente al castello o quindi al Royal Mile, il pezzo forte della città. Al complesso del castello grazie all’explorer pass saltiamo una fila bella lunga, e possiamo finalmente immergerci nella cittadella, costituita da diversi edifici interessanti (il memoriale ai caduti, la cappella e l’edificio contenente la storia dei re scozzesi e i gioielli della corona scozzese su tutti). Scendendo lungo il Mile s’incontra poi la ex chiesa The Hub, infine la Piazza del Parlamento con la chiesa di St. Giles. In stile gothico e dotata di una cuspide davvero particolare (otto archi rampanti che formano una corona) la chiesa domina questo tratto del Mile, che ad essere sinceri in seguito offre ben poco altro. In fondo al Mile troviamo il Parlamento Scozzese, edificio moderno, e il complesso di Holyrood, in cui però è vietato l’accesso. Fatte le ultime foto, dopo oltre sette ore di camminata torniamo all’ostello stanchi ma deliziati da quanto visto in giornata.
6 Agosto
Ancora stanchi per la lunga camminata del giorno precedente ce la prendiamo molto comoda e il pomeriggio ci dedichiamo ad un po’ di shopping lungo il Mile. Vicino al castello, sotto ad un negozio che vende armi, si trova un centro di produzione tessile scozzese… qui potete trovare kilt, maglioni, berretti etc… interessante vedere le macchine in funzione, ma abbiamo verificato che in altri negozi lungo il Mile si può trovare un campione ridotto degli stessi prodotti ad un costo inferiore.
7 Agosto
Alzatici di buon’ora, torniamo all’aeroporto di Edinburgo (sempre con Airlink) e passiamo a prendere il mezzo che sarà nostro per i prossimi 13 giorni: Kia Picasso 5 porte, colore blu elettrico, benzina. L’impatto con la guida a sinistra non è davvero male… nonostante l’agitazione le noie più grosse sono il cambio posizionato sulla destra e la mia posizione a sinistra nella macchina (tendevo a portare me stesso a sinistra nella corsia invece che rimanere vicino al centro!). Un altro piccolo problema è la segnaletica orizzontale, davvero differente da quella italiana… ma grazie anche al tomtom basta poco per imparare! Ci dirigiamo quindi verso sud-est, allo scopo di visitare le abbazie dei Borders: Jedsburgh, Dryburgh e Melrose Abbey. Sono tutte abbazie in stile gotico ma purtroppo in rovina dato che essendo vicine al confine con l’Inghilterra hanno subito saccheggi e devastazioni nel corso delle lotte tra inglesi e scozzesi. Le rovine restano però davvero affascinanti e romantiche, con i loro cimiteri decadenti che richiamano atmosfere gotiche-horror (incentivate anche dalla pioggia battente). Grazie all’explorer pass non paghiamo in nessun posto (sono 4-5 £ ad abbazia) e la segnaletica stradale è davvero ottima nell’indicare siti turistici (Dryburgh Abbey è invero nascosta! Inoltre siamo arrivati mentre si celebrava un matrimonio. Il cerimoniere in kilt, così come lo sposo ed alcuni invitati… beh davvero originale!).
Ci dirigiamo quindi verso la nostra prossima meta, Traquair House, ma purtroppo arriviamo intorno all’orario di chiusura (16.30) e dobbiamo desistere; andiamo quindi verso Peebles, dove abbiamo prenotato appena fuori un B&B (Torview House: stanza ampia e ben arredata, possibilità di farsi il tea, bagno ampio con ampia doccia; tipica colazione scozzese e continentale fatta al momento e molto gustosa, 30 £ a testa la doppia). La sera ceniamo in paese a The Crown: anche qui piatti abbondanti e prezzi modici (finalmente mangio l’haggis: la consistenza è morbidissima ed il sapore richiama quello del fegato, il tutto speziato abbondantemente, piccante ma non solo, e accompagnato da purè di patate e di rape, quest’ultimo non particolarmente buono).
8 Agosto
Ci siamo svegliati molto presto e dopo l’abbondante colazione ci siamo messi in macchina alle 9 diretti verso Linlithgow; abbiamo visitato il palazzo che fu abitato da Maria di Scozia e la chiesa nei pressi dello stesso. Nel palazzo, per cui era valido l’explorer pass, era possibile essere guidati da persone in costume. Del palazzo erano rimaste solo le parti in pietra, tra cui spicca la fontana centrale; della chiesa, in stile gotico, abbiamo apprezzato le vetrate. Quindi ci siamo diretti nel vicino borgo di Blackness, laddove un altro castello compreso nell’exlorer pass ci stava aspettando. La visita però non ci ha entusiasmato perchè essendo una ex-prigione era rimasto davvero poco; belle le visuali panoramiche sul Firth of Forth e sul Fife al di là di questo. Ci siamo quindi diretti a nord, a Stirling, per visitare l’Old Town e soprattutto il castello: dall’esterno è davvero imponente e splendido; l’interno però è perlopiù ricostruito e neanche troppo bene. Bella la mostra delle teste intagliate in medaglioni di legno. Dopo pranzo ci siamo diretti nel vicino paese di Doune dove l’ultimo castello della giornata, anch’esso compreso nell’explorer pass, ci ha colpito particolarmente per la sua semplicità ma funzionalità e bellezza. Lasciato Doune torniamo verso Stirling dove ci attende il Monument of William Wallace (7,75 £), ultima tappa della giornata. La torre svetta su una collina e richiede una camminata di 10 minuti (dopo aver fatto il biglietto) in mezzo alla pineta. Al suo interno troviamo la spada originale usata dal condottiero scozzese qualche pannello che racconta le sue gesta e poco altro, ma nonostante la bella fattura della torre ci pare un po’ poco per il prezzo d’ingresso. Ci dirigiamo quindi verso Loch Leven, dove abbiamo prenotato un B&B a Kinross (Roxenbourgh Guest House, 50£ la doppia). Una signora orientale di attende al nostro arrivo, la stanza è dotata del solo lavandino (bagno in condivisione ma pulito), è presente una zona tea e le sue condizioni sono leggermente inferiori a quelle del giorno precedente. La colazione è invece allo stesso livello: la signora ci chiede cosa desideriamo di caldo e scozzese e la colazione continentale è sempre presente. Usciamo per cena ma il paese è davvero deserto: l’unico bar sulla strada principale ha solo panini, i due cinesi della zona sono chiusi e quindi ci affidiamo al fish&chips da asporto attaccato al B&B.
9 Agosto
Ci dirigiamo verso nord-est per visitare il castello di Glamis (9,50 £). Il castello, privato e ancora abitato dalla famiglia nobile che lo possiede, è davvero un gioiello meraviglioso: circondato da un ampio parco con tanto di giardino privato, giardino italiano e pineta svetta con le sue torri a punta come da immagine da fiaba. Il tour al suo interno (solo guidato) ci lascia senza fiato per gli arredamenti e i dipinti; la guida parla velocemente ma anche grazie al plico riassuntivo riusciamo a starle dietro. Il castello ha visto i natali e l’infanzia della Regina Madre, nonchè della principessa Margaret. Inoltre pare che tre fantasmi legati a tre vicende diverse lo infestino. Lasciato Glamis puntiamo ad Arbroath, paese non troppo piccolo famoso per il giuramento che porta il suo nome e per la produzione di pesce affumicato. A The Old Brewhouse nella zona del porto per poco meno di 30 £ ci prendiamo due main course (pesce tipico affumicato) uno starter di salmone affumicato e una birra… il tutto squisito e con un contorno di verdura e patate… abbondante e delizioso! Con la pancia piena ci dirigiamo quindi ai resti dell’abbazia di Arbroath (5,30 £ ma compreso nell’Explorer Pass) che spiccano davvero maestosi sul paese, per quanto quelle dei Borders siano più affascinanti. All’interno è presente un cammino che percorre la storia dell’abbazia, ma soprattutto una copia fedele del famoso giuramento con cui tutti i Lord Scozzesi rivendicarono la loro indipendenza e libertà dagli Inglesi in una lettera papale. Infine ci dirigiamo verso nord e arriviamo davanti ad uno spettacolare Dunnottar Castle (5 £): isolato e circondato dal mare per quasi quattro lati (in una zona da scogliere a picco sul mare, solo un sentiero stretto conduce al castello) i resti sono davvero sublimi; diverse parti sono visitabili all’interno e la ricostruzione della dining room (unica stanza ricostruita) non sembra né pacchiana né infedele. Quindi proseguiamo verso nord, passiamo Aberdeen e ci dirigiamo verso Cruden Bay; arriviamo all’Errol School House & Sycamore Hall dove abbiamo prenotato una twin da 62 € (pagati in anticipo). L’abitazione è davvero carina, la stanza ampia e dotata di bagno interno con tanto di shampoo e bagnoschiuma, ci si può preparare il tea e la cioccolata calda (con l’acqua); la signora parla inoltre italiano, avendo vissuto cinque a Ravenna e avendo comprato una casa nel Salento. La colazione è variegatissima, spaziando da formaggi, affettati, wurstel, frutta e, addirittura, al salmone! Si trovano anche le solite cose, ma tanti tipi di marmellate ed è inutile dire che ci siamo abbuffati.
10 Agosto
Dopo due giorni di bel tempo la sveglia del mattino ci regala una bella sorpresa: una giornata di pioggia battente. Dopo la stratosferica colazione, ci dirigiamo verso il porto di Cruden, da cui la guida ci aveva segnalato un sentiero di 15 minuti per arrivare allo Slains Castle… inutile dire che ci abbiamo messo un bel po’ a trovarlo e che pioggia e vento ci hanno fatto desistere dopo venti minuti di camminata. Forse non era il sentiero giusto, ma siamo comunque riusciti ad avvicinarci abbastanza per un paio di foto rapide. Peccato che il castello sia stato totalmente abbandonato a se stesso e non sia nemmeno segnalato: pensare che pare abbia ispirato il Dracula di Bram Stoker! O forse c’è qualcosa di vero nel racconto del Maestro dell’Orrore. Lasciataci la costa alle spalle ci ridirigiamo verso sudovest puntando ad un quartetto di castelli: Tulqhon, Drum, Crathes e Kildrummy. Il primo e l’ultimo sono rovine interessanti ma non troppo originali, per cui non paghiamo grazie all’explorer pass, mentre gli altri due sono decisamente più interessanti all’interno che all’esterno. All’interno del Drum (11 £ a testa oltre a 2 £ di parcheggio) alla cassa ci dicono che esistono altri pass (il loro è il National Trust) per visitare diversi castelli non inclusi nell’explorer pass (con modalità simili a quest’ultimo). Esiste poi un terzo pass chiamato Great Britain Heritage, che permette di visitare la maggior parte dei monumenti compresi nel National Trust, oltre ad altri ancora; il pass può essere comprato limitatamente alla sola Scozia oppure in versione estesa a tutto il Regno Unito. Al Crathes (9 £ a testa oltre a 2 £ di parcheggio) abbiamo ammirato dei bellissimi soffitti dipinti e anche questo castello sembra essere infestato da un fantasma. Verso sera continuiamo lungo la valle del Don puntando al nostro prossimo B&B: The Smiddy (50 £ la doppia), appena fuori Glenkindie (verso Stradhon). Stanza informale, spaziosa, con bagno annesso. La casa è isolata nel verde con ampio parcheggio, lungofiume privato con sdraie ed ombrelloni. Colazione sempre abbondante come da norma da queste parti. A cena, su consiglio del gestore del B&B, ci rechiamo in un pub-hotel di Stradhon, sulla strada, dove per meno di 30 £ gustiamo due starters e due ottimi main con verdure, oltre alla solita birra e ad un profiterol per me (meglio se prendete altro come dolce).
11 Agosto
Ci dirigiamo ad Elgin, dove ammiriamo forse la più bella abbazia in rovina che abbiamo visto da quando siamo qui, soprattutto per la raffinatezza delle sue decorazioni. Ci dirigiamo quindi alla Pluscarden Abbey, abbazia benedettina che ospita ancora una comunità monastica. Il silenzio regna sovrano nella radura e nella cappella, eccetto le note dell’organo suonate da un monaco. L’abbazia però non è facile da trovare, bisogna prendere una via sulla destra (venendo da Elgin) appena prima di entrare nell’insieme di case che porta lo stesso nome dell’abbazia. Ci dirigiamo quindi ad Inverness, dove arriviamo poco dopo pranzo. Qui alloggiamo all’EastGate Backpackers Hostel (35 £, una twin con bagno e cucina condivisa con un’altra coppia), alloggio semplice ma pulito, l’unica cosa che non ci ha convinto è stata l’acqua calda, che era tiepida e andava e veniva. In città quasi tutti i parcheggi in strada sono per solo residenti, quindi la mettiamo nel parcheggio del centro commerciale attaccato (15 £ per 24 ore, un salasso). Quindi visitiamo rapidamente la città, che sembra avere come offerta per i turisti più negozi che altro. Infatti vi è solo qualche palazzo antico che affianca la cattedrale e il castello, che non è visitabile internamente in quanto sede dello sceriffo locale; belle le viste del Loch nel punto in qui taglia la città. Dopo un po’ di shopping ci prepariamo per l’uscita serale: il Blackfriars, pub con musica dal vivo. Le porzioni non sono abbondantissime, ma sono gustose e l’atmosfera è notevole; il personale è un po’ freddo e se il locale si affolla potrebbero chiedervi di spostarvi dai tavoli sugli sgabelli, una volta cenato.
12 Agosto
La giornata inizia nel migliore dei modi: cielo azzurro salvo qualche nuvola ed un bel sole. Fatta colazione ci dirigiamo verso l’Urqhart Castle, costeggiando nel frattempo il meraviglioso Loch Ness. Fortunatamente siamo arrivati all’orario di apertura e abbiamo preceduto i pullman di turisti fermi nel paesino dove impazza il mito di Nessie (che abbiamo accuratamente evitato, essendo una trappola per turisti). I resti del castello sono interessanti e sfruttiamo il tempo e la mancanza di gente per fare molte foto. Quindi continuiamo verso Fort August dove però non ci fermiamo, ma girando a destra e puntando verso Skye passiamo per un bellissimo paesaggio montuoso (Glen Morrison). Arrivati in vista dell’Eilan Donan, il famoso castello di Highlander, che però ci hanno sconsigliato di visitare, apprendiamo una brutta notizia: un grosso incidente ha costretto la polizia a chiudere lo Skye Bridge e questo non sarà riaperto prima di 4-5 ore. Ne approfittiamo per pranzare e fare qualche foto al castello, che almeno da lontano sembra meritare. Quindi proviamo a raggiungere un piccolo paese sperduto, Glenelg, da cui partono piccoli traghetti frequenti per Skye. Purtroppo anche qui la coda è pazzesca, quindi decidiamo a grandissimo malincuore di rinunciare alla visita dell’isola. Procediamo anticipando il viaggio verso Fort Williams, godendo del bellissimo paesaggio della Gran Glen. Passata l’anonima città ci fermiamo al B&B Campfield House (50 £) dove fortunatamente c’è ancora una doppia libera con servizi esterni. Camera carina, con gigantesca tv al plasma, senza armadi ma con appendini, bollitore per il tea con cioccolatini e biscottini. Colazione buona e ricca come da norma da queste parti, allietata dalle chiacchere della padrona di casa. Sembra che stiano ancora attrezzando il B&B quindi in futuro potrebbero esserci altre novità.
13 agosto
Percorriamo sotto ad un cielo grigio e a tratti piovoso la GlenCoe, ammirando la bellezza di quello che viene considerato il miglior paesaggio di tutta la scozia. Per percorrerla il più possibile allunghiamo la nostra strada per Oban, passando da Tyndrum; il 18 Agosto sulla via del ritorno ripasseremo da Tyndrum per completarne l’attraversamento verso Glasgow.
Arrivati in città raggiungiamo il nostro B&B: il Glandale Guest House (55 £ al giorno la doppia con bagno privato). Il posto è in centro, quindi il problema è il parcheggio. E’ sempre così in Scozia: se il paese è molto piccolo si trova, se è piccolo si trova a meno di 3 £ al giorno, se è medio o maggiore vi salassano da buoni scozzesi. Oban fa 8000 abitanti ed è già nell’ultima fascia. Su consiglio del gestore del B&B parcheggiamo nel più vicino dei tre parcheggi gratuiti cittadini (di fianco all’Atlantic Leisure) a dieci minuti a piedi dal B&B e ovviamente fuori dal centro. La stanza è piccina ma ci hanno avvisato che è la più piccola purtroppo, manca l’armadio ma ci sono le grucce, e un tocco femminile la caratterizza. La colazione è nella norma (ma senza funghi e pomodori), le porzioni sono più piccole ma il gestore ci chiede più volte se desideriamo altro. I due coniugi ci gestiscono il B&B sono molto cordiali e ci hanno parlato di diversi posti dove cenare. Posate le valige ci dirigiamo verso il centro turistico interessati al Tour Mull-Iona-Staffa (tutti i giorni, partenza alle 9.50 con ritorno alle 17.45, 52 £). Siccome la visita a Staffa dipende dal vento, ci consigliano di chiamare al mattino il tour operator e sentire al riguardo; domani inizieremo a provare. Ci dirigiamo quindi alla distilleria, ma per oggi dobbiamo accontentarci del negozio in quanto le visite sono tutte prenotate. Infine, dopo un giro veloce sulla strada principale, ci rechiamo, facendo una dura salita, al MacCaigs Tower, una riproduzione ridotta e semplicistica del Colosseo, che contiene un bel giardino e da cui si gode della migliore vista della cittadina e del porto.
Per cena ci rechiamo al Paparazzi, sopra all’O’Connel Irish Pub; mangiamo due ottimi starters (cocktail di gamberi e cozze in salsa) e un ottimo maincourse (sempre cozze). Gaia invece ha preso il trancio di salmone, piatto che sconsigliamo in quanto era una porzione ridotta, non buonissima e costosa.
14 Agosto
Siamo davvero fortunati! Dopo aver fatto colazione, andiamo per le nove al Bowman Tour che organizza il Tour Mull-Iona-staffa: oggi il vento non è forte, quindi la visita su Staffa si farà! Alle nove e trenta ci imbarchiamo e dopo 45 minuti arriviamo a Mull; il tempo promette pioggia, infatti per metà viaggio piove a tratti. Il percorso del pullman passa per alcuni punti splendidi di Mull e l’autista si prodiga nel farci da guida e parlarci di quanto vediamo. Dopo circa un’ora e mezza arriviamo nell’estremità occidentale dell’isola, e davanti a noi possiamo ammirare Iona. Il tempo nel frattanto è diventato incredibilmente sereno. Ci imbarchiamo quindi per staffa che è davvero meravigliosa. Sbarchiamo sull’isola e dopo circa un’ora partiamo alla volta di Iona, dove arriviamo circa per le 15. Ammiriamo l’abbazia di San Columba, ma anche altre rovine. Verso le 17, preso il breve traghetto per tornare su Mull, riprendiamo il pullman dell’andata facendo il percorso opposto. Sulla via del ritorno un magnifico arcobaleno compare in cielo; è così definito che i colori sembrano disegnati, un’immagine che porterò sempre con me. Per le 19.45 siamo di nuovo ad Oban, stanchi ma davvero appagati; per la gita su staffa consigliamo vivamente impermeabile con cappuccio e scarpe comode da escursione.
Alla sera ceniamo all’Oban Fish & Chips Shop & Restaurant in centro e stavolta siamo entrambi appagati: cocktail di gamberi per entrambi, code di scampi, chips e verdure per me, merluzzo verdure e patate per gaia. Abbiamo terminato il tutto con un dolce (spesa totale 35 £).
15 Agosto
Ci alziamo con comodo e dopo colazione ci dirigiamo verso sud, per visitare il sito preistorico più grande sulla terraferma scozzese. Un chilometro circa dopo il paese di Kilmartin arriviamo in vista del Nether Largie, che si trova in un campo di pecore. I menhir non sono così spettacolari come la guida ci diceva, ma sono comunque interessanti. Decisamente migliore, dall’altra parte del campo, il Temple Wood: un cerchio di pietre maggiore, parzialmente ancora circondato da alberi, e uno minore senza rocce sporgenti ma meglio inserito in un circolo di piante. Ci dirigiamo verso nord e ammiriamo i tre Cairn (sepolcri antichi): il primo è il migliore in quanto meglio conservato. Continuando quindi con la macchina verso sud visitiamo il forte di Dunadd, dell’età del ferro: dopo una bella ed irta scalata arriviamo sulla sommità della collina pietrosa, ma a causa anche della pioggia (giusto quei 10 minuti in tutto il giorno) non riusciamo a scorgere le incisioni Pitte e successive per cui eravamo venuti. Per altro il sito è poco segnalato e a parte il percorso di salita non è presente altra indicazione.
Tornando verso Oban, a meno da due chilometri a nord di Kilmartin, visitiamo il Carnasserie Castle: anche qui ci aspetta una bella salita in compagnia di mucche e pecore. Il castello, in rovina, è piuttosto spoglio, ma ci sono dei punti dove rimangono visibili i dettagli scolpiti nella pietra (archi intorno alle porte, caminetti).
Per le 14 siamo di nuovo ad Oban, e dopo esserci rinfrescati ed aver pranzato, ci rechiamo alla distilleria per le 17, orario in cui abbiamo prenotato la visita. Il tour dura un’oretta ed è parecchio interessante: alla fine ci regalano un bicchierino della distilleria e ci fanno assaggiare un classico whisky oban, oltre a qualche goccia di un whisky molto forte invecchiato solo nove anni. A cena ci rechiamo da Oban Bay, dove prendiamo due piatti che di fatto includono main e starter (merluzzo io e anelli di calamari Gaia il tutto accompagnato da patatine e verdura fresca) spendendo con una coca poco più che 20 £. Qualità buona.
16 Agosto
Avendo un giorno in più per aver saltato la tappa su Skye abbiamo suddiviso le mete di questa giornata tra oggi e domani; il cielo è piovoso, così ci alziamo con calma.
Dopo colazione ci dirigiamo verso nord, e poco prima di Porto Appin ci fermiamo al caffè con vista sull’isola su cui si trova Castle Stalker; solo i consumatori possono sostare, ma si riesce a fotografare il castello anche fermandosi lungo la strada poco prima del locale. Tornando verso Oban visitiamo quindi il Dunstaffage Castle & Chapel, compreso nell’explorer pass per Gaia (io avendolo usato su Iona, pago 4£). Il castello in rovina non è niente male, purtroppo però stanno restaurando la parte più decorata; la cappella, immersa nel bosco e in parte in rovina, è invece affascinante e per alcune decorazioni un po’ lugubre. Quindi ci spostiamo a Loch Awe, dove visitiamo la bella St Conan Kirk (ingresso gratuito): la chiesa ha un’architettura unica e non sembra antichissima, sorge sul lago e contiene una cappella dedicata a Robert the Bruce dove pare sia custodito un frammento di un suo osso. Ultima tappa della giornata è il Kilchurn Castle; il castello non è assolutamente segnalato, per trovarlo bisogna passare il ponte dopo essere usciti da Loch Awe in direzione Tyndrum. Appena dopo il ponte, e prima dell’incrocio per Inveraray, sulla destra c’è un sentiero indicato solo da due paletti bianchi: seguendolo per pochi metri si può parcheggiare, notando il castello sullo sfondo. Seguendo a piedi il sentiero, che passa sotto la ferrovia e poi attraversa un pascolo di pecore, si arriva infine al castello, la cui visita è gratuita. Del castello rimane poco, ma si possono vedere i resti delle sue torri tonde. Verso le 14 rientriamo quindi ad Oban sotto la pioggia battente e ci rinfreschiamo e rilassiamo in camera. Alla sera ci rechiamo verso il terzo Fish&Chips in città, ma dopo aver visto che non vendono cozze, volendo evitare il terzo fritto in tre giorni torniamo all'”Oban Fish & Chips shop & Restaurant” dove prendiamo due cocktail di gamberi e due chili di cozze in salsa di vino bianco ed aglio (39 £ totali, compresi una coca ed un dolce). Cena epocale.
17 Agosto
Dopo esserci alzati con la consueta calma, ci rechiamo ad Inveraray dove ammiriamo il centro cittadino (Main Street), la torre lì vicino e soprattutto il lungo lago che dato anche il cielo variabile ci sembra incantevole. Ci rechiamo quindi al castello, dove per 18,40 £ otteniamo parcheggio e due ingressi. Il castello è davvero carino, la parte esterna con le sue torri da favola e il suo grande giardino, quella interna con i suoi arazzi, i soffitti dipinti e una maestosa nonchè altissima sala d’armi. Il tempo peggiora e continuiamo verso Cairndow diretti al luogo dove pranzeremo: il Loch Fine Oysters, il gemello di quello di Edinburgo. Il menu è decisamente diverso, puntando più su ostriche e salmone; noi prendiamo come starters salmone affumicato e insalata di cozze affumicate con pere (delizioso) e come main sardine alla griglia e salmone affumicato (fatto secondo la ricetta più tradizionale che lo vuole fortemente affumicato). I piatti sono deliziosi alla fine sono 41 £ compresa la mia birra e le verdure bollite di Gaia. Torniamo ad Oban nel primo pomeriggio per rilassarci; il cielo è coperto e a tratti piove. La sera abbiamo prenotato al Way Point Bar & Restaurant, sull’isola di fronte ad Oban (Kerrera); ci arriveremo tramite un traghetto che parte ogni ora dal North Pier ed è gratuito per i clienti del ristorante. Il posto è molto semplice; poco più di un tendone coperto sui fianchi (se andate la sera copritevi bene) con annessi bar e cucina ma da su un piccolo molo e la vista di Oban sullo sfondo, con le montagne dietro corona lo scenario. Per cena prendiamo uno starter di ostriche da dividere (3 a testa), un sea food mix (piatto abbondante contenente due tipi di frutti di mare o salmone) e un sea food platter (piatto ancora più abbondante con un po’ di ogni). Entrambi i main hanno contorno di insalata e patate. Con chips, birra e dolce spendiamo 50 £, un po’ più del solito, ma la differenza di qualità vale il prezzo. Caldamente consigliate prenotazione del tavolo e ostriche.
18 Agosto
Ci dirigiamo verso Tyndrum e poi verso Glasgow costeggiando lo stupendo Loch Lomond. Quindi giriamo attorno alla metropoli e seguendo quindi le indicazioni per Lanark, dove abbiamo prenotato al Delves Park House (50 £ la doppia). Camera spaziosa, attaccata al parco ma vicinissima al centro, ampio bagno e rete wireless disponibile; colazione ricca come da standard da queste parti. Sulla strada prendiamo la deviazione per il Craignethan Castle, ben nascosto su un monte al termine di una strada stretta. L’ingresso costa 4 £, il castello è in rovina e non è affatto male, per quanto ormai ci siamo assuefatti al tipo di attrazione. In seguito ci muoviamo a New Lanark, piccolo paese creato da un utopista. Limitandoci alla visita esterna questa cittadina non ci dice molto, pare che la vicenda storica che vi è dietro sia più interessante di quanto è fisicamente rimasto. In serata ci rechiamo al Levis Fastfood, un caffè che fa anche starter e main course. Per soli 18 £ prendiamo: funghi all’aglio, salsiccia affumicata e patate, cheeseburger e due dessert. Locale semplice con qualità e prezzi ottimi in una cittadina altrimenti povera di locali/pub dove cenare con poco.
19 Agosto
Fatta colazione ci dirigiamo verso Biggar, dove visitiamo il Gledstone Court Museum (2 £ a testa). Il museo espone una serie di negozi vittoriani, anche se forse la mostra andrebbe resa più interattiva; la tappa serviva più per riempire un buco nella giornata e considerato anche il prezzo è riuscita benissimo allo scopo.
Andiamo verso l’ultima tappa in programma oggi: Rosslyn Chapel (7,70 £). Dire che è una meraviglia rinascimentale è dir poco, peccato che stessero restaurando gli esterni e all’interno non sono permesse foto (era così bella però che abbiamo comprato le guide fotografiche). E’ ora purtroppo di riconsegnare la macchina: ci dirigiamo all’aeroporto di Edinburgo e consegnate le chiavi prendiamo il solito Airlink per il centro. Scendiamo al capolinea (Waterley Bridge) per prendere il bus 900, che parte dalla stazione dei bus in St. Andrew Square. Notiamo che l’Airlink fa diverse fermate comuni, ma per avere il posto garantito a bordo conviene salire al capolinea. Il bus 900 ci porterà a Glasgow per poco più di 9 £ andata e ritorno a testa. Arrivati alla Buchanan Station ci sentiamo subito molto smarriti: non so quanti pullman sono nella stazione e all’information point ci danno poche informazioni e poco chiare. Non esiste una mappa unica delle linee di autobus ma solo quelle singole, anche se appartengono alla stessa compagnia, e inoltre alcuni percorsi non sono aggiornati! Pessimo per una città che vuole puntare sul turismo! Prendiamo l’autobus numero 4 per 25 minuti e grazie all’aiuto di una signora scendiamo a pochi passi dall’ostello (Queen Park Hotel) vicino all’omonimo parco. La stanza che abbiamo prenotato è semplice ma pulita: possiamo farci il tea, ha la televisione ed inspiegabilmente un bagno privato (avevamo prenotato una stanza con bagno condiviso). La signora alla reception ci ha anche avvisato che il giorno successivo avremmo trovato una piccola colazione fuori dalla porta.
La sera andiamo al Mulberry St. Bar Bistrot dove per 32 £ prendiamo una birra, due zuppe di funghi, delle cozze con sugo di pomodoro piccante e un risotto con pollo e funghi. Ottimo se vi piace il cibo speziato e in particolare piccante; il sugo delle cozze non mi ha convinto, anche se queste erano deliziose.
20 Agosto
Dedichiamo la giornata alla visita di pochi obiettivi mirati di Glasgow: prima la Cattedrale, poi la Necropoli (fantastica), quindi il Light House, la Trade House e la Gallery of Modern Art.
Le prime due sono davvero magnifiche, pienamente godibili data la giornata di bel tempo. Le altre tre mete turistiche sono apprezzabili come esterni pur non essendo particolarmente esaltanti: nella stessa città sono presenti altri edifici parimenti interessanti, ad esempio in George Square.
Il pomeriggio incontriamo degli amici italiani, che ci accompagnano lungo i due percorsi pedonali pieni di negozi, ristoranti e locali (Buchanan Street e Sauchihall Street). I nostri amici ci hanno avvisati che a Edinburgo è decisamente interessante visitare il Mary King’s Close: una serie di viottoli, parti di case e strade sotterranee i cui piani alti sono stati utilizzati come fondamenta dell’attuale città (a visita è solo guidata e costa 8,50 £ a testa).
21 Agosto
Al nostro risveglio troviamo inaspettatamente un’altra colazione gratuita alla porta: un altro punto per il Queen Park Hotel!
Le nostre vacanze in Scozia sono purtroppo terminate: prendiamo il 45 fino a Buchanan Station, quindi il 900 fino ad Edinburgo (St Andrew Square) infine il bus Airlink fino all’aeroporto. Qui abbiamo prenotato il volo Easyget (per Milano Malpensa) a 252 €. Segnaliamo che la compagnia ha lasciato a terra oltre 40 bagagli in quanto l’aereo pesava troppo (eravamo al completo); avviso che è stato dato solo a metà volo (dopo aver ritardato la partenza di circa 30 minuti) e solo in inglese (al contrario di tutti gli altri avvisi). A Malpensa il pochissimo personale di terra dell’aeroporto ha fatto del suo meglio per raccogliere le denunce sui bagagli, ma ci sono volute ore per uscire dall’aeroporto… uno scandalo sia per Easyget che per Malpensa!
Una piccola nota riguardo ai ristoranti sia irlandesi che scozzesi: se ordinate acqua vi proporranno quella in bottiglia, che può costare anche molto (spesso è importata). Se volete acqua gratuita dal rubinetto, dovete chiederla specificatamente (un bicchiere, o meglio ancora una caraffa).
Pur avendo apprezzato davvero praticamente tutto quello che abbiamo visto, voglio stilare un elenco di quello che per me assolutamente non può essere perso in questo paese:
– Edinburgo città e castello
– Melrose Abbey
-Castello di Stirling
– Dunnottar Castle
– Castello di Glamis
– Cattedrale di Elgin
– Urqhart Castle
– Dunstaffage Chapel
– St Conan Kirk
– Staffa
– Rosslyn Chapel
– Cattedrale e Necropoli di Glasgow