Ad Amsterdam non solo per la musica…
Volo Ryanair: Bergamo – Eindhoven; biglietti per il concerto e hotel prenotati già a giugno, finalmente partiamo domenica 27 novembre.
Atterrati nella città della Philips, raggiungiamo in mezzora la stazione con l’autobus 401 e da lì un intercity ci porta ad Amsterdam in un’ora e mezza.
La stazione, un gigantesco edificio neorinascimentale costruito su tre isole artificiali, è il punto nevralgico di Amsterdam: da qui partono tutti i mezzi per ogni parte della città e noi, col il tram numero 13, raggiungiamo l’Hotel Alp in De Clercqstraat 52 nel quartiere Jordaan (www.alphotelamsterdam,com 228,00 euro la doppia per 3 notti colaz. inclusa)
L’accoglienza è gradevole: ci offrono un drink, ci fanno accomodare e, cartina alla mano, ci illustrano la città; nella hall frutta fresca e bibite calde sono a disposizione degli ospiti.
Una rampa di scale ripidissima ci conduce alla nostra stanza, calda ed accogliente con un piccolo balcone su un grazioso e tranquillo giardino interno.
Rifocillati, ci avviamo alla scoperta dell’Amsterdam notturna; dall’hotel percorriamo Clerrcqstraat passando davanti all’imponente campanile della Westerkerk, alto 85 metri, sulla cui cima spicca la corona imperiale di Massimiliano d’Austria, raggiungiamo piazza Dam con il Koninklijk Paleis e gli altri palazzi già in veste natalizia; proseguiamo verso Rokin e Amstel fermandoci ad ammirare la stravagante facciata art decò del Theater Tuschinski, edificio degli anni ‘20 ora trasformato in cinema; raggiungiamo Rembrandt Plein ricca di caffè e birrerie, uno dei principali centri della vita notturna della città.
Ritorniamo verso l’hotel affascinati dalle luci della città riflesse nei canali e incuriositi dalle biciclette posteggiate ovunque.
La mattina successiva ci rechiamo alla stazione centrale a ritirare, presso l’ufficio della GWK, l’Holland Pass con 7 tickets, già comperata sul sito a 49,90 euro ciascuna. (www.hollandpass.com)
I tickets ci permetteranno di risparmiare sulle entrate delle attrazioni che abbiamo scelto di fare e le card si danno diritto a sconti in ristoranti e negozi.
Per la mattinata abbiamo in programma di andare a Zaanse Schans, raggiungibile dalla stazione con l’autobus 91; è una piccola comunità a nord est di Amsterdam, sulla banchina del fiume Zaan, famosa per i mulini: ne sono rimasti 12, facenti parte di una società che, grazie ai suoi volontari e ai finanziamenti governativi, è in grado di dimostrare alle nuove generazioni la vita del passato.
Dopo una piacevole passeggiata, ritorniamo ad Amsterdam e raggiungiamo, con la metro M50, L’Ajax Arena.
Entriamo usando il ticket blu: il tour dura un’ora, durante il quale si visita il campo di gioco, la vip lounge e la sala conferenze. (12,00 euro)
La struttura ha una superficie di 35000 mq, può contenere 53000 persone e dispone di un tetto scorrevole che può essere chiuso, in caso di mal tempo, in meno di 20 minuti.
Ritorniamo alla stazione e con un altro ticket blu facciamo la Canal Cruise (13,00 euro): percorriamo i canali con i ponti illuminati, costeggiamo il Ponte Magro, una delicata costruzione di legno, ancora oggi azionata per permettere il passaggio delle chiatte che navigano sull’Amstel; ammiriamo l’enorme scafo verde di Nemo, il museo interattivo opera dell’architetto Renzo Piano, navighiamo sull’Oudeschans, ai piedi della Montelbaanstoren, torre difensiva del 1500.
Finita la crociera è ora di tornare in hotel e prepararci per il concerto…
Lo show dei Marillion inizia alle 20.30 al Paradiso, una chiesa sconsacrata trasformata in sala per concerti sul cui palco si esibiscono sia gruppi locali che star internazionali.
Assistiamo allo spettacolo dal loggione e le nostre aspettative sono attese pienamente; un concerto stupendo che ci ha fatto divertire tantissimo e stanchi, ma felici, facciamo rientro in hotel.
Decidiamo di trascorrere il nostro terzo giorno ad Amsterdam prendendo il bus turistico hop on hop off (20,00 euro) utilizzando il ticket rosso che ci permetterà di raggiungere le attrazioni che abbiamo in programma per la giornata.
Ci incamminiamo costeggiando canali nascosti, incuriositi dalle bizzarre case galleggianti e raggiungiamo a piedi Damrak, la grande arteria che collega piazza Dam alla Stazione.
Ci fermiamo ad ammirare l’imponente palazzo di mattoni e vetro Beurs van Berlage, l’ex Borsa, ora centro culturale per concerti e conferenze e, poco lontano, ritiriamo i biglietti per il bus turistico e iniziamo il tour della città.
Scendiamo alla Fabbrica di diamanti Gassan; tappa obbligata e visita inclusa.
Una simpatica guida ci illustra il processo di lavorazione della pietra che abili artigiani levigavano davanti ai nostri occhi.
La visita si conclude dopo un’invitante dimostrazione dei prodotti finiti e, ovviamente, l’offerta a comperarli a prezzi improponibili per le nostre tasche.
Nell’accogliente caffetteria messa a disposizione degli ospiti comperiamo qualche souvenir e poi risaliamo sull’autobus.
Prossima tappa Heineken Experience (16,00 euro): utilizziamo un altro ticket rosso e ci immergiamo nel mondo della birra.
Durante la visita interattiva ci viene spiegato che l’Heineken nasce negli anni ’30 e conquista il mercato mondiale per la qualità dei componenti del suo prodotto.
Dopo la parte informativa, si accede alle sale di miscelazione con gli enormi contenitori di rame e alla fine si vive una simpatica simulazione in cui si viene “imbottigliati”.
Gradita la degustazione finale e le due birre incluse nel biglietto d’ingresso.
Usciti dallo stabilimento, ci fermiamo a mangiare all’Irish pub in Max Euweplein (15 euro a testa circa) e facciamo due passi fino all’Hard Rock Cafè per la foto di rito.
Riprendiamo l’autobus e finiamo il giro che ci riporta a Damrak; da qui raggiungiamo il quartiere cinese e red light district.
Belle ragazze poco vestite ammiccano in vetrina, coffeshops, dove poter liberamente fumare droghe leggere e sexy shops fanno da cornice a questo famoso quartiere di Amsterdam.
Torniamo alla stazione e con il tram 14 raggiungiamo Waterlooplein poiché lungo l’Amstel c’è l’Xcoldbar: utilizziamo un altro biglietto blu e ci fissano appuntamento per le 21.00.
Ceniamo a base di hamburger e pannenkoek in Rembrandtplein e torniamo all’Icebar.
Qui veniamo forniti di giacche e guanti termici e veniamo immersi in un bar dove mobili, pareti, decorazioni, tutto è realizzato in ghiaccio e la temperatura è di -10 gradi.
Con il nostro drink nel bicchiere di ghiaccio assistiamo ad un cortometraggio in 4D che, con il vento gelido che ci spira in faccia, ci proietta nelle profondità di paesaggi ghiacciati, come personaggi dell’Era glaciale.
Ci viene servito un altro drink, ci scattano delle foto che saranno vendute a 9 euro ciascuna, e facciamo quattro salti per scaldarci; il tutto dura poco meno di mezz’ora per un costo di 19,50!
Dedichiamo l’ultima mattinata a gironzolare per la città; tappa al mercato semi-galleggiante dei fiori e poi la Sinagoga Portoghese che visitiamo con il ticket verde: costruzione rimasta intatta dal 1675, il cui nome deriva dalla comunità ebraica cacciata dalla Spagna e dal Portogallo, che trae l’illuminazione dalle 72 vetrate e dai numerosi lampadari di rame con migliaia di candele.
Passeggiamo per il quartiere ebraico, curiosiamo tra le bancarelle del mercato delle pulci in Waterlooplein e ci fermiamo davanti alla casa di Rembrandt.
A mezzogiorno, dopo un breve spuntino in una brasserie, recuperiamo i bagagli all’hotel e prendiamo il treno per Eindhoven: purtroppo il viaggio di ritorno sarà una corsa contro il tempo a causa di un incidente ferroviario che ci costringerà a cambiare tre treni.
Fortunatamente riusciamo a raggiungere in tempo l’aeroporto grazie anche ad uno scaltro tassista che, con le sue scorciatoie, ha evitato che perdessimo il volo.
Consiglio l’Holland Pass poiché ci ha fatto risparmiare più di 40 euro a persona e i biglietti giornalieri (7 euro) per i mezzi cittadini poiché una tratta costa 2,60 euro; ricordarsi di convalidare il biglietto anche quando si scende e, una volta in strada, attenzione alle biciclette!