Ad Amsterdam con la famiglia
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Per i nostri giorni in città avevo inizialmente stilato un programma per cercare di vedere più cose possibili, anche se in realtà, ci siamo resi conto che, è più bello andare a zonzo per i canali senza avere una meta precisa.
Primo giorno: Mercoledì 31 ottobre 2012
Considerato che prendiamo possesso dell’hotel nel tardo pomeriggio e dopo un rapido e sbrigativo check-in in quanto il personale parla bene anche l’italiano prendiamo possesso delle camere, il tempo di sistemare i bagagli, darci una rinfrescata e subito andiamo alla scoperta della città. Premetto che fa un freddo esagerato… considerato che in Italia ci sono 18/20 gradi. Partiamo a piedi ad esplorare i paraggi e passeggiando ci troviamo in Piazza Dam che è vicinissima al ns Hotel (circa 5/10 minuti a piedi). La piazza si presenta con una distesa di ciottoli invasa da piccioni che ricopre questo importante spazio pubblico. Piazza Dam è dominata dalla mole imponente del Koninklijk Paleis, il palazzo reale. Gironzoliamo per la piazza – particolare il monumento ai caduti della Second Guerra Mondiale – con due leoni in pietra bianca – foto dinanzi i leoni con i bimbi e poi risaliamo il grande corso Damrak verso la stazione. Ebbene è stata l’unica volta che abbiamo fatta questa strada in quanto molto commerciale e poco carina. Ritorniamo in Piazza Dam che è invece la piazza principale della città ed il luogo dove potrete vivere il divertimento che Amsterdam offre durante il giorno. In Piazza Dam non ci si annoia mai: artisti di strada, fiere, giostre intrattengono i turisti e la gente del posto in qualsiasi stagione e a qualunque ora del giorno. I negozi circostanti, ristoranti e venditori rendono questo posto il fulcro della vita commerciale della città, dal quale si diramano altre strade ideali per lo shopping. Non solo divertimento, ma anche tante attrazioni culturali: il Palazzo Reale e il Nationaal Monument, per esempio, si affacciano direttamente sulla Piazza. Dal nome di questa piazza deriva quello di Amster + dam e rappresenta oggi il ‘cuore’ della città. Dal passato turbolento all’odierno viavai di turisti e artisti di strada, la piazza è dominata dal Palazzo Reale (Koninklijk Paleis) e dalla Chiesa Nuova (Nieuwe Kerk). Il primo, sede originaria del Municipio e oggi residenza della Regina nei suoi soggiorni in città, è caratterizzato dall’imponente facciata neoclassica; la seconda, il cui assetto attuale risale al 1650-1660, è dal 1841 la chiesa in cui vengono incoronati i sovrani olandesi e sede di manifestazioni culturali (mostre e concerti d’organo).
Per così dire divisa in due da traffico di auto e tram, svetta nella Piazza (opposto al Palazzo Reale) il Nationaal Monument, obelisco di pietra alto 22 metri e dedicato alle vittime della Seconda Guerra Mondiale.
Affacciano sull’affollata piazza caffé, hotel e negozi, il Museo delle cere di Madame Tussauds, spesso occupata da bancarelle, Luna-Park e giostre in occasione delle principali festività, e persino da una pista di pattinaggio su ghiaccio durante il periodo Natalizio. Proseguiamo alla ricerca di un ristorante e notiamo, cosa che già avevo letto, che le case, alte e strette, hanno le pareti strapiombanti sulla strada e l’immancabile gancio sospeso per far salire i mobili più ingombranti, cammina cammina che Patrizia (mia moglie) nota un ristorantino di carne argentina entra ed essendoci disponibilità ci infiliamo. Si chiama “El Rancho” ed è un ristorante argentino. Carne alla griglia per due ma bastante per tre, abbondante e ottima, pannocchie di mais arrostite deliziose, patate fritte per i ragazzi birra, acqua e cola. Cibo e prezzo ottimo. In quattro (2 adulti e 2 bimbi) abbiamo pagato complessivamente euro 70. E’ tardi, siamo stanchi del viaggio e fa freddo (anzi si gela) quindi rientriamo in hotel.
Secondo giorno: Giovedì 1 novembre 2012
Alle 8 già svegli! Ci lanciamo in Piazza Rembrandt (di fronte il ns hotel 5 minuti a piedi) alla ricerca di un bar per una colazione. Al centro della piazza si trova la statua di Rembrandt, insieme ad una modesta area verde. Tutto attorno la vita pullula, già in prima mattinata, ma poi noteremo che anche di notte è molto frequentata. Altro fulcro della vita notturna insieme non molto distante Leidseplein. I bimbi ci pregano di entrare da Starbucks (in quanto lo ricordavano dal precedente viaggio fatto a Londra), comunque sarà il bar che ci accompagnerà per tutte le colazioni giornaliere! Poiché le previsioni non sono delle migliori (pare che venga a piovere) decidiamo di andare a visitare la casa di Anna Frank uno dei pochi musei che chiude tardi (21). Dista 5 minuti da Piazza Dam quindi dal ns hotel circa 15 minuti. La visita è emozionante, ma la consigliamo di sera, quando l’affluenza è minore, difatti alle 9:30 (mattina) c’era già una lunga fila con circa 30 minuti di attesa. Questo luogo sicuramente non può lasciare il visitatore indifferente: è un alternarsi di emozioni e immedesimazione in quello che la povera Anna e la sua famiglia hanno vissuto, davvero toccante. Il prezzo di ingresso è di 9€ adulti (biglietto acquistabile anche online da casa) mentre i bimbi pagano 7€ e c’è da aspettare sempre una lunga coda per le varie stanze. La Casa di Anna Frank è la casa dove Anna Frank e la sua famiglia, insieme ad un’altra famiglia ebrea, si rifugiarono, dal 1942 al 1944, prima di essere scoperti dai nazisti e deportati in diversi campi di concentramento. Attraverso un passaggio segreto, nascosto da una libreria, si accede alle due stanze dove Anna scrisse il suo diario. Dal 1960 l’edificio è stato adibito a Museo che, attraverso filmati, fotografie, documenti storici ed oggetti personali, testimonia non solo gli avvenimenti della casa ma anche le vicende dell’Olanda di quegli anni. È stato proprio per il volere del padre che dopo esser tornato dal campo di prigionia ha deciso che tutto doveva essere lasciato così come era stato trovato dopo l’invasione delle guardie che li hanno portati via. C’è ancora la famosa libreria che celava il piano superiore e ci sono ancora le pareti con i suoi poster, le finestre oscurate. Dentro si partecipa a tante manifestazioni di affetto delle persone che li proteggevano, vengono mostrati video con i loro racconti. Troviamo anche l’originale del diario di Anna e pezzi di racconti e se ti soffermi e ti avvicini alla finestra puoi immaginare esattamente quello che lei vedeva e soprattutto sentire, come ad esempio i rintocchi della chiesa vecchia che sorge proprio a due passi e che le hanno fatto compagnia per i due anni di “reclusione”. E’ una storia come altre, chissà quante persone hanno vissuto questa sofferenza, ma Anna, è un po’ l’amichetta di tutti noi che da ragazzi hanno letto il suo diario, quindi anche se la casa delude un po’ non si può omettere e bisogna fare una sosta. Per l’ora di pranzo siamo fuori ! Ribadisco che per evitare di aspettare all’esterno il proprio turno, conviene programmare la visita al Museo di mattina (online) o farlo nel tardo pomeriggio.
Uscendo ci ridirigiamo su Piazza Dam e notiamo sopra il palazzo reale i due simboli del commercio olandese: Atlante che regge il mondo sulle spalle e un veliero olandese. Notiamo che la Chiesa Nuova (Nieuwe Kerk) è aperta. In sincerità credevamo che non si pagasse invece il costo è di €7,50 a persona. La chiesa, che ha poco di simile alle ns chiese, è il luogo dove vengono incoronati i sovrani olandesi e sede di manifestazioni culturali. Uscendo molto delusi dalla chiesa notiamo in Piazza Dam le carrozze. Ovviamente Matteo, che è sempre curioso, ci chiede di fare un giro e noi lo accontentiamo. Paghiamo €35 per un giro di circa 30 minuti che ci conduce lungo i canali. Da molti Amsterdam è definita la Venezia del nord, ma in realtà Amsterdam non c’entra nulla con la Serenissima. L’architettura è decisamente diversa e anche i ponti (ben 1281) hanno uno stile molto più moderno. Comunque, è lungo i canali (ce ne sono 165) che si affacciano gli edifici più belli e tipici della città. Alcuni pendono leggermente in avanti. Non è un effetto ottico: i muri sono davvero storti. Erano stati progettati così perché venivano issate le scorte di cibo per l’inverno e ogni sorta di materiale nella soffitta e questa forma consentiva di fare meno fatica. Con la carrozza giriamo in splendidi luoghi ed il conducente ci fa notate le tantissime house boat, case galleggianti, dove la gente abita tutto l’anno. Alcune sono deliziose e si possono affittare al posto dell’hotel. Terminato il giro scattano le foto con Matteo alla guida della carrozza! Proseguiamo alla ricerca di un ristorante e ci imbattiamo subito nella cosa più turistica che si possa fare ad Amsterdam, il quartiere a luci rosse (circa 5minuti da Piazza Dam).
Ecco l’Amsterdam più tollerante e trasgressiva. Il Quartiere a Luci Rosse è una delle maggiori attrazioni turistiche, prende il nome dalle luci rosse delle vetrine dove sono esposte le prostitute. Il quartiere De Wallen, proprio nel centro, ormai è divenuto un’attrazione turistica. Nelle piccole viuzze sono presenti delle camere dove è possibile accompagnarsi con le prostitute. Per “pubblicizzare” la loro attività si mettono in mostra in vetrina, sotto una luce rossa. La prostituzione, così come le droghe leggere, qui è perfettamente legale. Amsterdam ha portato allo scoperto l’industria del sesso, regolarizzandola. Le prostitute hanno regolare licenza, sono sottoposte a continui controlli medici e hanno rappresentanti presso la Camera di Commercio. Ma, del resto, dove trovate un’altra città in cui bellissime ragazze (oggi molte sono straniere, di olandesine bionde se ne vedono ben poche) stanno dentro le vetrine in deshabillé e ammiccano in maniera simpatica come se foste amici di lunga data. Ho letto che quando si è tentato di chiudere questo quartiere la città, ma che dico l’Europa, è insorta! Mangiamo un classico panino da mcdonald’s e subito per strada. Notiamo lungo la strada che unisce il nostro hotel con piazza dam l’ingresso per il quartiere Begijnhof. Qui erano ospitate fin dal ‘400 donne sole che, pur non prendendo i voti, si dedicavano all’assistenza dei bisognosi in cambio di un alloggio. Le alte facciate delle case racchiudono due giardini ed una chiesetta. Un angolo dove fermarsi a tirare il fiato. Al centro vi è una chiesa medievale e al numero 34 la casa più vecchia di Amsterdam. Tappa successiva un buon caffè, e poi partiamo per il museo fabbrica dell’Heiniken che abbiamo visitato e ci ha entusiasmato e divertito molto! Il biglietto d’ingresso costa 17€ adulti mentre i ragazzi €13 e ti permette, alla fine della visita, di usufruire di due degustazioni di birra a testa. E’ un po’ distante dal ns hotel (circa 25 minuti a piedi) quindi al ritorno abbiamo preso un taxi-bike molto simpatico ed economico infatti abbiamo pagato 8€ in quattro e ci ha ricondotto in prossimità del ns hotel. Apprendiamo che ci raggiungono dall’italia degli amici e quindi contenti attendiamo loro per la cena, e pertanto rientriamo in hotel per affrontare la serata. Ci diamo appuntamento alle 8:30 al CAU Amsterdam – (www.caucaucau.com) a due passi da piazza dam… locale elegante e tutto curato nei minimi dettagli… la carne (angus da favola) da leccarsi i baffi! Ad accompagnare l’eccezionale carne c’era la classica pannocchia di grano che non mangiavo da anni. Qualità prezzo direi buona, abbiamo speso 160€ in quattro per 3 antipasti 1 secondo contorni vino acqua dolce! Lo consiglio! E’ tardi e fa freddo, ma Matteo, che ci ha provato gusto, vuole ritornare al quartiere a luci rosse. Poiché è vicino lo accontentiamo anche per farlo vedere alla coppia di ns amici che ci hanno raggiunto. Un rapidissimo giro e rientriamo in hotel esausti.
Terzo giorno: Venerdì 2 novembre 2012
La prima tappa dopo la consueta colazione da starbucks è stato il Bloemenmarkt, il mercato dei fiori anche perché vicino al nostro hotel. Ci siamo immersi nello spirito della città, ammirando le bancarelle esposte piene di mercanzia e fiori, se il quartiere a luci rosse visto il giorno prima è una ‘cosa da maschi’, questo tour è decisamente femminile. Quindi anche io e Matteo abbiamo acconsentito a ciò! Però posso assolutamente dire che ne vale la pena passeggiare tra migliaia di vasi pieni zeppi di coloratissimi tulipani (e non solo) allineati lungo i canali. Il souvenir migliore da portare a casa da Amsterdam è un bulbo di tulipano da piantare sul terrazzo. Infatti Matteo ci chiede di portare questo pensierino alle 4 maestre! Il mercato dei fiori ti fa restare a bocca aperta. Innanzitutto manco vi accorgerete che i negozi dei fiorai si trovano su chiatte galleggianti. La vista di una tale cornucopia multicolore di fiori, piante è veramente incantevole. Poiché i nostri amici hanno bisogno ancora di tempo (in quanto da poco svegli) accompagniamo i bimbi a Madame Tussaud, ovvero museo delle cere (5 minuti dal ns hotel) e situato a piazza dam. L’ingresso è a pagamento (i biglietti li avevamo presi online in hotel) però molto bello. Lo consiglio! Ci sentiamo telefonicamente con i nostri amici e insieme andiamo al museo di Van Gogh (€ 14 biglietto) fatto in albergo online. Tra favolose ville neo-gotiche, sorge un edificio che s’impone con la sua brutale semplicità, è il Museo che Amsterdam ha dedicato a Van Gogh: inaugurato nel 1973, contiene una vasta collezione delle opere dell’artista. Anche i meno appassionati d’arte resteranno a bocca aperta visitando il museo Van Gogh. È una delle raccolte dedicate a Van Gogh più grande al mondo. Imperdibile visto che all’interno ci sono dipinti molto famosi. Certi dipinti li conoscono davvero tutti! In nessun altro posto al mondo avrete la possibilità di visitare una così ricca collezione di opere. Disegni, dipinti e lettere offrono al visitatore l’opportunità di conoscere più a fondo la personalità di questo folle genio dell’arte. Organizzato su tre piani, il Museo preserva anche una serie di dipinti da cui Van Gogh traeva ispirazione ed una serie di opere di artisti suoi contemporanei. Preparatevi a file interminabili alla biglietteria, perché il Museo Van Gogh è il più visitato di Amsterdam. E’ visitabile tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 18.00. Questa parte della città, a mio avviso, è una delle più belle, rilassante e piena di cultura allo stesso tempo! Per avere un po’ più di movimento, anche alla sera, basta recarsi verso la vicina Leidseplein, una piazza vivace, ricca di locali e negozi. Da segnalare una cosa simpatica: nella piazza si trova una scacchiera gigante dove è possibile giocare gratuitamente! Pranzo veloce in un bistrot e subito a passeggio per qualche acquisto. Per risollevarsi il morale abbiamo fatto un giro alla Gassan Diamonds (la fabbrica dei diamanti), attrazioni a pagamento €7,5. Qui, tra diamanti scintillanti e gioielli inavvicinabili abbiamo avuto il piacere di assistere alla lavorazione di questa pietra, tanto amata dalle donne. Rientriamo in hotel per riposarci abbiamo passeggiato tanto! La sera una cena a lume di candela al Flo (www.floamsterdam.com) ristorante francese prenotato dal mio amico sempre vicino al ns hotel (circa 5 minuti a piedi) e precisamente in piazza Rembrandt ossia dov’è anche lo Starbucks. Stanchi rientriamo.
Quarto giorno: Sabato 3 novembre 2012
Dopo la consueta colazione, abbiamo preso un taxi (costo €40 circa 15 minuti) questa volta con direzione Zaanse Schans (volendo si può prendere anche il treno dalla stazione centrale di Amsterdam e scendere a Koog-Zaandijk e in cinque minuti a piedi si entra in questo mondo magico) e mai tale decisione fu più azzeccata. Un angolo di paradiso suggestivo e quasi irreale a soli 10km da Amsterdam. Per raggiungere questo villaggio di mulini a vento. All’interno ci sono tanti negozi e una fabbrica dei classici zoccoli di legno (‘klompen’) che sono uno dei souvenir più popolari e si trovano in svariati colori e dimensioni nei negozi, poi abbiamo assistito alla produzione del formaggio olandese. Il Taxi ci attende all’ingresso del parco e dopo circa 2 ore di visita ci riaccompagna al centro per gli utlimi pensierini in quanto è l’ultimo giorno. Lungo il tragitto fatto in taxi verso la zona portuale notiamo il museo Nemo (realizzato da Renzo Piano). Prendiamo a volo un taxi-bike e ci facciamo accompagnare (in quanto stanchi) all’Hard rock Caffè per i classici acquisti di magliette e bicchieri di birra da collezione. Passeggiamo per il centro e lungo queste strade si trovano molti negozi di formaggi. Davvero spettacolare: assaggini di tutti i formaggi in vendita, dalla qualità sopraffina. Il formaggio d’Olanda, come avevo letto è davvero buonissimo. Noi abbiamo acquistato il formaggio al pesto (già temevo di doverlo lasciare in aeroporto per motivi di spazio). Ritorniamo su Piazza Dam, che raggiungiamo infilandoci tra il neogotico vecchio ufficio postale, ora convertito nel centro commerciale “Magna Plaza” e la Nieuwe Kerk, la chiesa nuova. Ci delude tantissimo il centro commerciale Magna Plaza quindi ci dirigiamo al Bijenkorf (sull’angolo tra Piazza Dam e la Damrak) altro centro commerciale molto più bello del precedente e con all’interno molte griffe. Ci rincontriamo con gli amici e portiamo i ragazzi al museo dell’orrore (www.theamsterdamdamdungeon.nl) una cretinata anche se i ragazzi si sono molto divertiti ! (anche per questa attrazione a pagamento bisogna fare una lunga fila). Questa volta per la cena Giovanna vuole essere accontentata e quindi prenotiamo un ristorante giapponese “Dynasty” vicinissimo al nostro hotel (5 minuti a piedi). Il ristorante era di classe ma il cibo immangiabile, per noi che non siamo cultori, infatti all’uscita ci siamo diretti in una pizzette ria al taglio ! Ci salutiamo con gli amici in quanto viaggiamo con due voli diversi ed andiamo a letto.
Quinto giorno: Domenica 4 novembre 2012
Ultima mattina alle ore 7:30 lasciamo l’hotel (senza la ns consueta colazione di starbucks) con il taxi direzione aeroroporto Schipol. L’aereo parte alle 11:05. Bagagli pieni non oso immaginare il controllo della Easy Jet e anche questa vacanza è finita.
Buon viaggio a tutti. Amsterdam è questo e tanto altro ancora, ci sono scorci ed angoli che non sono famosi o citati nelle guide, ma che meritano sicuramente di essere scoperti. Ritorneremo ancora ad Amsterdam per andare a Rotterdam, Ajax e Bruxelles, che sono vicinissime. Non abbiamo invece fatto il classico giro in battello in quanto abbiamo preferito vedere la città a piedi.
Considerazioni e consigli
Il primo consiglio per vedere Amsterdam è visitarla passeggiando a piedi o girando in bicicletta (quando è buon tempo). Il segreto è prendere un hotel centrale come il nostro. E’ sufficiente circa mezza giornata per vedere il centro storico di Amsterdam. Orientarsi in centro non è difficile, basta prendere a riferimento i canali e le arterie principali, sempre portando con sè una cartina di Amsterdam. Ci sono due volti da vedere ad Amsterdam: uno festaiolo e trasgressivo, per il quale è forse più nota, e uno culturale con molti musei e luoghi d’interesse culturale da visitare. Il cibo, data la giovane età della maggioranza dei turisti, è sostenibile da tutte le tasche.
In conclusione, Amsterdam ci è sembrata una città piacevole da visitare, con tanti angoli nascosti dove soffermarsi a guardare un accostamento di colori oppure un intreccio di architetture, o anche solo ascoltare il fruscio delle biciclette lungo i canali. La città è tranquilla; per la legalizzazione delle droghe temevamo di trovare brutti ceffi… invece la città è tranquillissima.