Across europe
MEZZO: Camper CI Caravan International Fiat Ducato 1994 1.900 TD, soprannominato LIBELAI, preso a noleggio per 17 giorni EQUIPAGGIO: VALENTINA 25 anni, impiegata Ruolo: 1° cameraman ed addetta alla ramazza del mezzo STEFANO 25 anni impiegato e soccorritore volontario Ruolo: autista, meccanico ANGELO: 25 anni, studente di giurisprudenza, nonché assessore del proprio Comune.
Ruolo: addetto alle pubbliche relazioni, interprete e nel tempo libero 2° cameraman.
ESPERIENZE PRECEDENTI: Tragicamente NESSUNA!!!!. Tutto quello che succederà nei prossimi 17 giorni, è stato liberamente tratto dal viaggio di Magilla del 1998, di Vito e Sandra De Bellis, che sono stati i nostri profeti ed inspiratori per tutto il viaggio, alle cui sagge parole ci siamo rivolti nei momenti di sconforto e di smarrimento.
Questo diario vuole essere un doveroso ringraziamento NOTA: Contanti all’inizio del viaggio £. 1.500.000 (LA GRANDE ILLUSIONE) Prima lezione: l’unica cosa veramente necessaria in un viaggio come questo è una carta di credito VISA o MASTERCARD (preferibilmente della mamma o del papà).
CAMBI: 1 AS = £. 140,714 1 dm = £. 989,999 1 dk = £. 260 1 fo = £. 878,641 13/08/00 INVERUNO ( I )– INNSBRUK ( A ) Dopo le prime peripezie per il caricamento delle biciclette sul retro del camper, verso le 23,15 di domenica sera, partiamo in direzione Innsbruk, prendendo la A4 Torino-Milano dal casello di Arluno (MI).
Arriviamo al valico del Brennero verso le 04.00 (almeno così mi dicono perché ovviamente io stavo dormendo), ci procuriamo la famosa “vignette” per 70 scellini austriaci e facciamo il primo rifornimento di gasolio per 300 scellini (il camper ci è stato consegnato pieno dal noleggiatore).
Attraversiamo il valico dopo aver pagato £. 16.000 e proseguiamo per la ns. Meta, dove giungiamo verso le 6.00.
14/08/00 INNSBRUK ( A ) – MONACO ( D ) Dopo un breve sonnellino, ci rechiamo a piedi all’ufficio del turismo e dopo esserci muniti di cartina (AS 48), visitiamo il centro storico.
Verso le 12.00 lasciamo Innsbruck per raggiungere Monaco, ma la statale è poco adatta al camper ed il ns. Autista non ha ancora preso del tutto confidenza col mezzo, quindi si riprende l’autostrada che si dirige verso il confine con la Germania.
Alle 14,30 arriviamo alle porte di Monaco e ci buttiamo alla ricerca del CAMPINGPLATZ MUNCHEN-THALKIRCHEN, Zentrallandstr. 49, D-81379 Munchen (Tel. 089/7231707 – Fax 089/7243177) Lo troviamo facilmente dato che ci sono continue segnalazioni, quindi provvediamo al campeggio del camper, ovviamente nella zona “little italy”, e verso le 16,30 partiamo in bicicletta per un primo giro di ispezione.
Acquistiamo la carta della città (7,5 DM) in una cartoleria, visitiamo Marinen Platz con la torre dell’orologio del Municipio, gremita di gente in attesa dello scampanellare del carillon, la retrostante Fraien kirche, cattedrale gotica della città, ed il Virtual Markt.
Per tutto il tragitto utilizziamo le comodissime piste ciclabili della città, tra le quali siamo stati aiutati a districarci, per la gioia dei miei due accompagnatori, da una tipica bellezza locale che impietosita ci ha interpellato con un “can I help you? (biondina alla Schiffer) Verso le 19,00 rientriamo al campeggio, ceniamo con una spaghettata alle vongole ed una buonissima crostata cucinata da Mr. Angelo.
15/08/00 MONACO ( D ) Ore 08,00 sveglia e prima colazione; ore 09,30 partenza in bici per visitare la città, passiamo davanti al Deutsches Museum, il Volksmarket è chiuso (dimenticavamo che è ferragosto anche qui).
Alle 10,30 arriviamo al teatro cittadino e poi visitiamo il Residenz, dimora dei re di Baviera ed i suoi giardini. Girovaghiamo per il salotto di Monaco tra Karl Platz e Mariner Platz. Visita di Theatiner Kirche, quindi ci dirigiamo al giardino inglese, prima però vediamo dei surfisti da fiume.
Al centro dei giardini si trova la CHINESE CHER TURM dove ci soffermiamo per il pranzo a base di wurstell con patate e cipolle al forno, il tutto annaffiato con birrona e limonata al costo complessivo di 46 DM.
Con difficoltà ci rialziamo dal tavolo e partiamo per il NYNPHENBURG, residenza estiva dei sovrani bavaresi situata un po’ fuori città, dove arriviamo verso le 15,00; dopo le riprese e foto di rito rientriamo al campeggio dove concludiamo la giornata.
N.B. Tutta la giornata si è svolta alla temperatura media di 35°C.
Ore 24,00 Svegliati dalla pioggia ci lanciamo fuori dal camper per ritirare il bucato.
16/08/00 MONACO – DACHAU – BERLINO Ci svegliamo presto e per risparmiare tempo beviamo un orribile caffè al bar del campeggio (9 DM), quindi procediamo al primo scarico dei serbatoi del viaggio e saldiamo il campeggio (83,40 DM).
Alle 8,30 siamo sulla strada per Dachau, ma dato che i tedeschi amano molto i divieti, impieghiamo mezz’ora per uscire dalla città, sul tragitto ci fermiamo a fare rifornimento di gasolio (95 DM).
L’ingresso al campo è gratuito, anche se molte cose sono state ricostruite, di originale è rimasto “solo” il forno crematorio, la cosa che più ci rimane impressa è il grande silenzio che si sente nel campo e la percezione che tutti quelli che sono qui abbiano coscienza del significato delle cose che stiamo vedendo e dei viali nei quali stiamo camminando, indipendentemente dal Paese di provenienza.
Partiamo per Berlino verso le 12,00, sarà la tappa più lunga del viaggio, sull’autostrada ci fermiamo in un Autogrill dove c’è un punto di ristori Illy, riusciamo quindi a bere un espresso decente, e facciamo di nuovo gasolio a Kochez-Ost (71 DM) .
Alle ore 21,00 arrivo nei pressi di Berlino: iniziamo la ricerca del campeggio. Lo svincolo che ci interessa non è indicato molto bene sulla mappa – lenzuolo che abbiamo acquistato (12,80 DM).
Finalmente alle 22,00 circa, dopo lunghe peripezie e bestemmie, riusciamo a trovare il campeggio in un luogo sperduto e dimenticato da Dio (Cristo si era fermato in città) detto Klodow. Poi scopriremo di non poter neanche scaricare la m… 17/08/00 BERLINO Giovedì 4.00 Ci sveglia un violento nubifragio, ma non avendo bucato al vento torniamo tranquilli a dormire. Qualche giorno dopo mi riferiranno che in questa stessa notte un membro dell’equipaggio ha raggiunto coraggiosamente i bagni armato di ombrello, spinto da cause (fisiologiche) di forza maggiore. Indovinato di chi stiamo parlando? 8.00 Svegli e prima colazione. I movimenti sono un po’ lenti visto che siamo provati dalle ricerche di ieri sera. 10.20 Riusciamo finalmente ad uscire e chiediamo alla reception del campeggio che biglietti acquistare per i mezzi. La ragazza in bicicletta della sera prima ci aveva detto che per raggiungere il centro occorrono due autobus: il 234 e l’X-34. Considerta la distanza rinunciamo alle biciclette e acquistiamo un biglietto valido fino a 5 persone e per tutti i mezzi cittadini. DM 21 11.30 Giungiamo in città iniziamo a visitare i monumenti. Il primo è la Colonna della Vittoria. Per arrivare in cima (h 69 mt), dove c’è la dea Vittoria, più famosa come “l’angelo” (vd. Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders) saliamo la bellezza di 300 scalini. Si rivelerà una pessima idea, perché la salita ci ha stroncato subito all’inizio della giornata, che prosegue con un bell’acquazzone mentre ci dirigiamo in Postdammer Platz attraverso il parco. Tanto siamo già bagnati e quindi la Vale si ferma anche a filamre dei fiori (?). Ci ripariamo sotto la pensilina di una fermata d’autobus di fronte al Sony Centre che raggiungiamo subito dopo il temporale.
L’area è tutta un cantiere, però è molto interessante, piena di vita, strutture ultramoderne, negozi, cinema, etc… insomma il cuore della nuova Berlino.
Facciamo anche una capatina nel centro multimediale di Leipziger Platz, dove è illustrata la ricostruzione della città, ma c’è troppo casino, allora ci spostiamo a piedi verso la Porta di Brandeburgo. Dopo le foto di rito visitiamo il Reichstag appena restaurato. Saliamo anche all’enorme, nuova cupola di vetro che sovraste l’edificio (qui c’è l’ascensore!), ma non possiamo entrare perché due volenterosi omini stanno passando il Vetril.
Dopo essere scesi ci accaparriamo pure due Coche gratis, distribuite da un camioncino con tanto di jingle in tedesco (come se la Coca-Cola avesse bisogno di questa pubblicità, comunque emm bivü).
Dobbiamo constatare che in zona non ci sono negozi, né ristoranti (per lo meno alla mano), né McDonald’s, quindi ci fermiamo da un baracchino ambulante per l’ennesimo würstel DM 3
DM 10 16.30 Prendiamo la metropolitana, che non serve molto bene la zona, per andare nell’area dello zoo, dove esistono i resti della Chiesa dell’Imperatore Guglielmo e le nuove ricostruzioni. L’Europa Centre brulica di negozi, ma anche di personaggi che sembrano arrivare direttamente dal libro di Christiane F. (cioè tossici, dello zoo di Berlino, appunto). 18.00 Dallo zoo prendiamo il bus X-34 e torniamo al campeggio. Il tempo è bello e dopo breve dibattito, con 2 voti a favore, si decide di mangiare all’aperto. Tutti immaginate chi è il rompipalle che si è espresso contro… 22.30 Si va a letto presto, siamo davvero molto stanchi 18/08/00 BERLINO Venerdì 7.00 Ci alziamo presto, senza aspettare il suono della sveglia, così dopo colazione riusciamo anche ad anticipare per prendere il bus prima. Stesso biglietto di ieri alla reception. DM 21 11.00 Arriviamo in città e la prima tappa e al Rotes Rathaus, che delude un po’ tutti, tranne lo Stefano che ne filma per bene tutte le quattro facciate, anche se sono tutte uguali. 12.00 Giungiamo a piedi al Duomo di Berlino, costruito in stile neobarocco, ma gli edifici storici qui sembrano tutti dello stesso massiccio e pesante stile (infatti sono teutonici). Facciamo un giretto nella zona, che è lungo la Sprea, così vediamo anche gli edifici ottocenteschi del Foro Federiciano, anche se abbiamo qualche difficoltà nell’individuare la funzione di ognuno. 13.00 Ci spostiamo con la metropolitana in Alexander Platz. Facciamo subito un giro di perlustrazione per trovare un posto dove mangiare e individuiamo un Burger King che ci ispira. Giriamo un po’ per la piazza, ma c’è poco da vedere, solo tipici edifici da DDR costruiti dopo la guerra. Scattiamo qualche foto e torniamo al Burger King dove pranziamo. DM 30.65 15.00 Lasciamo la piazza, ma prima ci fermiamo in una grande panetteria – pasticceria: compriamo del pane, che poi scopriremo essere nero (per me è buono lo stesso) e io e la Vale ci spariamo pure il dolce.
Quindi riprendiamo la metropolitana per andare in Gendarmen Markt e questa volta, stranamente, c’è una stazione vicina ai monumenti. La piazza è molto bella, perfettamente simmetrica, vediamo i due Duomi, francese e tedesco, con al centro il Teatro cittadino. La Vale non sembra molto convinta, ma forse è solo rincoglionimento da stanchezza, lo Stefano invece… filma tutto. DM 6 16.00 Arriviamo a piedi fino al Check Point Charlie, dove ai tempi del muro c’era il posto di controllo tra le zone USA e URSS. Quindi di nuovo in metropolitana raggiungiamo Bernauer Str., dove sono rimasti in piedi alcuni tratti del miro. Viene mostrato anche come era costruito verso est: dietro ce n’era un altro più basso e tra i due correva la cosiddetta “fascia della morte”. I tedeschi dell’est che cercavano di scappare all’ovest dovevano infatti scavalcare due muri controllati dall’esercito: le conseguenze ve le potete immaginare. 17.00 Ripartiamo per il campeggio, dove ci prepariamo la meritata cena con spaghetti alle vongole, bresaola e per dolce pane e NUTELLA. 19/08/00 BERLINO – LUBECCA – PUTTGARDEN Sabato 7.00 Sveglia, anche se nella notte un violento acquazzone ha disturbato i nostri sonni. Tra l’altro ieri sera ci siamo accorti che nel campeggio c’è solo lo scarico per i serbatoi estraibili, così dopo i preparativi di rito, sotto una pioggia scrosciante ci dirigiamo alla reception per saldare il conto, il ragazzo ci chiede “only cash”.
Partiamo per Lubecca con l’autostrada A10 per uscire da Berlino e poi la A24 fino ad incrociare la statale 273 per Kremmen. Proseguiamo lungo la statale fino a Wismar, tutto il tragitto si snoda tra boschi e laghi, si ha quasi l’impressione di trovarsi in Canada ed abbiamo anche la fortuna di vedere un folto (?) branco di cervi. A Wismar prendiamo la nuova autostrada A20 in direzione Lubecca, dove arriviamo verso le 15.00
DM 138 15.00 Parcheggiamo il camper e facciamo un giro per la città, dichiarata patrimonio culturale dell’umanità dall’UNESCO. Le feste in piazza con würstel e birra non mancano mai. DM 6 19.00 Si riparte dopo la sosta gasolio, in direzione Puttgarden, dove trascorriamo la notte in attesa di prendere il traghetto per la Danimarca. Il campeggio è passabile, ma non c’è lo scarico.
PS – a Puttgarden ci accorgiamo, sotto lo sguardo assassino del pilota, di aver perso un predellino della pedana di Liebelai! DM 90 DM 38 20/08/00 PUTTGARDEN (D) – COPENAGHEN (DK) Domenica 7.00 Sveglia e preparativi immediati per raggiungere il porto, saltiamo la colazione. 8.00 Ci muniamo di biglietto e saliamo sul traghetto delle 8.15 che da Puttgarden (D) ci porta a Rodbyhavn (DK).
Alle 9.00 sbarchiamo in Danimarca e ripartiamo alla volta di Copenaghen. Durante la traversata ci siamo sorbiti un sacco di pioggia e di “utilissimi” messaggi della TIM. 12.00 Arriviamo a Copenaghen e scegliamo il campeggio di Bellahoj perché molto vicino al centro, ma dobbiamo confermare tutti i cattivi giudizi dati da Vito De Bellis. Non aggiungo alcun commento sui “bagni”, dico solo che sono dei veri CESSI. Quindi, dovendo utilizzare per almeno 2 giorni solo il bagno del camper ci premuriamo di svuotare per bene i serbatoi. DKK 191 13.00 Dopo aver pranzato con pane e salame inforchiamo le biciclette e ci dirigiamo verso il centro. Ci mettiamo un po’ a capire come funzionano le piste ciclabili, perché sono diverse da quelle tedesche, sono cioè segnalate peggio, ma molto più larghe.
Arriviamo in città e la prima tappa d’obbligo è la Sirenetta, che non ci impressiona particolarmente, anche perché c’è un sacco di gente.
Entriamo nel Kastellet, un’antica fortezza, ma anche qui c’è una folla incredibile, infatti alle 15.00 comincia uno spettacolo all’aperto del balletto reale e tutti ci vanno in bicicletta. Il parcheggio bici sembra piazzale Lotto all’ora di punta.
Riprendiamo le bici e arriviamo all’Amalienborg, residenza della famiglia reale, qualche foto di rito e poi raggiungiamo Nyhavn, la strada caratteristica lungo un canale del porto vecchio e ci fermiamo in uno dei tipici locali.
Rientrando mi fermo a comprare il pane in uno “stupendo” negozio Spar, dove trovo solo qualche sacchetto di prodotto neanche troppo fresco ma, come in tutti i negozi di alimentari, c’è un vastissimo assortimento di film e riviste porno.
DKK 40 20.00 Cena con pasta al pesto e patate arrosto cucinate da Stefano. 21/08/00 COPENAGHEN Lunedì Ci concediamo mezza giornata di relax, per cui la sveglia è libera. Verso le 10.30 ci dedichiamo alla ramazza del camper e ad altre varie attività di riassetto: Stefano al bucato (delle mutande), Vale al cesso (qualcuno lo doveva pur fare), io faccio da jolly, ma soprattutto… coordino i lavori.
In un raro momento di presenza mentale la Vale si accorge di uno strano cumulo azzurrognolo tra l’erba, proprio in corrispondenza dello scarico di Liebelai, e un atroce dubbio serpeggia nelle menti di tutto l’equipaggio: ma abbiamo CHIUSO lo scarico? La risposta era ormai sotto gli occhi di tutti, ma per fortuna, oltre ad aver piovuto per tutta la notte, non avevamo sfruttato a pieno le capacità di Liebelai. 12.30 Riprendiamo i nostri velocipidi e torniamo in città per gironzolare tra i negozi della vasta zona pedonale. Data l’ora e presi da un attacco di nostalgia, ci lasciamo tentare da dei tranci di pizza di bell’aspetto, che scopriremo poi essere opera di una famiglia araba! Comunque non c’è male. Troviamo quindi una delle tante pasticcerie dalla vetrina spettacolare che dice “mangiami mangiami” e naturalmente io cedo ad un dolce dal nome illeggibile, ma dal sapore fantastico. Al termine dello shopping – tour andiamo a visitare la piazza del Municipio, su cui si affaccia anche il Tivoli, poi costringo tutti a raggiungere la zona del porto per vedere da lontano il nuovo ponte che si collega con la Svezia. Lo spettacolo è in effetti molto bello ma la giornata non è delle più limpide. Tornati in città visitiamo l’imponente Christiansborg, attuale sede del Parlamento danese. Passiamo di nuovo nella zona pedonale per fare la spesa in supermercato Netto (il GS locale), dove però non troviamo i biscotti per la colazione, ripieghiamo dunque sulla marmellata. Scopriamo anche che qui si vendono pezzi di formaggio solo da 1 kg circa, tutti dello stesso aspetto, ma con croste di colori diversi, il cui significato ci resta oscuro, nel dubbio stiamo sul classico, optando per quello di colore nero. Ci fermiamo anche in un’altra pasticceria poiché le nostre ultime cene non sempre prevedevano dessert.
DKK 107 17.45 Arriviamo al campeggio e scarichiamo di nuovo i serbatoi perché ci dobbiamo lavare (noi e i piatti) sul camper.
Per cena cuciniamo pasta all’amatriciana , gli hamburger comprati al Netto e assaggiamo il formaggio oscuro, che è buono, ma sembra una grossa sottiletta (forse un po’ più salato). Ci accorgiamo anche di avere dei nuovi vicini molto attratti dalle nostra attività, specie dal bucato steso al vento. 23.00 Divoriamo veracemente gli acquisti fatti in pasticceria, mentre aggiorniamo questo diario, alle 23,30 tutti a nanna. 22/08/00 COPENAGHEN (DK) – MALMO – HELSINGBORG (S) – HELSINGOR (DK) Ci svegliamo presto e ci prepariamo per la partenza, lo scarico dei serbatoi ed il carico dell’acqua ci prendono un po’ più di tempo del solito dato che per due giorni abbiamo usato solo i servizi del camper. All’uscita del campeggio paghiamo, sempre e solo ONLY CASH, altre 191 DKK.
Ci dirigiamo verso il porto nuovo di Copenaghen emozionati per il passaggio sull’Oresund Bridge, aperto neanche due mesi fa, il 01/07/2000, per raggiungere la Svezia (pedaggio 230 DKK).
Sia su questo ponte, che su tutti gli altri che attraverseremo in Danimarca, come in alcuni punti dell’Autostrada, il vento è molto forte e questo provoca qualche tensione in più al nostro autista (mani sudate e salivazione a zero).
Ma Libelai, anche con un po’ di sorpresa da parte nostra, resiste egregiamente alla prova e vi assicuro che, per lo spettacolo architettonico e naturalistico che ci troviamo davanti, ne valeva la pena. Da Malmò, in Svezia, imbocchiamo la E20 direzione Helsingborg, il paesaggio è collinare ed ha il tipico colore giallo oro del grano misto a terra scura appena lavorata, ricorda un po’ il paesaggio della nostra maremma toscana, arriviamo a destinazione per le 11,00 e quasi immediatamente ci imbarchiamo sul traghetto della Scandilines per Helsingor Danimarca (230 DKK).
Sul sito Internet delle Scandlines sono reperibili le informazioni su tutte le linee coperte, con gli orari delle partenze e la possibilità di prenotare i biglietti da casa, anche se non ve ne è la necessità.
La traversata dura solo 20 minuti, infatti già alla partenza è visibile la costa danese con il castello di Helsingor.
Raggiungiamo facilmente castello dove Schakespeare ambientò l’Amleto, qui, per 30 DKK a testa, visitiamo le stanze reali e i sotterranei. Il castello ha veramente un bellissimo panorama, purtroppo degli arredi originali è rimasto pochissimo, sconsigliamo la visita ai sotterranei ai claustrofobici ed a chiunque abbia problemi col buio, dato che il percorso è illuminato con lampade ad olio.
Riprendiamo il camper, ma prima di uscire dal paese ci fermiamo in un McDonald per il pranzo, se ne trovano davvero tanti nel sud della Danimarca.
Verso le 14,00 (dopo aver fatto gasolio 41,56 l per 300 DKK) prendiamo la Statale 6 per Roskilde, poi la 14 per Ringstead dove imbocchiamo la E20 per Odense.
Notiamo che il percorso Margherita, quello studiato per i turisti, è molto ben segnalato, e questo ci rassicura, dato che la nostra intenzione, almeno per ora, è quella di raggiungere Skagen il prima possibile via autostrada e poi ridiscendere dalla costa Ovest della Danimarca, frastagliata dai fiordi, seguendo appunto il suddetto percorso.
Verso le 17,00 passiamo lo Store Baelt che unisce la Selandia all’isola di Fyn, il pedaggio ci costa 225 DKK, vorremmo pagare in contanti, ma anche se imbocchiamo la corsia cash, non c’è l’operatore e non essendoci alcun modo per inserire le monete, ricorriamo ad una provvidenziale carta di credito. Non chiedeteci come facciano a capire se passa un’auto, una roulotte od un tir che ovviamente hanno tariffe diverse.
Raggiungiamo abbastanza presto Odense, la città natale di Andersen, quindi decidiamo di proseguire fino al limite dell’isola di Fyn.
Io ed Angelo ci buttiamo alla scelta del campeggio, dopo circa mezz’ora tra cartine, il libro di eurocamping e informazioni varie, la scelta cade sul Gals Klint Camping (www.Dk-camp.Dk\galsklint) a Middelfart.
La scelta risulta provvidenziale, all’ufficio turistico locale prendiamo una cartina della città e raggiungiamo agevolmente il campeggio ( ne incrociamo altri per la strada ma persistiamo con la nostra scelta).
All’ingresso la Sig.Ra Ingrid ci spiega le regole del campeggio a cui bisogna scrupolosamente attenersi altrimenti la suddetta ci fulminerà seduta stante, ci fornisce anche tre tessere magnetiche che servono sia da chiave per i bagni, nonché da gettoni per la doccia (credito a scalare tipo tessere telefoniche Telecom).
La fermezza della Sig.Ra Ingrid sembra ricompensata dato che il campeggio è uno splendore ed i bagni sono quasi più puliti di quelli di casa nostra, più belli sicuramente.
Tutto il campeggio è stato costruito in modo ecocompatibile, con raccolta differenziata dei rifiuti e tanto di praticello sopra il tetto dei bagni. La Ingrid ci consegna anche un foglio da compilare nel caso volessimo il pane fresco per la mattina successiva (non c’è che dire, siamo nel Nord Europa).
Non da ultimo segnalo la posizione della piazzola che ci siamo scelti, direttamente vista mare da cui ci godiamo un tramonto indescrivibile.
Il tutto al modico prezzo di 214 DKK compresa la Camping Card Danese.
23/08/00 MIDDELFART – SKAGEN – RABIERG MINE Ore 07,00 sveglia e prima colazione, poi partiamo per Skagen, prima attraversiamo il ponte che lascia la Fiona ci fermiamo a Middelfart per fare acquisti, troviamo un panettiere che fa dei panini veramente invitanti, ma la cassiera non conosce bene le unità di misura, così quando gliene chiediamo ½ kg. Ci guarda stralunata, dopo qualche contrattazione stabiliamo che nove panini possono fare al caso nostro. Tanto per non farci mancare niente compriamo anche un succulento dolce a base di cioccolato e mandorle tostate.
Entriamo poi in una macelleria dove ci procuriamo la cena: tre altissime bistecche di manzo, un po’ salate, ma ne è valsa la pena (vedi oltre). Imbocchiamo la E20 per raggiungere Skagen, estrema punta Nord della Danimarca, dove il Mare del Nord incontra il Mar Baltico.
Durante il tragitto ci fermiamo a fare rifornimento (400 DKK) e nella stessa area di servizio pranziamo sul camper.
Alle 14,30 arriviamo a Skagen e proseguiamo per Gremmer, dopo alcuni km in un paesaggio decisamente inusuale giungiamo al faro dove parcheggiamo. Dopo una faticosa scarpinata tra dune e sterpaglie arriviamo alla spiaggia dove molti turisti sembravano fotografare il nulla, ossia una linea nettamente visibile dove si incontrano i due mari.
Ore 16,00 prendiamo la via del ritorno, d’ora in poi viaggeremo sempre verso sud. Ci fermiamo anche a vedere la duna di RABIERG MINE, un impressionante serpentone di sabbia tra la vegetazione, che si sposta di 9 metri ogni anno a causa del forte vento che qui tira sempre. A Robierg mine troviamo anche un buon campeggio, e ci posizioniamo vicino al locale docce ( non c’è camper service). Il pernottamento sempre per un camper, tre persone ed elettricità ci costerà 170 DKK.
Usufruiamo del fornello del campeggio per cucinare, con abbondante aglio, le bistecche acquistate in mattinata e dopo averle divorate ci godiamo un meritato riposo.
24/08/00 RABIERG MINE – RINKOBING Sveglia alle ore 08,00 ci prepariamo con calma e verso le 09,30 lasciamo il campeggio decisi a seguire il percorso margherita che attraversa i paesaggi dello Jutland nord occidentale, è segnalato molto bene a anche quando ne salteremo alcuni tratti, sarà molto facile ritrovarlo.
Il tempo è pessimo, ma nonostante la pioggia continua e il semprepresente vento ci godiamo un paesaggio spettacolare.
Da notare che in tutti i centri abitati ci sono dei bastardissimi dossi artificiali di rallentamento. Infatti in quel di HARSCHOLM, uno di questi coglie alla sprovvista il nostro autista che lo utilizza come rampa di lancio, ma scopriamo che LibeLai non sa volare e ricade pesantemente al suolo, si apre un armadietto e tutto il sala del Mare Nostrum si spande per ogni remoto angolo del camper. Dopo esserci ripresi dallo spavento e dalle scompisciate (due membri dell’equipaggio ricorrono alla toilette) ed esserci buttati il sale dietro le spalle riassettiamo il mezzo e riprendiamo la navigazione.
Verso le 13,30, mentre stiamo percorrendo la Provinciale 569, ci fermiamo al KRO di KLIM, di fronte alla scuola, dove ci affidiamo alle cure della cuoca, nonché cameriera, cassiera, barista, ecc.. Ci propone del pesce che poi capiamo essere passera di mare fritta con funghi e gamberetti saltate in padella, accompagnate da patate bollite con una salsa di formaggi al curry.
Per finire ci serve assaggi di diversi dolci, tutti egualmente gustosissimi.
Sicuramente da consigliare la sosta in questo ristorante sia per la cucina che per la tipicità del locale, la spesa ci è costata solo 400 DKK.
Un po’ assonnati riprendiamo il cammino lungo il percorso margherita e poi lungo la statale 11 verso Thistedi, poi verso la 26 per Nykobing e di nuovo il percorso margherita sulla Provinciale 545 sull’isola di Mors, per scendere dall’isola scopriamo con sorpresa e con qualche attacco di panico dell’autista che non c’è ponte ma bisogna prendere una chiatta per attraversare il fiordo. Ricordiamo che il vento è sempre molto forte. Nonostante tutto arriviamo tranquillamente dall’altra parte (per la traversata 71 DKK).
Riprendiamo la statale 11 per Holstebro e poi sulla 16 per Rinkobing, dove pernottiamo al Rinkobing Camping (205 DKK), bagni abbastanza puliti e camper service.
25/08/00 RINKOBING – ABENRA Ore 07,00 e preparativi, decidiamo di non scaricare i serbatoi e prendiamo subito la direzioneper Sonderbig sulla Statale 15 e da qui la Provinciale 181 che corre sull’istmo di terra che separa il Rinkobing Fiord dal Mare del Nord.
Con la Provinciale 423 risaliamo fino a Tarm e poi con la Statale28 giungiamo a Billund verso le 11,00.
Seguendo le indicazioni molto chiare giungiamo a Legoland ( ingresso 145 DKK per gli adulti).
Decisamente da visitare Miniland, riproduzione fedelissima di città e monumenti soprattutto della Danimarca con molte costruzioni in movimento, è comunque divertente anche il resto del Parco.
Verso le 16,00 riprendiamo la Provinciale 176 per Kolding e da qui la E45 direzione Flusburg.
Verso le 17,30 usciamo dall’autostrada e ci dirigiamo verso Abenra dove campeggiano (bagni sufficienti, camper service, piazzole non molto pianeggianti, 174 DKK).
26/08/00 ABENRA (DK) – HINDELOPPEN (NL) Partenza in direzione Amburgo e poi Groningen. Gasolio (85 DM per 51,55 l). Arrivo in serata al campeggio Hindeloppen (uscita B………..), difficoltà con l’inglese degli olandesi, posizione inriva alla baia con molti velisti, prima della diga. (39,30 DM).
27/08/00 HINDELOPPEN – UITDAM Attraversiamo la diga di 30 km, costruita in cinque anni tra il 1927 ed il 1932, è chiaramente visibile il dislivello tra il mare e il bacino interno alla diga, in un’area di servizio sulla diga scopriamo dalle bacheche che il bacino interno è stato svuotato dall’acqua di mare e riempito con acqua dolce.
Verso le 12,30 raggiungiamo il campeggio di Uitdam, a circa una quindicina di km da Amsterdam, e facciamo un breve giro di perlustrazione in bici. La zona è attraversata da numerosi canali d’acqua e ponti levatoi, il paesaggio è molto caratteristico e ricco di uccelli bellissimi dall’airone cenerino alla garzetta.
28/08/00 UITDAM – AMSTERDAM – UITDAM (in bicicletta) Alle 08,30 partiamo armati con tutta l’attrezzatura e la volontà del buon turista verso Amsterdam, percorriamo controvento i 12 km che ci separano dalla periferia su un argine di terra che guarda a destra sulle campagne olandesi e sulla sinistra sullo Josel………, la zona è chiamata Waterland.
Verso le 10,00 avendo qualche dubbio sulla direzione per il centro fermiamo una passante, ovviamente in bici, che ci invita a seguirla perché anche lei sta andando in centro. Cominciamo una rincorsa a quattro che neanche la Mercatone 1 alla rincorsa di Cipollini in volata.
Dopo altri 4 km giungiamo al battello che la Sig.Ra , da noi soprannominata Margie per via della pettinatura alla Simpson, ci aveva assicurato essere gratuito.
Giunti sulla nave, vedendo le nostre facce sconvolte e Valentina con ancora in mano l’impermeabile, ci chiede: ”Was it too fast?” e noi in coro: ”NOO!!” (mannaggia la pupazza).
Salutiamo Margie, dietro la stazione ferroviaria, rinforchiamo le bici e ci dirigiamo in centro seguendo un itinerario lungo i canali, che parte dallo Spui fino al fiume Amstel, scendiamo fino al Magere Brug, ultimo ponte di legno sul fiume e poi risaliamo passando davanti al Municipio ed al Teatro dell’opera fino al mercato dei fiori, che però oggi non c’è. Andiamo verso il quartiere erotico, e la vicina piazza principale, il Dam.
Riprendiamo per il Beginof ma ci sorprende la prima pioggia e ci ripariamo all’ingresso del Magna Plaza. Dopo 10 minuti proseguiamo ed arriviamo al Beginof, la casa sui tre canali nella zona Universitaria, poi riprendiamo la strada per il campeggio, prima però ci fermiamo ad acquistare il Goudam, formaggio tipico olandese.
Non trovando indicazioni per Uitdam, seguiamo per Edar e Monnikendam, ma ci accorgiamo di aver allungato il percorso almeno di 10 km, la fatica è stata però ripagata dalla bellezza dei paesini che abbiamo attraversato, sembravano uscire da The Truman Show, talmente perfetti da sembrare irreali.
Alla fine della giornata il contachilometri della bici segna 50, 150 km dall’inizio del viaggio.
Prepariamo le valige per il rientro e riassettiamo il camper, le ultime due notti in campeggio ci costeranno 93 DM.
29/08/00 UITDAM (NL) – SAN GOTTARDO L’ultimo lo giorno lo passiamo interamente in camper lungo le autostrade dell’Olanda, della Germania fino al San Gottardo, dove pernottiamo in un’area di servizio, il mattino successivo arriviamo a Milano.