Accoglienza dominicana

Mi sono recato in Rep. Dominicana 2 volte, esattamente a Boca Chica. Ho letto, sulle esperienze di viaggio dei vari lettori di Turisti per Caso, alcuni giudizi piuttosto critici su questa località. E' per questo che ho deciso di raccontare la mia esperienza. Nel corso del mio soggiorno, ho conosciuto una ragazza dominicana. Un giorno, parlando...
Scritto da: EL VIAJERO
accoglienza dominicana
Partenza il: 07/06/2007
Ritorno il: 29/06/2007
Viaggiatori: da solo
Spesa: 2000 €
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Mi sono recato in Rep. Dominicana 2 volte, esattamente a Boca Chica. Ho letto, sulle esperienze di viaggio dei vari lettori di Turisti per Caso, alcuni giudizi piuttosto critici su questa località.

E’ per questo che ho deciso di raccontare la mia esperienza.

Nel corso del mio soggiorno, ho conosciuto una ragazza dominicana. Un giorno, parlando degli usi e dei gusti dominicani, ci ha invitato, io, un altro amico italiano con cui si era creata una certa intesa, e la sua ragazza, dominicana anche lei, a casa sua per degustare un pranzo cucinato secondo la loro tradizione.

Lavorando lontano da casa, poteva vedere i suoi figli, due splendidi e vivaci gemelli di poco meno di 3 anni, un maschietto ed una femminuccia, solo la domenica.

Fu così che, il giorno stabilito, ci recammo tutti insieme a casa sua, dopo aver fatto una sosta al supermercato per acquistare l’occorrente per preparare il pranzo.

Appena entrati in casa, vi lascio immaginare come i piccoli si lanciarono in collo alla mamma, coprendola di baci. Superato il primo attimo, la mamma ci presentò ed invitò la piccola a venirmi in braccio, essendo io il più vicino a lei.

La bambina mi si buttò al collo, come prima aveva fatto con la madre, stringendomi tanto intensamente e calorosamente da lasciarmi senza parole, nonostante fosse la prima volta che mi vedeva. Anche con il bambino fu la stessa cosa, come se fossi uno zio che abitualmente vedevano.

Cominciammo subuto a giocare insieme, e non potei fare a meno di notare che in tutta la casa non c’era un giocattolo, se non una piccola bicicletta a cui non giravano i pedali ed il piccolo si divertiva a spingere.

Fui sorpreso dal loro comportamento, paragonandolo ad altre situazioni simili in Italia. I bambini dei miei conoscenti, restano sempre attaccati alla gonna della mamma, vergognosi e timidi, e solo dopo un pò di tempo, riescono a liberare la loro natura giocosa.

Notai anche che i piccoli non piansero mai, come spesso fanno i nostri figli per richiamare l’attenzione su di sè, ma giocarono tranquillamente tutto il giorno, senza mai litigare o fare qualche bizza.

Solo una volta il bambino, per fare lo spiritoso, lasciò cadere del latte in terra dal biberon, meritandosi uno sculaccione. Quel latte, faticosamente acquistato dalla madre, giustificò lo sculaccione e la successiva lacrimuccia, che durò giusto il tempo di imparare la lezione e riprendere a giocare.

La domenica successiva, fummo tutti invitati a casa dell’altra amica.

Questa aveva una famiglia più numerosa, con due figlie di circa 16 / 17 anni, e due più picocli, di circa 4 / 5 anni. Anche in quesa casa fummo accolti in modo caloroso e sincero, e mi setii subito a mio agio, come era successo con l’occasione precedente.

La figlia più grande, mi mostrò orgogliosamente il diploma appena acquisito, e mi raccontò che aveva iniziato a frequentare un corso di inglese. Alla mia risposta, sempre in inglese, corse in camera sua a prendere i libri, e iniziammo a fare alcuni compiti che doveva completare.

Con questa mia testimonianza, vorrei specificare che sono sempre stato accolto in queste case, tanto modeste, quanto pulite e dignitose, in modo caloroso e sincero, come del resto è la natura ospitale del popolo dominicano. Tutto questo a tal punto, che quando alla sera ho salutato tutti e ho voltato le spalle a quelle accoglienti abitazioni, ero tanto commosso da avere gli occhi lucidi.

In conclusione vorrei dire che, talvolta, è molto importante lo spirito e il modo in cui ci relazioniamo con gente che incontriamo. In questo modo, anche a Boca Chica, ho avuto la possibilità di conoscere tanta brava gente, che mi hanno aperto il cuore, regalandomi tanta umanità.

Vorrei fare, se mi è concesso, un’ultima considerazione. Se anche approdate in qualche villaggio turistico, lasciatevi alle spalle quel recinto e quella gabbia dorata, dove nulla esce e nulla entra. Uscite e andate a conoscere il luogo dove vi trovate, incontrate e conoscete gente, frequentate le vie, i mercati, i trasporti pubblici, dove potrete incontrare il vero spirito del popolo che siete andati a visitare, non tutte le persone che incontrerete sono dei ladroni o dei delinquenti. La maggioranza sono gente brava e onesta, che potranno regalarvi delle emozioni uniche. Hasta luego.



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