Aayu-bowan Sri Lanka – Il Triangolo Culturale

Finalmente, dopo 3 mesi di studio sul percorso, le tappe da non perdere assolutamente, uno studio culturale e religioso del paese, eccoci finalmente arrivati... Nella Grande Persia ! No, non mi sono bevuto il cervello, è solo che questa me la ero preparata come frase introduttiva al viaggio che mia moglie ed io avremmo dovuto fare in Iran,...
Scritto da: QMax
aayu-bowan sri lanka - il triangolo culturale
Partenza il: 05/08/2008
Ritorno il: 14/08/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Finalmente, dopo 3 mesi di studio sul percorso, le tappe da non perdere assolutamente, uno studio culturale e religioso del paese, eccoci finalmente arrivati… Nella Grande Persia ! No, non mi sono bevuto il cervello, è solo che questa me la ero preparata come frase introduttiva al viaggio che mia moglie ed io avremmo dovuto fare in Iran, poi complice il caldo intollerabile che c’è in agosto in alcune zone centrali (47 gradi) e il clima politico molto agitato, abbiamo deciso all’ultimo minuto di cambiare la nostra destinazione e rimandare alla prossima primavera.

Siamo entrambi amanti del subcontinente indiano, ed essendo stati lo scorso anno in Tamil Nadu, Kerala e Karnataka, ci è sembrato interessante andare ancora più a sud per scoprire questo paese così vicino ma anche molto differente dall’India, lo Sri Lanka.

Come al solito ci rivolgiamo all’ultimo minuto ad un tour operator che possa organizzarci il viaggio in brevissimo tempo e, nonostante quello che all’inizio pareva essere un problema insormontabile, ovvero la disponibilità dei posti sul volo, alla fine riusciamo a partire.

La nostra avventura parte da Milano Malpensa il 5 agosto con volo Eurofly diretto prima a Colombo, la nostra meta, e a seguire Male per scaricare tutti gli spiaggivori diretti alle Maldive. Al momento della nostra prenotazione non si sapeva ancora quante persone avrebbero fatto parte del gruppo di viaggio, e rimaniamo tristemente colpiti dal numero di persone sul nostro stesso volo che si fermeranno a Colombo… Mmmm… C’è puzza di gruppone da 50 persone…

Quando riusciamo ad organizzare per bene le cose, siamo tipi da vacanza in treno, in bus o dove necessario con auto a nolo, cerchamo di evitare sempre i gruppi. Per una questione di logistica ma anche per apprezzare al meglio il viaggio, credo sia una follia viaggiare in tanti, diventa tutto dispersivo…

Comunque ormai siamo qui… Si parte.

GIORNO 1: Avevo letto sempre male di Eurofly, ma la particolarità di essere un volo diretto senza alcuno scalo ha pesato non poco nella scelta, 11 ore circa di trasferimento contro le 30 ore di Emirates o Quatar, ovviamente con scali intermedi.

A conferma della fama Eurofly, il volo parte con 3 ore di ritardo, delle quali quasi 2 in attesa sul velivolo… A un certo punto gira addirittura la voce che l’aereo è sovrappeso, alla faccia della sicurezza.

Nessun Duty-Free a bordo, meno male che ho acquistato le sigarette in aeroporto ma… Ve lo dico dopo.

Per fortuna il volo è notturno, per cui si riesce anche a dormicchiare.

Al nostro arrivo a Colombo troviamo a attenderci… Il classico caldo umido tropicale al quale per fortuna siamo già abituati, provenendo noi dalla pianura padana, nota per il clima tropical-umidiccio-appicciscoso tipico delle nostre estati.

I bagagli ci sono… Bene… Andiamo a cambiare qualche Euro mentre seguiamo timidamente con lo sguardo il flusso di turisti diretti verso l’uscita dell’aeroporto, quasi con paura di ritrovarli fuori in nostra attesa per completare il gruppo.

Ok, è il momento… Ci trasciniamo fuori dall’aeroporto e vediamo in lontananza un uomo con un cartello che indica il nome del nostro Tour Operator… È lui! Ormai o la va o la spacca… Eccoci, siamo noi…

Rapido controllo dei nomi, una sua occhiata verso la fila di persone in uscita dall’aerostazione… Bene! Possiamo andare! Siamo solo noi ? Si! Gran sorrisi e fuochi d’artificio per festeggiare la felice quanto inaspettata notizia !!! L’uomo è Adrian, guida turistica, laureato in Botanica. Parla perfettamente italiano.

Per me, milanese, Botanica è una facoltà che non avevo mai considerato, ma mi ci vuole pochissimo tempo per capirne la scelta. Questo paese è un’esplosione di natura, vegetazione incredibile ed enormi parchi e riserve sparse in tutto il territorio.

Conosciamo Harold, che sarà il nostro autista per tutto il viaggio, lui parla solo inglese ma per fortuna questo non sarà un ostacolo.

Si parte quindi verso Colombo dove trascorreremo la nostra prima notte in Sri Lanka.

Durante questo primo trasferimento cominciamo a notare le differenza tra lo Sri Lanka e L’India del Sud, la popolazione è decisamente inferiore dal punto di vista numerico, il traffico è caoticamente ordinato e le strade sono decisamente pulite se confrontate a quelle indiane. L’appuntamento con Adrian è per domattina alle 7.

Gran bell’hotel, roba da businessmen. Occupiamo la nostra camera, e subito via per strada a spasso, per sondare che aria tira. Purtroppo i problemi nel Nord, il Tamil Eelam, sono ormai anche qui come nel resto del paese. Le operazioni militari che il governo sta effettuando al nord e nord-est hanno causato la nascita del terrorismo in tutto il paese.

Anche qui a Colombo, come paraltro in tutto il paese, c’è esercito e polizia ovunque.

Avevo lasciato in sospeso il discorso sigarette.

Bene, in Sri Lanka è VIETATO FUMARE in tutti i luoghi pubblici, e per luogo pubblico è intesa anche la strada. Ci metterete poco infatti a notare che non fuma nessuno. E’ consentito solo in casa o nella camera dell’albergo, a meno che ovviamente non sia una camera per non fumatori. Ora siete avvisati. 😉 Ci accompagna in questa passeggiata un signore sulla sessantina che per poche rupie sarà la nostra guida per qualche ora.

Niente di che, Colombo è la capitale economica del paese, resa capitale dagli inglesi solo nel 1815, non c’è nulla o quasi di storico.

Tempo di cena ovviamente speziatissima e a nanna, domani sveglia alle 6 🙁 Da questo punto in poi ho preparato anche una documentazione fotografica che segue passo passo questa mia recensione, la trovate sul mio PhotoBlog: http://qmax.Altervista.Org GIORNO 2: Sveglia all’alba, colazione e partenza in macchina verso l’orfanatrofio per elefanti di Pinnawela, luogo dove vengono accuditi i cuccioli abbandonati o orfani dei genitori uccisi nella giungla. Qui vengono allattati, accuditi e curati.

A metà mattinata il lungo corteso di elefanti si sposta verso il fiume per un bel bagno rinfrescante… Come li capisco…

Credevo fosse uno spettacolo per turisti, invece ci ritroviamo assieme a moltissimi locali.

Si riparte quindi in auto verso Kandy, prima tappa nel triangolo culturale.

Qui visitiamo l’immenso orto botanico, dove ovviamente Adrian è ferratissimo.

E’ incredibile il mega-ficus che vediamo, un solo tronco, il resto sono rami lunghissimi. Quelli che nella foto possono sembrare tronchi secondari sono in realtà dei pali di sostegno per evitare che il ramo stesso tocchi terra, generando un nuovo tronco.

Le dimensioni hanno dell’incredibile. Pur non essendo io un appassionato di botanica resto meravigliato dai colori e dalla ricchezza di questo parco. Meravigliose anche le orchidee.

Ci spostiamo poi al Tempio del Dente di Buddha, forse il tempio più importante del paese dato che custodisce una importantissima reliquia, un dente del Buddha arrivato sin qui dall’India tra mille peripezie. Tra mille controlli della polizia visitiamo il Tempio e notiamo che all’interno parecchie persone stanno lavorando ai preparativi di qualcosa.

Siamo fortunati. Siamo arrivato nei giorni della Esala Perahera, la processione più importante di questa zona che si tiene nei giorni precedenti quello di luna piena in agosto.

Ci fermiano a vedere uno spettacolo teatrale nei paraggi del Tempio e ovviamente decidiamo di restare in città per la processione che si terrà in serata.

Riusciamo ad ottenere 2 posti in prima fila (sul marciapiede all’uscita del Tempio), aspettiamo un paio d’ore e finalmente con l’arrivo del buio la processione ha inizio.

Centinaia e centinaia le persone che vi partecipano, elefanti vestiti a festa, il tutto alla luce di torce che bruciano gusci di cocco. Uno spettacolo che dura circa 3 ore che si chiude col passaggio della Sacra Reliquia, il Dente del Buddha appunto, e del Capo Guardiano del Tempio, una autorità qui. Spettacolare.

GIORNO 3: Si parte verso le colline del tè, la zona che ha reso famoso il tè di Ceylon.

Ovviamente visitiamo Nuwara Eliya, una fabbrica di tè e ci concediamo una passeggiata nel mercato cittadino. E’ già tempo di tornare a Kandy.

GIORNO 4: Si parte verso Sigiriya, ma prima facciamo una sosta a Dambulla per visitare le magnifiche sculture del Buddha all’interno delle grotte. Solo in tempi recenti infatti è stato costruito il muro di cinta per proteggerle. Ci si arriva dopo una discreta salita a gradini, ma ne vale la decisamente la pena. Le statue sono mozzafiato, così come i soffitti, tutti elegantemente decorati. A parte alcuni maldestri restauri effettuati dall’UNESCO utilizzando colori completamente sbagliati, il resto delle statue è in un ottimo stato di conservazione.

Una rapida sosta per il pranzo e ci dirigiamo verso Sigiriya. Qui vediamo le rovine del Palazzo Reale, purtroppo non ancora liberate dalla vegetazione che le copre. La salita verso la rocca è notevole, meglio prendersela con calma. Una piccola sosta a metà salita per ammirare gli affresci sulla roccia, e poi si arriva alla Zampa del Leone. Da qui parte una scalinata in metallo che arriva sino alla cima, ed è qui che io sono costretto a fermarmi, il peso dello zaino è notevole… Mia moglie Rosy invece arriva sino in cima e mi racconta dello spettacolo che si gode dalla sommità… Che invidia…

Belli stanchi si riparte verso Giritale che sarà la nostra base per i prossimi giorni.

Splendido hotel, niente camere ma piccoli cottages, aria condizionata e mosquitos inclusi nel prezzo. Per fortuna in camera ci sono le zanzariere, ed ogni sera ci montano una piastrina anti-zanzare che pare proprio funzionare! GIORNO 5: Partenza verso Anuradhapura, la più antica capitale cingalese.

Anche in questo caso siamo fortunati, è giorno di preghiera ed il sito è pieno di fedeli in preghiera. Sito veramente molto bello, spicca ovviamente il bellissimo dagoba azzurro e la bellissima scultura del Samadi Buddha.

Visita al mercatino di frutta e verdura nella città moderna e si parte verso Aukana.

La statua del Buddha di Aukana è impressionante, scolpita nella roccia della montagna è ancorata ad essa da una specie di spina dorsale.

Dicono che la sua costruzione sia talmente perfetta che quando piove le gocce che cadono dal naso del Buddha finiscono esattamente tra i due alluci. Giornata splendida.

Si ritorna a Giritale per la nostra cena e quella delle zanzare che ci aspettavano impazienti in camera…

GIORNO 6: Lasciamo Giritale per dirigerci verso Polonnaruwa.

Capitale durante l’XI secolo, Polonnaruwa è un sito enorme, tanto che per visitarlo useremo l’auto per spostarci. La nostra visita parte dal Museo e dura mezza giornata sotto un sole caldissimo. Un sito questo strabiliante dove induismo e buddhismo si fondono.

Finalmente scopriamo il significato della Pietra della Luna, praticamente il percorso durante la vita che porta a selezionare tra il bene e il male, sino al raggiungimento dell’illuminazione. E’ interessante il fatto che, con l’arrivo nel paese degli indiani, su queste pietre sia scomparso il simbolo della mucca, animale sacro per gli induisti, una forma quindi di rispetto inter-religioso.

Le fotografie parlano da sole, credo che ogni mio commento su questo luogo sia inutile.

Si rientra a Giritale, il nostro programma prevede un pomeriggio di relax in piscina per il pomeriggio.

Ne nasce immediatamente una discussione tra Rosy e me su cosa fare nel pomeriggio.

Dopo circa 30 secondi di discussione siamo da Adrian a chiedere cosa è possibile visitare nei dintorni, l’idea di buttare un pomeriggio in piscina non ci affascina molto.

Adrian ci propone una escursione a Medirigiriya, a 30 Km circa da Giritale.

Noi accettiamo subito, ma Harold, il nostro autista, ha qualche dubbio.

Il posto si trova a pochi metri (realmente 3 o 4 metri) dalla giungla considerata pericolosa dal governo in quanto ancora occupata da gruppi di guerriglieri Tamil. Harold ci pensa e ripensa ma alla fine l’ottimo rapporto che si è creato nei giorni passati assieme lo convince ad accompagnarci.

I 30Km di strada sono uno spettacolo umano e naturale. Lungo un canale che affianca la strada ci sono gruppi di persone che vivono all’interno della giungla che lavano i panni, fanno il bagno, sembrano un’unica famiglia. Ad ogni nostra sosta veniamo accolti con gran sorrisi.

Arriviamo a Medirigiriya, sito veramente splendido, la cui particolarità è quella di essere completamente deserto, non c’è più nemmeno il custode. In tutta la’erea siamo solo noi 4 umani, oltre a cervi scimmie etc etc. Ci muoviamo stile pantera rosa, con le orecchie aperte a caccia di rumori sospetti.

Il sole comincia a scendere e noi riprendiamo la nosra via per Giritale, ovviamente con altre soste lungo la strada.

GIORNO 7: E’ il giorno della lunga tappa di ritorno a Colombo, circa 6 ore di viaggio con qualche sosta per sgranchirsi le gambe lungo la strada. Ci accorgiamo di essere vicini a Colombo quando il traffico è diventato caotico. Oltretutto il centro città è chiuso perchè il Presidente si stava spostando dal suo ufficio. Si pranza assieme in un Pizza-Hut e giro in città. Visita al Museo mentre fuori il monsone sfoggia tutta la sua potenza. Usciamo dal Museo che non piove più (per fortuna) e giriamo per la città per vedere quel poco che ha da offrire, un tempio moderno buddhista ed un tempio induista, il porto, il Municipio etc etc.

E’ il momento di salutare Adrian, il viaggio è terminato.

Serata a passeggio in città e dormitina.

GIORNO 8: Sono le 10.30, Harold è pronto per riaccompagnarci in aeroporto.

Volo Eurofly in ritardo di quasi 2 ore… Scalo a Male per raccogliere gli spiaggivori e rientro a Milano.

Servizi a bordo disastrosi, ogni sedile ha il monitor per poter vedere un film o usare videogames, il 50% di questi monitor però non funziona, incluso il mio, il telecomando a filo inserito sotto il bracciolo è stato strappato su quasi tutti (ci sono ancora però i fili che escono dal bracciolo).

Chiudono i finestrini per poter dormire ma non ci sono coperte o cuscini per tutti, un’assistente di volo dice testualmente “Solo per donne e bambini”, come le scialuppe del Titanic…

Arriviamo a casa in nottata in un frescolino ben gradito da noi che arriviamo dal caldo, cosa che mi fa sperare in un abbassamento della temperatura qui a Milano. Oggi sono passati 15 giorni dal nostro rientro, e mentre scrivo ci sono 30 gradi in casa…

Che dire, pensavamo di sapere cosa avremmo visto, invece lo Sri Lanka ci ha positivamente impressionato. Ci rammarichiamo solo di non aver potuto aggiungere qualche giorno per visitare (qualche pazzo starà pensando alle Maldive… NO NO…) il Sud del paese con le sue riserve naturalistiche. E’ comunque questa una buona ragione per tornarci. Il paese è splendido, la gente estremamente semplice e cordiale, la cucina fenomenale… Il divieto di fumare poi mi ha sicuramente giovato alla salute.

Dal punto di vista meteo siamo stati fortunati, quest’anno Adrian ci ha raccontato che il monsone estivo si è presentato in anticipo all’appuntamento, per cui siamo stati risparmiati.

Come per la mia recensione precedente sull’India del Sud, anche questa non ha lo scopo di sostituirsi ad una guida storica o geografica, ma semplicemente quello di cercare di farvi provare le stesse emozioni che abbiamo provato noi durante il viaggio.

Anche in questa occasione, come nel nostro precedente viaggio in India del Sud, ovviamente ne abbiamo approfittato per stringere contatti sia con Adrian che con Harold, per cui se qualcuno tra voi avesse intenzione di visitare lo Sri Lanka magari questo autunno (secondo loro la stagione migliore), e volesse risparmiare parecchio rispetto ad un tour organizzato dall’Italia, posso fornirvi il contatto di Adrian se vi serve autista con guida parlante italiano, se ve la cavate con l’inglese posso passarvi il contatto con Harold. Le cifre che mi hanno accennato sono realmente basse (riferite ad un giro simile al nostro di 8 giorni circa e 2000Km), ed il sovrapprezzo per avere Adrian come guida in italiano è altrettanto ridotto.

Ovviamente si occupano loro anche della prenotazione degli hotel, voi dovrete occuparvi del solo volo.

Potete contattarmi dal mio PhotoBlog http://qmax.Altervista.Org cliccando sul QMax in basso a destra.

Sono a disposizione via email per qualunque altra informazione, perlomeno per quanto mi sarà possibile.

Aayu-bowan Sri Lanka.



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