A zonzo tra Foresta Nera e Alsazia con la famiglia

Premetto che abbiamo utilizzato per questo viaggio le informazioni ricavate dalla lettura dei vostri itinerari, che abbiamo trovato utilissimi e molto precisi: voglio solo aggiungere delle note specifiche che riguardano il viaggiare con bambini. 11/08/2007 Siamo partiti da Varesalla volta della Foresta Nera in tarda mattinata ma purtroppo abbiamo...
Scritto da: Rottermaier
a zonzo tra foresta nera e alsazia con la famiglia
Partenza il: 11/08/2007
Ritorno il: 18/08/2007
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
Premetto che abbiamo utilizzato per questo viaggio le informazioni ricavate dalla lettura dei vostri itinerari, che abbiamo trovato utilissimi e molto precisi: voglio solo aggiungere delle note specifiche che riguardano il viaggiare con bambini. 11/08/2007 Siamo partiti da Varesalla volta della Foresta Nera in tarda mattinata ma purtroppo abbiamo trovato molta coda al tunnel del Gottardo, in effetti sabato non è il giorno migliore per affrontare quel particolare percorso, ma comunque la traversata è stata emozionante ed i bambini hanno apprezzato molto tutte le notizie sul traforo (lunghezza, accenni di storia, varie ed eventuali..) La prima tappa sono le cascate di Sciaffusa, davvero molto belle, che permettono inoltre ai pargoli di sgranghirsi le gambe sui molti gradini in tutta sicurezza. Proseguiamo per Titisee dove abbiamo prenotato una camera nella stessa Gasthaus segnalata in un precedente resoconto: paghiamo, colazione compresa, 92 euro per una “suite” piuttosto comoda, con una zona giorno con i letti per i bambini, un bagno e una camera per noi. Ambiente semplice ma ordinato, pulito e tranquillo (a parte i bambini, naturalmente!) e poi Edmund si fa davvero in quattro per aiutarci con le indicazioni stradali, benchè non sappia neppure una parola di inglese. Abbiamo visitato in lungo e in largo la zona, compresa la bella Friburgo, senza neppure passare troppo tempo in macchina perchè le distanze sono relativamente piccole. Da non perdere le cascate di Triberg: tenete presente che si possono visitare partendo da due punti diversi, uno posto in alto, prima del paese, ed uno invece proprio all’imbocco di Triberg. Se avete passeggini o bambini piccoli vi consiglio il secondo, praticamente in piano, mentre nel primo caso dovrete affrontare una discesa (e poi la risalita..) di tutto rispetto, benchè molto suggestiva. Da lì siamo andati al museo all’aperto di Gutach, dove sono state ricostruite alcune abitazioni medievali tedesche. I bambini hanno molto gradito poter entrare nelle case, vedere e toccare da vicino ambienti, attrezzi, perfino piante e animali. Cercate solo di non arrivare troppo tardi: il museo chiude alle 18 e ci vogliono almeno un paio d’ore per visitarlo, senza fermarsi troppo…All’entrata vi daranno anche un foglietto in italiano con le notizie più importanti sulle case. All’interno potete anche fermarvi a fare merenda, se l’avete, o a giocare con pezzi di legno messi a disposizione dei piccoli falegnami. Si può perfino mangiare la frutta del parco che viene messa a disposizione (offerta libera). Ricorate sempre che i negozi e le varie attività chiudono generalmente alle 18 e che non esiste praticamente vita notturna, neppure semplicemente dopo cena. A noi non è importato molto perchè i pargoli dopo cena crollavano e l’assoluta tranquillità era benvenuta! Per farli mangiare potete approfittare dei menù “kinder” che in genere prevedono cotoletta im panata, wurstel o pollo con patatine per 7-10 euro. Non è molto sano ma per qualche giorno è tollerabile. Dimenticavo: il clima, anche se soleggiato, è sempre fresco e quindi è meglio avere sempre sottomano una felpa leggera. La sera sono state molto apprezzate anche le giacche trapuntate senza maniche. Abbiamo deciso poi di visitare anche l’Alsazia, in particolare Straburgo, la via del vino e Colmar. Non avendo prenotato la camera ero un po’ preoccupata ed in effetti non è facile trovare una sistemazione per quattro presso le innumerevoli case che offrono camere. Alla fine abbiamo trovato una bella camera presso l’Hotel La tour a Ribeauville per 93 euro, senza prima colazione. La camera dava proprio sulla piazzetta del paese ed era molto bella per essere solo un due stelle. Il servizio è di stile alberghiero, quindi forse un po’ impersonale, ma in compenso piuttosto confortevole (c’è anche l’ascensore). I miei bambini hanno decisamente gradito le passeggiate nei borghi medievali, pieni di sorprese: quante cicogne!! D’obbligo la visita al castello di Koeninbourg, peccato che l’animazione in costume sia solo in francese. Molto utili le cuffiette con le spiegazioni in italiano. Non è possibile portare nel castello i passeggini, quindi attrezzatevi, nel caso i vostri bambini non camminino, in compenso i minorenni non pagano il biglietto d’ingresso. Altra meta molto gradita è stata la visita al Parco delle farfalle, adiacente a quello delle cicogne: è costituito da una serra dove vengono allevate in ambiente tropicale bellissime farfalle. Il biglietto in questo caso è un po’ caro: 23 euro per due adulti e due bambini. Infine il 18/08, ben forniti di dolci comprati nelle irresistibili pasticcerie, siamo rientrati a Varese, senza trovare neppure la temuta coda al tunnel del Gottardo, che invece puntualmente abbiamo visto all’uscita del tunnel, in direzione nord. In conclusione direi una bella vacanza, apprezzata anche dai bambini, che d’altra parte abbiamo incontrato numerosissimi ovunque, tanto che le strutture turistiche sono in genere molto ben attrezzate e mostrano di gradire i piccoli ospiti. Anche i bagni ad esempio hanno spesso il fasciatoio e nessuno si stupisce di vedere una mamma che allatta il suo bambino.


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