A zonzo per Trieste e l’Istria
VIAGGIO VERSO L’ISTRIA
Partenza da Asti in direzione Trieste in auto, viaggio piacevole e prima tappa ad Aquileia. Consiglio vivamente a tutti di visitarla in quanto i mosaici sono veramente splendidi. Noi abbiamo visitato la Basilica con il suo splendido pavimento, i sotterranei del campanile, il campanile (bellissima vista ma tante scale) ed il museo archeologico che contiene i pavimenti recuperati in altri siti. Per la visita abbiamo impiegato un paio d’ore e ne valeva proprio la pena.
Tappa successiva il Castello di Miramare che si trova appena prima di Trieste la meta della ns prima notte. Comodissimo da raggiungere in auto ed economico il parcheggio a pagamento. La posizione del Castello è veramente unica ed il parco lussureggiante anche se non proprio ben tenuto. L’interno del castello merita comunque una visita per i suoi begli ambienti come la stanza cinese e giapponese e lo studio che riprende l’arredamento delle navi.
Ripartiamo in direzione Trieste dove abbiamo prenotato una notte presso la House5 nei pressi del centro. Il B&B è molto carino, con arredamento minimal, bagno spazioso e bollitore in camera, unica nota negativa la colazione, scarsa per il prezzo. Consiglio a chi pernotta a Trieste di prenotare un parcheggio per la macchina xchè pensare di trovare posto in strada è un’utopia. Appena sistemati ci siamo avviati verso il centro di Trieste per la via pedonale appena dietro la House5. Trieste è bella e vi si respira un’aria molto “europea”. La cosa piu’ antica è sicuramente l’anfiteatro romano che pero’ è letteralmente soffocato tra i palazzi. Abbiamo girovagato senza una meta precisa per il centro scoprendo palazzi meravigliosi, piccole strade pittoresche e splendidi piazze sul mare. Non abbiamo mancato di entrare a prendere un caffe’ al “Caffe’ degli specchi” locale storico di Trieste in Piazza dell’Unità d’Italia. Ci sono moltissimi locali con dehors pieni di gente e molta vita, una citta’ decisamente giovane.
Il mattino seguente partiamo in direzione Croazia e piu’ precisamente verso l’Istria. Il viaggio è tranquillo e prevede un passaggio in Slovenia (ricordarsi la vignetta per l’autostrada). Da un altro tpc avevo letto che era carino il paesino di SOVUDRIJA che si trova sulla strada per Porec (Parenzo). Effettivamente è un villaggio di pescatori come se ne vedono pochi in Italia, per intenderci ci sono piu’ barche che persone. Penso che sia carino venire a cena qui la sera visto che ci sono due ristoranti sul mare. Non c’è spiaggia ma solo scogli con granchi e molte conchiglie.
Dopo la sosta siamo ripartiti per Parenzo che si trova su uno splendido promontorio sul mare. Il borgo è completamente pedonale e quindi si gira in tutta tranquillita’. Visto l’alta densita’ di bar, ristoranti e negozi di souvenir credo che in agosto non sia proprio il massimo. Cmq le vie sono molto caratteristiche e nascondono angoli davvero suggestivi con il mare come sfondo. Abbiamo visitato la Basilica di Santa Eufrasia, patrimonio mondiale dell’umanita’, e tutte le costruzioni prospicenti. La visita vale effettivamente la pena, mosaici di tale bellezza li ho visti solo a Ravenna, che in effetti la ricorda molto (ingresso a pagamento e come in molti posti in Croazia nn accettano carta di credito.)
Dopo Porec decidiamo di spostarci verso l’interno e precisamente andiamo a visitare Motovun, paese collinare con borgo medioevale e magnifiche porte di accesso. La vista da qui merita il viaggio anche se fa molto caldo. Ultima tappa della giornata GROZNJAN dove abbiamo prenotato per la notte. Anche in questo caso si tratta di un paese collinare completamente restaurato e con moltissime gallerie d’arte. Abbiamo prenotato al San Vito che si trova proprio all’inizio del paesino anche questo come Parenzo e Motovun completamente pedonale (forse noi in Italia dovremmo farci un pensierino). Grisignano è un bellissimo borgo sia come posizione, che come vie e case che ospitano gallerie e botteghe. Inoltre è importante centro per i giovani musicisti. La nostra cena, nella piazza principale sotto un grande albero è stata allietata dalle prove di un gruppo di violinisti under 20.
Il mattino successivo partiamo alla volta di Rovigno dove abbiamo prenotato una notte alla Pansion Valbruna che consiglio vivamente a tutti, la colazione si paga a parte ma è talmente ricca (ottimi bomboloni) che è paragonabile ad un pasto completo per cui da non perdere. Ci fermiamo a visitare il Canale di Lemme (Limsky Kanal) che si trova sulla strada tra Parenzo e Rovigno. E’ un fiordo stile norvegese anche se con pareti meno alte e dove la leggenda narra che si nascondessero i pirati. Abbiamo fatto il giro sul battello fino al mare aperto ed abbiamo visto le coltivazioni di cozze e ostriche nonche’ la grotta dei pirati. Consiglio soprattutto per chi ha dei bambini o per chi vuole prendersi un’oretta di riposo.
A Rovigno con le bici offerte dalla Pansion ci siamo diretti verso la pineta che si estende lungo il mare. Vi sono numerose calette dover fermarsi a fare il bagno oppure spiagge piu’ grandi con chioschi, bagni, docce e la possibilita’ di noleggiare sdraio e lettini. Il mare è pulito ma roccioso per cui le scarpette sono molto utili. Dopo una sosta rigeneratrice, con la bici percorriamo la pineta fino alla cittadina. Consiglio vivamente questo giro, ci sono scorci meravigliosi e, a parte una breve salita, il percorso è completamente pianeggiante. Arrivati in centro abbiamo deciso di proseguire a piedi. Rovigno è molto bella anche se decisamente turistica ( per i miei standard credo che non sarebbe il caso di venirci ad Agosto). Anche qui le case sono state recuperate per farne gallerie d’arte e botteghe. La parte centrale, chiamata Grisa conduce in un intrigo di stradine verso la Basilica di Santa Eufemia che domina letteralmente il promontorio. Consiglio di girarla tutta ed addentrarsi nei viottoli che nascondono spesso palazzi e scorci davvero suggestivi, in alcuni casi con accesso diretto al mare. Anche di sera c’è molto movimento soprattutto nella parte nuova verso il porto con locali e mercatini.
Prossima tappa del viaggio Fazana, dove abbiamo prenotato una camera a “Rooms alla Beccaccia” splendido B&B con annesso ristorante da provare. Prendiamo il battello per le isole Brioni, parco naturale solo in parte visitabile. Noi abbiamo effettuato il giro con il trenino anche se forse sarebbe meglio affittare le auto elettriche. Comunque abbiamo visitato lo zoo di Tito e visto l’elefante che era stato donato da Indira Gandhi, i resti romani, la mostra su Tito e la Cadilac. La storia delle isole è davvero curiosa in quanto gia’ agli inizi del ‘900 erano state acquistate per adibirle a buen retiro della nobilta’ europea con alberghi e campi da golf.
La prossima meta è Pola che a me non è proprio piaciuta. A parte l’anfiteatro romano, il resto della citta’ è piuttosto squallido e sicuramente non paragonabile a Parenzo o Rovigno, in pratica in due ore si vede proprio tutto.
Il mattino seguente lasciamo la costa per dirigerci verso Plitvice. Il paesaggio cambia e piu’ ci avviciniamo alla nostra meta piu’ sono ancora visibili i segni della guerra, in pratica sembra di essere in un altro stato. Consiglio di non fermarsi a dormire nei dintorni del parco, ci sono quasi solo affittacamere e non sono un gran che. Abbiamo fatto perfino fatica a trovare un posto dove cenare.
Il parco invece è un posto meraviglioso, noi abbiamo fatto il percorso K di circa 5-6 ore e quindi abbiamo visto praticamente tutto. Non si riesce neanche a spiegare la vegetazione, i colori, i giochi d’acqua che si possono vedere. Il panorama è semplicemente unico al mondo, l’acqua scompare nella terra e riappare uscendo dalle rocce come centinaia di rubinetti. L’acqua ha colori diversi che vanno dall’azzurro al verde smeraldo al turchese. Consiglio a tutti di portarsi molta acqua da bere soprattutto se il tempo è bello xchè l’umidita’ è altissima e qualche cosa da mangiare in quanto lungo il percorso vi è solo un unico punto di ristoro.
Il mattino successivo partiamo per la Slovenia, prossima tappa Postumia. Abbiamo prenotato in un agriturismo che si chiama Na meji, che vi consiglio soprattutto se viaggiate con bambini o se volete passare una notte nello loro bellissima camera romantica. Bellissima la cantina con grappe e miele di produzione propria.
La visita alle grotte di Postumia si fa in trenino e viene assegnato un orario di partenza all’atto dell’acquisto dei biglietti, pertanto consiglio di andare prima alla biglietteria per riservarsi l’accesso e solo successivamente recarsi alla grotta del Proteus e alla mostra sulle farfalle. Nella grotta fa molto freddo (circa 10 gradi) e il trenino non va proprio piano per cui meglio coprirsi per bene. Si possono noleggiare anche alcuni cappotti. Il trenino porta i visitatori fino ad una grande sala da cui si procede a piedi divisi per gruppi in base alla lingua di appartenenza. In tutto la visita dura circa due ore. Le grotte sono molto belle con curiose formazioni di stalattiti e stalagmiti, la visita vale sicuramente la pena.
Ci siamo diretti quindi a vedere il Castello di Predjama, e le grotte sottostanti che si trovano ad appena dieci minuti da Postumia. E’ possibile acquistare un biglietto cumulativo direttamente alle grotte di Postumia Anche qui la visita vale veramente la pena. Il castello è stato costruito all’interno di una grotta da cui fuoriescono alcune sale, in pratica è addossato alla montagna con passaggi all’interno e all’esterno di essa. Il castello non presenta un arredamento particolare ne sale decorate ma è la sua posizione che è veramente unica (come anche la leggenda che narra della morte del suo padrone). Successivamente abbiamo visitato le grotte sotto al castello. Si tratta di una visita in parte difficoltosa, con le lanterne e che richiede di salire alcune scale sospese tra speroni di rocce. Se si soffre di claustrofobia forse è meglio non andarci. A noi comunque è piaciuto anche se non vi erano formazioni spettacolari come a Postumia.