A zonzo per Londra
INFO DI TIPO ORGANIZZATIVO
VOLI Abbiamo volato da Milano Malpensa a Gatwick con l’aereo delle 11. Al ritorno abbiamo preso il volo delle 23 sempre da Gatwick. Abbiamo deciso di prendere questo volo perché abitiamo vicino alla Malpensa e perché Gatwick è l’aeroporto più vicino a Londra (dopo Heathrow). Il biglietto per il Gatwick express l’abbiamo fatto sul sito ufficiale, abbiamo scelto la formula “anytime return” perché volevamo essere liberi di prendere il treno che volevamo sia all’andata che al ritorno. Ci sono altri treni disponibili, alcuni un po’ meno cari, ma si poteva ritirare il biglietto solo in loco e noi preferivamo poterlo stampare da casa, cosa possibile solo con il Gatwick express. Mi raccomando conservate il biglietto perché è utilizzabile per un’ottima promozione chiamata 2×1: con i biglietti del treno per 2 persone avete diritto a pagare un solo biglietto di entrata in diverse attrazioni. È necessario decidere quali visitare prima di andare a Londra, collegandosi al sito “days out guide” (comunque cercate 2 for 1 offer e viene fuori il sito giusto) e stampando dei voucher per ogni attrazione, da mostrare insieme ai biglietti del treno. Noi l’abbiamo usato per esempio a Westminster, a St. Paul e alla Torre di Londra. In questo modo non abbiamo dovuto neanche acquistare il London pass, perché per quello che volevamo visitare e utilizzando l’offerta 2×1 non ci conveniva per nulla.
TRASPORTI Per quel che riguarda i mezzi, noi siamo stati 8 giorni e abbiamo pensato che sicuramente avremmo preso almeno 2 volte al giorno la metro per andare e venire dall’ostello, quindi ci conveniva fare la Travelcard per 7 giorni, ovvero un abbonamento che si carica sull’oyster card (una tessera). Abbiamo caricato sull’oyster card ulteriore credito da usare con la modalità pay as you go, da utilizzare l’ultimo giorno e per andare a Watford junction agli Warner studios: se avete la travel card consiglio di fare così, perché abbiamo pagato solo 4.60 sterline andata e ritorno. Invece con la oyster card pay as you go dovete informarvi su quanto costa il biglietto del treno, altrimenti andare a Watford junction (che è zona 9) aumenta il tetto giornaliero di parecchio, e forse non vi conviene. I mezzi sono molto efficienti e permettono di girare bene tutta la città. Consiglio di tenere a portata di mano una cartina non solo della città, ma anche della metropolitana, per sapere quali linee prendere e dove cambiare. Inoltre tenete d’occhio il sito Transport for London: il sabato e la domenica ci sono delle chiusure programmate delle linee della metropolitana, per esempio nei prossimi weekend di settembre due linee della metro non funzioneranno. Sul sito vengono date tutte queste informazioni. Anche per le informazioni sugli abbonamenti ecc. vi consiglio di rifarvi al loro sito.
ALLOGGIO Abbiamo soggiornato nell’ostello Palmers lodge Swiss Cottage, scelto per il prezzo, per le buone recensioni e per la vicinanza con la metro Swiss cottage sulla linea Jubilee. Se vi accontentate, è un buon indirizzo.
MONUMENTI/LUOGHI DA VISITARE Fate molta attenzione agli orari di visita: la maggior parte chiude alle 17.30/18, alcuni addirittura prima come St Paul e Westminster. Inoltre alcuni sono chiusi alla domenica (per esempio Harrods), mentre a Westminster ogni settimana possono esserci orari diversi (per esempio può chiudere alle 12.30 invece che alle 15.30).
MERCATI Hanno i loro giorni di apertura, da controllare sui siti internet. Per esempio a Brick lane bisogna andare di domenica, a Portobello il sabato per trovare il mercato dell’antiquariato, eccetera.
Ecco il resoconto della nostra vacanza.
1° GIORNO
L’aereo è puntuale, una volta arrivati prendiamo il trenino per la stazione dei treni e da qui il treno Gatwick express fino alla Victoria station, poi metro fino all’ostello. Ora che torniamo in centro sono le 15 e non abbiamo ancora mangiato. Non abbiamo nulla di programmato, decidiamo di scendere a Baker street per vedere la casa di Sherlock Holmes al 221B e poi girovagare per il centro. Mangiamo nel nostro primo Pret à manger, catena su cui avevo letto pareri più meno buoni: a mio avviso è buona perché c’è una certa varietà di sandiwch/panini, certo non è super economica, ma niente è economico a Londra!
Vediamo da fuori la famosa casa-museo e poi ci dirigiamo verso Hyde Park: scopriamo che la sera ci sarà un concerto evento della BBC e quindi metà del parco è occupata. Girovaghiamo per la parte restante del parco, molto bello e ben tenuto, poi ci perdiamo in Mayfair (quartiere per danarosi). Andiamo verso Piccadilly Circus, per poi finire in Covent Garden. Qui mangiamo in un pub consigliatoci da amici, The White Lion. Lo consigliamo, ci è piaciuto e non è troppo caro. A questo punto camminiamo ancora un po’sul lungo Tamigi e arriviamo in Trafalgar Square. Volevamo ancora camminare un po’ per il centro, ma sono partita con una tendinite al piede e proprio in quel momento avverto un forte dolore… per cui ritorniamo in ostello.
2° GIORNO: GIORNATA BELLISSIMA E CALDA
Vorremmo andare a messa nella chiesa italiana di St. Peter ma non facciamo in tempo, allora ripieghiamo su un’altra sempre sullo stesso tragitto di metro, peccato che dopo aver camminato per 10 minuti mi rendo conto di aver impostato Google maps sulla destinazione sbagliata… e fa niente, facciamo colazione nell’immancabile Pret à manger e poi con l’autobus arriviamo al mercato di Spitafields (Metro: Liverpool station). È pieno di stand interessanti di artigiani e di vestiti fatti a mano/da stilisti locali, ci piace molto. Da lì ci dirigiamo in Brick lane: molto più caotica! Mangiamo degli ottimi falafel in uno dei mille stand presenti nella parte coperta, dopo aver girovagato per il bel mercato vintage. Dopodiché percorriamo la via fino alla fermata della metro Shoreditch. Volendo si poteva visitare il resto del quartiere per scoprire i vari murales ma francamente non siamo molti interessati. Da qui andiamo fino a King’s cross per vedere il mitico binario 9 e ¾ di Harry Potter. In realtà si rivela abbastanza una delusione perché, effettivamente, tra i binari 9 e 10 non c’è neanche una colonna, e le foto che si vedono sempre sono fatte in un muro a caso, dopo una bella coda e con una svogliata addetta che tiene tesa la sciarpa al collo della persona di turno, per far finta che ci sia il vento della corsa. Piuttosto triste a nostro parere! La stazione comunque merita una visita se siete nei dintorni perché è molto bella, così come la vicina St Pancras, stazione di arrivo dell’Eurostar. Dopo una sosta ai bagni (gratuiti) ci avviamo verso il British Museum, con breve tappa alla British library: stiamo dentro solo per pochi minuti (anche qui i bagni sono gratuiti e c’è pure un distributore di acqua potabile!) ma sembra molto bella e sicuramente merita una visita approfondita. Raggiungiamo il British Musem, il cui ingresso è gratuito. ATTENZIONE all’interno: le prime mappe che si vedono sono a colori e a pagamento, mentre se andate sulla destra ne troverete in bianco e nero e gratuite. Inoltre quando siamo arrivati noi erano esaurite le audioguide e avremmo dovuto aspettare mezz’ora per averne altre. Abbiamo deciso quindi di comprare la guida cartacea: non la consiglio assolutamente, sono 6 sterline buttate perché le descrizioni sono più scarne di quelle già presenti al di sotto dei vari reperti. Il museo è enorme e consiglio di seguire la mappa e vedere solo le cose più importanti, ovviamente anche andando secondo il proprio gusto. Noi siamo stati quasi 3 ore e siamo usciti perché stava chiudendo (alle 17.30). Ci riposiamo nella Bloomsbury square adiacente, molto carina, e poi ci avviamo verso la St Peter church. Quando la messa finisce sono ormai le 20, e nel quartiere non sembrano esserci molte possibilità di cenare a quell’ora della domenica. Prendiamo un autobus per riavvicinarci a Piccadilly Circus e mangiamo in uno dei locali Wok to walk: a me non è piaciuto particolarmente anche se effettivamente le porzioni sono abbondanti.
3° GIORNO
Decidiamo di provare la colazione dell’ostello, che faremo poi per tutta la settimana, visto che per 4.50 sterline abbiamo una buona colazione a buffet. Questa mattina sarà dedicata alla visita di Westminster. Scendiamo però dall’altra parte del Tamigi per avere la vista sulle Houses of Parliament, per cui scendiamo alla fermata Waterloo, passiamo sotto il London eye e attraversiamo il fiume. Tra parentesi, il Big ben è incappucciato ancora per qualche anno per dei lavori di restauro quindi non si vede la famosa torre purtroppo. Arrivati all’abbazia di Westminster (mi raccomando non confondetevi con la cattedrale che è nello stesso quartiere ma da un’altra parte) facciamo un 45 minuti di coda… all’interno viene fornita gratuitamente un’audio guida molto ben fatta. La visita della chiesa richiede circa 2 ore, strameritate. Una volta usciti ci dirigiamo verso St James’s park per riposarci un po’: il parco è bellissimo e per quel che mi riguarda è quello che mi è piaciuto di più. Si è fatta ora di pranzo, ci avviamo verso Trafalgar square per cercare qualcosa da mangiare (ci affidiamo al locale Tortilla, buono e non caro) e poi visitare la National Gallery. Anch’essa gratuita, ma questa volta evitiamo le varie guide a pagamento, visto che comunque sotto ai quadri c’è una spiegazione. È di dimensioni decisamente più fattibili rispetto al British museum. Una volta usciti percorriamo The Mall, grande viale che conduce a Buckingham palace. Attraversiamo quindi Green park, pieno degli immancabili scoiattoli. Per la cena decidiamo di andare da Poppies fish and chips, che ci era stato consigliato, a Soho. Non male!
4° GIORNO
Stamattina abbiamo solo una fermata di metro da fare, scendiamo infatti a St. John’s wood, direzione Abbey road. Per arrivarci si attraversano delle strade con delle case notevoli. Abbey road di per sé non è nulla di che onestamente, non c’è scritto nemmeno qualcosa che ricordi i Beatles! Da lì andiamo verso Little Venice: il soprannome è decisamente immeritato, comunque si tratta dell’incrocio di due canali, di cui uno è il Regent’s canal. Si può seguire il corso del canale, passando di fianco alle barche-casa ormeggiate. Alcuni tratti sono ben tenuti, altri molto lasciati a se stessi. Seguendo il canale arriviamo fino a Regent’s park, un parco veramente grande e molto bello. Noi lo attraversiamo solo in parte, per esempio non abbiamo visto i Queen’s garden. Comunque dal parco siamo andati verso Primerose hill, che si trova dietro. Una salita conduce verso la sommità di questa collina, da cui, nonostante la giornata nuvolosa, godiamo di una bella vista panoramica su tutta la città. Scendiamo dalla collina e ci avviamo verso Camden town e Camden lock (non è altro che una chiusa), sempre seguendo il canale, che qui si fa più bello, con salici piangenti e belle case lungo le rive. A questo punto è ora di pranzo, e c’è moltissima gente che vaga tra gli stand con cibi da ogni dove. Pranziamo qui e poi giriamo nel mercato, con gente di tutti i tipi e bancarelle più o meno strane. Personalmente non mi è piaciuto particolarmente, ma certamente è un posto particolare e caratteristico di questa zona di Londra. Dal Camden lock andiamo verso la fermata della metro Camden Town, sempre percorrendo una via affollata. Con la metro arriviamo in centro, a Oxford Circus. Andiamo in Carnaby street e in King’s court (un bel cortile con diversi ristoranti e locali), dove prendiamo un buon cupcake da Crumbs and doilies, che conoscevo perché la proprietaria, molto gentile, ha un bel canale su Youtube. I cupckaes sono buoni, anche se in Portobello road ne mangeremo di migliori.
Torniamo in Oxford Street e l’intenzione è di fare un po’ di shopping, ma in realtà siamo stanchissimi e stiamo fermi dentro ad un negozio di scarpe. Visto che è abbastanza presto, decidiamo di cercare i biglietti per un musical. Cercando informazioni su internet scopriamo l’esistenza di un “baracchino” dal nome Tkts in Leicester square che vende biglietti per il giorno stesso, spesso scontati. Ci andiamo e acquistiamo i biglietti per Wicked, spettacolo delle 19.30 al Victoria Apollo Theatre. Aspettando che arrivi l’ora buona per mangiare, visto che non abbiamo voglia di andare in giro, decidiamo di andare a riposarci su una panchina a St. James’s park. Ne approfittiamo per passare per Whitehall (che non avevamo visto), una bella via con i palazzi ministeriali, nonché Downing street (sorvegliata da diversi poliziotti con mitra che poco invogliano a sostare…). Per cena andiamo nel solito Pret à manger (semplicemente perché è proprio davanti al teatro). Il musical è molto bello, belle voci, bella scenografia, i nostri posti a 28 sterline nel Circle hanno una buona visuale nonostante l’altezza. Oggi abbiamo fatto circa 18 km a piedi, siamo veramente sfiniti.
5° GIORNO
La giornata di oggi è dedicata alla parte est di Londra, che non abbiamo ancora visto. Giornata fredda, ventosa e in cui prenderemo un po’ di pioggia. Scendiamo alla fermata Tower hill, per andare subito alla Torre di Londra. Il complesso si visita di 2 ore circa, secondo me vale la pena di visitarlo, anche per i meravigliosi gioielli della regina. Usciti dalla Torre, diamo un’occhiata ai St. Katherine’s docks, giusto lì di fianco, e poi saliamo sul Tower bridge. È effettivamente bello grande e si può anche visitare (cosa che non facciamo). Raggiunta l’altra sponda ci dirigiamo al Borough market, ma prima incrociamo la cattedrale di Southwark. Consiglio di entrare, è un posto bello e molto tranquillo. Il mercato ci è piaciuto molto, oltre ai soliti stand con cibi vari (consiglio le scotch eggs, una bomba ma veramente buone) ci sono stand con prodotti locali, dolci, spezie e poi la parte di mercato vera e propria. Vi consiglio di guardare gli orari su internet perché in alcuni giorni è aperto solo parzialmente (per quello siamo andati il mercoledì). Dal Borough market andiamo verso il Millenium bridge, passando davanti al Globe theatre. Attraversiamo il bel ponte pedonale e arriviamo St Paul. È enorme, e l’interno ricorda molto le chiese italiane nonostante sia anglicana (come viene ben spiegato nelle audioguide). Saliamo fin sulla cima (sono tanti gradini ma assolutamente fattibile) da cui si gode di una bellissima vista sulla città. Purtroppo la chiesa sta per chiudere e alle 16.20 chiudono la parte di chiesa in cui ci sono dei bellissimi mosaici, nonostante la chiusura della chiesa sia alle 16.30. Visitiamo la cripta e poi usciamo. A questo punto non abbiamo più voglia di camminare e ci viene in mente che non abbiamo ancora fatto un’afternoon tea. Alla fine tramite bus arriviamo in una sala da tè davanti al British Museum, in cui però ci dicono che è troppo tardi per fare l’afternoon tea. Ripieghiamo sul cream tea, ovvero solo tè e scones con marmellata e clotted cream. Onestamente le cameriere non erano molto efficienti, anche se il tè e gli scones erano molto buoni, quindi non vi consiglio l’indirizzo. Lì vicino c’è una libreria che fa anche da sala da tè che ci ispirava tantissimo, purtroppo sembrava piena! Per cena decidiamo di prendere da mangiare da M&S ovvero un market con tantissime filiali sia a Londra che fuori, portandoci il cibo in ostello.
6° GIORNO
Andiamo da Harrods (metro Knightsbridge), dando un’occhiata a tutti piani. È un posto molto bello in cui la maggior parte degli articoli sono inaccessibili, ma comunque una bellezza per gli occhi. Usciti da lì andiamo a zonzo per il quartiere di Kensington e di Chelsea. Saremo banali, ma prendiamo di nuovo da mangiare a Pret à manger, e gustiamo i nostri panini sulle panchine davanti all’Albert e Victoria Museum. Girovaghiamo ancora per il quartiere, molto carino, per poi raggiungere la fermata della metro Sloane square. Il quartiere merita sicuramente una visita più approfondita, ma non possiamo stare più a lungo perché alle 16 dobbiamo essere agli Warner bros studios di Harry Potter. Andiamo a Euston e da qui prendiamo il primo treno per Watford junction (20 minuti). Una volta là, una navetta (2.50 sterline a/r a testa) porta in 20 minuti al parco. Temevo che non mi sarebbe piaciuto o che mi avrebbe deluso, essendo una grande fan di Harry Potter, invece sono rimasta sorpresa. Ha un costo comunque esagerato, ma ci è piaciuto molto, praticamente è una mostra enorme del dietro le quinte, con i set originali. Veramente interessante. Naturalmente se non vi piace Potter o non lo conoscete, evitate 😉 Siamo stati dentro 3 ore e mezza. Era più delle 20 quando siamo tornati a Euston quindi abbiamo deciso di mangiare lì. Abbiamo provato la catena Leon e ci è piaciuta molto.
7° GIORNO
Abbiamo deciso di dedicare la giornata di oggi a una gita fuori Londra. Ci sarebbero da vedere il museo di storia naturale e i Kew gardens ma mio fratello non è molto dell’idea – odia i giardini. Anche a me piacerebbe andare fuori Londra, e alla fine decidiamo per Oxford, che si raggiunge in un’ora di treno da Paddington, con corse molto frequenti. Il treno è caro (26 sterline a/r anytime) ma almeno è bello e i sedili comodissimi. È previsto brutto tempo ma per fortuna la BBC non ci azzecca e in realtà per la maggior parte della giornata c’è bel tempo, anche se è molto ventosa. Quando arriviamo scopriamo una bella sorpresa: in città c’è una mostra (gratuita) su Tolkien! Sono una grande appassionata del Professore, il Signore degli Anelli è il mio libro preferito, ma ammetto che non mi ricordavo proprio che avesse studiato e insegnato a Oxford. Sul sito della mostra tra l’altro è presente un “itinerario tolkeniano” ovvero un giro della città tra i vari luoghi legati alla sua vita – le case dove ha vissuto, i college dove ha studiato e insegnato e il pub dove si incontrava con gli Inklings, il gruppo di amici scrittori tra cui anche C.S. Lewis (autore de Le cronache di Narnia). Dopo aver preso una mappa gratuita al punto informazioni in stazione, iniziamo il nostro giro. Oxford è una bella cittadina, molto rilassante dopo la frenetica Londra. Scopriamo dopo poco di esserci capitati in un giorno molto particolare: c’è l’open day all’università, ovvero tutti i college sono aperti per la visita di studenti e genitori. Purtroppo questo significa che i college sono aperti solo per gli studenti e non per i visitatori. Vista la nostra età potremmo fingerci studenti (anzi mio fratello ancora lo è) ma ci pare un po’ complicato, quindi alla fine riusciamo a sgattaiolare solo dentro il Keble college. È veramente bello! Dopo aver visto (dall’esterno) quasi tutti i college e dato un’occhiata al museo di storia naturale (carino e gratis come al solito), andiamo anche al mercato coperto, che dopo quelli di Londra sembra veramente piccolo, dove mangiamo un ottimo biscotto, i cosiddetti Ben’s cookies, praticamente dei grandi cookies veramente spettacolari. Dopodichè andiamo alla Weston library per la mostra su Tolkien. È solo una stanza ma c’è tanto da vedere e stiamo dentro un’ora intera, uscendo solo perché costretti dalla chiusura della biblioteca. Ci è piaciuta moltissimo. Ci sarebbe da visitare anche la tomba di Tolkien e della moglie ma per andare al cimitero bisogna prendere l’autobus e sebbene non sia lontana ci porterebbe via comunque parecchio tempo (in più mio fratello non è così patito come me!).
Prendiamo quindi il treno di ritorno, con una brutta sorpresa perché alla fermata successiva si ferma e ci viene detto di prendere quello successivo (che passa subito) ma su cui, ovviamente, si accumula un sacco di gente, con il risultato che facciamo tutto il viaggio in piedi. Ci ha ricordato tanto i cari treni italiani! Tornati a Paddington mangiamo di nuovo da Leon e poi torniamo in albergo per sistemare le valigie, visto che domani partiamo.
8° GIORNO
Stamattina visiteremo l’ultima parte di città che volevamo vedere ovvero Notting Hill. Scendiamo alla fermata Notting hill gate e seguendo la folla raggiungiamo la famosa Portobello Road. Qui acquistiamo 2 sciarpe di lana scozzese in un negozietto, mentre nel mercato vero e proprio non prendiamo nulla: per la maggior parte non sembrano veramente oggetti di antiquariato, e tante cose sono delle vere e proprie “cinesate”, ma comunque è piacevole da vedere, nonostante ci sia davvero molta gente. Inoltre, a differenza degli altri mercati che abbiamo visto, sembra frequentato quasi esclusivamente da turisti. Facciamo una sosta all’Hummingbird bakery, circa a metà della via, dove prendiamo un cupcake alle carote e una fettona di torta di carote. Sono divini, ve la consiglio assolutamente! Arriviamo fin quasi alla fine della via per poi girare a sinistra e addentrarci nel quartiere, percorrendo le cosiddette “crescent” ovvero delle vie semi circolari: è molto bello, le case sono ben tenute e tutte di colori pastello. Inoltre non ci sono quasi più turisti quindi si gira benissimo e in tutta tranquillità. Torniamo dunque verso Notting Hill Gate e da qui ci dirigiamo a sud in Kenstington church street, per raggiungere la chiesa di St Mary (carina) e poi i Kensington gardens.
È ora di pranzo e acquistiamo un buonissimo sushi da Whole food (grande supermercato), mentre sconsiglio assolutamente il guacamole, che oltre ad essere molto piccante ha un sapore orrendo. Pranziamo ai Kensington gardens, davanti a Kensington palace, e poi li giriamo, raggiungendo il lago, Serpentine, e la statua di Peter pan. Il nostro ultimo giro a Londra finisce agli Italian Gardens: dobbiamo prendere la metro a Lancaster gate per tornare in albergo a prendere i bagagli e poi andare in aeroporto.
Londra ci è piaciuta tanto, è una città immensa e molto varia. È facile da girare con i mezzi ma comunque gli spostamenti richiedono tempo. Sicuramente ci sono altre cose da vedere, noi siamo stati molto soddisfatti perché abbiamo visto tante cose, sia quelle “indispendabili” sia parti meno turistiche ma comunque belle.