A zonzo per Istanbul
IL VIAGGIO
L’idea di andare a Istanbul nasce così, quasi per caso e mano a mano che prende piede e si sviluppa si arricchisce di nuovi elementi, spunti evocati da letture (i diari dei viaggiatori d’antan accanto a quelli più concreti dei turisti per caso), tanto che alla fine avevamo un programma per il quale sarebbero stati necessari almeno dieci giorni e noi invece ne avevamo solo cinque, anzi quattro e mezzo. Ma tant’è.
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Quale deve essere la predisposizione d’animo per godere di un viaggio a Istanbul: bisogna amare l’arte islamica e quella bizantina, bisogna essere disposti a convivere con un traffico caotico e sedici milioni di abitanti, che si percepiscono tutti soprattutto nel week end, bisogna essere pronti a camminare molto, su strade in forte salita, che diventano sdrucciolevoli in discesa quando piove, per scoprire angoli nascosti e sorprendenti oltre i monumenti canonici e più noti. E poi … bisogna lasciarsi andare: a poco a poco il fascino decadente di Istanbul vi conquisterà, facendovi superare l’impatto negativo di una città che è anche deteriorata e trascurata per alcuni aspetti, ma vivace e in profonda trasformazione.
Le persone: sono gentili e disponibili, pronte a darti una mano se non trovi una strada o un monumento o a indicarti un particolare nascosto se percepiscono la tua curiosità. Con gentilezza e un sorriso.
Il cibo: è buono, senza dubbio. La carne predilige l’agnello, ma anche il pollo si trova sempre, verdure, pide che in alcuni casi sono presentate in modo simile alla nostra pizza (niente male!), zuppe (molto buona quella di lenticchie), il pesce con sgombro, acciughe, ma anche pesci più pregiati. E poi le meze, assaggini di tutto e di più, comprese delle fantastiche salsine a base di yogurt e l’hummos. Discorso a parte per i dolci, troppo dolci (scusate il bisticcio di parole) per i nostri gusti, come spesso accade in medioriente.
I mercati: bellissimi e coloratissimi quelli di frutta e verdura fuori dalle zone turistiche. Anche il Grand Bazar che abbiamo visto un lunedì pomeriggio ci ha impressionati positivamente, sia per la struttura che per le merci, in parte destinate ai turisti, ma non necessariamente. Con pazienza e tempo a disposizione c’è la possibilità di trovare cose interessanti, soprattutto per la casa, se piace il genere. Ugualmente ci è piaciuto l’Arasta Bazar, vicino alla Moschea Blu, dove siamo capitati in un tranquillo pomeriggio soleggiato. Il mercato delle spezie, vicino la Moschea Nuova, ci è sembrato il più caotico, ma comunque gradevole. Ci hanno parlato bene anche del “Mercato delle Donne” che si tiene il mercoledì a Adinlar Pazari, vicino all’Acquedotto di Valente, dove le donne presentano e vendono una serie di prodotti artigianali fatti da loro stesse.
I monumenti: belli quelli più conosciuti (Santa Sofia, la Moschea Blu, la Moschea di Solimano, il Topkapi), ma la vera emozione sono le piccole moschee meno frequentate dai turisti che sono ancora un punto di riferimento per i fedeli. A noi sono piaciute soprattutto la Rustem Pasha (vicino al mercato delle spezie), la Sokollu Mehmet Pasha e la moschea piccola di Santa Sofia.
L’esperienza particolare: la visita dei quartieri nord occidentali (Fatih, Fener e Balat, patrimonio dell’umanità dell’UNESCO) con la fantastica guida di una ragazza italiana che oggi vive a Istanbul e che ci ha accompagnati in giro per questa zona, su e giù per stradine ripidissime alla ricerca di angoli caratteristici, case di legno sopravvissute agli incendi, monumenti imperdibili (la moschea di Fatih, il museo Kariye, la chiesa ortodossa di Santa Maria dei Mongoli) dandoci tante piccole e preziose informazioni che ci hanno permesso di comprendere meglio la città. Per pranzo ci siamo fermati da un “panettiere” di Balat frequentato da locali, che prepara delle fantastiche pide con formaggio e verdura – ottime – e piatti di carne e verdure molto buoni, per un costo direi irrisorio.
NOTIZIE PRATICHE
Per il viaggio abbiamo optato per un volo di linea della Turkish Airlines (301 € a persona). Il trattamento in volo è stato ottimo, a conferma del buon rating di questa compagnia nel panorama europeo. All’andata, arrivati alle 11.30 di sera abbiamo usufruito di un servizio di transfert messo a disposizione dal nostro albergo per 40€. Al ritorno abbiamo usato i mezzi pubblici: tram T1 + metro M1.
L’albergo: abbiamo scelto su internet il Faik Pasha a Beyoglu, non lontano da Piazza Taksim, che occupa un edificio del XIX secolo. In tre avevamo un piccolo appartamento con due camere da letto, salottino e cucina (mai usata, se non per un the al rientro a fine giornata), un bagno completo e una doccia adiacente alla seconda camera da letto. Ottima colazione al mattino e personale gentilissimo e disponibilissimo. Il tutto per circa 120€ al giorno.
I pasti: abbiamo mangiato sempre in ristorantini/taverne frequentati da locali, apprezzando la cucina del posto con una spesa che al massimo ha raggiunto i 10€ a persona. Il numero di questi posti è elevatissimo e la scelta diventa causale. Noi ci siamo affidati alle indicazioni della nostra guida, ma solo per avere un punto di riferimento.
Trasporti in città: tranne poche linee i trasporti cittadini non ci sono sembrati molto efficienti e il traffico è terribile. Comunque abbiamo acquistato la Istanbulcard (6 lire turche che vengono restituite al momento della riconsegna) e l’abbiamo caricata di volta in volta in base alle nostre necessità. Ogni corsa sui mezzi pubblici costa circa 2 lire turche.
Il cambio: abbiamo prelevato lire turche dalle postazioni bancomat, senza commissioni aggiuntive. In molti casi gli esercizi consentono di pagare in euro, ma bisogna prestare attenzione in quanto non sempre il cambio applicato è corretto.
Per la visita dei quartieri nordoccidentali ci siamo avvalsi dei servizi di un’agenzia italiana che opera a Istanbul che si chiama “Scoprire Istanbul” (www.scoprireistanbul.com). La visita è durata dalla mattina fino al primo pomeriggio, circa 7 ore in tutto, compresa una pausa per il pranzo e una per il caffè, al prezzo di 25€ a persona. Il sito dell’agenzia è ben strutturato e utile da consultare nel momento in cui si organizza il proprio viaggio.