A zonzo per Cuba
Parto da Genova a metà pomeriggio del dieci marzo per andare al forum di Assago per il concerto dei Toto prenotato da alcuni mesi, per il quale avevo coinvolto altri tre amici di infanzia. Al termine del concerto io proseguo verso un hotel della zona di Malpensa dove riposo qualche ora e alle 6,30 sono davanti al check in della compagnia aerea e alle 9,30 mi imbarco. Arrivo alle 16,30 locali all’aeroporto dell’Havana e proseguo verso la casa particular prenotata dall’Italia, in una via parallela a quella dove si trova la famosa Bodequita del Medio, calle O’Reilly. Il tempo di fare una doccia e mi dirigo attraverso il centro dove ceno in un ristorante nei pressi della cattedrale.
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Visita all’Avana
Il giorno dopo, come convenuto con l’agenzia italiana, mi dirigo al punto d’incontro presso l’hotel Plaza dove ho in programma la visita guidata alla città dell’Havana dove incontro la mia guida Daimiel, cubano di origini brasiliane, che parla correttamente l’italiano; il gruppo è formato dal sottoscritto ed altre tre persone di San Paolo del Brasile, marito e moglie, e una signora che scopre per caso di essere concittadina degli altri due ospiti. Visitiamo la parte del Vedado e Miramar con un pulmino mentre il resto della città antica la visitiamo a piedi. I vicoli di L’Avana mi ricordano per certi versi i carruggi della mia città, Genova. Verso la fine del tour facciamo una sosta alla sede del Buena Vista Social Club a prenotare lo spettacolo della serata e terminiamo il tour. Come concordato col resto della compagnia, la sera partecipiamo allo spettacolo prenotato dove artisti, anche di età avanzata, si esibiscono in performance d’alto livello in uno spettacolo della durata di tre ore, dalle 21 alle 24. Si ritorna in albergo e ci si congeda con questo gruppo e iniziamo il tour denominato “Dove cresce la palma”.
Santa Clara
Il martedì, il punto di ritrovo è sempre l’hotel Plaza dove, sempre con la nostra guida, partiamo per il tour con inizio a Santa Clara. Visitiamo la città, il mausoleo di Che Guevara, nonché la ricostruzione dell’assalto del treno di Batista da parte del Che, con la perdita di 350 vite umane. Terminata la visita proseguiamo verso uno degli alberghi dove verrà sistemata parte del nostro gruppo (4 argentini, 2 uruguaiani e il sottoscritto) e arriviamo nel centro di Santa Clara dove visitiamo il centro storico. Quindi sistemazione del gruppo in vari hotel e cena in albergo.
Remedios e Playa la Brujas
Il giorno dopo si riparte per andare a visitare la cittadina di Remedios, lungo la strada per andare verso la spiaggia di Playa la Brujas, costituita da rena molto fine e mare turchese dove ne approfittiamo per fare un bagno nelle splendide acque della playa. Pranziamo e nel tardo pomeriggio torniamo verso Santa Clara per cenare in albergo.
Trinidad
Il giorno dopo lasciamo Santa Clara per dirigerci verso Trinidad. Visitiamo prima un villaggio storico denominato valle dell’Ingenios. Qui saliamo su una torre spagnola con scala strettissima, da dove osserviamo il panorama della zona. Successivamente andiamo nel parco naturale di Guaranayara, con un sentiero stretto e scosceso simile ai nostri entroterra dove si raggiunge una spiaggia naturale sul fiume dove facciamo un bagno rigenerante. Si arriva all’hotel di Trinidad posto sulla spiaggia dove facciamo un bagno nel mare dei Caraibi e ceniamo nel ristorante dell’hotel. Dopo la cena, nei locali della piscina, assistiamo allo spettacolo musicale composto da ballerine di salsa cubana e musica latino americana.
Cienfuegos
La mattina successiva lasciamo l’albergo sul mare di Trinidad per andare a visitare il paesino caratteristico, un paese che per la sua conformazione mi ricorda un paese dell’Uruguay visitato due anni fa, Colonia del Sacramento, e acquistiamo rum e sigari. Proseguiamo verso la città di Cienfuegos dove pranziamo al circolo nautico e visitiamo la piazza principale, il teatro e l’arco in ricordo della proclamazione dell’indipendenza.
Rientro a L’Avana
A questo punto, il programma prevede che il gruppo si sciolga, accompagniamo i nostri compagni di viaggio a Varadero, meta dei loro ultimi due giorni di vacanza, mentre io, la guida e l’autista rientriamo a L’Avana. Qui saluto la guida che mi confida di avere appena ricevuto la bella notizia di essere assunto in MSC in Italia per le crociere del Mediterraneo. Ad agosto sarà a Civitavecchia. Ci scambiamo la mail e ci abbracciamo.
Il giorno dopo è quello della ripartenza verso l’Italia. Dormo un po’ di più, faccio colazione alla casa particular e alle 12,00 lascio la stanza (la stessa di domenica e lunedì) e faccio un giro nella capitale. Innanzitutto mi dirigo alla “Bodequita del medio” dove bevo un mojito e vado a cercare un messaggio che due amici di Genova, la settimana prima, mi hanno lasciato sul murales di fronte al locale. Lo trovo e rispondo a tono inviando la foto ai due ormai in Italia.
Proseguo il mio giro facendo un tour di due ore col bustour dove rivedo in particolare il Vedado e il Miramar. Torno in centro, vado in un locale di un tifoso dell’Atletico Bilbao, dove tra le tante maglie di squadre di calcio trovo anche quella della mia, bevo due mojito e, parlando col titolare del locale, mi dice che mi può procurare dei sigari Choiba a buon prezzo. Gli rispondo che va bene e che ripasserò alle 20,00. Quindi mi dirigo in un locale denominato Dominico dove chiedo al cameriere di tenermi un posto per le 19,30 per mangiare una pizza margherita. Una volta uscito da Dominico, ritiro i sigari, torno dalla signora della casa particular e ritiro valigie e zaino, mi faccio chiamare un taxi e alle 21,30 sono all’aeroporto dell’Havana.
Arrivato all’aeroporto amara sorpresa. L’aereo non è presente sul display del terminal 3, chiedo all’infopoint e la ragazza risponde che il volo, per problemi tecnici, è stato posticipato alle tre del pomeriggio invece che rispettare la partenza all’1,30. Nel frattempo arrivano altri viaggiatori tra i quali due ragazzi di Sanremo diretti verso la Liguria come il sottoscritto, anche loro abbastanza perplessi sul da farsi. Fortunatamente arrivano due ragazzi di Milano i quali ci dicono che la compagnia sta rimediando al problema procurandoci un pullman e pernottamento a loro spese in un hotel di L’Avana. Saliamo sul pullman e arriviamo all’hotel dove ci offrono un abbondante buffet e assistiamo anche a uno spettacolo di salsa e musica latinoamericana.
La mattina dopo, alle 11.30, arriva la comunicazione che il volo è stato ulteriormente posticipato alle 18,45 e che ci si troverà alle 15,00 nella hall per andare all’aeroporto. Consumiamo il pranzo in hotel a buffet sempre offerto dalla compagnia e alle 15,00 partiamo per l’aeroporto dove alle 18,45 partiamo per Milano, previo scalo a Cayo Largo. Ultima e piacevole sorpresa per me è che vengo spostato, causa errore della biglietteria per emissione di biglietto di posto doppio, nella classe di lusso dove posso dormire alcune ore comodamente tirando giù il sedile e lo schienale. Arrivo a Milano alle 12,30 di lunedì e alle 15,30 sono a Genova, allungando di un giorno le ferie causa il ritardo.
Considerazioni su Cuba
Considerazioni finali di questo viaggio? Erano vent’anni e più che aspettavo di vistare Cuba, sostanzialmente l’ho trovata come me l’aspettavo. Sembra di essere in un altro periodo, sia per i modi di vivere che per capacità economica. La città vecchia è piena di gente che vive di espedienti per tirare avanti ma che conserva comunque una sua dignità. L’embargo, purtroppo ha creato grossi problemi e i turisti rappresentano una risorsa dalla quale si cerca di trarre il massimo beneficio. Il resto dell’isola è molto bello e ancora incontaminato. Luoghi particolari che risentono delle varie dominazioni, in particolare quella spagnola. In sostanza, credo sia un’isola da vedere una volta nella vita e da mettere nel proprio bagaglio di esperienze personali di viaggio senza pensare tuttavia, di ritornarci troppo presto.