A Vienna per la cultura, gli amici e la gastronomia

Alla scoperta della capitale austriaca insieme a un'amica che ci abita e che mi ha mostrato il meglio di questa città
Scritto da: LaLau.
a vienna per la cultura, gli amici e la gastronomia
Partenza il: 21/08/2012
Ritorno il: 24/08/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Il 21 agosto parto da Orio al Serio con un volo Ryanair diretto a Bratislava. L’ho prenotato qualche settimana prima, pagando 26 euro andata e ritorno. In circa un’ora e mezzo atterro in Slovacchia e al Terminal 1 dell’aeroporto mi aspetta l’autobus della linea Eurolines che mi porterà direttamente a Vienna. Il tragitto dall’aeroporto di Bratislava alla fermata della U-bahn Erdberger di Vienna costa 10 euro e dura un’ora e un quarto. Alle 20:00 arrivo quindi a Vienna, dove la mia vecchia amica di studi Raffaela mi sta aspettando alla fermata del metro. Dopo i convenevoli ricchi di emozioni (non ci vedevamo da più di un anno!), ci siamo dirette verso casa di Raffaela, che abita a due passi dal Ring di Vienna, praticamente in pieno centro. Decidiamo di passare la prima serata a casa, davanti ad una bella Radler, raccontandoci le avventure che non abbiamo potuto trascorrere insieme in quest’anno da separate.

L’indomani ci svegliamo presto per sfruttare il tempo a mia disposizione e dopo una colazione tipicamente austriaca (pane, burro, marmellate, prosciutto, formaggio, latte, caffè) saliamo sul tram numero 43 dirette alla Votivkirche, la chiesa gotica che sorge proprio davanti alla fermata del tram. Dopo alcune fotografie di rito (l’edificio è davvero bello, peccato solamente per il restauro in corso che copre alcune parti della facciata) Raffaela mi porta all’Università di Vienna, che si trova nelle vicinanze. L’università è grandissima, architettonicamente elegante, con delle belle decorazioni: all’interno la sua biblioteca è spettacolare, sembra di essere in un monastero, talmente è silenziosa e ricca di libri. Al centro dell’università c’è un giardino bellissimo con delle sdraio per rilassarsi tra una lezione e l’altra. Non ho ancora visto, in Italia, una soluzione del genere: peccato, magari a qualcuno potrebbe venire la voglia di studiare! Dopo il tour universitario andiamo a piedi verso la Rathaus, ovvero il comune di Vienna, che ospita come ogni anno tra agosto e settembre la rassegna del cinema. L’edificio è molto elegante, in stile gotico, con dei bellissimi geranei rossi alle finestre che colorano un po’ la facciata grigia. Purtroppo era chiusa e non siamo potute entrare per ammirare le sale dell’interno. Ci siamo così dirette verso il teatro Hofburg, proprio di fronte alla Rathaus, che però non abbiamo visitato. Subito dopo siamo andate verso il Parlamento, un edificio importante ma a mio avviso piuttosto “freddo”. Per fortuna che lì davanti c’è il bellissimo Volksgarten, il giardino del popolo, nel quale entriamo per rilassarci qualche minuto. Una volta recuperate le energie ci trasferiamo alla Stadt Oper, ovvero il teatro dell’opera della città. Molto bello l’edificio, che si intona con lo stile barocco voluto dall’imperatore Franz Josef nel Settecento. Curiosità: alla fermata della metropolitana dell’Opera c’è una simpaticissima toilette arredata in stile barocco e che produce in sottofondo le opere di Mozart. Io l’ho scoperta per caso e mi ha fatto sorridere! Subito dopo ci avviamo verso il Duomo di Santo Stefano, passando prima per il centro della città, dove ci sono i negozi di souvenir. Ci lasciamo trasportare dall’atmosfera viennese, che Raffaela conosce così bene e vorrebbe trasmettermi in qualche modo. Davanti al Duomo ci sono tantissimi turisti intenti a fotografare quest’edificio che, sotto la luce del sole, assume dei colori vivacissimi e particolari. Scavalchiamo, ignorandole, le orde di questuanti davanti alla porta del Duomo ed entriamo. Colpite dalla bellezza dell’interno, decidiamo di pagare 3,50 euro per salire a piedi i 343 gradini del campanile, ma il prezzo e la fatica non valgono davvero la pena. Il panorama che si vede è sì bello, ma non vale tutta quella fatica. Comunque, una volta scese da lì con le gambe tremolanti, andiamo a bere qualcosa in un McDonald e dopo una sosta rinforzante attraversiamo il Graben, ovvero la parte più elegante della città, dove ci sono i negozi ed i ristoranti più costosi. Ma visto che siamo due studentesse disoccupate, passiamo oltre ed entriamo all’Albertina, il Museo che racchiude le principali opere degli artisti europei. Troviamo infatti Monet, Mirò, Picasso, Kandinsky e tutta l’arte contemporanea europea. Siccome siamo studentesse sotto i 26 anni, paghiamo 8 euro anziché 11 e sono convinta che siano stati dei soldi ben spesi!

Dopo una bella scorpacciata di arte, andiamo dritte al Palazzo degli Hofburg, che ammiriamo solamente dall’esterno. Abbiamo, infatti, in mente di visitare bene il Castello di Schönbrunn, quindi andiamo a fare merenda al Café Central, rinomato perché si dice che qui si mangi il miglior Apfelstrudel della città. Io lo consiglio vivamente perché oltre all’eleganza del posto e alla cortesia del personale, si mangia davvero benissimo e se penso a quella delizia di Apfelstrudel mi viene voglia di tornare lì immediatamente! Ho speso 6,50 per una porzione di dolce farcito con la crema alla vaniglia, ma credetemi, ne vale proprio la pena. Per smaltire i grassi andiamo alla casa di Hundertwasser, bellissima e coloratissima. Purtroppo avevo già visto un edificio dell’architetto a Darmstadt, in Germania e quello che c’è a Vienna gli assomiglia molto. Non che non mi sia piaciuto, ma insomma, per me non era niente di nuovo. Consiglio comunque di andarlo a vedere perché è particolare e in un certo senso tipico di Vienna. In seguito andiamo al Belvedere, un bellissimo palazzo che ospita le opere più famose di Klimt, ma che non riusciamo a vedere per mancanza di tempo. Abbiamo preferito goderci la bellezza dei giardini che stanno attorno al palazzo, sembra di vivere davvero in un’altra epoca, in mezzo a tutti quei fiori così curati e alle fontane di acqua limpida. Do 10 e lode a questa parte di Vienna, che mi ha davvero colpito. Dopo due ore in cui abbiamo fotografato ogni singolo particolare di quella bellissima reggia, andiamo alla Karlskirche, molto bella perché immersa in un parco, proprio di fronte ad un laghetto. La prima giornata è così giunta alla fine e siccome non ne possiamo più di camminare, decidiamo di andare a cena. Raffaela conosce un posto carino in cui cenare: si spende poco e si respira un tipico clima viennese. Il locale si chiama Centimeter VII e si trova in Jörgerstraße 2, proprio all’angolo della fermata del tram 43. Qui si possono mangiare le specialità austriache come la Wienerschniztel (la cotoletta, che si può scegliere tra tacchino e maiale), i Wurstel con i crauti e la senape, ma anche un sacco di dolci come le Kaiserschmarrn, deliziose. Io ho preso una cotoletta di tacchino con le patatine e una Radler. Mi sono vista arrivare una porzione enorme di questo piatto (due cotolette grandi su un letto di patatine fritte) e per il colesterolo è stata una festa. Anche il prezzo, nonostante l’abbondanza e la bontà, è contenuto. Ho infatti speso 11 euro. Trascorriamo il resto della serata in un locale che si chiama Chelsey e poi a nanna: il giorno dopo ci aspetta un altro tour de force. Giovedì ci svegliamo quando il nostro corpo decide di non essere più stanco. Facciamo colazione e verso le 11 usciamo con calma per andare al castello di Schönbrunn, dimora della principessa Sissi e dell’imperatore Franz Josef. Il castello è veramente favoloso, con dei giardini stupendi, curati in maniera meticolosa. Con la bella giornata, inoltre, i colori dei fiori e del prato erano particolarmente luminosi ed essere lì a godere di quello spettacolo è stato un onore. Camminiamo estasiate in mezzo a tutto questo, raggiungendo anche la Gloriette, dalla quale si vede tutta Vienna. Il panorama è spettacolare, credo di non avere mai visto niente del genere. Mi sono innamorata! Per rendere questa escursione completa, entriamo anche nel castello scegliendo tra i vari ticket proposti: optiamo per il Grand Tour, che comprende la visita alle stanze della principessa Sissi e a quelle di Maria Teresa d’Austria. Siccome siamo studentesse, paghiamo 12,20 euro. Il biglietto intero costa 14. La visita all’interno è quasi obbligatoria, per capire la grandezza di questi personaggi e conoscere le loro abitudini. Ad esempio con l’audioguida inclusa nel biglietto si viene a conoscenza di quel che faceva l’imperatore, dei segreti di bellezza di Sissi e di tante altre curiosità.

Verso le 15:30 ci dirigiamo con la U-bahn verso il centro, dove andremo a mangiare in un posto tipicamente viennese, che la mia amica-guida conosce benissimo. Il locale si chiama einstein e si trova all’indirizzo Rathausplatz 4, vicinissimo al municipio. Qui abbiamo mangiato un piatto dal nome così difficile che non me lo ricordo, ma ricordo perfettamente che era buonissimo. Si trattava di cipolle e speck rosolate nell’olio, accompagnati dalle patate arrosto con il prezzemolo. Da leccarsi davvero i baffi! Il locale in questione è aperto anche per la colazione e la cena, i prezzi sono modici e anche l’ubicazione è comoda. Insomma, se volete stare alla larga dall’onnipresente McDonald’s e volete godervi un po’ di atmosfera autentica, questo ristorantino è quello che fa per voi. Dopo la pausa pranzo/merenda (vista l’ora), andiamo al Museumsquartier, l’isola felice nella quale sono raggruppati i principali musei di Vienna. L’uno di fronte all’altro, del tutto identici, troviamo il Museo di Belle Arti e quello di Scienze Naturali, ma il nostro obiettivo è una mostra temporanea ospitata dal Leopold Museum. Si intitola “Klimt persönlich” e raccoglie cartoline, fotografie, quadri e filmati dell’artista. Sinceramente pensavo meglio, soprattutto pensavo di trovare molte più opere d’arte anziché lettere personali di Klimt, quindi sconsiglio la visita; potete impiegare quell’ora a girare il Museo di Belle Arti, che mi sono pentita di non aver visitato. Stanche, ma sazie di cultura, torniamo a casa e dopo una bella doccia andiamo al Loco, un locale nel quale abbiamo appuntamento con altri amici di Raffaela. Il locale si trova all’indirizzo Währinger Gürtel 172. L’ingresso è vietato ai minorenni ed ha dei prezzi piuttosto contenuti. In particolare quella sera c’era una promozione sui cocktail: dalle 19 alle 20 costava tutto 1 euro; dalle 20 alle 21, 2 euro; dalle 21 alle 22, 3 euro e così via. Una volta tornate a casa dormiamo qualche ora: alle 5 ci dobbiamo svegliare perché mi tocca tornare a casa. Così alle 6 prendo per un pelo l’autobus per Bratislava e saluto dai finestrini dell’autobus la mia amica che ho rivisto volentieri. Arrivederci Raffaela, arrivederci Vienna! Tornerò ancora in questa città per visitare quel che mi manca, perché mi è piaciuta tantissimo.

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Il castello di Schönbrunn attraverso l'acqua

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Karlskirche, Vienna



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