A Venezia con la fidanzata

3 giorni in agosto 2011
Scritto da: gianluca78
a venezia con la fidanzata
Partenza il: 13/08/2011
Ritorno il: 17/08/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Venezia 3 giorni ad agosto con la fidanzata (2011)

Primo giorno: l’arrivo è in treno e appena fuori la stazione troviamo ad accoglierci lo splendido Canal Grande in tutto il suo splendore…insieme a una miriade di turisti di tutte le nazioni del quale ci renderemo conto che sono loro (e quindi anche noi) il vero spettacolo veneziano…insieme a figuranti, bancarelle di maschere varie e questuanti… L’alloggio scelto è il più economico che ci sia : l’ostello Santa Fosca a Cannaregio, a 3 ponti dalla stazione ( ma in una doppia però -30 euro a persona a notte- ) …arriviamo quando la reception è chiusa (12-13:30) e siamo costretti ad attendere; per fortuna nel piccolo chiostro alberato c’è ombra a sufficienza (come detto siamo ad ad agosto)…dopo il check-in saliamo in camera e con sorpresa troviamo un lavabo tutto per noi in camera (come è noto negli ostelli i bagni sono in comune)…ovviamente niente comfort di nessun genere (ma ce l’aspettavamo) e la nota peggiore sono le mura disseminate di strisce di sangue di tante spiaccicate zanzare…ma pazienza… facciamo finta di niente e andiamo subito a comprare una macchinetta antizanzare!!! Prendiamo un vaporetto per la biennale all’Arsenale (la biennale ai Giardini la riserviamo per un altro giorno ), questo tragitto è affascinante perché il mezzo corre non poco spruzzando acqua dappertutto, il tragitto tuttavia non è lungo il canale ma all’esterno , verso la Giudecca…per cui consigliamo il percorso all’interno; arrivati alla Biennale il fascino è indiscutibile, soprattutto quando si coniugano cultura della nazione e valorizzazione di determinati materiali (ci colpiscono soprattutto i padiglioni orientali con abbondante uso di legno oppure quelli occidentali che utilizzano materiali arrugginiti ma soprattutto quello italiano con tanto genio, creatività e rielaborazione delle correnti artistiche classiche – come il monte Pellegrino di Palermo in versione postimpressionista- o ancora con la valorizzazione del design italiano e non); mentre un po’ meno quelli che utilizzano frammenti di vetro o specchi… La cena è al ristorante “Al Vagon” con i tavoli disposti lungo un canale secondario…il giudizio, soggettivo e personale, però è negativo, infatti sebbene il personale sia impeccabile la pasta con le vongole è insapore e quella con il nero di seppia è piena d’olio, senza lode il resto (prezzo medio 40-50 euro a persona – rapporto qualità/prezzo basso). La sera puntatina al Casinò: appena entrati ci fanno una foto tipo segnaletica, l’ingresso è 10euro a persona con omaggio di un gettone non frazionabile di altrettanti 10euro; optiamo per uno alla slot machine e uno alla roulette…le slot , al piano terra, ci sembrano deludenti dobbiamo pigiare un bottone e affidare tutto al computer…tutta via all’ultimo colpo vinciamo 25euro; indosso la giacca e ci rechiamo al primo piano, qui ci sono diversi tavoli con diversi giochi, l’atmosfera è molto tesa sia tra i giocatori che tra il personale, e i numerosi avventori puntano in media 50euro alla volta…puntiamo il nostro gettone di 10 euro e ne vinciamo 350…decidiamo però di cambiare subito i gettoni di plastica colorata con i contanti e di ignorare il croupier che ci invita alla mancia e fuggire via…questi posti non fanno per noi…non ci siamo abituati…scossi elettrizzati e felici ritorniamo all’ostello ripromettendoci di non entrare mai più in posti come questi…

Secondo giorno: visita al sestiere SanPolo ed in particolare alla Chiesa Santa Maria dei Frari dove rimaniamo incantati per il bellissimo leone (sembra quasi che il marmo abbia mutato consistenza) del monumento funebre in cui è tumulato il cuore del grande Canova… Per pranzo optiamo per un mega gelato nella gelateria adiacente dove non disprezziamo il neo-gusto alla pera… Ciò che invece ci delude è la casa di Goldoni…il cui pezzo forte sarebbe un video che addormenterebbe anche un docente appassionato e un teatrino anacronistico…appena sufficiente una mappa che illustra le ubicazioni dei teatri dell’epoca e valido il dipinto del Longhi…ma non è neanche dei migliori… Anche il famoso ponte “delle tette” è insignificante…chissà che ci eravamo immaginati… La sera passeggiamo nella zona ebraica di Cannaregio dove il vetro di murano prende le forme dei loro simboli e dove la suggestione è accresciuta dai molti abitanti con la tradizionale kippah (copricapo)… La cena vorrebbe essere all’Orto dei Mori (ben recensito dalla celebre Lonely Planet) ma la fila ci scoraggia e approdiamo alla pizzeria tre oche, non lontano dalla stazione: da qua capiamo che qualsiasi cosa mangeremo, dalle 70 euro in giù, sarà pessima…il pomodoro è quello delle scatolette pelati e il resto è decisamente scarso…

Terzo giorno: dopo una buonissima kranz (pagata però 5euro), visitiamo il sest. Dorsoduro…in particolare la chiesa di San Pantaleone con il telero più grande del mondo ( interessante e suggestivo) … pranzo con quelle pizze d’asporto di pessima qualità e di elevato prezzo…e via a Palazzo Ducale: semplicemente incantevole con la facciata interna orientale marmorea in stile rinascimentale che da sola vale il prezzo del biglietto… Pomeriggio alla Biennale-giardini dove vediamo le bizzarrie più varie ma anche dei nuovi (per noi) tentativi di linguaggio artistico come delle corde incorporate ai dipinti o la barra luminosa sospesa nell’acqua del padiglione greco o ancora la performance di un artista statunitense che corre sopra un carro armato rovesciato…poi all’uscita ci accorgiamo di scorci verso l’isola di San Pietro, suggestivi e romantici tra estesi pontili di legno… La sera ci facciamo tentare da un cartoccio di calamari di dimensioni medie a 10euro (comprato in un osteria a nord di Cannaregio)…e da una granita alla menta in centro (ghiaccio tritato con coloranti)… L’indomani, prima di ripartire, colazione ai più sobri, ma non per questo meno buoni, panifici a nord di Cannaregio… P.S. Al Santa Fosca avremmo potuto cucinare e i prezzi del supermercato coop sono simili a quelli delle grandi città…inoltre sempre al Santa Fosca le bottigliette d’acqua fresca (comprate in quantità notevoli) erano al prezzo popolare di 50centesimi… Infine: al crepuscolo molti gondolieri delle zone meno centrali abbassano notevolmente i prezzi…e avendolo fatto in viaggi precedenti, lo consigliamo vivamente…



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