A Stoccolma per festeggiare un compleanno diverso

06/02/09 Con tanto sonno negli occhi arriviamo all’aeroporto di Fiumicino intorno alle 3.20 di notte. Il nostro volo parte tra due ore e mezza e ancora ci domandiamo come, ma nonostante avessimo trovato un’hostess a fare il check-in più addormentata di noi,l’ Ethiopian airline (unica compagnia con il volo diretto da Roma Fco-...
Scritto da: Labila
a stoccolma per festeggiare un compleanno diverso
Partenza il: 06/02/2009
Ritorno il: 09/02/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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06/02/09 Con tanto sonno negli occhi arriviamo all’aeroporto di Fiumicino intorno alle 3.20 di notte. Il nostro volo parte tra due ore e mezza e ancora ci domandiamo come, ma nonostante avessimo trovato un’hostess a fare il check-in più addormentata di noi,l’ Ethiopian airline (unica compagnia con il volo diretto da Roma Fco- Stocc.Arlanda) è riuscita a partire puntualissima.

Atterriamo ad Arlanda sotto una bufera di neve e cominciamo subito a percepire la differenza: un aeroporto delizioso, pochissime persone, bagagli puntualissimi e pronto l’autobus Flybussarna diretto a Stoccolma in 40 minuti (111 Krn a testa). Arriviamo alla stazione centrale, che sembra essere stata costruita solo ieri, e ci dirigiamo a piedi al nostro albergo. Abbiamo scelto lo Sheraton Hotel sia per la sua posizione a dir poco eccezionale, in quattro giorni non siamo mai saliti su autobus e metro, e sia perché vogliamo festeggiare una grande occasione e approfittando di essere in bassa stagione abbiamo usufruito di un’offerta che è sembrata conveniente (270 euro a testa per tre notti). Se proprio dobbiamo fare un appunto avremmo preferito materassi più rigidi visto che sembrava di dormire su un’amaca ma per il resto niente da dire soprattutto per il fantastico buffet a colazione.

Disfatti i bagagli pensiamo subito di colmare il nostro languorino andando verso il mercato di Ostermalmshallen. Facciamo prima un giro di perlustrazione che non fa che aumentare l’indecisione: c’è veramente di tutto tra svariati tipi di carne, pesce dolci e frutta. Optiamo per le classiche polpette svedesi (kottbullar) accompagnate da purè e uno spezzatino (280 Krn). Proprio niente male come inizio. Sta nevicando, è appena l’una e sembrano almeno le cinque del pomeriggio, fa parecchio freddo, i canali sono ghiacciati ma nell’insieme respiriamo un’atmosfera davvero particolare: poco traffico, gente serena e all’imbrunire tanta ma tante luci. I negozi chiudono presto ma le vetrine sono tutte accese, come poi le finestre delle case, non ci sono né tende né serrande. Un colpo d’occhio speciale soprattutto nella zona di Gamla Stan, centro storico della città. Qui visitiamo la bella cattedrale dove da ammirare sono sicuramente la statua di S. Giorgio e il drago e l’organo. Ci riscaldiamo con un cioccolato caldo espresso ,servito in tazzine poco più grandi di quelle da caffè ma buonissimo perché concentrato e torniamo in albergo esausti. Cadiamo in un sonno profondo che non si spezza neanche per la cena. 07/02/09 Oggi c’è una nebbia pazzesca, ci sarà a malapena un metro di visibilità, l’unica cosa da fare è sfruttare la giornata visitando più posti al chiuso possibili. Cominciamo dallo spettacolare Vasamuseet (95 Krn a testa). Impressionanti le dimensioni di questo vascello rimasto sott’acqua per più di trecento anni ma ancora più impressionante è pensare che il 95% delle sue parti è originale. Consigliamo vivamente di seguire la proiezione di circa 25 minuti sulla sua storia che si tiene nell’auditorium principale. Per la mia felicità, un po’ meno per quella di Lab, andiamo poi al Nordiska Museet (70 Krn a testa)che si trova proprio lì di fronte. In questo enorme castello rinascimentale sono ricostruite tramite l’esposizione di oggetti di vario tipo le usanze delle popolazioni del nord Europa. Ho trovato molto particolari le tavole imbandite che mostrano quanto apparecchiare possa essere una vera e propria arte e le case delle bambole dove in miniatura sono rappresentate tipiche abitazioni svedesi dal 1500 ad oggi, dagli arredi più lussuosi a quelli più modesti. Siamo in zona Skansen, enorme museo all’aperto considerata una delle maggiori attrazioni della città, ma la nebbia persiste, inoltre sono le 14.00 e la chiusura è alle 16 e visto quanto è grande non vogliamo fare le cose di corsa. Optiamo per lo Junibacken (111 Krn a testa), piccolo parco giochi dedicato alla scrittrice Astrid Lindgren, “mamma” di Pippi Calzelunghe. Molto divertente il giro sul trenino che racconta delle vicende di tutti i principali personaggi dell’autrice, attraverso una Stoccolma in miniatura che sorvoliamo proprio come i migliori folletti che si rispettino. Una volta usciti torniamo indietro e decidiamo di girare per il centro, questa volta però quello moderno. Partiamo da Sergels Torg , dove si trova l’obelisco illuminato di notte e arriviamo fino all’osservatorio. Si tratta sostanzialmente di una zona che pullula di grandi magazzini. Non ci colpisce più di tanto soprattutto perché non siamo grandi amanti dei centri commerciali. Torniamo in albergo per una pausa ma solo per riflettere su dove andare a mangiare la sera. Un amico aveva sottolineato sulla guida un ristorante e abbiamo voluto dargli fiducia: mai scelta è stata più azzeccata. Il posto si chiama Zum Franzis (Skeppsbron, 44) che ha soddisfatto appieno le nostre papille gustative. Abbiamo preso gulash come antipasto, pytt i panna (piatto di carne e patate a tagliate a cubetti servito con uovo fritto e barbabietole rosse) e salmone (555 krn). Tutto ottimo e il locale è molto caratteristico. Giretto in centro per smaltire un po’ di cena e a dormire.

8 Febbraio.

Dopo la giornata di ieri sembra incredibile affacciarsi alla finestra e vedere il palazzo di fronte. C’è un po’ di pioggerellina ma ben venga affinchè possa portarsi via anche l’ultimo banco di foschia rimasto. Rimandiamo anche oggi la visita allo Skansen perché alle 13.15 vogliamo assistere al cambio della guardia (domenica 13.15, dal lunedì al sabato alle 12.15). La mattinata giriamo a piedi per la zona di Sodermalm dove scopriamo punti panoramici suggestivi, ideali per scattare tante belle foto. Attraversiamo poi un grande parco dove vi sono diversi cottage rossi utilizzati durante il periodo estivo. Pensiamo che quando farà caldo questa zona si trasformarà completamente, ora è un po’ abbandonata ma sicuramente con tutto lo spazio verde che c’è intorno e avendo visto con quanta precisione e cura gli svedesi tengono alle loro cose, basterà poco per farla tornare a nuova vita. Devo dire che la fama che abbiamo di grandi camminatori si addice proprio al nostro modo di vivere la vacanza ma sta mattina esageriamo. Manca poco infatti per finire in vie neanche ricomprese nella cartina, per cui, appena riusciamo a riacciuffare l’orientamento ce ne torniamo alla volta del palazzo reale. Facciamo una sosta in una caffetteria in Tyska Stallplan dove prendiamo un bollente cioccolato e due biscotti ripieni a sorpresa di mousse sempre al cioccolato. Buonissimi. Ed eccoci, puntuali come un orologio svizzero a seguire quella che sembra quasi una recita, molto divertente e movimentata (durata poco più di mezz’ora). Abbiamo adesso due opzioni: o visita al palazzo reale che domani sarà chiuso o gita in traghetto che sempre domani non sarà possibile (partenza venerdì 11.30-13.30, sabato e domenica 11.30-13.30-15.00) Visti i chilometri fatti e visto che di regge e castelli ne abbiamo visitati tanti, scegliamo di fare una romantica gita in barca al tramonto. (360,00 krn in due). Molto rilassante.

Per cena sappiamo che non sarà semplice trovare qualcosa di poco turistico, come il posto di ieri, che non sia chiuso. La domenica infatti sembra giorno di riposo per molti locali. Andiamo a caso e scegliamo Jarntorgs Pumpen (Jarntorget ,83). Abbiamo mangiato molto bene prendendo filetto di manzo e trancio di tonno più il dessert spendendo però anche un po’ ( 712 krn).

9 febbraio Oggi lo Skansen sarà nostro, anche perché è l’ultimo giorno di vacanza, ed è stato un bene aspettare perché c’è un cielo limpidissimo. Finalmente l’isola di Djurgarden è visibile e camminando rimaniamo colpiti da un lago totalmente ghiacciato che vogliamo fotografare. Il prato intorno è coperto da neve e ghiaccio molto scivoloso e infatti in men che non si dica, finisco col sedere per terra! Che botta! Una volta assicurata di non essermi ritta nulla proseguiamo con un po’ più di cautela. Entriamo in questo enorme parco (70 krn a testa) ma è un vero peccato che tutti i cottage che dovevano raccontare delle passate tradizioni svedesi siano chiusi. Ci consoliamo con la vista del paesaggio, davvero incantevole per la grande distesa di neve fresca e luccicante al sole. Incontriamo l’alce, le foche, la volpe, i bisonti e i lupi ma chi ci colpisce di più sono le civette. Il maschio tutto bianco era quasi mimetizzato, la femmina, credo che per la posizione che aveva scelto siamo riusciti a vederla solo noi. Ci dava le spalle nascosta in un angolo e attaccata alla staccionata. Non so come abbia fatto il mio occhio a scorgere la sua presenza. Faceva tanta tenerezza così assonnata e pensare che di notte si trasforma invece in un terribile predatore. Ritorniamo per un’ultima passeggiata a Gamla Stam e pranziamo da Slingerbulten (Stora Nygatan,24). Speravamo di trovare le aringhe ma purtroppo le servono solo a cena. Il pranzo è stato comunque molto buono, noi abbiamo scelto hamburger accompagnato da verdure e patate (80 krn a testa). E siamo arrivati ai saluti. Per arrivare alla stazione saliamo su una scala che porta in un punto da dove si ha una splendida vista della città, regalandoci così un ultimo pensiero. Davvero bella Stoccolma, tanto fredda ma con un’atmosfera che scalda il cuore.



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