A spasso per le capitali nordiche

Escursione estiva fra le capitali affacciate sul Mar Baltico: Stoccolma, Helsinki, Tallinn, Riga
Scritto da: T&L
a spasso per le capitali nordiche
Partenza il: 19/08/2013
Ritorno il: 28/08/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €

LUNEDì 19 AGOSTO

Aereoporto di Falconara. Pronti all’ennesimo viaggio pazzo… questa volta alla scoperta delle Capitali dell’Europa del Nord-Est (Stoccolma, Helsinki, Tallinn, Riga, il proseguo di un mio (Tati) viaggio in solitaria fatto 3 anni fa). Insolito problema della Ryanair che in partenza ci avvisa che non riesce a captare il segnale GPS e ci tiene bloccati sulla terra ferma. Poco male. Noi abbiamo 8 ore di attesa quando arriveremo allo scalo di Weeze (Dusseldorf – Germania), quindi possiamo permetterci anche un pò di ritardo. E poi abbiamo Dan Brown e John Grisham a farci compagnia, ed io (Lori) apro anche questo file che spero ci accompagnerà durante tutto il viaggio.

Atterrati nel piccolo aereoporto tedesco decidiamo di sfruttare il tempo a nostra disposizione per una visita a Kevelaer (in cui avevamo anche soggiornato una notte di ritorno da Amsterdam, Capodanno 2011). Andata e ritorno in bus per due persone costano 18€ in totale e il biglietto si fà direttamente sul mezzo, che si prende appena usciti dall’aereoporto. Kevelaer è semplice e carina, ordinata e silenziosa, pulita e piena di belle chiese. Siamo al confine con l’Olanda e l’influenza si nota nel mulino che subito incontriamo nel nostro cammino e anche (e soprattutto) nelle vetrate delle case aperte, con questi davanzali addobbati e pronti ad essere messi in mostra. Per mangiare scegliamo l’anonimo Zum Goldenen Sammer, molto casalingo, in cui una signora 60enne riesce a fare tutto: accogliere i clienti, cucinare, servire a tavola e fare i conti, ma soprattutto l’arte in cui eccelle di più: i puzzle. Ce ne sono una trentina a decorare le pareti del suo locale, veramente belli e particolari, oltre che particolarmente difficili da realizzare, dato che sono formati da pezzettini piccolissimi.

Il secondo aereo del giorno spacca il secondo, atterriamo a Skavsta in perfetto orario e riusciamo a prendere (quasi) al volo il bus che ci porterà al centro di Stoccolma in un’ora e venti minuti (prenotato dall’Italia su internet con la compagnia Flygbussarna). La capitale svedese ci dà il benvenuto quando il sole è già tramontato, ci avviciniamo ai canali guidati dalle luci dei palazzi. Arrivati a Gamla Stan ci addentriamo nella parte vecchia della città, con le sue piccole vie una di seguito all’altra, è solo un primo giro di perlustrazione, da domani si vedrà tutto con la luce del sole. Ultime righe per il nostro Anedin Hostel, una barca attraccata al porto in cui abbiamo prenotato una cabina piccola, e quando pensate ad una cabina piccola siete ancora lontani dall’immaginare quanto sia piccola questa cabina. La mia compagna di viaggio (e di vita) Tati, dice che non c’é niente di più suggestivo che dormire su una nave al porto di Stoccolma, ma considerando che l’abbiamo pagata quasi 100€ a notte (senza colazione) magari era lecito aspettarsi qualcosa di più.

MARTEDì 20 AGOSTO

La prima mossa della mattina é andare ad affittare le biciclette al Tourist Information, dove ti danno una mappa della città in cui sono segnalati tutti i posti in cui si prendono e si lasciano di volta in volta le bici. Facile e comodo (oh bisogna sempre spedalare intendiamoci), ti permette di arrivare dappertutto più velocemente senza usare i mezzi pubblici e soprattutto di sentirti molto svedese, dato che loro sfrecciano da tutte le parti su due ruote, chi in tuta sportiva, chi elegante da lavoro, uomini e donne, tutti con il caschetto protettivo. Giretto al municipio che dal giardino si affaccia sul Mar Baltico, poi a zonzo per i vari quartieri (Kungshalmen, Norrmalm, Slassen, Sodermalm) fino alla visita al Parlamento svedese. Ci sono quattro entrate giornaliere (h11, 12, 13, 14) con ingresso gratuito e guida in inglese. Noi non ce la siamo persa. Consigliamo inoltre due viste mozzafiato: dalla terrazza del teatro (una birretta al Sodra Teatern si può fare) e da Katarina Hissen. Colazione e pranzo a risparmio (purtroppo qui i prezzi sono carissimi), mentre per cena siamo andati al Friday’s, un locale veramente carino, pieno di gente sia all’aperto che al chiuso in cui si può fare l’aperitivo e si può cenare. Noi abbiamo preso le Chicken Quesadillas e Chicken Fingers, birra e succo di frutta: tutto molto buono a parte la modica cifra di quasi 400 SEK (vicino ai 50€). Benvenuti in Svezia… e vi assicuro che meno di così è difficile mangiare.

MERCOLEDì 21 AGOSTO

Di buon mattino andiamo subito a fare visita al Supermercato Coop (scovato ieri sera) e ci sistemiamo per colazione (fatta sul ponte della nostra nave-ostello) e pranzo al sacco. Trovata la nostra primi bici della giornata partiamo alla volta di Skepps-Holmen, un’oasi di pace e tranquillità di fronte a Gamla Stan. In quest’isoletta passano pochissime auto, c’é un castello ben tenuto e si fa un bel giretto in bici costeggiando il mare. Dopo questo aperitivo pedaliamo fino a raggiungere il vero obiettivo di giornata: Skansen nell’isola di Djurgarden. Definirlo in una parola è difficile, io e Tati non ci siamo riusciti, per stimolarvi a visitarlo vi dico che i 150 SEK che si pagano all’ingresso sono ben spesi. E’ un pò un parco nel senso che ci sono aree verdi in cui sdraiarsi per rilassarsi o fare pic-nic; é un pò uno zoo nel senso che durante la passeggiata si incontrano renne, alci, linci, orsi, bufali, foche, scoiattoli ecc.; é un pò un pezzo di storia svedese nel senso che vengono ricostruiti gli usi e costumi di questo paese con abiti, lavori, case, arredamenti, a volte sembra di essere dentro un presepe, eppure è vita di Svezia!

Per cena scegliamo un posto sicuro, non sarà assolutamente “tipically Swedish” ma non ci deluderà… Sto parlando di un pub irlandese della catena O’ Connells, già sperimentato più volte in Gran Bretagna e in cui stasera ci nutriamo di classicissimi: steak (bistecca) con verdure per me e fish and chips per Tati, pinta e fanta, il tutto per “soli” 420 SEK… non mi abituerò mai a questi prezzi. Passeggiatina con acquisto di un paio di gadget e siamo pronti per l’ultima dormita all’Anedin Hostel. Have a good night.

GIOVEDì 22 AGOSTO

Pazza idea di Tati. Un’idea che non ci appartiene, ma che ha origine nel nostro immedesimarci sempre nel posto che stiamo visitando. Non siamo shoppingari (soprattutto in vacanza) ma Stoccolma vuol dire Ikea, la prima Ikea, dove tutto ha avuto origine. E così prendiamo l’autobus gratuito (avete letto bene) messo a disposizione dei cittadini (e dei turisti) che in 20 minuti ci porta dal centro città alla zona industriale dove c’é la famosa struttura gialla e blu. Da fuori è identica a quelle in Italia, l’interno effettivamente è più particolare con questa forma circolare che ricorda vagamente il Guggenheim di New York. In barba a tutti sfruttiamo la gita per pranzare ad un prezzo ridicolo: salmone al forno con verdure al vapore, polpette di carne con purè, acqua e coca cola per soli 80 SEK (meno di 10€) e vi assicuro che abbiamo mangiato davvero bene. Vi faremo sorridere ma ci sentiamo di consigliare una “corsa gratuita” fino all’Ikea per gustarvi un pasto ad un prezzo spettacolare (visto soprattutto quanto si spende in centro). Rientrati facciamo spesa e riprendiamo i nostri bagagli. By by Svezia, noi ce ne andiamo in Finlandia. Di pomeriggio ci imbarchiamo sulla nave Serenade (della compagnia Tallink Silja Line) e domattina alle 10 saremo ad Helsinki. L’imbarcazione è bella e con tanta animazione (per chi piace), ma la cosa più interessante è che per 40 euro a testa ci facciamo il viaggio e la notte in cabina… un affarone!

VENERDì 23 AGOSTO

Helsinki ci abbraccia con un tepore inatteso. Mattinata di perlustrazione nella zona porto, facciamo due chiacchiere con gli amici del Tourist Informaion e sfruttiamo il mercato per il pranzo: paella di pollo e salmone con verdure a 13€, un’occasione da non perdere. Alle 14 puntuali come orologi svizzeri in Finlandia attendiamo le chiavi dell’appartamento. Wow! Dopo quattro notti in cabina abbiamo a disposizione una reggia (in via Vironkatu, da consigliare anche per il prezzo). Visita alle due cattedrali della città (una luterana ed una ortodossa), passeggiata lungo la costa fino agli spaccaghiaccio e giro in centro, dove c’é un pò più di vita. Ed é lì che scopriamo che questo fine settimana c’è il Syystober (immaginate un Oktoberfest molto molto più in piccolo) ed è impossibile resistergli. Patatine fritte, bruschetta ed un paio di birre finlandesi, indispensabili per far uscire un pò d’inglese nelle conversazioni con i vicini di seduta.

SABATO 24 AGOSTO

Tanta strada a piedi in questo sabato. Il nostro peregrinare ci porta a scoprire chiese, parchi, monumenti e perfino la spiaggia di Helsinki, con tanto di sabbia e un paio di coraggiosi che fanno il bagno. Alla sera arrivo un pò stanco e con la sensazione che la città non abbia mantenuto le aspettative, lasciandoci con davvero poche emozioni e flash positivi. Per tirarci su ceniamo allo Zetor (di fronte alla stazione), un ristorante che avevamo notato la sera prima e che merita sicuramente la visita. L’ambiente è particolare e suggestivo, ci sono trattori e tante altre stranezze all’interno del locale. Noi ceniamo con stufato di renna, padellata (un piatto con salsicciotto, patate, uovo all’occhio di bue, rapa e cipolle, servito in una scodella di alluminio), crostata ai mirtilli blu e la migliore birra bevuta da quando sono partito, la Lapin Kulta (me la devo ricordare), il tutto per poco più di 50€, quindi siamo nella media. Noi paghiamo e ce ne andiamo a dormire (domattina il traghetto per Tallinn parte alle 7.30), ma il locale si sta animando di gente che schiamazza, ride, balla e ha voglia di festeggiare, insomma, lo consigliamo anche per una bevuta del dopo cena. Bye bye Finlandia. Forse come ci avevano detto due signore davanti ai loro boccali di birra al Syystober, per vedere la vera nazione saremmo dovuti andare in altre città o paeselli (loro suggerivano Tampere e Porzo) ma il tempo a disposizione era questo e me ne vado con un pizzico di delusione. Domani sarà Estonia, un’altra storia. Di sicuro un’altra pagina di questo diario.

DOMENICA 25 AGOSTO

Dopo un breve viaggio in nave raggiungiamo il porto di Tallinn alle 9.30 e, sarò monotono e ripetitivo ma, fa caldo, talmente tanto caldo che questi due giorni estoni li abbiamo quasi sempre vissuti in maniche corte. Cominciamo con il consigliare il 16€ Hostel dove spendiamo 64€ per le due notti senza colazione. Sistemazione ottimale, appena fuori dal centro e in una zona veramente tranquilla; stanze grandi, wi-fi libero e due computer per gli ospiti disponibili alla reception, in più la mattina sauna e (piccola) piscina gratuita dalle nove alle undici. Dato questo buon consiglio passiamo alla Old-Town il cuore pulsante di Tallinn. E’ un vero gioiellino per gli occhi, le vie si susseguono una più carina dell’altra, molto pro-turisti per carità con tanti negozi di souvenir e locali e ristoranti pronti ad accogliervi, ma ci sta, basta sapersi muovere. Alle 11.30 ci siamo presi la messa in estone nella imponente chiesa di Santa Maria della Vergine (Toomkirik) mentre per mangiare abbiamo scelto The Dubliner. Sarà il nostro unico pasto “non tipico” a Tallinn ma chi ama i pub irlandesi non può non andarci, i prezzi sono vergognosamente bassi! Per cena invece ci facciamo una zuppa e tre pie (torte salate) al The Draakon (sotto la Old Tower), locale piccolo ma molto suggestivo, in poche parole abbiamo mangiato con 7€ in due. Proseguiamo la serata ascoltando un improbabile trio che canta Toto Cutugno e il meglio del trash italiano anni 80 (cantante e bassista di Molfetta, trombettista di Liverpool e percussionista di Belgrado) in un localino affollato di connazionali. Eh già ci siamo “cascati”.

LUNEDì 26 AGOSTO

Piccola escursione fuori dalla Old Town: di prima mattina, passando per il chilometro della cultura, arriviamo a Patarei, ma con mia grande delusione la vecchia prigione apre i battenti ai visitatori alle 12.00 (e Tati se la ride…). Dopo una breve occhiata da vicino al mare ritorniamo fra i confini sicuri ed inizia il tram tram dei regalini. Ancora passeggiate fino ai belvedere e una divertente lezione di tiro con l’arco con tanto di venti frecce scagliate verso il bersaglio. Pranzo al The Kompressor (suggerito da Tripadvisor, molto economico) per mangiare i famosi e pesanti pancake farciti di ogni cosa e cena all’Eslander dove abbiamo gustato il buffet da 10€ con dodici assaggi di ricette medievali e prodotti tipici, fra cui segnaliamo la lenticchia, l’alce e le salsicce di cinghiale; comunque tutto davvero buono e in un ambiente caratteristico. In conclusione Tallinn merita un fine settimana, è molto carina, non é impegnativa e i prezzi del mangiare e del bere fanno stare bene.

MARTEDì 27 AGOSTO

Sveglia alle ore 7, c’é un altro trasferimento da affrontare! Quattro passi a piedi, un autobus e arriviamo in Autobussjama, il quartier generale per tutti i grandi spostamenti via bus. Qui attendiamo il nostro Lux Express (già prenotato dall’Italia via internet) che con 20€ a testa e quattro ore e mezzo di viaggio ci porta da Tallinn a Riga (Lituania) dove trascorreremo la nostra ultima serata. Avevamo scelto questa città quasi esclusivamente perché il volo di ritorno per l’Italia era il più economico, ma ammettiamo subito che è una gran città. Ristrutturata nei primi anni novanta, Riga appare sontuosa, elegante, giovanile, viva, insomma un’autentica sorpresa. Tralascio il commento sul Big Bed Hostel dove abbiamo soggiornato, diciamo che siamo capitati al momento sbagliato, ma sicuramente non mi rivedranno. Ci addentriamo nelle vie e giriamo il più possibile nel nostro pomeriggio a disposizione, già la vista che regala il ponte con il “Freedom monument” merita un circoletto rosso: davanti al National Opera, col fiume, i fiori e le stradine che dipingono un bell’acquerello. E’ l’ora dell’aperitivo (anche se qui non sanno cos’è), le strade e i locali brulicano di gente, in ogni piazzetta si organizzano concerti ed eventi tutte le sere. Assaggiamo il Black Balsam (la bevanda tipica di qui) e rischiamo di rovinarci l’appettito, ma l’atmosfera é coinvolgente, non ci si può fermare, visitiamo St. Peter e St. Jacobs prima di finire su un bel tavolinetto all’aperto a mangiare un pò di ciccia ed ascoltare musica. (Tati: segnalo la strawberry soup che potete gustare al locale della Paulaner vicino al Freedom Monument…. Una roba grossa!)

MERCOLEDI’ 28 AGOSTO

Abbiamo ancora una mattinata e cerchiamo di sfruttarla. Giretto dei parchi e della zona Art Nouveau (veramente splendida ma solo per gli esperti di architettura), l’impressionante Central Market e la Cattedrale Ortodossa, in cui osserviamo la messa secondo il loro rito. Stop! E’ ora di tornare a recuperare i bagagli. Riga la consiglio, vale proprio la pena di spenderci almeno due o tre giorni, soprattutto adesso che non è ancora eccessivamente turistica. Bando alle ciancie. Ci aspettano due aerei ed un treno prima di tornare a casina a notte fonda. Sempre Ryanair Riga-Bruxelles e Bruxelles-Bologna poi treno fino ad Ancona. Alla prossima.

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nuovi nati a Skansen (Stoccolma)

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Tallinn in vetrina

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la vera affumicatura

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scorcio di Riga

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Riga incomprensibile!!!!

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quando il coraggio si chiama FAME!!!



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