A spasso per l’Umbria
Conosciamo molto bene le città umbre più importanti, per questo abbiamo deciso di visitare piccoli borghi, che non sono conosciuti dal grande turismo di massa, ma non per questo meno interessanti e importanti.
Abbiamo visitato: Bevagna, Montefalco, Foligno, Abbazia di Sassovivo, Deruta e Todi.
Bevagna è considerato, uno tra i borghi insieme a Montefalco più belli d’Italia. Si gira in poche ore, è una piccola bomboniera, la sua impronta è tipicamente medievale e si riscontra la sua origine dagli antichi palazzi e dalle vie e vicoli stretti, ci sono tante testimonianze di epoca romana, abbiamo fatto un biglietto cumulativo al Museo Civico di 3,50 e la guida ci ha accompagnati a vedere il mosaico romano all’interno di un palazzo e un particolare e meraviglioso teatro denominato Francesco Torti, la visita al museo civico non c’era perché attualmente è in ristrutturazione. In questi tre giorni di fine aprile c’erano delle feste medievali, tutto il paese era in festa con canti e balli, la sera venivano aperte le taverne e tutti erano vestiti in costumi d’epoca. Nel paese si possono vedere botteghe medievali, dove esperti artigiani, dimostrano che il tempo non passa, svelando i segreti della loro produzione, usando tecniche e strumenti medievali, ci sono i mastri cartari, mastri ceraioli, tessitrici di telaio e dipintori, questo circuito culturale dei mestieri medievali, costa a persona 3 euro, noi abbiamo visto le botteghe da fuori.
Ci hanno consigliato di ritornare a Bevagna l’ultima decade di giugno, dove c’è la grande festa medievale chiamata Il mercato delle Gaite ossia i quattro quartieri si trasformano per questo evento molto importante, facendo ritornare il turista, al periodo passato. Lo spirito di competizione è alla base della manifestazione e si concretizza nella partecipazione a quattro gare: gara del mercato, gara dei mestieri, gara gastronomica e gara sportiva di tiro con l’arco. Centro della cittadina e Piazza Silvestri, si affacciano il Palazzo dei Consoli (all’interno c’è il teatro), la chiesa romanica di S. Silvestro, costruita nel 1195, con un pregevole portale e la chiesa di S. Michele. Degna di visita è anche la chiesa di S. Agostino con i suoi affreschi, di scuola senese.
Abbiamo pernottato in un bellissimo hotel al centro storico Palazzo Brunamonti, ci siamo trovati molto bene, e questa è stata la nostra base per vedere le altre cittadine, sono tutte vicine, distano pochi chilometri l’una dall’altra, per cui anche se non si dispone di molto tempo non ha importanza. I ristoranti sono molto cari all’interno delle mura, per cui ci hanno consigliato un ristorante a 4 km da Bevagna, abbiamo cenato con un antipasto a buffet, due primi, due secondi, due contorni, e dessert, il menù è fisso e il tipo di cucina cambia spesso, noi abbiamo mangiato cucina tipica tirolese, pagando 20 euro a persona, si chiama Ristorante Alla Via di Mezzo – Via di Mezzo, 1 – Torre del Colle – Bevagna, tel. 0742/362074 la prenotazione è obbligatoria perché è sempre pieno.
Montefalco vanta l’appellativo di “Ringhiera dell’Umbria”, dai suoi belvedere si gode uno scorcio unico della regione, è un paese tutto in salita, per cui è consigliabile l’uso di scarpe comode, dalla porta principale si percorre il corso principale, che sfocia nella bella piazza del Comune, si affacciano interessanti edifici rinascimentali e il palazzo comunale, costruito nel Duecento.
L’itinerario di visita, non può che cominciare dalla Chiesa Museo di San Francesco: essa rappresenta una sintesi della storia, della cultura e della tradizione di Montefalco.
Il museo si articola in tre spazi espositivi: la ex chiesa, nota in tutto il mondo per gli affreschi delle Storie della vita di San Francesco di Benozzo Gozzoli (1452), dove si conservano una Natività del Perugino e affreschi di Scuola umbra del ‘400; la pinacoteca, dove sono custodite molte opere di Francesco Melanzio, pittore montefalchese e la cripta, in cui si possono vedere, reperti archeologici, sculture e frammenti di varie epoche. Il biglietto costa 5 euro. Assolutamente da non perdere, l’acquisto del protagonista principale della città: il vino – il Sagrantino e il Rosso di Montefalco Abbiamo fatto una passeggiata a Foligno, vi consigliamo di vedere nella piazza principale il duomo del XII sec. In stile romanico, e il Palazzo Trinci, oggi sede della Pinacoteca e del Museo Archeologico, (stiamo stati fortunati perché l’ingresso era gratuito), sempre sulla piazza si affaccia il Palazzo Comunale, ma era in ristrutturazione.
Foligno è famoso per la Giostra della Quintana, che si svolge a giugno e a settembre, è una gara a cavallo in costume, i rappresentanti dei dieci rioni della città si sfidano in un torneo cavalleresco seicentesco. In campo li attende la scultura in legno denominata Quintana, raffigurante un guerriero che regge anelli di dimensione decrescenti, che devono essere infilati dai cavalieri lanciati in galoppo.
A qualche chilometro da Foligno, abbiamo visitato la bella Abbazia di Sassovivo, che sorge solitaria nel verde di un bosco di lecci. Fu fondata dai Benedettini intorno all’XI secolo, fu un attivo centro culturale nel corso del Trecento e cominciò a decadere nella seconda metà del XV secolo. Dell’antica abbazia, oltre alla piccola chiesa, rimane lo splendido chiostro romanico, risalente al 1229, con 128 colonnine. Dall’abbazia c’è un bellissimo panorama.
Deruta, è una piccola cittadina, famosa per la produzione della ceramica, dalla porta di S. Michele Arcangelo, si accede al centro storico, si può visitare la chiesa di S. Arcangelo, con la facciata ornata di mattonelle decorative, la fontana, la piazza dei Consoli, e il Palazzetto Municipale, dove nell’atrio sono raccolti reperti archeologici, ospita la Pinacoteca e il Museo della Ceramica, tutto il centro storico ha negozi che vendono prodotti naturalmente in ceramica, la cosa che ha colpito più la nostra attenzione è il Santuario della Madonna dei Bagni, che si trova fuori la città, dove sono raccolte oltre 600 mattonelle votive in maiolica, eccezionale testimonianza di fede e di arte popolare, dal ‘600 ai nostri giorni, credo che sia unico nel suo genere. Prima di ritornare a Roma, abbiamo deciso di fare un ultima gita e siamo andati a visitare Todi, anche essa come Montefalco è in salita, ma si può disporre anche di scale mobili. Situata nella parte alta, si trova la piazza del Popolo, considerata una delle più belle piazze medievali d’Italia, si affacciano il palazzo dei Priori, i palazzi del Popolo e del Capitano, che uniti formano, il palazzo Comunale, e in fondo si vede il duomo (sembra una cartolina). Nel palazzo del Capitano, abbiamo visto la Pinacoteca con la sua raccolta di opere di ceramica, oreficeria e dipinti di scuola umbra e il Museo etrusco-romano con l’esposizione di sculture, ceramiche e altro materiale archeologico rinvenuto nella zona. Il costo del biglietto è di 3,50 euro. Nel Duomo, vi è un bellissimo affresco raffigurante il giudizio universale, oltre alle altre sue ricchezze.
Una chiesa molto bella, da visitare è la gotica di S. Fortunato, sorge maestosa su un’alta scalinata, nella cripta si trova la tomba di Jacopone da Todi.
Situata fuori dalle mura di trova la chiesa di S. Maria della Consolazione. Ci ha ricordato molto la chiesa di S. Biagio a Montepulciano, infatti anche essa è stata eseguita probabilmente su disegno del Bramante.
Girando per la cittadina, si trovano resti di epoca romana, i nicchioni, la porta romana e ruderi dell’anfiteatro romano.
Abbiamo terminato la nostra vacanza e siamo stati molto contenti perché la nostra Italia è meravigliosa, sia nei grandi centri che nei piccoli.