A spasso per l’est europeo

Una vacanza in moto toccando alcune delle città più belle
Scritto da: adriyamaha
a spasso per l'est europeo
Partenza il: 30/07/2010
Ritorno il: 25/08/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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VENERDÌ 30 LUGLIO

Finalmente oggi è il grande giorno, terminato di lavorare, alle 18 io e Rosemary siamo a casa, dobbiamo fare ultimi preparativi per la partenza, la moto è gia bella pulita, ‘benzata’ e caricata di bagagli dal giorno prima. Sfruttando la chiusura di 4 settimane della mia ditta, si è deciso di fare una vacanza senza limiti di tempo. Sarà la mia ultima vacanza impegnativa e lunga in moto, quindi ho cercato di fare un piccolo riassunto di posti visti in questi anni e con l’aggiunta di qualche posto nuovo.la partenza è fissata per le 21.30 con prima tappa praga, dove calcolo di arrivare tranquillamente entro le 12 di sabato, cosi sfrutteremo il fine settimana. Purtroppo, dopo una giornata abbastanza soleggiata, verso le 20 cominciano ad ammassarsi in cielo dei nuvoloni neri, e poco dopo comincia un fortissimo temporale.come inizio non è male. Non ci resta che rimanere ad aspettare, verso le 22.30 termina di piovere, verso le 23 il cielo si sta svuotando delle nuvole, ok, è ora di partire. Si era pensato di fare molta strada normale almeno fino a lago di Garda, ma il tempo perso ci obbliga ad entrare subito in autostrada. All’uscita di peschiera del Garda, siamo gia stanchi, non so se è l’età, o lo stress per il ritardo alla partenza o per la mancanza di motivazioni, per un attimo ci viene quasi l’idea di tornare indietro. Fughiamo ogni dubbio, prendiamo tangenziale fino ad Affi, entriamo in autostrada del Brennero e puntiamo verso Vipiteno, dopo avere comperato una vignetta per l’autostrada austriaca. Verso il passo brennero, la temperatura è molto fredda, ci mettiamo tuta dell’acqua per stare un po al caldo, e fa impressione vedere i tanti viaggiatori che scendono dalle macchine in bermuda, cannottiera e ciabatte…. vabbe. Per statale arriviamo fino ad innsbruck, da dove poi entriamo in autostrada e ci rimarremo fino a confine con repubblica ceka. Durante traversata di austria e germania, rimaniamo molto colpiti dal prezzo del caffe espresso, in media costa 2.7 euro a tazzina… se penso che in italia si era fatto scandalo a 1 euro… passiamo il confine in riserva sparata, cambiamo soldi, faccio benzina e ci fermiamo in un mercato cinese, cera pure l’ultima volta che ci ero passato, nulla sembra cambiato.sempre in autostrada arrivamo a praga verso le 15, ci sono gia stato anni fa, cerco di andare a memoria. Purtroppo la zona che era piena di affittacamere, adesso non ha più nessun cartello, troviamo in una specia di corte ottocentesca con all’interno pure piccola area per camper e tende, costo camere 44 euro, però la tv non si vede. Dopo esserci riposati, nel tardo pomeriggio ci facciamo piccolo giro in centro. Ci sono cantieri da tutte le parti, sensi unici nuovi, alcuni provvisori… fatico non poco per arrivare in piazza Venceslao. Non riesco nemmeno a capire le soste a pagamento, hanno diversi orari, vabbè, la rischiamo. Il centro è pieno di turisti, c’è anche un festival folcloristico, rivedo pure gli stessi night di un tempo. Torniamo verso l’albergo che si trova in periferia, ma prima ci fermiamo a mangiare in un locale dal nome un po equivoco, Ladronka, però si mangia bene e a prezzo economico.

DOMENICA 1 – PRAGA

Il tempo è bello, porterò rose a kutna hora, dove nella frazione di Sedlec si trova l’ossario di Sedlec, una chiesa abbellita con le ossa di 40 mila morti di peste. Sono circa 60 km da Praga, ma sbagliando uscita di autostrada, allungo di molti km tra la campagna e paesini sperduti. Salutiamo pure 2 motociclisti fermi accanto ad una audi, mi accorgerò solo dopo che era una macchina civetta della polizia e che loro erano stati probabilmente pizzicati e si stavano prendendo un bella multa. Arrivati finalmente sul posto, mi accorgo che la sorpresa che pensavo, non era affatto una sorpresa, perchè Rose aveva gia visto un documentario in tv. La chiesa è di piccole dimensioni, però ha ossa da tutte le parti, dai candelabri, ai soprammobili, due piccole cappelle sono letteralmente sommerse da teschi, c’è pure un lampadario che se non fosse perchè è realizzato in quel modo, sarebbe di pregevole fattura. Terminata la visita torniamo verso Praga, ma pure qui sbaglio strada e la allungo di parecchio. Arrivati in città, ci portiamo sulla collina degli impianti sportivi da dove cominceremo la visita. Si parte dalla torre-simil-eiffel da dove si può godere di un bel panorama sulla città. Si passa al museo degli specchi, scendiamo al castello con la basilica di Santo Stefano, vagamente simile al duomo di Milano, scendiamo in pianura, percorriamo il ponte Carlo sempre pieno di artisti e ambulanti e poi risaliamo per arrivare alla moto e tornare all’albergo, ma prima percorriamo una galleria che passando sotto la città ci porta dalla parte opposta. La sera ci vediamo il centro da piazza Venceslao fino a piazza Vecchia e alla torre dell’Orologio. C’è moltissima gente, l’unica cosa che ho notato è che in piazza Vecchia, a differenza dell’altra volta, non ci sono piu persone sedute per terra, chi a leggere, chi a cantare, parlare ecc… E’ tardi, si va a dormire che l’indomani si parte

LUNEDÌ 2

Il tempo non è bello, sembra che voglia piovere, ci mettiamo tute acqua e partiamo, prima tappa il circuito di Brno che raggiungiamo alle 12. Il tempo adesso è soleggiato, ci fermiamo un po a guardare i motociclisti che stanno girando in pista, ma poi ripartiamo, sempre in autostrada dobbiamo raggiungere la frontiera polacca di cesky tezin, ma prima devo uscire a cercarmi un benzinaio in qualche villaggio perchè sono di nuovo in riserva sparata, fortuna che ad un distributore accettano gli euro e che la signora al bancone anche se parla altra lingua, si impegna per riuscire a capirci, ci facciamo anche uno spuntino. Entrati in Polonia, dovremmo prendere per Cracovia, solo che seguendo i cartelli, finiamo quasi vicini a Katowice, piuttosto lontani dalla meta, le strade sono buone, ci sono similautostrade dotate di velox fissi e bisogna stare attenti ai passaggi pedonali e semafori. Cracovia è lontana, quindi ci fermeremo ad oswiecim e troviamo alloggio da katy, una ragazza che gestisce con il fratello una piccola pensione, costo 25 euro la doppia. Oswiecim non è cambiata per nulla da quando ci ero stato anni fa, i locali per mangiare alle 21 chiudono, i kebab tirano le 22, qualche pub in centro rimane aperto, mancano solo le zanzare.

MARTEDÌ 3

Tempo nuvoloso, oggi è prevista la visita dei lager di auschwitz, katy gentilmente acconsente a lasciare i bagagli da lei, passeremo nel pomeriggio a prenderli. Cominciamo dal primo campo, allestito a museo, si spazia dalle teche piene di capelli, vestiti, scarpe, valigie e altro appartenuti ai prigionieri, si può vedere il muro delle fucilazioni, le segrete delle torture , i forni crematori, le camere a gas e altro.., si apprezza di più rimanendo in silenzio.molti turisti vanno e vengono, ci sono 2 moto con targa italiana, cè anche un folto gruppo di militari israeliani. per vedere tutto ci vuole qualche ora. ci spostiamo poi nel secondo campo, birkenau, molto più grande e dove si è consumato lo sterminio maggiore. appena arrivati, comincia a piovere, ci ripariamo come tutti gli altri dove capita, riusciamo giusto a vedere qualche baracca e fare qualche foto, dopo 1 ora, il tempo sembra migliorare un po, ma è tardi, sono le 16, dobbiamo andare a prendere i bagagli e partire.peccato, ci penserò io a fare piccolo riassunto a rose di quello che non abbiamo potuto vedere. caricati bagagli, dato bacio a katy, partiamo in direzione cracovia, sono circa 60 km, ma ha ricominciato a piovere, tutta strada normale e trafficata, teniamo media di 50-60 kmh, dobbiamo fare sosta perchè l’acqua ci ha stancati troppo, alla periferia di cracovia cerchiamo un albergo e dopo un pò di girovagare ci fermiamo ad uno molto carino e un po fuori mano, è nuovo, costo 50 euro con colazione a buffet.continua a piovere, rinunciamo a fare un soppraluogo della città, rimandiamo al giorno dopo.

MERCOLEDÌ 4

Cielo nuvoloso ma almeno non piove, dopo ricchissima colazione dove mangiamo di tutto, andiamo in centro, sono circa 15 km. passiamo il ponte sul fiume vistola e parcheggio la moto vicino al castello di wawel .era il quartier generale ai tempi dell’occupazione nazista . facciamo visita all’interno delle fortezza, cè il palazzo reale, la cattedrale. da una torre si scende per delle scale fino ad una grotta che si trova sotto il castello, è chiamata la grotta del drago, perchè si narra che era abitata da un drago, che è il simbolo di cracovia, e che fu ucciso con astuzia dagli abitanti, all’uscita di questa grotta cè un drago di ferro che a intervalli lancia fiammate dalla bocca.a piedi arriviamo fino alla piazza centrale, molto bella, piena di locali, facciamo conoscenza con un gruppo di ragazzi di bologna, devono andare in pellegrinaggio a piedi fino al santuario di czestochowa, 150 km in 6 giorni.visitiamo la basilica, ci sono 2 entrate, la prima che si trova davanti è a pagamento, pure per le foto si paga supplemento, la seconda entrata che è sul fondo è libera, però è vietato fare le foto.sarà la prima e unica volta che pago per entrare in una chiesa.seguendo la guida, ci dirigiamo verso il ghetto ebraico di Kazimierz, dove hanno girato alcune scene di shindlers list e poi sempre a piedi ci dirigiamo verso la fabbrica di oskar shindlers, quella è ormai sparita, è rimasta solo la scala e il suo ufficio, ma al suo posto è stato creato un interessante museo sull’occupazione nazista di cracovia. terminata la nostra visita, ritorniamo verso il centro costeggiando la riva del fiume, pieno di gente che passeggia, gira in bici o corre.bello anche questa parte.facciamo una visita al collegio dove ha vissuto il papa giovanni paolo secondo, ma ormai comincia a fare buio, ceniamo in altro locale simil-cinese e poi ultimo giretto nella piazza, sempre più piena di gente, peccato che i monumenti sono male illuminati.torniamo alla moto che abbiamo lasciato sola tutto il giorno e poi si parte per l’albergo, che domani si parte.

GIOVEDÌ 5

Tempo sembra bello, partiamo in direzione sud e prima del confine slovacco, dopo il paese di chyzne ci fermiamo per spendere gli ultimi sloti rimasti in benzina, mi compero anche un kit di pronto soccorso, con 2 euro mi danno una scatola dove all’interno si trovano 4 cerotti, una spilla e 3 garze, chiedo se cè un errore….niente errore, questo è quello che contiene il kit.facciamo anche 2 parole con un gruppo di customisti ungheresi che stanno partendo per andare a barcellona.troviamo pure pattuglia che ci guarda dal basso della discesa che cè poco prima del confine, ma sono a 50 kmh .il tragitto in slovacchia scorre tranquillo, attraversiamo i monti tatra, la strada è buona, cè molto verde, passiamo dal passo dove si trova il paese di donovaly, una località sciistica molto frequentata, ci sono diversi motociclisti in zona.proseguiamo verso sud e al confine di sahi, prima facciamo benzina, poi entriamo in territorio ungherese.qui mi devo procurare la vignetta per le autostrade, mi fanno uno scontrino con tipologia mezzo, nazionalità e targa, costo di circa 3.5 euro per 4 giorni.proseguiamo sempre verso sud ed arriviamo verso le 17 a budapest, essendoci stato pure anni fa, cerco di andare a memoria, ma resto imbottigliato dall’intenso traffico del dopolavoro, non riesco a uscirne, cerco di arrivare almeno al fiume danubio, da li costeggiando cerco di andare alla periferia ovest, da dove con un po di fatica raggiungo una zona collinare con alcuni hotel.scegliamo l’unico con camere libere, costo 50 euro con colazione, piuttosto misera, ma la signora che lo gestisce parla italiano.la sera ci facciamo piccolo giro in centro, porto rose al ristorante dove ero stato la prima volta, si mangiava bene ed abbondante, il prezzo era economico e le cameriere parlavano italiano.arrivo sul posto con un po di fortuna, tra sensi unici e lavori stradali, ma mi accorgo che adesso le cose sono un po cambiate, ottimo cibo, porzioni normali, cameriere che non parlano italiano e sopprattutto prezzo in media con occidente.ormai è tardi, prima di tornare in albergo, rapida visita alla collina gellert, da dove si può ammirare la citta e i ponti di budapest illuminati.

VENERDÌ 6

Ci svegliamo con un forte temporale, tra lampi e tuoni piove tutta la mattinata, si calma solo verso mezzogiorno, aspettiamo un attimo che ci sia qualche schiarita e poi portandoci le tute dell’acqua ci mettiamo a visitare la città.torniamo per prima tappa alla collina gellert, per vedere la città alla luce del sole, poi scendiamo verso la riva del fiume e parcheggiamo sotto la collina di buda e a piedi saliamo fino al bastione dei pescatori, chiamato cosi perchè fu difeso dai pescatori durante un tentativo di conquista, dalle sue terrazze si offre una magnifica vista sulla citta di budapest e sul danubio, il palazzo del parlamanto si trova praticamente di fronte sulla riva opposta, per fare una foto panoramica bisogna quasi fare la fila.il libro guida la classifica come una delle terrazze piu belle al mondo, vicino si trova pure la chiesa di mattia corvino, uno dei piu grandi re ungheresi.sempre a piedi ci dirigiamo verso il palazzo reale di buda, dimora di re.attulamente è sede di musei, in una ala cè la casa del presidente ungherese.il cielo si riempe di nuvoloni neri all’orizzonte, torniamo verso la moto per dirigerci da un’altra parte della città, dove si trova la piazza degli eroi.il tragitto è reso difficiltoso da una scrosciata d’acqua e dalla chiusura di un ponte che mi ha costretto a seguire un itinerario a caso, arrivati, parcheggiamo vicino ad un parco con laghetto, in zona si trova pure lo zoo e il luna park.a piedi raggiungiamo la piazza, la più grande della città, ai lati si trovano i musei di arte, nelle vicinanze si trova il parco del millenio, cè pure il castello caratteristico di Vajdahunyad che sorge su un isolotto, che vale assolutamente una visita, anche per una statua detta dell’anonimo.ormai si fa tardi, abbiamo visto quella che cera da vedere, torniamo alla moto e ci dirigiamo verso l’hotel, ma ricomncia a piovere, non ci fermiamo nemmeno a mettere la tuta nella convinzione che durerà poco….sbagliato, arriviamo abbastanza bagnati, fortuna che il giubbino in cordura è un po impermeabile.la sera ci fermiamo nel ristorante sotto il parcheggio dell’albergo, un bel goulash aiuta a stare meglio.terminata la giornata e l’acqua, il cielo si sta schiarendo finalmente.

SABATO 7

Tempo con sole e nuvole, con un po di difficolatà esco da budapest e mi immetto sulla statale che ci porterà al confine rumeno. C’è molto traffico di auto con targa italiana, tutti che vanno di fretta con pedale pesante, particolare un suv audi con targa rumena, continua a sorpassare costringendo quelli di senso opposto a spostarsi.rimango di nuovo in riserva e dopo decine di km senza benzinai, sono costretto ad uscire in un paese piuttosto grande alla ricerca di un distributore.manca ormai poco alla frontiera, alle spalle arriva altra audi con targa austriaca a palla, sorpassa con azzardo chiunque gli capita a tiro, la ritrovarò a circa 2 km dal confine fermata ad un posto di blocco….arriviamo alla dogana di borcs, cè molto traffico, tra un controllo e l’altro, resto fermo 1 ora, comunque in buona compagnia di altre persone.ci ridanno documenti, tutto ok, si riparte non prima di avere tirato avanti di 1 ora l’orologio, adesso sono le 16.arrivato alla città di oradea, chiedo informazioni stradali ad una coppia, lui fa trasportatore tra italia e romania, parla italiano.viaggiando un po veloce, prendo la strada per deva, e arrivato verso bejus, faccio deviazione per chiscau, c’è da vedere la pestera ursilor.arriviamo sul posto poco prima che entra ultimo gruppo per la visita guidata, parcheggiamo e ci aggreghiamo pure noi.si entra in questa grotta, all’inizio ci sono solite luci colorate che danno immagini suggestive alle varie zone, poi si arriva al posto dove ci sono i resti di un orso preistorico, rimasto intrappolato nella grotta assieme ad altri 140 orsi in seguito ad una frana. terminata visita e tornati all’aperto, riceviamo notizie da adela, una amica rumena, che si trova in zona di alba iulia, sono ormai le 19, lei è a circa 150 km, decidiamo di non fermaci per la notte e partiamo per raggiungerla.la strada fino al paese di brad è in condizioni non buone, ci sono tratti belli ad altri pieni di buche, dobbiamo arrivare alla statale principale prima che faccia buio.arrivati a deva, prendiamo direzione brasov, e prima di alba iulia, facciamo deviazione per il paese di cugir, dove ci aspetta adela, sono le 22.ceniamo con sua famiglia e poi ci porta alla casa dove dormiremo, è stata costruita da suo papa, si trova al confine con un bosco, il giardino è pieno di alberi da frutta.oggi è stato un bel tappone, siamo molto stanchi.

DOMENICA 8

Sveglia tardi, non abbiamo fretta, facciamo con adela, che è in sella alla sua virago 250, un piccolo giro nelle zone e in centro, nel pomeriggio ci spostiamo verso alba iulia, dove veniamo raggiunti da adrien, customista amico di adela. ci fermiamo in un motel al prezzo di 12 euro la notte , dopo avere sistemato i bagagli scendiamo e troviamo al banco un altro motociclista.si chiama nicu, possiede una moto guzzi nevada, passava di li per caso, ha visto le moto parcheggiate e si è unito.ci offre di portarci tutti in un giro nelle colline circostanti.le strede sono belle e piene di curve, io mi prendo una puntura di insetto sopra occhio sinistro, poi cominica a piovere e torniamo indietro.è una pioggia molto strana, è a tratti, piove qui e la a macchie.appena smette di piovere, ad adrien gli succede un imprevisto, gli si spezza la catena della moto, ma nella sfortuna è fortunato, perchè ci troviamo in un centro abitato e la maglia rotta è quella che precede la giunta.ok, si comincia con la riparazione sotto la guida esperta di nicu, io mi limito a fare da aiuto e a dare i pochi attrezzi che dispongo.coinvolgiamo gli abitanti di una casa vicina, dove abita un ragazzo di nome emilio, che lavora a roma da 10 anni. ci forniscono un flessibile e alcune chiavi che non abbiamo.in circa 30 minuti la catena è riparata e montata.per ringraziamento, nicu si offre di portare a fare un giro la bella sorella di emilio.ripartiamo e nicu ci invita a casa sua, è innamorato della moto guzzi stelvio, si è promesso che appena finisce di costruire la sua casa, l’aquisterà, nel frattempo nel garage possiede anche un mz.torniamo ad alba, salutiamo i nostri nuovi amici e con adela andiamo a cenare, fare una passeggiata e poi ci salutiamo, ci rivedremo tra 2 settimane.

LUNEDÌ 9

Il tempo è nuvoloso , partenza, ci dirigiamo verso sibiu, la statale attraversa il centro, cè grande traffico, ci vorrà piu di 30 minuti per uscirne, provo a fare prelievo con bancomat, ma non funziona, mi dice accesso negato, chiamo a casa, faccio controllare in banca e mi dicono che per loro è tutto ok, ma non è cosi, negli altri paesi ho cambiato il contante, ma adesso sta scarseggiando, togliendo i soldi per il ritorno, non ci rimane molto, cè serio rischio che se la situazione non si sblocca, ci toccherà tornare indietro molto prima.riempio serbatoio moto e poi arriviamo fino al paese di cartisoara, dove prenderemo per la strada transfagarasan che ci porterà sul passo piu alto della romania, una strada che dicono sia tra le piu belle d’europa.il tempo peggiora, la prima parte di salità è piacevole tra boschi e bel asfalto, ma poi comincia a piovere, ci sono nuvole basse che fanno nebbia, saliamo accodati alle macchine a velocità bassissima, cè poca visibilità, non si può ammirare il panorama.arrivati in cima, smette almeno di piovere, cè molto turismo, salutiamo qualche motociclista che è salito dalla parte opposta.non era sicuramente la giornata migliore per salire, ma era gia la terza volta che ci provavo, o adesso o mai più….la nebbia continua a nascondere tutto, inutile restare, ripartiamo subito, attraversiamo una galleria buia e come di incanto, all’uscita troviamo il sole, e non ha per nulla piovuto, fermata d’obbligo per la foto di rito, e poi si parte, comincia la discesa, la strada è bella, arriviamo al lago vidrau e le cose cambiano, strada brutta e dissestata, buche da tutte le parti, si procede piano, tra la prima e la terza marcia, sono solo 14 km, ma ci impieghiamo almeno 1 ora.ci fermiamo alla diga che da forma al lago, da li la strada ritorna accettabile, ma in una galleria, anche questa buia vedo troppo tardi una grande buca, tocco violentemente i collettori scarico , fermata per un controllo, sembra tutto ok, partenza.percorriamo tutto il tratto fino alla citta di pitesti, mi limito solo a fare qualche foto da lontano, dicono che non sia tanto interessante, tipica città industriale, sede della casa automobilistica rumena della dacia.poi prendiamo autostrada fino a bucarest, è gratuita.li ci dovremmo incontrare con una coppia di amici che si trovano in citta per piccola visita.notiamo molti pozzi pretoliferi, arriviamo alla cintura di bucarest, che sarebbe equivalente alle nostre tangenziali di milano verso le 19.30, siamo piuttosto stanchi, ma cè un tratto chiuso per lavori, pochi cartelli e finisco su una deviazione stretta e in colonna.mi ci vuole piu di 1 ora per fare qualche km, non ne possiamo più, arrivo in zona di arco di trionfo e decidiamo letteralmente di scappare, non vale la pena rimanere con questo traffico, ci dirigiamo verso ploiesti, sono ormai quasi le 21.30, arriva il buio e ci fermiamo in un motel che esternamente sembra carino, ma le camere lasciano parecchio a desiderare, costo 20 euro, siamo a pezzi, avvertiamo gli amici del nostro cambio programma e ci rintaniamo senza nemmeno mangiare qualcosa, dobbiamo cercare di risparmiare.

MARTEDÌ 10

Tempo soleggiato, tappa corta, partenza e passando dalla stazione montana di valenii de munte, provo con altre banche ma sempre nulla, carta non accettata . arriviamo alla città di brasov, troviamo alloggio in una pensione che conosco, sempre 20 euro ma con confort decisamente superiore.sono preoccupato, devo assolutamente risolvere il problema bancomat visto che dalla mia banca dicono sempre stessa cosa :la carta è attiva e funzionante regolarmente.fortunatamente la ragazza delle pulizie, daniela, ha lavorato in italia e parla italiano, faccio ultimo tentativo, gli faccio scrivere in rumeno se posso prelevare direttamente da dentro la banca, tipo pagobancomat, poi andiamo al carrefour vicino dove all’interno cè una banca francese, mostro il foglio con il documento e la graziosa ragazza mi risponde:yes, is possible……….wow, mi sento rinascere, tutte le preoccupazioni spariscono e si riprende con vecchio programma.si torna alla pensione piu sereni e ringrazio daniela per il suo grande contributo.alla sera decidiamo di fare un giro in centro, scendo in cortile e vengo avvicinato da un uomo che mi parla.si chiama tiberio, è un rumeno di timisoara, ma abita e lavora a bergamo, circa 20 km da casa mia, con la famiglia sta andando sul delta del danubio.ci fermiamo per scambiarci impressioni e consigli, sapendo cosa faremo, mi consiglia di vedere una grotta li vicino e di mangiare un piatto tipico della regione moldova.ci promettiamo che quando saremo a timisoara ci metteremo in contatto e poi partiamo.brasov è sempre uguale, per me rimane sempre la più bella citta rumena, il centro è sempre pieno di gente e turisti, molti pub e ristoranti, aria pulità, mangiamo sul posto e poi si ritona alla base

MERCOLEDÌ 11

Tempo bello, partenza piuttosto presto per il paese di busteni, dobbiamo prendere funivia e salire fino ai 2200 metri dei monti bucegi.arrivati alla stazione di partenza, ci dobbiamo mettere in coda, cè gia parecchia gente, ci vorra circa 1 ora e 45 minuti prima del nostro turno, comperiamo i biglietti, circa 30 euro andata e ritorno , piuttosto costosi.si sale tra boschi, ruscelli e un cerbiatto che pascola tranquillo.arrivati sulla cima, andiamo a vedere babele e la sfinx, sono figure di rocce scolpite dal vento, hanno forme strane, il paesaggio attorno è immenso, cè una ottima vista. dopo piccola sosta, torniamo alla stazione e prendiamo altra funivia costo circa 13 euro, e scendiamo dalla parte opposta rispetto alla salita, dove andremo a vedere, come consigliato da tiberio, la schitul pestera.dalla stazione di arrivo percorriamo circa 1 km a piedi tra bosco, passerelle sul fiume e scalini, arrivando all’ingresso della grotta, dove è stato costruito un piccolo monastero, l’ingresso della chiesa è gratuito, ma la grotta che si trova sul retro sarebbe a pagamento e l’ingresso consentito solo con guida.però il cancello è aperto, entriamo senza pagare, il primo tratto è agevole, ma poi tutto cambia, a volte si cammina rannicchiati, a volte su delle scale fatiscenti, ci piove addosso da tutte le parti, certe zone sono quasi buie, ma io mi ero portato una torcia, passiamo vicini a cavi della corrente tutti malandati, ma basta non toccarli.la rose comincia ad avere paura, vuole tornare indietro, ma io sono estasiato di quella situazione, gli dico di aspettarmi che continuo da solo, ma lei ha paura ha rimanere sola, quindi gli tocca seguirmi. si sale e si scende fino ad un piccolo laghetto, ma il sentiero prosegue fino al punto dove troviamo la roccia che chiude il passaggio.vabbe, avremmo percorso solo alcune centinaia di metri, ma personalmente lo trovo fantastico.nel ritorno troviamo alcuni anziani che stanno arrivando, uno con le stampelle, gli sconsigliamo vivamente di entrare.torniamo alla cabina e risaliamo sui bucegi, da dove prenderemo l’altra cabina per tornare a busteni, ma cè colonna, ci vogliono 2 ore per partire e scendere.sono ormai le 20 quando torniamo alla pensione, decidiamo di mangiare al loro ristornate, costo contenuto e mangiato abbondante.poi prepariamo i bagagli per la partenza del giorno dopo

GIOVEDÌ 12

Tempo bello, partiamo nel tardo mattino, saliamo verso sfantu gheorghe e poi scendere verso buzau.mi fermo a fare benzina e noto una honda transalp stracarica con targa di milano, mi avvicino al propietario e scopro che è rumeno, lavora in italia e l’ha appena comperata.gli chiedo indicazioni sulla direzione, ma lui mi dice che dovrei tornare indietro per un pezzo per fare la strada piu sicura, perchè quella che avevo scelto non era delle migliori.ma ormai sono li, indietro non ho voglia di tornare, quindi seguo la cartina, per un pezzo attraverso villaggi rom e tutto va bene, ma poi quando comincia una salita, pure l’asfalto sparisce e mi trovo sullo sterrato, non cè anima viva, solo qualche capanna di contadini ogni tanto , saranno circa 10 km a velocità ridotta, ma poi riesco ad arrivare alla statale e tutto torna normale.scendiamo veloci verso buzau, ma poco prima usciamo al paese di berca, nelle vicinanze ci sono da vedere i vulcanii noroiosi, piccole collinette fatte di argilla che erutta per mezzo di gas che escono dalla profondita del terreno, diciamo che sono caratteristici.la visita non dura molto, al mattino avevamo programmato di pernottare in zona, ma visto che non c’è tanto movimento, decidiamo di andarcene.mentre torniamo sulla statale, dietro ad una curva trovo la strada sbarrata da una corda che tengono 2 bambini.rallento, uno di loro mi chiede 1 ron per passare, gli dico di spostarsi che potrebbe essere pericoloso, loro obbediscono, ma la mamma che se ne sta seduta sul lato fa cenno ad uno dei bambini di prenderci le tute dell’acqua che sono legate esternamente, quello le afferra mentre sono in movimento, rischio di trascinarlo e lui molla la presa, ma mi viene voglia di fermarmi ed andare dalla mamma a prenderla a calci.ma è meglio desistere e proseguo.arriviamo a buzau, città troppo anonima, quindi proseguiamo per la citta di braila.ci arriviamo verso le 20, ma gli unici alberghi che trovo non ci soddisfano, quindi ci dirigiamo verso la città di galati, che dista altri 30 km.entrando in città non si può non notare l’enorme complesso siderurgico, il piu grande della nazione, se è vero che galati era sopprannominata al tempo del comunismo la stalingrado della romania.cercando un albergo economico ne troviamo uno ricavato da una stazione di servizio dismessa, la camera sembra buona, costo 42 euro con colazione, prenoto per 2 notti ma poi abbiamo la sorpresa, io avevo visto la camera con la porta aperta, ma appena si chiude, diventa un forno, non cè aria condizionata, nemmeno un semplice ventilatore, se poi ci si mette che la temperatura in quei giorni si aggira sui 40°, si boccheggia, faremo scorta di bottiglie di acqua da un market vicino.ceniamo sul posto con il loro piatto tradizionale, la tochitura moldoveneasca, fatta di pezzetti di carne di maiale, dalla pancetta al fegato, cuore , tutto è fritto e con porzione di polenta con sopra un uovo fritto e del branza, tipico formaggio di capra.devo ammettere che non ho ben presente come è il piatto originale, durante il soggiorno nella regione l’abbiamo ordinata in 5 posti diversi e ognuno ce lha servito a modo suo.

VENERDÌ 13

Sole a palla, abbiamo dormito da cani, calore pazzesco, abbiamo cercato di limitare il disagio dormendo sotto gli asciugamani umidi, dopo colazione partiamo e torniamo verso braila per vedere il centro.si trova sulla riva del danubio, a parte una bella fontana e di una donna che in toplees fa il bagno in un’altra fontana, il resto della vita si svolge sul lungo fiume, cè una festival di bande militari, ne sentiamo alcune, ma poi ce ne andiamo, raggiungiamo la zona del trecere barc, dove carichiamo la moto su un imbarcadero e ci facciamo trasbordare sull’altra sponda. da li prendiamo la strada per raggiungere galati dall’altra riva , il viaggio prosegue bene , ma da una foresta si leva in volo uno stormo di corvi mentre stiamo passando, ci finiamo dentro in pieno, rallento di colpo e ci prepariamo ad eventuali impatti, ma fortunatamente sia noi che loro facciamo di tutto per evitarci, 10 secondi di esperienza super.arrivati e trasbordati di nuovo a galati, ce ne ritorniamo in albergo a cenare.la sera a piedi andiamo in centro, saranno circa 3 km, cè un festival di musica folkloristica della zona, cè molta gente, ma noi dobbiamo incontrarci con una amica da tanto tempo, arriva in serata da monaco di baviera, riusciamo a vederci verso la 1 del mattino, giusto per una bevuta, ci diamo appuntamento al suo paese per il giorno dopo.

SABATO 14

Dopo avere prenotato per altra notte, alle 13 ci dirigiamo verso il paese di frumusita, 25 km a nord di galati, andremo a casa di zamfira, l’amica della sera prima.è molto rustica con terreno pieno di frutti, galline e fiori. parliamo del piu e del meno, partecipiamo ad un’abbondante grigliata fatta in nostro onore, ci danno da bere il vino che producono loro, molto forte, mi prende subito, se poi ci si mette la canicola…..ormai è sera, è ora di salutare tutti e tornare all’albergo, non prima di averci dato 2 bottiglie con 2 similgrappe fatte da loro , perchè l’indomani si parte.purtroppo vicino al nostro camera cè una festa che dura fino alle 5 del mattino, tra il chiasso e il caldo si dormirà molto poco.

DOMENICA 15

Cielo sempre soleggiato, da galati dobbiamo raggiungere in giornata la città di iasi, partiamo arrivando al piccolo paese di vanatori e poi tagliamo la campagna fino a barlad, circa 100 km senza nemmeno un distributore, ma dopo le esperienze negli altri stati, sono partito pieno.anche se è una strada secondaria, rimango stupito dall’asfalto buono.a barlad finisco in una colonna, vedo le macchine davanti che procedono schivando qualcosa, penso ad un tamponamento, invece quando arriviamo noi, notiamo steso sulle righe pedonali un uomo, è immobile, non so se è ubriaco o colpito da infarto, cè solo un uomo accanto che sbraita, pure lui sembra ubriaco o altro, noi potremmo essere giustificati per il problema della lingua, ma nessun rumeno si ferma, e siamo pure in centro….piccola sosta in un distributore, la ragazza che ci lavora, adina, ci mette a nostro agio , gli chiedo quanti km ci mancano, e lei telefona a qualcuno che conosce per risponderci esattamente, ci mancano 130 km.faccio rabbocco, 4.5 litri per 120km.non male come media , dopo averla salutata ripartiamo, arriviamo alla citta di vaslui, altra piccola sosta e poi di nuovo in sella, alle 16 siamo sulla collina sopra iasi, antica capitale della regione moldova, scegliamo il primo hotel con condizionatore, costo 30 euro, doccia con idromassaggio e veronica, la ragazza che aiuta la propietaria parla un po di italiano.doppo esserci un po riposati , scendiamo in città, ci fermiamo sempre in centro, in zona palazzo della cultura, costruzione molto bella, ospita diversi musei, cè un piccola chiesa nelle vicinanze, oggi che è il giorno della madonna, assistiamo all’arrivo di 5 spose che aspettano il loro turno per entrarci, immaginiamo che qui tutto il giorno si sono svolti matrimoni, sicuramente molto bello, però lo considero un po esagerato, sembra di fare tutto in fretta.percorrendo un viale a piedi, vediamo la cattedrale metropolitana dei 4 campanili, il teatro nazionale ed arriviamo fino alla piazza unirii da dove poi ritorniamo, sta facendo buio, credo che tutte le bellezze della città siano racchiuse in un triangolo che parte dal palazzo della cultura, facciamo qualche ultima foto e poi torniamo in collina al nostro hotel . sono le 22, la signora ci aspettava per prepararci le cena, ci mostra la sua cucina con il freezer colmo di ogni ben di dio.anche qui sotto con la tochitura, ma è diversa da galati, però è cucinata al momento, molto buona, per non parlare della polenta che è buonissima.siamo strapieni con un costo di circa 15 euro in 2, salutiamo e ce ne andiamo a dormire.

LUNEDÌ 16

Tempo bello, dopo aver bevuto un buon caffe e caricato la moto, salutiamo e ripartiamo, attraversiamo parte di iasi, e prendiamo direzione nord-ovest, facciamo piccola sosta nella cittadina di pascani e poi risaliamo fino alla citta di suceava, abbiamo previsto solo una visita alla cetatea de scaun, situata un po in periferia, paghiamo biglietto ingresso e per foto, anche se non cè nessun controllo.ai tempi della costruzione doveva essere una fortezza imponente, ha resistito ad un assedio turco, ma adesso è ridotta piuttosto male, anche se ci sono dei cantieri aperti, che però oggi sono chiusi.nelle vicinanze si trova ricostruzione di un villaggio moldavo medioevale, ma oggi è giorno di chiusura.ci riposiamo all’ombra delle piante e poi ripartiamo, prendiamo statale per Campulung Moldovenesc, dove lungo la strada ci fermeremo a voronet a vedere quello che il mio libro guida definisce il piu bel monastero fortificato della bukowina, il meglio conservato.la strada è ottima, arriviamo al paese verso le 18, facciamo in tempo a vederlo.si paga sempre tiket di 1.5 euro in 2 piu 2.5 euro di tassa per le foto, a chi è troppo svestito fanno indossare delle similgonne, chi li indossa ricorda vagamente un praticante di aikido.il monastero è simile agli altri, cinta di mura, chiesa in centro dipinta con immagini della bibbia, abitazioni sui lati, nulla di nuovo, solo che nella chiesa è vietato fare foto, ma allora cosa serve la tassa che ho pagato?filmo ugualmente di nascosto.prima di uscire facciamo 2 parole con la suora che ci chiede informazioni sulla nostra provenienza.il parcheggio è pieno di bancarelle, mentre siamo alla moto pronti alla partenza, si avvicina un signore che con italiano stentato ci propone di alloggiare in casa sua, al costo di 15 euro, per la lingua non ci saranno problemi, sua moglie ha lavorato 2 anni nel lazio.arriviamo alla casa, la nostra stanza è molto accogliente, cè un enorme letto matrimoniale e mobili vecchi, per avere acqua calda si deve accendere una caldaia a legna….ok, rimaniamo.la sera , dopo avere cenato in un ristorante di voronet propostoci dai signori, ci facciamo un giro a Gura Humorului , nota stazione montana vicina al monastero, ha un bel centro, ci sono alcuni pub e c’è gente in giro, ma sul tardi comincia a fare piuttosto fresco, meglio tornare indietro.

MARTEDÌ 17

Tempo bello, ma danno pioggia durante la giornata, siamo in anticipo di un giorno sulla tabella di marcia, quindi si decide di fare piccola deviazione alla cittadina di radauti, ci eravamo stati nel 2007 per partecipare al primo raduno organizzato dal locale motoclub nel paese vicino di putna, li avevamo pure conosciuto 2 italiani venuti apposta.il prossimo raduno lo dovrebbero fare in questo fine settimana, ma non sono sicuro .dalla cartina che ho preso in romania, cè una strada secondaria che passando dal monastero di humor ci dovrebbe immettere sulla strada per radauti.piccola sosta al monastero, stesso discorso dell’altro, solo che qui la cinta perimetrale è formata da una staccionata, solito biglietto ingresso, ma non entriamo, facciamo solo qualche foto dall’esterno.partenza, la strada non è delle migliori, ma poco dopo ricomincia lo sterrato.penso che sia solo un tratto e proseguo, ma i km aumentano e di asfalto nulla in vista.strano, le case non mancano, proseguo per quasi 1 ora con la ventola raffreddamento che continua ad accendersi, passiamo ultimo paesino di poiana micului e la strada attraversa un cancello aperto e si divide in 2, un cartello eloquente informa: drumul forestier(strada della foresta), sono ancora motivato a proseguire, sulla mappa la strada è segnata, prendo la strada che sale ed entriamo nella foresta, ma si fa piu dura, sembra piu adatta ad un fuoristrada piuttosto che alla mia moto, dopo avere attraversato un piccolo ruscello, la salita comincia ad aumentare, mi fermo per fare punto situazione, non cè nemmeno segnale al telefono . basta, meglio tornare indietro e non rischiare. demoralizzato ritorno al cancello, ma mi accorgo che il contachilometri non funziona più, controllo e noto che la guaina si è staccata dalla ghiera avvitata sull’invio ruota, e il cavo all’interno si è sfilato ed è andato perso.potrei provare a tornare a piedi nella foresta per cercarlo, ma saranno almeno 4 km tra andata e ritorno.demoralizzato rinuncio e parto deciso, sarà il fatto che la strada è leggermente in discesa e che sono arrabbiato, ma arrivo a gura homoruloi con 15 minuti in meno che all’andata.piccola sosta e via di corsa verso radauti.arrivati, ci fermiamo al ristorante-motel di 3 anni prima, il cielo è nuvoloso, mangiamo, la rose sempre con il tochituri, io invece mi prendo altra specialità della casa, mamaliga cu smantana si ciuperci(polenta con panna e funghi)sempre squisita, a servirci ci pensa otilia, graziosa ragazza che lavora durante le vacanze scolastiche, parla italiano.sono ormai le 16, decidiamo di rimanere per la notte, costo 20 euro.appena portato i bagagli in camera e messo moto al riparo, comincia un forte temporale.alle 18 smette, ci prepariamo per andare in centro, ma appena sposto la moto ricomincia a piovere, andiamo di nuovo al bar con otilia.solo alle 20 smette, e partiamo.la città di radauti è piuttosto anonima, in centro la poca gente è quasi tutta nella zona di 2 pub piuttosto moderni, ci facciamo giro a piedi e poi torniamo al motel, altra bevuta e chiaccherata con otilia e ci ritiriamo.

MERCOLEDÌ 18

Tempo bello, facciamo colazione sempre serviti da otilia, ci farà compagnia anche durante carico bagagli, gli lasciamo una buona mancia, abbracci, baci e partenza.la strada è fantastica, buon asfalto, veloce foto nei pressi del monastero di sucevità, passiamo il passo ciuamarna e poi sempre avanti.nel 2007 tutta la strada era un cantiere unico, ma adesso che è sistemata è bellissima, asfalto ottimo, bei panorami.arrivati a vatra dornei, prendiamo per il passo prislop, strada brutta e piena di buche. passato passo arriviamo alla stazione montana di borsa, era previsto che ci fermavamo qui.il paese effettivamente offre molto in termini di locali e hotel, è pieno di turisti, ma come abitato non ci dice molto, rose vuole proseguire, sono le 16, ok, facciamo tirata e puntiamo ad arrivare a cluj-napoca.in zona nasaud a rose gli vola il cellulare dalla tasca lasciata aperta, torniamo a cercarlo, fortuna che è caduto nell’erba, solo un pò ammaccato ma funzionante.arrivati a beclean, ci innestiamo sulla statale, ottimo asfalto, aumentiamo i giri e alle 20 siamo arrivati a cluj, alloggiamo stesso hotel del 2007.mentre siamo in centro a cercare un locale per mangiare, qualcuno in italiano alle spalle cerca di richiamare la nostra attenzione, io penso al solito tipo che cerca soldi dallo straniero, ma appena mi chiama per nome non posso che girarmi stupito.vedo un ragazzo biondo, dice di chiamarsi stefan ed è il “the best friend”di adela.ci ha riconosciuto dalle nostre foto e video di you tube.ci fermiamo a parlare a tavola, sa abbastanza di noi, al momento del conto si impunta e offre lui.ci salutiamo e ci diamo appuntamento ad alba iulia.

GIOVEDÌ 19

Partenza per la cittadina di turda, la strada che separa le 2 città non è più come un tempo, ci sono newjersey dappertutto, 2 autovelox fissi, un grande viadotto di una autostrada in costruzione la sovrasta, tranquillamente arriviamo a destinazione e ci dirigiamo verso la salina, perchè ho saputo che da nostra ultima visita, sono state fatte delle novità.ingresso è uguale, 300 metri di tunnel dritto, solite stanze con vecchie macchine estrattive, ma è stata aperta un’altra ala dove è stata ricavata una piccola stanza con cyclette e un ampio locale per il relax, con riviste e varie tv.ma il bello avviene quando arriviamo alla grande grotta, è stato ricavato un luna park, con ruota panoramica, campi da minigolf, miniboowling, campo multiuso per calcetto, basket, tennis e persino un piccolo anfiteatro, oltre alle immancabili panchine e giochi per bambini.se non si vuole fare la fila per scendere con l’ascensore panoramico, si possono usare le scale, facendo attenzione perchè vengono usate per scendere e salire, cè rischio che ci si deve fermare in continuazione.la vista da sotto, ora che cè ottima illuminazione, è spettacolare, in un angolo della grotta, cè altro pozzo che scende di circa 30 rispetto al presente livello, sul fondo è presente un isolotto di sale collegato tramite una passerella in legno con vari gazebo e panchine per riposarsi, e cè un piccolo porto dove si possono noleggiare delle barche a remi per farsi giretto romantico su un lago salato, scendiamo per altre scale e raggiungiamo l’isolotto da una gallaeria che attraversa la prima grotta, tutto bello e nuovo, peccato che il legno si sta lentamente impregnando di sale, anche nell’aria si sente odore di sale, non cè che dire, a prima vista è tutto molto impressionante.la risalita la facciamo con ascensore, dopo 20 minuti di attesa.guadagnamo l’uscita , ci fermiamo a fare 2 parole con 2 piemontesi che sono li per la salina, ci chiedono indicazione per il viaggio, sono 2 motociclisti, ma questa volta sono venuti in aereo.partenza, piccola sosta nella cittadina di aiud per fare ultimo prelievo in banca e verso le 16 siamo in alba-iulia, il nostro motel dell’andata è tutto pieno, cosi mi hanno detto alla reception, quindi ci fermeremo in un altro motel gestito da una compagnia petrolifera, costo 20 euro.la sera ci dirigiamo sulla via del passeggio in zona cetatea, ceniamo e veniamo raggiunti da adela e da sua amica luminita, motociclista di una yamaha virago 550.alla sera vieniamo portati in un locale vicino, dove al giovedi si ritrova un folto gruppo di motociclisti della città, ci raggiungerà pure lo stefan del giorno prima.uno di loro, nelu, dopo avere saputo del mio contachilometri, fa qualche telefonata e ci da un indirizzo dove provare a cercare pezzo di ricambio.dopo qualche bevuta e cercato di capire un po i discorsi, salutando tutti ce ne torniamo a dormire.

VENERDÌ 20

C’è sole, abbiamo appuntamento alle 9 davanti al bar della sera prima, ci aspetterà stafan per portarci a cercare il cavo che ho perduto.lasciati i bagagli a casa sua, stefan prende la sua kawasaky zzr600 e mentre andiamo si unisce a noi cristian , customista .il primo venditore non ha nulla, anche se dubito che ha capito bene cose sto cercando, allora veniamo portati dal “russo”, piccolo negozio di ricambi, ma ha solo fili per frizioni oltre ad accessori per biciclette.niente da fare.facciamo ultimo tentativo con altro service, e dopo avere contattato qualche suo fornitore ed avermi chiesto libretto circolazione, mi da conferma che per le 11 del giorno dopo il pezzo sarà a mia disposizione al costo di 10 euro.salutiamo gli altri che hanno delle cose da fare e andiamo a casa di adela, ne approfitto per pulire bene la catena con il gasolio ed acqua, poi spruzzo grasso catena che mi presta sempre adela, ma mi accorgo che la gomma posteriore è bucata, ma perde lentamente, penso di farcela comunque . nel pomeriggio facciamo visita in cetatea o cittadella, che sarebbe una imponente fortezza.è stata ristrutturata in parte, altri lavori sono in corso, cè cattedrale ortodossa della riunificazione rumena all’interno di una specie di convento fresco di restauro, cè cattedrale cattolica in restauro, alcuni musei, sulla piazza antistante ci sono parcheggiate vetture che hanno partecipato ad un rally nella zona. prima di tornare, ci fermiamo a salutare una signora che conosciamo e che abita vicino.la sera, ceniamo da adela con stefan, luminita e suo marito adrian, poi alla spicciolata arrivano altri bikers, cristian, cornel, cristina, lucian, margherita e tra musica, canti, balli e mangiate, si tirano le 3 del mattino.è ora di andare a dormire.

SABATO 21

C’è sempre sole, andiamo a prendere il mio cavo, lo monto e faccio prova, tutto ok.aiuto stefan e adela a pulire le loro catene, poi stefan ci saluta perchè andrà ad un campeggio con alcuni motociclisti, noi accompagneremo adela al suo paese di cugir, si unirà pure luminita.arrivati, lasciamo adela alle sue faccende e ci facciamo portare da luminita a fare un giro nei paraggi.la sera veniamo raggiunti da adela, è arrabbiata, in un percheggio di un market, un automobilista in retro centra la sua moto e la fa cadere, leva freno tutta storta e qualche ammaccatura, per il resto tutto funzionante.salutiamo sua famiglia e torniamo ad alba, ultima cena in centro con la tochitura, salutiamo luminita e tutti a casa.

DOMENICA 22

C’è sole, oggi si parte, ma prima siamo invitati a casa di adrian e luminita per una colazione, terminata, soliti abbracci e facciamo piccolo giro al centro commerciale alba mall dove incrociamo nelu.ok, abbiamo visto tutto, si può tornare per caricare la moto, ma nel parcheggio ritroviamo ady e lumi, ci riabbracciamo ancora, questi saranno veramente gli ultimi.alle 14 siamo pronti, salutiamo adela e partenza.il viaggio non offre molto, direzione deva, poi prendiamo tra le montagne verso faget, dove incrociamo diversi autobus del trasporto internazionale con altri paesi europei, compreso italia, ed arriviamo a lugoj e prendiamo la statale.anche qui la strada è stata terminata, l’asfalto è ottimo e alle 1830 siamo in centro timisoara, chiamamo mariana che ci darà ospitalità, viene a prenderci sua figlia ramona che ci porta a casa.mariana e suo marito costel arrivano poco dopo e si mettono ai fornelli.ottima pasta e pesce da scoppiare.tra una chiaccherata e l’altra si fanno le 2, dormiremo nella camera che gentilmente ci ha prestato ramona.

LUNEDI 23

Sempre e solo sole. Oggi la moto rimane chiusa a chiave sul marciapiede, andiamo con costel mariana e ramona al loro paese natale di giarmata che confina con l’aereoporto internazionale di timisoara, stanno costruendo la loro casa, sono a buon punto anche se manca molto, hanno stimato ancora 3 anni da lavori.costel ne è entusiasta, descrive i lavori e i progetti che vuole realizzare con molta cura, non possiamo che prometterci di ritornare per l’inaugurazione.fa caldo, è ora di pranzo, avanti con una supergrigliata, cucina costel che è molto esperto, anche qui mangiamo fino a scoppiare.tutto ottimo.nel tardo pomeriggio torniamo in città, siamo piuttosto stanchi.la sera dopo giro in centro città, torniamo alla loro casa , solite chiaccherate e poi a letto, perchè l’indomani si parte per tornare in italia.

MARTEDÌ 24

Carichiamo la moto e alle 8.30 salutiamo e partenza. la moto risponde bene, nessun rumore strano, la gomma è ancora in pressione, siamo caricati e fiduciosi.la prima parte di strada è sempre quella collaudata negli altri viaggi, frontiera di cenad, è secondaria, 10 minuti di attesa e siamo in ungheria, proseguiamo per szeged, baja e bataszek, qui lasciamo la statale che ci porta verso il confine croato e proseguiamo per strade secondarie fino a nagykanizsa.dobbiamo fare questa deviazione perchè rosemary per entrare in croazia ha bisogno del visto di ingresso, cosa che noi non abbiamo, quindi si punta per entrare in slovenia.durante in tragitto, cominciamo a sentire dei paurosi rumori dalla catena, preoccupato mi fermo ai bordi della strada e noto che la catena oltre a secca è anche molto dura, il grasso che mi aveva dato adela si è depositato tutto sul cerchio della gomma, tolgo i bagagli e prendo quello che avevo io e che tenevo sotto la sella.ingrasso bene e il rumore sparisce.riprendiamo marcia sempre su strade secondarie ed arriviamo alla frontiera con slovenia, entriamo e nel paese di lendava, sto sorpassando una macchina , e quando gli arrivo a fianco, davanti a me noto un agente della polizia con pistola telelaser in mano che mi guarda, fortuna che non l’aveva ancora puntata, faccio finta di nulla e proseguo.arriviamo all’inizio dell’autostrada, il cielo si rannuvola, prendo vignetta per 1 settimana, costo 7.5 euro e partiamo.arriviamo verso le 19 a maribor, era presista come tappa per la notte, ma appena ci fermiamo in autogrill per una pausa, comincia a piovere molto forte, dopo 30 minuti smette, inutile rimanere con questo tempo, partiamo per la capitale lubliana dove arrivamo alle 21, qui è troppo tardi per cercare alloggio e farci un giro in città…..deciso, tiriamo dritto fino a casa, alle 22 siamo in italia a gorizia, tutta autostrada fino al casello di dalmine e alle 3 siamo davanti a casa, bacio alla moto e dopo averla messa nel box possiamo dire di avere terminato la vacanza. anche questa è andata bene km percorsi circa 6900. considerazioni personali:abbiamo visto tutto quello che era stato programmato, solo bucarest l’abbiamo saltata per traffico, forse se eravamo stati meno stanchi e se non cera il problema del bancomat può darsi che avremmo agito diversamente. praga non è cambiata, anche i night-club sono gli stessi di 10 anni fa , è sempre piena di tusisti, specialmente nella zona centrale. budapest, che la considero la capitale dell’est più bella, la apprezzo piu di notte per l’ulluminazione dei monumenti e dei ponti, cracovia l’ho trovata molto curata e pulita, è una piccola città a misura di giovane, per quanto riguarda la romania, beh gioco un po in casa per le amicizie che ho in vari posti, per la lingua abbastanza comprensibile, e per le varie cose da scoprire, reputo brasov, che si trova in una zona ricca di attrazzioni turistiche, la città più bella della romania. rispetto a quando ero stato in precedenza, ho notato che sia praga che budapest hanno subito dei forti aumenti nei prezzi, come alloggio direi che in pochi anni sono quasi raddoppiati, comunque non ha livello di italia. solo la romania è rimasta abbastanza economica, sfruttando cambio favorevole, con 25 euro si può trovare camera con condizionatore, frigo e tv satellitare. la polonia è abbastanza in linea con occidente.si deve fare sempre attenzione ai vari uffici di cambio privati, in praga per cambiare 50 euro mi hanno offerto dagli 870 alle 1200 corone.quasi 30% di oscillazione mi sembrano troppi, la rete autostradale è molto migliorata, autostrade costruite e altre in costruzione acqua presa poca, situazioni di pericolo solo in slovacchia dove ad un incrocio credevo di avere precedenza, invece dovevo darla e ho letteralmente tagliato la strada ad un camion…..qualcuno ci ha guardato dall’alto. per lo stile di guida estero, sempre massima all’erta, sorpassi azzardati da tutte le parti, tutti che vanno di fretta, ci siamo trovati in romania un camion incollato a 100kmh, ho preferito farlo passare.un altro che seguivamo da distanza su una strada collinare è partito in sorpasso di altro camion, il furgone che veniva da senso opposto ha dovuto fermarsi fuori carreggiata per evitare un frontale.ma come si dice?’tutto è bene quel che finisce bene………

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