A spasso per il dodecaneso
Essendo molto stanchi e dovendo partire in altissima stagione non volevamo correre rischi inutili o sfidare troppo la sorte, quindi ci siamo affidati, o meglio, appoggiati a un’agenzia per prenotare. Del resto, essendoci mossi molto tardi i prezzi dei biglietti aerei erano arrivati alle stelle! Abbiamo così combinato due proposte della Columbus travel (che abbiamo poi scoperto essere commissariata in quanto parte del gruppo Parmalat…), ossia volo (anzi, voli: Roma/Atene e Atene/Kos) + una settimana di tour “a spasso per il Dodecaneso” + una settimana fissi su un’isola. Il TO sicuramente ci ha risparmiato un sacco di fatica e di tempo, soprattutto per i trasferimenti (anche se il servizio non è stato sempre eccelso), ma credo che lo stesso itinerario, magari in altri periodi, possa essere fatto anche in fai da te! Il nostro itinerario è stato dunque il seguente: una settimana tra Kos, Patmos e Kalimnos e una settimana a Lipsi, più vari isolotti visitati con escursioni giornaliere… per un totale di 9 isole… tanto perché volevamo riposarci… ma quando stai lì e vedi il mare di fronte a te disseminati di isolette non resisti!!! Le isole sono collegate regolarmente tra loro da una rete piuttosto efficiente di aliscafi (i Flying Dolphins) con servizio giornaliero, più vari caicchi per i giri turistici.
Che dire? Già arrivando in aereo sono rimasta colpita dalle densità di isole del mare Egeo…. Sembrava che dal cielo qualcuno avesse spezzettato un enorme panino… l’immagine è forse poco poetica, ma credo renda l’idea! E quando si sta su una qualsiasi isola e si guarda l’orizzonte è quasi impossibile non vedere almeno un paio di altri isolotti davanti a sè! E ciò che è ancor più incredibile e che sono isole così vicine eppure ognuna con una propria individualità! Kos è la più grande e la più turistica, piena soprattutto di turisti nordeuropei, ma nulla in confronto alle spiagge nostrane in agosto! Forse l’ideale per sposare bel mare, belle spiagge e vita notturna, per chi è interessato. E’ anche l’isola decisamente più calda. Ci sono anche diversi luoghi da visitare, a cominciare la castello dei cavalieri di San Giovanni, che domina la cittadina, in memoria di quando la vicinissima costa turca (di notte se ne distinguono le finestre illuminate!) era una costa nemica. Affittando un quad siamo arrivati fino a metà della costa meridionale ( 30 km circa da Kos città), su una piccola spiaggia stretta e lunga, deliziosa, con la sabbia rosata bagnata da un mare totalmente trasparente e (incredibile in agosto!) deserta. La spiaggia era attrezzata con comodissimi lettini e ombrelloni, che una vecchietta che abitava in uno chalet vicino alla spiaggia affittava per una cifra ridicola. In lontananza, (per fortuna molto in lontananza!) si intravedeva una spiaggia iperattrezzata per tutti gli sport acquatici possibili.
Dopo Kos è stata la volta di Kalimnos, isola invece frequentata quasi esclusivamente da turisti greci, dove tutti si conoscono, ricchissima di vegetazione (a differenza delle altre, molto aride) e, purtroppo, di zanzare (mai trovate altrove). Noi alloggiavamo in un piccolo albergo sulla costa opposta rispetto al porto, di fronte all’isolotto di Telendos. Telendos è un’isolotto vulcanico (e quindi nerissimo!) incredibile, una montagna in mezzo al mare, alto forse il triplo rispetto alla larghezza. Ci si poteva andare in 10minuti con una barchetta che faceva la spola non stop (volendo anche a nuoto!!) e proprio vicino al porticciolo c’era una taverna dove si mangiava un pesce freschissimo ottimo! Dopo Kalimnos siamo andati a Patmos, un’isola stupenda, con il bellissimo monastero bizantino arroccato sul colle al centro dell’isola e delle spiagge (Psili Amos tra tutte) indimenticabili. Lì abbiamo peraltro alloggiato in un piccolo albergo (di grandi, del resto, per fortuna non ne abbiamo trovati su queste isole… unico lato positivo della scarsità d’acqua!) veramente delizioso, il Romeos. Unico neo: la folla letteralmente “rigurgitata” una mattina da una nave della Costa Crociere che ha invaso l’isola e oscurato l’orizzonte… Da Patmos ci siamo trasferiti a Lipsi, inizialmente un po’ preoccupati dall’idea di passare una settimana su un’isola di 16 kmq e con nel cuore ancora la magia di Patmos… invece la settimana è volata! Se non fosse stato per la presenza veramente eccessiva di italiani (praticamente una nostra colonia… a prescindere da riferimenti storici!), la vita sull’isola sarebbe stata esattamente ciò che sognavamo per ricaricarci e disintossicarci! Spiaggette carinissime, per quanto piccole e pietrose, animali ovunque (le immancabili caprette, pesci “quasi invadenti”, anatre che facevano il bagno con te!), cucina ottima e sanissima (yogurt artigianale mai mangiato prima, polipi alla brace appena pescati, formaggio appena fatto, pesce freschissimo…) e estremamente economica. Per non parlare dei (pesantissimi) dolci arabi della pasticceria sul porto (difficile sbagliare, credo fosse l’unica!!)! Noi alloggiavamo agli appartamenti Jannis (accanto all’omonima taverna) e avevamo una finestra sul piccolo golfo a 10m dall’acqua… uno spettacolo indimenticabile che ancora porto nel cuore! La sera si faceva l’aperitivo nelle taverne del porto con i pescatori che avevano appena attraccato le loro microscopiche, coloratissime barchette e dopo due giorni ci si sentiva di famiglia. Personalmente mi sono innamorata della spiaggia di Platis Jalos, raggiungibile a piedi con una certa fatica o, più comodamente con il pulmino che faceva la spola una volta all’ora partendo dalla piazzetta centrale. E’ una spiaggia strettissima, circondata da ulivi (e dall’immancabile chiesetta bianca con il tetto azzurro… sono davvero ovunque!) e si affaccia su una piccola baia dove il mare sembra veramente una piscina: l’acqua è incredibilmente piatta e trasparente e degrada lentissimamente: si può passeggiare in acqua a 100 m dalla riva leggendo un libro o chiacchierando… purché non ci si fermi, altrimenti ci si sente mordicchiare i piedi dai pesciolini!!! Anche qui c’era una taverna dove abbiamo sempre mangiato benissimo a pochissimo. Le taverne in effetti sono spesso presenti sulle spiagge, ma non disturbano affatto! Da Lipsi abbiamo anche fatto un’escursione di un giorno in caicco per visitare alcune isolette circostanti (Alonissi, Micronissi etc.) e abbiamo fatto il bagno in dei posti indescrivibili: mare in alcuni luoghi dal colore intenso come uno smeraldo e uno zaffiro, in altri chiaro come un’acqua marina, tra rocce scure a strapiombo o scogli bianchi come il latte tagliati dal vento… indimenticabile! Oltre alle spiagge, è stato affascinante esplorare l’interno, seguendo dei sentieri veramente “da capre” (non a caso indicati sulla cartina come “goat tracks”…) che si inerpicano sulle alture… e che al 90% conducono a una chiesetta ortodossa… ovviamente bianca, con la cupola celeste! Il bianco e il celeste sono in assoluto i colori dominanti, si dice che fosse fatto apposta per “irritare” i dominatori stranieri, turchi prima, italiani poi…! Insomma, una bellissima vacanza, proprio come la desideravamo. Unico rammarico: la valigia troppo pesante di cose inutili… e una brutta ustione perché il sole non sembra (la temperatura è piuttosto mite!) ma…. Picchia!!!