A spasso nel Granducato del Lussemburgo

Approfittando della vicinanaza alla nostra attuale residenza (Bruxelles) abbiamo deciso di trascorrere un fine settimana “lungo” nel Granducato del Lussemburgo, uno dei più piccoli stati europei. Abbiamo scelto di dormire presso L’Auberge des cygnes, a Remich, cittadina turistica lungo la Mosella (attraversando il ponte sul fiume si è in...
Scritto da: gabbiano67
Partenza il: 03/09/2004
Ritorno il: 06/09/2004
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 500 €
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Approfittando della vicinanaza alla nostra attuale residenza (Bruxelles) abbiamo deciso di trascorrere un fine settimana “lungo” nel Granducato del Lussemburgo, uno dei più piccoli stati europei. Abbiamo scelto di dormire presso L’Auberge des cygnes, a Remich, cittadina turistica lungo la Mosella (attraversando il ponte sul fiume si è in territorio tedesco), principale centro vinicolo lussemburghese (numerose sono le cantine visitabili, con relativa ovvia degustazione). La fontana di Bacchus, sul lungofiume, è una graziosa e divertente sosta da cui godere il lento passaggio dei traghetti turistici. In questo paesino abbiamo anche consumato le nostre cene, a base di piatti molto vicini alla tradizione tedesca. Nella capitale, Luxembourg, abbiamo fatto onore alle sia pur poche “tappe d’obbligo”: Place de la Constitution, Place Guillaume, il Palais Granducal, la cattedrale di Notre Dame, il Musée de l’Etat, le casematte della Pétrusse, il Chemin de la Corniche, i ponti Adolphe e Grande-Duchesse Charlotte. La splendida giornata di sole ci ha consentito di passeggiare in un centro pedonale su cui si affacciano eleganti vetrine ammiccanti, molte di antiquari. Le giornate successive le abbiamo dedicate alla scoperta del piccolo Paese nel cuore d’Europa, con soste a Larochette e Vianden. Larochette, cittadina sita in un’area chiamata “Piccola Svizzera” o Mullerthal, cosiddetta per i suoi paesaggi rocciosi, i laghetti, le cascatelle e le foreste incantevoli, è sormontata dalle interessanti rovine del castello, le cui origini risalgono all’undicesimo secolo. Continuando l’esplorazione arriviamo a Vianden, sulle Ardenne, piccola città medievale, dove, tra strette viuzze di ciottoli, si intravedono piccoli gioielli gotici, torri fortificate, la casa, trasformata in museo, in cui, a più riprese, visse Victor Hugo (di fronte alla quale si trova un busto dello stesso scrittore realizzato da Rodin), innamorato del paesaggio lussemburghese, e, in alto, l’imponente castello feudale, di recente restaurato. Pur non considerando questa una visita “immancabile”, mi permetto di dissentire dai giudizi assolutamente negativi formulati nei racconti di chi mi ha preceduto su queste pagine: il Lussemburgo ho trovato sia ricco di paesaggi incantevoli e di testimonianze storiche interessanti; puo’ quindi rappresentare una buona destinazione abbinabile a dintorni più “blasonati”.


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