A Siviglia per la Feria de Abril
Due anni fa sono stato a Siviglia, ma mi ero ripromesso sin da allora di ritornarvi un’altra volta in occasione della “Feria d’Avril”, e così è stato… In compagnia della mia ragazza siam decollati da Bari il sabato pomeriggio con un volo Ryanair e giunti a Siviglia, visto l’orario, per non perder troppo tempo in autobus, abbiam preferito raggiungere il nostro alloggio in taxi, al costo di 30 euro per circa 20 minuti di tragitto. Vi dico subito che al ritorno abbiamo optato per l’autobus della Tussam che ci ha messo circa 45 minuti al costo di 4 euro a persona, autobus preso da Plaza de Armas (capolinea). Il nostro albergo era in centro, quindi è stato possibile muoverci tranquillamente a piedi, ma viste le caratteristiche della città, in cui è bello perdersi tra le stradine per scoprire angoli e scorci sempre nuovi, alla fine vi accorgerete che ne farete di strada a piedi. Vi consiglio, quindi, di utilizzare per gli spostamenti più lunghi gli autobus o i tram, anche se il loro costo non è propriamente economico (visto che ogni singola corsa vi costerà 1,40 euro). Si paga tranquillamente all’autista una volta saliti, ma vi consiglio di prtare con voi monete perché soprattutto dopo le 21 non potranno darvi il resto. Appena giunti in città, dopo aver preso possesso della nostra stanza, ci siamo subito recati a “La Carboneria” (calle Levies nr.18) noto locale dove potrete assistere a piccole esibizioni di Flamenco bevendo cerveza o “Agua de Sevilla” e mangiando anche qualche tapas. Il locale, l’ingresso è gratuito, si sviluppa quasi totalmente in un cortile interno coperto ove potrete accomodarvi dove troverete posto mischiandovi con gente di tutto il mondo. Fortunatamente, ora all’interno è anche possibile mangiare qualcosa e se cercate più tranquillità, negli spazi all’ingresso troverete tavoli e sedie e qualche chitarrista improvvisato che vi delizierà con la sua musica.
Il giorno dopo abbiamo deciso di visitare sia il palazzo Real Alcazar che la Cattedrale con annessa Giralda (prezzi 8,50 per il primo e 8 per la seconda). Due visite immancabili che vi consiglio di fare, assieme a una passeggiata in Piazza di Spagna e nei giardini che la circondano. Per convinzioni personali abbiamo evitato di visitare e assistere alle corride che si tengono nell’Arena del “La Maestranza”… Perdetevi nelle stradine di Siviglia, apprezzatene odori e colori, godetevi le splendide mattonelle usate un po’ dappertutto, dissetatevi con ottima cerveza e gustatevi la cucina davvero ricca ed economica… Non si può certo andare a Siviglia e non gustare i “churros” (strisce di pasta fritta), “montaditos” (piccoli panini ripieni di ogni cosa) o aver mangiato le tapas, che potremmo definire assaggini di carne, verdura, pesce… Vi consiglio di andare almeno una volta a mangiare a “Les Coloniales” (Plaza del Cristo de Burgos nr. 19), tapas a volontà, porzioni abbondanti e prezzi modici (vi consiglio di assaggiare le “pechuca de pollo” e il “solomillo”). Non andateci troppo tardi o l’attesa sarà lunga. Scriveranno il vostro nome sulla lavagna e, in attesa di essere chiamati, potrete cominciare a consumare al bancone. Il ritorno a Siviglia è stato dovuto anche alla “Feria de Abril”, autentica festa del flamenco, che si svolge in località “Los Remedios”, ove vengono allestite le “casetas”, quasi tutte private, dove si mangia, si balla e si canta per una settimana intera. La festa finisce la domenica sera con uno spettacolo pirotecnico sul fiume. Però, pur essendoci in Fiera casetas pubbliche e quindi aperte a tutti, c’è da sottolineare che la “Feria de Abril” è una festa per i cittadini di Siviglia ed i loro accompagnatori. Agli altri rimarrà il ruolo di spettatori. Hasta Luego!