A Rodi, tra sirtaki e tzatziki

Una settimana in un'isola che ha tanto da offrire: splendido mare, storia, cultura, tradizioni e divertimento
Scritto da: molina
a rodi, tra sirtaki e tzatziki
Partenza il: 12/07/2012
Ritorno il: 19/07/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Dopo aver tanto sognato Rodi e dopo avere letto tutti i diari su TPC, finalmente la partenza.

Quest’anno, in vacanza, solo io e mio marito, perché nostra figlia ha preferito andare con i suoi amici. Abbiamo raggiunto Rodi in modo un po’ anomalo: volo Bari-Kos e poi traghetto Kos – Rodi.

Le ragioni di tale scelta sono dovute al fatto che noi, abitando in Calabria, volevamo evitare di fare molti kilometri per prendere l’aereo da Roma e volevamo evitare scali partendo da Lamezia. Oltretutto il volo per Kos è costato soltanto 43,00 € a persona con solo bagaglio a mano (santa Ryanair!), ma l’abbigliamento leggero estivo e la nostra oculatezza ci hanno permesso di non avere problemi con il peso del bagaglio.

Ansiosa come sono ho programmato tutto con estrema efficienza. Ho prenotato tutto via web: lo shuttle transfer (Resort Hoppa che, alla modica somma di 10,00 € circa a persona, ci ha portato dall’aeroporto a Kos Town), l’hotel a Kos vicino al porto, l’hotel a Rodi, l’auto a noleggio e ho controllato bene gli orari e i costi dei traghetti.

12/07/2012

Partiamo da Bari alle ore 19,50 e atterriamo alle ore 22,35, (in Grecia siamo un’ora avanti). Il volo è estremamente puntuale, come tutti i voli Ryanair (lascia perdere che poi, non appena chiudono i portelloni, cercano di venderti ogni genere di cosa). Anche lo shuttle è puntualissimo ed efficiente, come già facevano presagire le numerose e dettagliate mail pervenutemi subito dopo la prenotazione. Atterriamo nel piccolo, ma affollato aeroporto di Kos (pensavo di imbattermi solo in giovani, max 30enni, ma ho avuto la piacevole sorpresa di trovare persone di tutte le età). Raggiunto l’hotel e depositato i bagagli, usciamo subito per assaporare l’atmosfera festosa dell’Old Town. La temperatura è molto calda, ma si passeggia piacevolmente sul bel lungomare, caratterizzato dalla lunga pista ciclabile che lo percorre per intero. Raggiungiamo la fortezza dei Cavalieri di S. Giovanni, la cui costruzione fu completata nel 1514, e che si trova nei pressi del porto. Molto belle anche le mura medievali, che circondano meno di un quarto della città antica, cioè la zona del porto e l’agorà, e che furono costruite tra il 1391 e il 1396, purtroppo solo una piccola porzione del muro settentrionale si è conservata, quella che fa da supporto al platano di Ippocrate. Sul lato meridionale si possono invece ammirare due piccole torri di forma rettangolare.

Il porto è molto caratteristico con tantissime imbarcazioni ormeggiate: dai caratteristici caicchi, che propongono escursioni nella vicina Bodrum al costo irrisorio di circa 10,00 €, ai lussuosi yacht.

La zona è strapiena di locali in cui bere qualcosa e ricca di taverne tipiche. La città è dominio inglese: i ragazzi sembrano avere come unico scopo quello di “sballarsi”, bevendo fino all’alba. E’ estremamente piacevole, però, passeggiare tra i vicoli, assaporare quell’atmosfera strana, che sa di antico con l’agorà, le mura, la fortezza, ma anche di moderno con la musica a tutto volume, le risate e gli schiamazzi dei ragazzi.

Vinti dalla stanchezza, torniamo in albergo per dormire.

13/07/2012

Al mattino il traghetto della Blue Star Ferries che doveva partire alle 06,30 ha un ritardo di due ore, per cui arriviamo a Rodi alle 11,30. Il porto di Rodi si presenta subito in tutta la sua magnificenza: dove un tempo posavano i piedi dell’immensa statua del Colosso, così grande che le navi potevano passarci sotto, oggi ci sono due alte colonne con due statue di cervi, un maschio e una femmina, simbolo della città di Rodi che accoglie i naviganti.

All’interno dell’area portuale, allineate lungo le banchine, si possono ammirare yacht ed imbarcazioni private, sontuose ed eleganti, i tipici caicchi, riadattati per le escursioni ed anche una nutrita schiera di pittoresche barche di pescatori. Sulla destra si possono ammirare i tre mulini a vento medievali sul molo di San Nicola.

Con un taxi, alla modica cifra di 18,00 €, arriviamo in hotel a Faliraki.

L’hotel Matina è un hotel semplice, ma pulito, con personale estremamente gentile e una piscina grande, bella e, soprattutto, pulita (cosa non così scontata in Grecia). A fianco della piscina c’è lo snack- bar dove con pochi euro puoi mangiare ottimi Gyros, insalate greche e altro.

Dopo aver sistemato i bagagli e riposato un po’, scendiamo in piscina dove trascorriamo il pomeriggio. L’acqua della piscina è calda e limpida e le ore volano via piacevolmente. Verso le 17,00 ci accorgiamo di avere fame e approfittiamo dello snack bar dell’albergo, dove con soli 7,90 €, mangiamo due Gyros Pita con acqua e coca.

La sera ci rechiamo nella Bar street di Faliraki dove assistiamo al delirio dei ragazzi inglesi ubriachi. La via è piena di locali, i cui buttafuori escono in strada per chiamare i turisti. Noi veniamo pressoché ignorati: un po’ per la nostra età ( siamo 40enni) e un po’ perché si vede subito che siamo italiani, non avvezzi al bere come gli inglesi, perciò cattivi clienti. Numerosi anche i negozi di souvenir e le Fish Spa, dove numerosi pesciolini si occupano della bellezza dei nostri piedi, eliminandone le cellule morte.

Alla fine della serata un ottimo gelato italiano (il gelataio è un veronese) e poi a nanna.

14/07/2012: Oggi partiamo alla scoperta dell’isola

Da casa avevo noleggiato l’auto presso il rant a car “Efrem car” per cinque giorni al prezzo di 135,00 €. L’auto, una Toyota Aygo, ci viene consegnata in hotel dal signor George, gentile e disponibilissimo come tutti i greci. La benzina in Grecia ha più o meno lo stesso prezzo dell’Italia (colpa della crisi, credo). Dopo un’abbondante colazione tra dolce e salato (anche cetrioli, pomodori, olive…) decidiamo di visitare l’Old Town. Parcheggiamo l’auto fuori dalle mura ed entriamo da una delle numerose porte. La città è spettacolare.

La città vecchia di Rodi è dichiarata patrimonio mondiale dell’Unesco, ed è la più vecchia città medioevale continuamente abitata in Europa. Un enorme muro, costruito dai cavalieri di San Giovanni, la rinchiude, e vi si può accedere da diverse entrate.

Ci incamminiamo fra i vicoli, affascinati dalle piazzette, dai giardini, dai cortili delle abitazioni, dalle moschee, dalle chiese bizantine e dai magnifici palazzi.

Numerosissimi i negozi in stile bazar, che danno su piazze ombreggiate. Si vende di tutto: merletti, ceramiche, spugne naturali provenienti dalla vicina isola di Symi, tessuti, tappeti, vetri artistici, souvenir vari. Tantissime anche le caffetterie e le taverne all’aperto. Tutto è bello, caratteristico, affascinante.

L’architettura fonde tratti neo-classici, medievali e levantini. Tra case fitte di traballanti balconi di legno, spiccano le moschee ottomane.

Da non perdere il Palazzo del Gran Maestro o dei Cavalieri (ingresso 6,00 €)

Nasce come fortezza nel XIV secolo, viene poi ricostruito durante l’occupazione italiana per accogliere Mussolini. Al suo interno preziosi mosaici di Kos abbelliscono le sale che custodiscono magnifici vasi giapponesi, doni dell’imperatore Hirohito al duce.

Da non perdere la moschea di Solimano il Magnifico del 1523 che è una delle più belle moschee tra le 14 dell’isola e L’Ospedale dei Cavalieri, edificio del XV secolo, restaurato dagli italiani negli anni dell’occupazione e che ospita oggi il Museo Archeologico di Rodi, in cui si può ammirare la magnifica statua dell’Afrodite di Rodi del I sec. a.C.

Verso le 12.00 ci spostiamo nella spiaggia di Kalithea, vicinissima alle terme. Il mare è bello e limpido, la spiaggia è sabbiosa mista a scogli. Ombrellone e due lettini 7,00 €. C’è anche la possibilità di pranzare alla taverna sulla spiaggia.

Noi pranziamo con della frutta e restiamo fino alle 18,00. Ritorniamo in albergo. Riposiamo e terminiamo la serata in una taverna di Faliraki cenando con mussaka, octopus, piatto di pasta, il tutto annaffiato da due birre Mytos, tipiche di Rodi.

15/07/2012: Oggi visitiamo Lindos

Da Faliraki percorriamo circa 35 km, ma la strada è buona. L’unico inconveniente è rappresentato dal pericolo delle capre che, pascolando liberamente, possono piombare in mezzo alla strada all’improvviso, anche se ci sono i segnali che mettono in guardia. Partiamo presto, fa già caldo. Tutta l’isola è caldissima e noi, fortunatissimi, abbiamo beccato la settimana più torrida dell’estate. Lasciamo l’auto al parcheggio subito prima del paese, attenti a non parcheggiare sotto gli alberi, perché avevo letto di capre che saltavano sulle auto per raggiungere e mangiare le foglie degli alberi.

All’inizio del paese saliamo sugli asini che, al prezzo di 5,00 €, ci portano fino all’acropoli. In realtà mi fanno un po’ pena, ma il percorso è divertente.

Nell’acropoli (ingresso 6,00 €) si possono ammirare i ruderi del tempio dorico della dea Atena del IV secolo a.C., ma la vera acropoli di Lindos, quella greca, non esiste più. I Cavalieri dell’ordine di Malta che hanno dominato Rodi durante il Medio Evo, infatti, hanno sfruttato l’eccellente posizione dell’acropoli per costruirvi un castello ed hanno usato le rovine greche come materiale da costruzione.

Dall’acropoli si può ammirare un panorama mozzafiato sulle spiagge di Lindos, in particolare la baia di San Paolo, con le sue acque azzurre e calde. Secondo la tradizione in questa spiaggia approdò San Paolo. A testimonianza del fatto si edificò una piccola cappella.

Scendiamo, poi, a piedi. Il paese è molto bello, i vicoli sono molto caratteristici e strapieni di negozi di souvenir. Si vende di tutto, ma i prezzi sono un po’ più alti del resto dell’isola.

Ci fermiamo a bere una spremuta d’arance (a Rodi ce ne sono tante anche d’estate) al prezzo di 1,00 € l’una e ci divertiamo a gironzolare in questo caratteristico paese. Lindos è un paese tipicamente greco, con le casette basse e bianche e i vicoletti stretti, dove può, al massimo, passare un mulo.

Fa caldo, è ora di andare al mare. Decidiamo di andare sulla spiaggia sotto il paese, perché la spiaggia di San Paolo, anche se ci piace di più, non è molto attrezzata. Ombrellone e due lettini solito prezzo: 7,00 €. Il sole è forte, ma stiamo quasi sempre a mollo, tanto l’acqua è piacevolmente calda, anche per i freddolosi come me!

La fame si fa sentire e decidiamo di mangiare alla taverna Nefeli sulla spiaggia. Due ottime e gigantesche insalate greche, due piattoni di Pita Gyros con patatine (il migliore mangiato a Rodi), cocomero e due bottiglie di birra Amstel al prezzo di 32,00 €. Nel pomeriggio torniamo in albergo. Un po’ di piscina, doccia,

Riposino e poi la sera andiamo a Rodi a vedere l’Old Town di notte.

La città, bellissima di giorno, si presenta in tutto il suo splendore di notte. Migliaia di turisti passeggiano lungo i vicoli, i negozi sono tutti aperti e le taverne meravigliose sui tetti delle case sono piene di gente. Rodi appare in tutto il suo fascino!

16/07/2012

Oggi andiamo alla scoperta di altre spiagge. Ci rechiamo a Ladiko per vedere la spiaggia di Antony Queen.

La Baia ha una bella spiaggia di sabbia e ghiaia fine circondata da colline verdi. Divenne famosa ai tempi del film “I cannoni di Navarone” (“The Guns of Navarone”), quando Antony Queen se ne innamorò e comperò dei terreni e una villa proprio qui. Da quel giorno fu battezzata Baia di Antony Queen. La spiaggia, però, è troppo affollata e dopo qualche foto di rito ci spostiamo nella spiaggia di Stegna.

Questa sarà la nostra spiaggia preferita, quasi tutta libera e poco affollata. L’acqua del mare è straordinariamente calda ed è piacevole stare a mollo. La spiaggia è costituita da sabbia e ciottoli e nel mare ci sono alcuni scogli. Qui facciamo amicizia con il signor Antonio, che parla benissimo l’italiano e ci illustra le bellezze dell’isola.

I greci sono estremamente gentili e si fermano a chiacchierare volentieri con noi italiani, ricordando il periodo della dominazione fascista.

Antonio ci racconta che i suoi genitori dovettero imparare per forza l’italiano, condizione indispensabile per poter frequentare le scuole fasciste, uniche sull’isola. Il nostro nuovo amico ci vorrebbe addirittura avere come ospiti per pranzo, dicendoci che lo faremmo molto felice, ma la nostra discrezione e il timore di arrecare disturbo ci fanno desistere e declinare l’invito.

Pranziamo, invece, in una taverna sul lungomare di Stegna con insalatona greca, patatine e gyros abbondanti e sempre a prezzi modici.

Torniamo in albergo, riposino, piscina, doccia e serata a Faliraki, dove saliamo sulla ruota panoramica da cui si gode una vista fantastica.

17/07/2012

Oggi torniamo a Stegna, ma prima ci fermiamo a visitare il monastero di Tsambika. Questo monastero bizantino è situato vicino alla strada principale che parte dal villaggio di Kolimbia, vicino al villaggio di Arcangelos. La chiesa principale è arroccata ad un’altitudine di 300 metri ed è dedicata alla Vergine Benedetta. All’interno della chiesa si può vedere la miracolosa icona della Vergine Benedetta dell’XI secolo, guaritrice dell’infertilità, secondo le credenze locali. Il figlio concepito dopo le preghiere alla Vergine era chiamato Tsambikos (per un maschio) o Tsambika (per una femmina) in onore della Madonna. Dopo la sosta raggiungiamo la spiaggia di Stegna che ci piace tanto e subito ci tuffiamo in quel mare meraviglioso. Incontriamo anche oggi il signor Antonio che ci invita nella sua casetta sulla spiaggia per un caffè e un piatto di cocomero straordinariamente buono e dolce.

Il caffè greco è una brodaglia imbevibile, ma noi, per educazione verso il nostro ospite, ne asseriamo la bontà e poi chiacchieriamo sotto il portico della crisi economica che ha colpito la Grecia e, purtroppo, anche la nostra Italia. Il signor Antonio ci dice che lo abbiamo fatto felice accettando il suo invito e ci offre la sua casa nel caso volessimo tornare a Rodi l’anno dopo. Il tempo trascorre piacevolmente e, quasi senza accorgercene, è ora di pranzo.

Facciamo un altro bagno nelle meravigliose acque di questa spiaggia e poi torniamo al nostro albergo, dove con 13,00 € pranziamo allo snack-bar adiacente la piscina.

Dopo un riposino, decidiamo di andare nella spiaggia vicino l’albergo. Per raggiungerla dobbiamo passare da un promontorio che sovrasta la nudist beach, dove tranquille famigliole si godono il mare… in tutta naturalezza (è proprio il caso di dire!)

Torniamo in albergo, ci cambiamo e andiamo a Paradissi, vicino all’aeroporto, dove viene celebrata con grande solennità la festa di Aghia Marina. Una marea di gente si riversa sulle strade per passeggiare, comprare qualche oggetto alle bancarelle e, soprattutto, per mangiare i tipici piatti greci. Noi ci sediamo ad un tavolino e ordiniamo souvlaki, patatine, pita, tzatziki e birra ad una cifra ridicola. Mangiamo anche dei dolci tipici di cui non ricordo il nome, ma solo la bontà. La temperatura è meravigliosa ed è piacevolissimo passeggiare tra la folla in festa, le giostre e le bancarelle. Le feste di paese hanno sempre un grande fascino! Nella piazza principale assistiamo ad uno spettacolo di Sirtaki e di danze tipiche greche.

18/07/2012

Ultimo giorno a Rodi. Visitiamo la spiaggia di Ladiko, bellissima, ma troppo frequentata, perciò andiamo avanti e ci fermiamo nella spiaggia di Tsambika, molto bella anche questa: spiaggia di sabbia fine lunga e larga, in parte attrezzata e in parte libera. Il mare ha dei colori meravigliosi e, naturalmente, l’acqua è calda. Nei pressi si trovano caratteristiche taverne da cui si gode una vista spettacolare. Per pranzo compriamo della frutta e andiamo a Epta Piges (sette sorgenti) speranzosi di trovare un luogo fresco dove consumarla. La strada si inerpica lungo una pineta per 800 m e termina in un ampio spiazzo adiacente ad un bar che ha numerosi tavolini posti sulla sponda di un piccolo torrente all’ombra delle conifere. Il refrigerio non è granchè e torniamo in albergo al fresco dell’aria condizionata. Nel pomeriggio torniamo a Stegna per l’ultimo bagno.

La sera decidiamo di andare a mangiare in una taverna di cui avevo letto su TPC: taverna Mimakos ad Afandou.

Arriviamo presto, ma è già pieno di gente (i greci cenano presto), ci sono addirittura tre pullman nel parcheggio. Un cameriere ci dice di tornare l’indomani perché non c’è posto, ma io gli rispondo che quella è la nostra ultima sera a Rodi e lui, comprensivo, ci trova un posticino vicino all’orchestra.

Arriva una cameriera che apparecchia il tavolo e ci dice: “ No pasta, no pizza: mangiare greco!” Va bene, vogliamo assaggiare la tipica cucina greca.

Ci portano squisiti antipasti: palline di formaggio fritte, tzatziki, moussaka, polpette di carne, insalata greca, frittelle. Alla fine, poi, arriva la grigliata di carne, tenera e saporitissima. I camerieri sono simpaticissimi e divertenti e un gruppo folkloristico si esibisce con danze tipiche greche, davvero emozionanti! Arriva il momento del Sirtaki e i ballerini coinvolgono il pubblico in questo tradizionale ballo. Anche noi ci siamo lasciati coinvolgere, ballando e divertendoci come pazzi e il ricordo di quella serata resterà sempre nel cuore. In un’isola ormai troppo turistica, finalmente l’atmosfera della Grecia autentica.

19/07/2012

Partiamo la mattina presto per prendere il catamarano veloce della Dodekanisos Seaways, che impiega, però, quattro ore per arrivare a Kos perché ferma in quattro isolette. Il catamarano va veramente veloce, sembra quasi volare sull’acqua e molta gente, purtroppo, si sente male. Io, invece, mi diverto, mi viene il solletico alla pancia come quando si va sull’altalena. Arriviamo a Kos e ci fermiamo a mangiare in una taverna vicino alla fermata dell’autobus che ci dovrà portare poi all’aeroporto. I gestori della taverna ci fanno lasciare i bagagli lì, così siamo liberi di visitare Kos senza pesi.

Cominciamo a gironzolare in questa bellissima città, fatta a misura di turista, perché ci sono numerose zone ombreggiate, panchine e tanti bar. La zona del porto è magnifica anche di giorno.

Raggiungiamo la zona del Kastro del tredicesimo secolo, dove i cavalieri di San Giovanni avevano la loro fortezza. Il Castello è collegato alla piazza del platano di Ippocrate con un ponte conservato a tutt’oggi che scavalca il viale delle palme. Qui, dunque, si trova il platano di Ippocrate che, secondo la leggenda, pare abbia più di 600 anni. Questo è il luogo in cui Ippocrate si dice abbia letto ed insegnato.

Dietro al Platano c’e’ la grande Moschea di Gazi Hassan Pasha del 1786, proprietà della minoranza turca di Kos, da tempo non più adibita a luogo di preghiera, ma data in gestione ad esercenti commerciali che vi hanno allestito dei negozi presso i quali possono essere acquistati diversi souvenir, tra cui il famoso Giuramento di Ippocrate.

Dietro la piazza si può vedere la zona archeologica degli scavi dove sono state trovate le rovine dell’antica agorà che si possono visitare gratuitamente.

Proseguendo sulla Bar Street si arriva a Piazza Elefteria (Piazza della Libertà), la piazza principale di Kos città, circondata da edifici costruiti durante gli anni della colonizzazione Italiana dopo che questa parte di città crollò nel terremoto del 1933. L’edificio neoclassico è il Museo Archeologico che ospita reperti di epoca Ellenistica e Romana comprendenti collezioni di statue, tra cui quella di Ippocrate, nonché bellissimi mosaici. Al lato del Museo c’è la Torre con l’orologio e il Palazzo del Circolo, oggi il cinema di Kos. Molto bella e’ anche la Moschea Defterdar, anch’essa non più adibita al culto. In Piazza della Libertà si affacciano diverse caffetterie e la moderna Agora, un mercato turistico aperto tutti i giorni presso il quale è possibile trovare diversi souvenir e prodotti tipici locali come le erbe aromatiche, le spezie, il miele di Ippocrate (di timo), l’olio d’oliva, prodotti per la cura della pelle, nonché frutta, verdura e altri generi alimentari. Nei dintorni della piazza vi sono negozi di ogni genere: gioiellerie, argenterie, negozi di ceramica, tessuti e souvenir vari, oltre a numerose caffetterie e birrerie. Proseguiamo, poi, in Piazza Demetor, una piccola piazzetta circondata da alcuni ristorantini, famosa per la presenza di uno dei pochissimi monumenti rimasti in piedi dopo il terremoto del 1933, il Minareto.

E’ ora di partire. Prendiamo il bus che ci porta all’aeroporto. E’ pieno di gente, tanto che si deve addirittura aspettare fuori dall’aeroporto e, a causa del caos, non ci controllano neanche il peso dei bagagli. Arriviamo a Bari verso mezzanotte (volo sempre puntualissimo).

Considerazioni

Rodi è bellissima, ma è senz’altro da visitare in un periodo meno caldo, infatti la temperatura torrida ci ha fatto desistere dal visitare diversi siti archeologici e paesini caratteristici dell’entroterra. Il mare è splendido e la gente cordiale. Si mangia bene, anche se un po’ troppo speziato e i prezzi sono piuttosto contenuti.

Noi ci siamo divertiti e Rodi resterà sempre un bellissimo ricordo.



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