A piedi per Londra di o quasi
Partenza da Orio al Serio ore 9.55 arrivo a Luton 10.55 ora inglese (11.55 italiana) Ritorno da Luton ore 19.25 ora inglese – arrivo previsto a Bergamo 22.20 ora italiana 2 ore di volo Sempre tramite internet sul sito www.Easybus.Co.Uk ho acquistato il biglietto della Easy bus e ho pagato A/R per 2 persone 14£ Occorre presentare al conducente la stampa della prenotazione .Avevamo la prenotazione per le 12.30 ma siamo arrivati presto e al desk in aeroporto e ci hanno modificato l’orario alle 11.10 Gli autobus della Easy Bus, che servono Luton con Londra, si fermano a Baker street e partono da Gloucester place vicino a Baker street. Si prende la gialla per Bayswater Da casa ho prenotato la famosa travelcard per le zone 1-2 per 7 giorni (www.Ticket-on-line.Com 44 £). Mi sono state spedite a casa.
Abbiamo alloggiato all’Hotel Reem, in Princes Square 50-51, nel quartiere di Bayswater(prenotato su www.Thereemhotel.Co.Uk) 360 £ la doppia per 6 notti piu la colazione 5 £ a testa al giorno.Distanza dalla metropolitana di Queensway 5 minuti a piedi.
Bayswater si trova vicino a Kensington Gdn., e il centro è facilmente raggiungibile sia con la tube (linea circle e district) che con i Double decker: il n°94 da Bayswater road fa capolinea a Piccadilly Circus e attraversa grosse arterie quali Marble Arch, Oxford Circus fino a Regent Str.. La linea n. 15 partenza dalla stazione della metro di Paddington o Marble Arch per Oxford e Regent Street fino a Piccadilly Circus, poi alla Galleria Nazionale alla Royal Courts of Justice, a St Paul’s Cathedral, a The Monument fino alla fermata di Tower Hill vi permette di ammirare i maggiori monumenti d Londra anche di sera quando questi sono tutti illuminati .
La Queensway è piena di localini di ogni tipo, supermercati Tesco e Spar ed anche un centro commerciale dove c’è Mark e Spencer oltre ad una lunga serie di hotel. Noi abbiamo cenato spesso nei ristoranti italiani riuscendo a mangiare decentemente anche se a prezzi un po’ alti.
Ci sono ristoranti di ogni nazione per chi non è schizzinoso come me.
Domenica 18 giugno– Appena arrivati ci siamo precipitati ai Kensington Gardens-. Siamo andati, sempre a piedi,in Hyde Park, allo speaker Corner e attraverso il Wellinghton Arch abbiamo percorso il Green park e arrivati a Buckingam palace abbiamo preso il Mall che era vestito a festa con le bandiere sui pennoni tra gli alberi per la festa di compleanno della regina. Dal Mall abbiamo svoltato in St’ James Park Dal ponte che attraversa il laghetto si gode una bellissima vista di Buckingam e della LondonEye e di Westminister.
Attraversato il parco siamo arrivati a Westminster.
Si vede subito il Big Ben, il Parlamento e la ormai famosa LondonEye.
Abbiamo attraversato il Tamigi fino alla ruota poi mio marito è tornato a piedi mentre io ho preso la tube e sono tornata in hotel attardandomi per la Queensway e sono arrivata dopo di lui.
La sera cena sulla Queensway che è molto animata di giorno e di sera da gente di ogni nazione.
Lunedi’ 19 – La mattina è iniziata da Trafalgar Sq.,dove siamo arrivati col 94. Attraversato l’Admmiral Arch abbiamo percorso il The Mall per arrivare a Buckingam Palace. E abbiamo assistito al cambio della guardia che si svolge alle h. 11.30 con l’arrivo delle nuove guardie a palazzo con le uniformi rosse e il colbacco di pelo d’orso. Abbiamo assistito al concertino bandistico insieme a molti turisti. Simpatico spettacolo anche se un po’ troppo turistico.
Io sono poi tornata da sola a Trafalgar mentre mio marito si faceva la sua corsa nei parchi La piazza è molto grande, peccato che la statua di Nelson sia ingabbiato per il restauro ed anche i leoni. Al di sopra di una larga scalinata si trova la National Gallery a cui faccio visita gustandomela da sola anche se alla fine ero un po’ stanca. Il museo è ricchissimo di quadri ed è diviso in periodi storici.
Tantissimi gruppi di scolari con la guida sostavano nelle varie sale dove c’erano i quadri più importanti .Ho visto tantissime opere italiane, la Vergine delle rocce di Leonardo Botticelli( Venere e Marte ) Caravaggio (Bacco punto da un aspide,mentre la cena in Emmaus era in Italia) Piero della Francesca col Battesimo di Cristo,Tiziano,Tintoretto,Canaletto,Lorenzo Lotto.
Poi Gherardo delle notti ( Gesù davanti al sommo sacerdote,)Van Eich ( I coniugi arnolfini ) .
Poi le sale degli impressionisti con Van Gogh ( i girasoli), Monet, Cezanne, Seurat .
Torno in albergo e naturalmente mio marito e già tornato. Dopo il riposo, cena presso Garfunkel’s in Piccadilly dove io prendo salmone grigliato e spinaci. E dopo cena abbiamo percorso Piccadilly street ( la strada è piena di bei negozi tipo Fortnum e Mason con le vetrine dedicate all’oriente, e il lussuoso Ritz hotel )fino a Hyde park corner da dove abbiamo preso il metro’.
Martedì 20- In mattinata abbiamo preso il battello fino al Tower Bridge .
Dal battello si gode una magnifica vista del parlamento, della cattedrale di S.Paul, la cui cupola svetta sopra la city , sull’altra riva la Tate modern di de Meuron e il Globe ricostruzione dell’antico teatro di Shakespeare e molti altri edifici futuristici. Siamo sbarcatici alla Tower of London e l’abbiamo ammirata dal di fuori perché il prezzo d’ingresso è elevato e abbiamo preferito goderci la bella giornata all’aperto.
Abbiamo attraversato nei due sensi il Tower Bridge che abbiamo anche visto aprirsi per far passare due velieri dalle vele marroni.
Accanto alla Torre si trova uno dei luoghi più particolari di Londra, il St. Katharine’s Dock. Un porticciolo stracolmo di barche a vela, circondato da passaggi, giardini, negozi, uffici e case dal design moderno. C’è un’antica birreria in legno fiorita di gerani, il Dickens inn. Per una sosta ed uno spuntino abbiamo scelto il “Riverside”. Poi abbiamo fatto a piedi tutta o quasi la city, con le persone in giacca scura e cravatta che si muovevano freneticamente. Bei palazzi dall’architettura futurista vicino a palazzi ottocenteschi, le banche, Lombard street e la Mansion House fino alla cattedrale di S.Paul dove le formichine della City si concedevano la pausa pranzo sdraiati a decine nei giardini della cattedrale per la gioia di piccioni e scoiattoli.Il pomeriggio si è concluso all’abbazia di Westminster, L’ingresso è a pagamento 10 £ . Qualche fotografia all’esterno e poi ci mettiamo in fila per entrare . Abbiamo ammirato l’ardita altezza della navata gotica centrale, lo splendido coro dove si esibiva un gruppo di cantori tipo King’s consort. L’interno è molto grande e pieno di tombe di reali come ad esempio Elisabetta I e Bloody Mary, Maria Stuart ; ma quello che mi ha più affascinato è il Poet’s corner dove sono sepolti noti personaggi come Geoffrey Chaucer, Charles Dickens e Thomas Hardy. Moltissimi sono anche le pietre per terra in memoria di altri famosissimi scrittori come Shakespeare, Keats, Shelley, T.S. Eliot, Henry James e le Bronte Sisters.
L’angolo dei musicisti con Handel e Muzio Clementi, che è l’unico italiano sepolto a Westminster. Visitiamo il chiostro grande e quello piccolo e i giardini del college.
Come in quasi tutte le chiese inglesi anche qui in cripta funziona un servizio bar.
La sera cena al ristorante Amalfi nel centro commerciale Whitheys e poi il giro in notturna col 15 fino al Tower Bridge. Mercoledì 21-Breve visita al British museum che raggiungiamo con l’autobus 390.
Da vedere assolutamente la famosa Stele di Rosetta che ha permesso di decifrare i geroglifici e la grandissima testa di Ramses II in granito nella galleria egiziana,i fregi prelevati dal Partenone , l’eccezionale ricostruzione del monumento alle Nereidi proveniente da Xanthos in Turchia e i leoni alati della civiltà assira.
Poi andiamo a piedi passando dalla Royal Opera House, tempio dell’Opera lirica, al Covent Garden, i mercati coperti con deliziosi angolini e negozietti . Ci attardiamo un po’ a girovagare e ci fermiamo ad ascoltare una coppia di giovani cantanti d’opera che si esibiscono in duetti interagendo simpaticamente col pubblico.
Poi attraverso la bella Leicecster Square siamo andati a Soho e al quartiere Chinatown.
Infine col metro andiamo ad uno dei più grandi parchi di Londra: il Regent’s Park sterminato nei suoi lunghissimi e rettilinei sentieri circondati dai classici prati all’inglese, ma molto vario all’interno soprattutto nella zona del Queen’s Mary Circle, un angolo di paradiso con fontane, laghetti, giochi di siepi e fiori curati nei minimi particolari, e anche un bel roseto che è uno splendore di colori e di varietà. Sotto un gazebo vicino al laghetto si esibiva un gruppo di alunni di una scuola di percussioni e cornamuse.
Giornata un po’ ventosa che si conclude al Kensinghton Park , io a scrivere queste impressioni e lui a correre insieme agli altri londinesi.
Giovedì 22- Soddisfacente escursione col bus della Premium Tour (130 sterline) a Windsor,Stonehenge e Oxford, prenotato in albergo . Ci vengono a prendere a pochi passi dalla nostra via e ci troviamo tutti a Victoria Station da dove veniamo divisi per tour. Siamo una quarantina tra americani, canadesi, inglesi e oltre a noi due un’altra italiana di Palermo.
La nostra guida Barry è molto loquace, peccato che parli in inglese e noi non si capisca quasi nulla.
Fortunatamente nel prezzo d’entrata a Windsor sono comprese delle audioguide che ci permettono di conoscere la storia e l’arte di questo castello residenza estiva della regina Elisabetta. Visitiamo subito la S. George Chapel, dall’alta navata col soffitto molto decorato da stemmi e nervature, la tomba neoclassica della principessa Carlotta morta mentre dava alla luce un figlio,il grandioso coro ligneo con le insegne dei cavalieri del regno, l’organo con le canne dorate dipinte,la tomba della regina madre morta nel 2002 che riposa accanto a suo marito Giorgio V e alle ceneri della principessa Margareth.
Gli appartamenti di Windsor, utilizzati nelle cerimonie ufficiali dell’ordine della Giarrettiera e nei ricevimenti quando la regina si trova qui per l’estate,sono ricchi di preziosi oggetti ,mobili e quadri anche di artisti italiani ( Canaletto ).
Non riusciamo a vedere la casa delle bambole della regina Mary perché i tempi sono ristretti .
Partiamo per Stonehenge e la vista del circolo mi emoziona parecchio perché è un luogo che desideravo vedere da tempo. Per il suo fascino misterioso e la sua millenaria storia. Un gruppo di nuovi druidi sta officiando una cerimonia all’interno del circolo mentre un vento sferzante soffia sulla piana. Anche qui una audioguida ci informa sulle varie ipotesi di costruzione e di significati d’uso.
Andiamo a mangiare in un bel cottage caratteristico col tipico tetto di paglia imbrigliato in una rete metallica. Il cibo non è gran che ma il posto è bello.
La visita a Oxford è piuttosto affrettata ma buono è il thè con muffins e marmellata che ci viene offerto.
I colleges sono chiusi ai visitatori e ci accontentiamo di vederli dall’esterno. Sono 49 i colleges a Oxford ma ne vediamo giusto una decina.
Ci sono molti studenti in giro con la divisa nera e un fiore rosa all’occhiello.
Ritorno verso le otto.
Venerdì 23- A Greenwich con la line DLR dalla quale si vede il Canary Warf, complesso architettonico costruito in questi ultimo anni. Su tutti svetta la torre di acciaio col tetto a piramide di Cesar Pelli Tutta la zona dei Docklands è bellissima, sta diventando la nuova zona dei ricchi ed è molto suggestiva.
Visitiamo l’osservatorio di Greenwich con il suo museo e il parco meraviglioso lì vicino e facciamo la classica foto sul meridiano 0 poi giù alla palladiana Queen’s House e al museo navale ( gratis) Ritorno in battello fino al Tower Bridge dove facciamo uno spuntino.
Poi in metro al Millennium Bridge che attraversiamo per andare alla Tate Modern, costruita dall’arch. De Meuron su un vecchio capannone. All’entrata si vedono ancora i grandi pilastri in ferro e i carroponti e un altoparlante diffonde il suono della fabbrica.
Le opere esposte sono di artisti surrealisti, minimalisti, futuristi, insomma tutta l’arte moderna e contemporanea. A parte Magritte, Dalì, De Chirico e Mirò che conosco, altre sconosciute opere erano davvero angoscianti ma mio marito era davvero interessato ai materiali utilizzati per le sculture.
Poi siamo andati col metro alla cattolica Westminster Cathedral, dalla grande navata (rispetto alle misure della W.Abbey) ricca di marmi policromi e mosaici. Anche qui la cripta -cafè.
Nella cappella della Madonna di Westminster si celebrava un funerale ( una volta ci capitava di vedere i matrimoni).
Infine ancora una visita ai parchi e dopo una breve pausa presso il Dell Restaurant che si trova nella parte sud del Serpentine, io ritorno a piedi da sola e mi fermo a vedere la royal Albert Hall,il Kensington Palace, ultima residenza di Diana e luogo di nascita della regina Vittoria, e alla Serpentine Galerie dove erano esposte gigantografie di architetture di interni.
Dopo cena un giro fino a Westminster col 94 fino alla blindatissima Downing street e poi a letto per l’ultima notte a Londra.
Sabato 24-Al mattino dopo colazione e dopo aver pagato il saldo ( 551 euro comprese le colazioni ( 5 sterline a testa al dì) siamo scesi a Notting Hill col 94 e siamo andati al mercato di Portobello road, molto grande e pieno di ogni cosa , dalle torte fatte in casa alle pellicce di seconda mano. Ma c’è troppo caos e ce ne andiamo senza comprare niente .Ci siamo poi diretti allo Stanford Bridge, lo stadio del Chelsea (fermata Fulham Brodway della district line) ma naturalmente non ci va di pagare 13 sterline a testa per vederlo, che ladri! Poi altro tempio del consumismo, HARROD’S IN Brompton road dove resto abbagliata dal lusso sfrenato delle sale centrali e di quelle, imperdibili da vedere, dedicate al cibo di tutto il mondo. Compriamo una super baguette di pollo, pancetta e maionese, e delle ciliegie oltre a delle marmellatine.
Andiamo infine al Kensington Palace, l’ultima residenza di Lady Diana per finire in bellezza il nostro tour al parco a divorare la buonissima baguette e sdraiarci al bellissimo sole.
Per finire ancora meglio, un the freddo all’Orangerie del palazzo: fresche tovaglie bianche con fresie bianche sui tavoli e un buffet di dolci appetitosi, io prendo il the al limone e rosmarino e mio marito uno all’arancia e menta con una tartelletta alle fragole e una fetta di torta ai frutti di bosco.
Purtroppo è ora di partire e ritiriamo i bagagli all’hotel.
L’aereo è in ritardo e peggio ancora una bufera di pioggia impedisce l’atterraggio a Bergamo, finiamo a Torino e aspettiamo fino alla 1 di notte l’ok per ripartire in aereo per Orio dove arriviamo alle 2.
Beh, qualcosa doveva andare storto!