A passeggio per Lisbona

Tutto quello che si può vedere in città, con qualche escursione...
Scritto da: beroalda
a passeggio per lisbona
Partenza il: 24/08/2011
Ritorno il: 30/08/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Siamo due sorelle – turiste per caso – alle quali piace organizzare nei minimi dettagli il proprio viaggio, dando l’idea di essere anche ad essere un po’ psicotiche, premesso che abbiamo iniziato l’organizzazione del viaggio qualche mese prima di realizzarlo e abbiamo puntato ai supermercati, fast food, bar per mangiare… Anche se abbiamo scelto la Lisboa Card, ci piace molto camminare e, in una giornata riusciamo a vedere bene e senza correre, molte cose. I prezzi sono per una persona. Buona lettura.

GIORNO 1 – ARRIVO E PRIMA VISITA ALLA CITTA’

Alle 7.00 del 24 agosto, mia sorella ed io, partiamo da Bologna con il volo Iberia IB 8785 e arriviamo a Madrid alle 9.45, per poi ripartire alle 11.40 (volo IB 3103) alla volta di Lisbona e arivare circa un’ora dopo. Rispetto ai voli diretti, questo volo permetteva di non perdere tutto il primo e ultimo giorno e in più costava ragionevolmente, andata e ritorno ci sono costati 123, 16 € a testa, il volo e l’hotel li abbiamo trovati sul sito dell’olympia viaggi. Anche se Lisbona è facilmente percorribile a piedi decidiamo di fare la Lisboa card (LC) per 3 giorni (36€ a testa, ma abbiamo pagato 32,40 perchè io ho avuto uno sconto studente che non era segnalato da nessuna parte) e due Settecollinas caricandoci sopra 8.50€ per gli altri 4 giorni. Il collegamento da/per aeroporto costa 1.50 €. Per quanto riguarda i trasporti pubblici, tutta la città di Lisbona, anche l’aeroporto sono comprese all’interno di una sola zona e il biglietto singolo costa 0.90€, noi avevamo trovato solo in un sito l’accenno a diverse zone e non riuscivamo a capire quali fossero, invece poi abbiamo capito che i diversi colori che presentava la mappa erano i diversi quartieri di Lisbona.

Prendiamo la metro azul e arriviamo al nostro albergo, vicino a Parque Eduardo VII in Avenida Fontes Pereira de Melo dove abbandoniamo i bagagli nella nostra camera doppia, non fumatori. La camera non è grandissima, ma è pulita e ci si sta bene, ci sono due letti singoli con rispettivi comodini, da una parte una sedia dall’altra una brandina su cui si può appoggiare la valigia; c’è anche un tavolo con una specchiera, il bagno non è grandissimo, ma c’è sia la vasca che la doccia, l’asciugacapelli… Visto che è agosto e anche qui fa caldo lasciamo accesa l’aria condizionata al minimo.

Ritorniamo a prendere la metro e, con le nostre mappe e guide (fra le quali il libro di Turisti per caso), arriviamo in centro per fare un giro in giro della città: i colori sono fantastici anche perchè il sole ci batte a picco! Da Praça do Commercio si vede tutta la costa e anche dall’altra parte del Tajo. Ci fermiamo per prendere qualcosa da bere in Praça don Pedro IV. Decidiamo di visitare l’Igreja de Sao Roque (Largo Trinidade Coelho – metro Restauradores), ma non il museo che troviamo chiuso. Se all’esterno la chiesa è molto semplice all’interno è stracolma di decorazioni e di ori, in uno stile molto vario concentrato nelle otto cappelle laterali.

GIORNO 2 – ZONA DI BELEM – CASCAIS – BOCA DO INFERNO

Il giorno dopo ci svegliamo di buon’ora e, anche se il tempo non è bellissimo, iniziano i 3 giorni della Lisboa Card, prendiamo la metro per arrivare a prendere il treno, una sorta di suburbana che ci porta a Belém sulla line di Cascais. Il primo monumento che si vede arrivando è il Padrao dos descobrimentos: il monumento eretto durante la dittatura di Salazar nel 1960, purtroppo ci arriviamo troppo presto e lo troviamo chiuso. Attraversiamo la strada e ci avviciniamo al Monasteiro dos Jeronimos dove, sfruttando le Lisboas, saltiamo la fila che già di prima mattina è lunga ed entriamo gratis (7.00€ senza LC). Il parco che precede il Monasteiro è molto bello, ma il meglio è all’interno. Il chiostro interno ha tutte le arcate lavorate che sembrano fatte all’uncinetto, quando esce il sole, assumono un color crema che le fa risaltare ancora di più contro le ombre delle arcate sotto. Visitando tutto il Monasteiro incontriamo il monumento a Fernando Pessoa; usciamo dal Monasteiro ed entriamo nell’adiacente Igreja di Santa Maria dove ci sono le tombe di Vasco da Gama, Luis de Camoes, mentre nel coro maggiore ci sono le tombe di Manuel I e Maria, reali del Portogallo. Il portale sud molto lavorato è sul lato lungo dell’edificio, non è la porta in cui si entra, ma è alla sua destra. Usciamo dal Monasteiro e, dopo aver mangiato al Mac D. (non sarà il modo migliore,ma piuttosto che impazzire nella ricerca e venire spellati!) visitiamo il Museu Nacional dos Coches (4.00€) (Museo delle carrozze) dove ci sono esempi di stili diversi: dalle carrozze papali italiane, spagnole alla carrozza usata, nel secolo scorso, dalla regina Elisabetta d’Inghilterra. Lasciato il museo ci incamminiamo verso la Torre di Belém (gratis con LC). Lungo la strada ci fermiamo alla strafamosa Antigua Confeitaria de Belem, la coda è scoraggiante, ma alla fine ne vale la pena: le pasteis (0.95 € cadauna) sono veramente eccezionali, golose e buone, te le danno in un tubo di cartoncino che le mantiene calde anche mezz’ora dopo l’acquisto.

Arriviamo alla torre dopo una breve passeggiata, anche in questo caso entriamo senza pagare, la vista che si vede arrampicandosi sempre più su lungo le scale, veramente strette e sdrucciole, di questo fortino è spettacolare: sembra di essere in pieno oceano con l’acqua che arriva fino ai piedi della costruzione.

Torniamo indietro verso la stazione e, passando davanti al Padrao dos descobrimentos (LC: 1,75€ 2.50) ci accorgiamo che è aperto e ci mettiamo in fila per entrare nell’ascensore che ci porta ad un’altezza dalla quale si vede tutta Lisbona e si ha una vista integrale del Monasteiro e della Torre di Belem. Affacciandosi sulla piazza antistante si può vedere un planisfero piatto su cui sono indicate tutte le scoperte geografiche fatte dagli esploratori.

Dalla stazione di Belem prendiamo il treno e ci dirigiamo a Cascais (3.60), piccola località di mare, dopo aver fatto rifornimento di viveri al minimarket, ci incamminiamo sulla strada che ci porta a Boca do Inferno: la scogliera a picco e il tramonto rendono ancora più suggestivo questo paesaggio marittimo bellissimo. Dalla terrazza naturale su cui siamo possiamo vedere un faro in lontananza e alla nostra destra un’apertura nella roccia nella quale le onde si insinuano fino all’altra parte del canalone. Ci fermiamo a mangiare su una panchina con lo sguardo rivolto all’oceano e immerse nel silenzio. Tornando indietro, verso sera, sul lungomare troviamo i “segni” del passaggio dell’ultimo re d’Italia, a lui infatti è intitolata la strada che riconduce in città. Riprendiamo il treno e scendiamo a Lisbona.

GIORNO 3 – CASTELO DI SAO JORGE – SE CATEDRAL – ALFAMA: MIRADOURO DE SANTA LUZIA – SAO VINCENTE DE FORA – MUSEO DOS AZULEJOS – PANTEAO NATIONAL

Anche oggi sveglia presto, arrivati in centro prendiamo il tram 28 che ci porta al Castelo di Sao Jorge (4.90 € con Lisboa card più o meno 7 senza circa). Il borgo attorno al castello è medioevale e i vicoli sono stretti e molto caratteristici, di fronte all’ingresso del castello ci sono due o tre negozi di souvenir, anche se può sembrare strano i prezzi che fanno sono più bassi di quelli del centro di Lisbona. Nel parco del castello si possono trovare gatti e pavoni che convivono in modo molto civile. Dal belvedere del castello è possibile avere un panorama completo di Lisbona; la zona è molto tranquilla e i camminamenti lungo i merli delle mura si possono percorrere in tutta pace. Anche alcune torri sono visitabili, ma quando ci siamo andate noi c’era una ricostruzione storica e non siamo riuscite a visitarle. Riprendiamo il bus e ci fermiamo al Miradouro di Santa Luzia: una meravigliosa terrazza panoramica che vale la pena di vedere. Da qui scendiamo a piedi, verso il Sé Catedral che da fuori ricorda vagamente Notre Dame a Parigi. Visitiamo anche i (poveri) resti del Teatro Romano attorno ai quali si può passeggiare seguendo un percorso che non prevede molte informazioni.

Torniamo in centro e ci fermiamo a mangiare al Caffè Jeronimo (Praça Pedro IV): il bar è vicino al Mc, qui con un menù particolare mangiamo due panini moolto ben farciti, due bibite fredde e due caffè (ma caffè caffè) alla modica cifra di 9.00 € in due.

Dopo pranzo prendiamo il 28 e visitiamo la chiesa di Sao Vincente da Fora, una bellissima chiesa situata fuori dalle mura della città, costruita nel 1582 ed inaugurata quasi un secolo dopo, venne danneggiata, come tutto il resto della città, dal terremoto del 1755. Da qui visitiamo il Panteao National dove sono situate molte tombe illustri. La struttura si sviluppa su due anelli, ma, arrivando quasi all’ora di chiusura, l’anello superiore non abbiamo potuto visitarlo. Prendiamo la metro e scendiamo alla stazione di Santa Apolonia da qui prendiamo il bus e arriviamo al Museo dos Azulejos (LC: gratis – 5.00) dove un percorso interessantissimo si snoda dalla creazione delle mattonelle di ceramica fino alle ceramiche della contemporaneità, passando attraverso le fasi moderne.

GIORNO 4 SINTRA – ESTUFA FRIA

Partiamo dal nostro hotel per la stazione del Rossio, dove prendiamo il treno per Sintra (3.60), un paese che sembra uscito da una fiaba. Il Palacio Nacional (LC:gratis – 5.00€) sembra quello di una fiaba, l’unica nota stonata sono le cappe del camino che sembrano due corni rovesciati; da lì davanti si può prendere un autobus (5.00 € a/r) che collega il centro al Castelo dos Mouros (4.00€) e al Palacio e Parque de Pena (9.00 €). Il Castelo è immerso all’interno di un freschissimo parco e le rovine sono calpestabili: si può infatti percorrere tutto il perimetro delle mura, ogni tanto ci sono delle torrette divenute punti panoramici. Ora, anche se il percorso è meraviglioso perché permette di vedere tutta la valle, non è consigliato per chi soffre di vertigini (ve lo dico per esperienza), ma rimboccandosi le maniche si può fare perché merita. Il Palacio è un’insieme strano di stili diversi, all’interno non è permesso fare foto e se vi vedono ve le fanno cancellare davanti ai loro occhi. Anche da qui la vista è mozzafiato. A Sintra ci sarebbe da vedere anche il convento dos Capuchos ma l’unico modo che avete per arrivarci è prendere un taxi che potrebbe costare più della visita stessa.

Di ritorno da Sintra, ci fermiamo a fare la spesa e, tornando verso l’albergo visitiamo la Estufa fria (gratis), una serra divisa fra zona fredda, tiepida e calda, dove sono custodite diverse tipologie di piante. Fate attenzione perché nella parte calda il clima è torrido e asfissiante. Fuori dall’Estufa si trova un laghetto, inserito nel Parque Edoardo VII dove ci sono galli, galline, oche, anatre, piccioni e, strano ma vero, gatti che possono transitarvi vicino con una preda in bocca.

GIORNO 5 – MUSEO DOS AZULEJOS – SANTUARIO CRISTU REI – BASILICA E GIARDINO DI ESTRELA

Approfittando dell’ultima mezza giornata di Lisboa card torniamo a visitare il Museo dos Azulejos che la domenica è gratuito. Prendiamo il bus e scendiamo in centro da Praça do Comercio ci incamminiamo verso Cais do Sodrè dove prendiamo il traghetto e ci dirigiamo verso Almada, dalla stazione dei traghetti prendiamo il bus 434 (1.80€) direzione Cristu Rei per arrivare al Santuario di Cristo Re, quello visibile anche da Lisbona. Questa statua, alta 28 metri è posta su un basamento di 82 metri, al suo interno c’è un ascensore (10 € a testa) che porta fino in cima. La vista è meravigliosa e abbraccia tutta Lisbona. Qui, dico la verità non mi ha dato fastidio perché, grazie al cielo c’è la muratura all’altezza degli occhi, anche se temevo peggio. Ritorniamo a Lisbona, dopo aver mangiato i nostri panini artigianali sotto una tensostruttra immersa in un uliveto alle spalle della statua.

Sbarcate dall’altra parte del Tejo ci incamminiamo a piedi da cais do Sodrè verso Estrela per visitare la basilica e il parco. La basilica è bianchissima contro un cielo terso che fa quasi male agli occhi. Era stata costruita per ordine della regina Maria che l’aveva promessa come voto per avere un figlio maschio, ma alla morte di questi se ne disinteressò. Venne finita più tardi. In una stanza laterale alla navata si trova il famoso presepe di terracotta e sughero illuminato dietro il pagamento di 1€ al minuto. Una visita merita anche il parco di Estrela, con grandi vialoni che si raccordano nei pressi di un piccolo chiosco dove suonava l’orchestrina ma che ora è in manutenzione.

GIORNO 6 FATIMA

Sinceramente pensavo che sarebbe stato più facile trovare informazioni su come arrivare a Fatima. Oltre alla macchina ci sono due mezzi: il treno con partenza da Entrecampos (il prezzo è fra i 9 e i 13€) o il pullman. La stazione dei pullman è Sete Rios, ci si arriva con la metro azul scendendo a Jardim Zoologico. L’unico modo per fare i biglietti è quello di interagire con il personale che vi lascerà un biglietto (22 € a/r a persona) con ora, numero di pullman e di posto che viene poi strappato dall’autista. Il gate da cui parte il pullman è visibile da uno schermo, non quello verso i gate dei pullman ma quello verso l’uscita della stazione. Si tratta di un diretto per Fatima ed è improbabile sbagliarsi. Il viaggio dura circa due ore, in autostrada, quindi non ci sono curve o percorsi tortuosi. Una volta arrivati, uscendo dalla stazione dei pullman alla vostra destra si imbocca un lungo vialone che porta alla basilica. Arrivando si apre davanti a voi la spianata immensa della basilica, attraversata da un percorso che molti pellegrini compiono in ginocchio (muniti di ginocchiere) e che compie un giro attorno alla cappellina delle apparizioni. La prima cosa che si sente arrivando è l’odore fortissimo di sandalo delle candele che vengono bruciate. Le candele sono acquistabili spendendo da 0.50 € a 2€. Per accenderle bisogna avvicinarsi ad una vera e propria pira dove andranno gettate dopo aver recitato la propria preghiera. Vicino alla pira l’aria è caldissima e si vedono le fiamme alzarsi anche molto oltre le paratie di sicurezza. Nella cappellina delle apparizioni, sotto il leccio dove apparì la Madonna, c’è anche una statua della Madonna di Fatima ma non ha nella corona il proiettile sparato a Papa Giovanni che è custodito nel Museo. La basilica è molto bella e richiama sopra l’altare al miracolo del sole, inoltre ai lati della navata ci sono le tombe dei tre pastorelli. Percorrendo la spianata con la basilica alle spalle si arriva alla statua di Giovanni Paolo II, genuflessa in preghiera, sotto un crocifisso simile a quello che si trova ai piedi del monumento di Cristu Rei. Alla sinistra della statua c’è una teca in cui è custodito un pezzo del muro di Berlino. Da qui si accede alla strada in cui ci sono molti negozietti di souvenirs.

Ritorniamo sui nostri passi e ripreso il pullman arriviamo a Lisbona a pomeriggio inoltrato, purtroppo in albergo ci aspettano le valigie da fare. Alla sera ci concediamo un’ultima visita alla città by night, ancora più misteriosa ed affascinante con tutti i monumenti illuminati e con un vento freddissimo!

GIORNO 7 – ADDIO LISBONA

Abbiamo ancora una mezza mattinata per poter visitare la città e, avendo visto tutto quello che avevamo progettato di vedere e anche qual cosina in più, la dedichiamo allo shopping da turiste ritornando nei luoghi dove avevamo visto cadeaux interessanti. Poi pranziamo nel Parque Edoardo VII dove ci attraversa la strada un gatto con il pranzo in bocca. Recuperate le valigie prendiamo l’autobus per l’aeroporto e lì il volo per Madrid da cui, con molto ritardo, prendiamo quello per Bologna. L’esperienza è finita, ma questa bellissima città ci ha lasciato ricordi indelebili.

Angela & Rita



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