A parigi con la bicicletta
Siamo partiti da bergamo il 14 agosto con l'idea di andare a visitare parigi girando con la bicicletta.con poco traffico passiamo como e andiamo verso la svizzera attraverso il tunnel del san gottardo. Arriviamo a lucerna non ancora alluvionata e ci dirigiamo verso basilea. Pranzo al sacco con caffe' espresso italiano al seguito. Passata anche...
Siamo partiti da bergamo il 14 agosto con l’idea di andare a visitare parigi girando con la bicicletta.Con poco traffico passiamo como e andiamo verso la svizzera attraverso il tunnel del san gottardo. Arriviamo a lucerna non ancora alluvionata e ci dirigiamo verso basilea. Pranzo al sacco con caffe’ espresso italiano al seguito. Passata anche la svizzera in autostrada con bollo pagato in italia di 27,00 euro ci troviamo in francia e scegliamo di fare le bellissime r.N. Strade nazionali e attraverso infinite campagne di tutti i colori passiamo mulhouse-saint die’-baccarat-luneville-pont a’ mousson-metz e decidiamo di fermarci per la notte a verdun. E’ una cittadina che sa di morte, ma anche di angeli per tutto cio’ che ha vissuto durante la prima guerra mondiale.Il giorno dopo con calma si riparte e ancora attraverso le meraviglie della natura come riferimento abbiamo epernay e meaux.Alle 13 girando un po’ di peripherique usciamo alla porte d’orleans verso porte maillot, direzione la defence. Infatti il nostro hotel due stelle prenotato tramite internet era in rue du roule, posizione strategica come abbiamo scoperto subito.Sistemati abbiamo montato le biciclette che erano all’interno dell’opel corsa e sistemate momentaneamente in un portone.Questo e’ l’inizio della vacanza . Con un brevissimo riassunto diro’ che abbiamo passato dieci giorni totali a parigi di cui due a piedi causa il tempo minaccioso e otto sempre con la bicicletta. E’ stata un’esperienza stupenda. Abbiamo visto tutto e di piu’ perche’ stando in superficie e’ cosi’ che succede. Si andava per les rues, per les avenues, per i boulevards, le piazze,lunghi tratti di ciclabile, i marciapiedi e alle volte anche qualche senso vietato, ma in questo periodo si dice che gente non ce ne sia tanta e cosi’ macchine ( anche se era tutto tantissimo!!) Abbiamo scorazzato in lungo e in largo stancandoci molto meno che a piedi. Naturalmente con tutte le soste per visite culturali e gastronomiche e anche solo per guardarsi in giro. A pranzo panini e taboulet del supermercato e la sera o con la bici o col metr0′ al qurtiere latino per ristorantini multietnici. L’ultimo giorno siamo riusciti ad andare in bici anche a versailles.
Per il ritorno abbiamo cambiato itinerario causa alluvione in svizzera e quindi abbiamo dormito a belfort e poi verso basilea, zurigo , passo dello spluga, lecco e bergamo. Piu’ o meno i chilometri erano uguali.
Una vacanza indimenticabile senza nessuna sbavatura.
Da consigliare, ma chiaramente in un periodo come agosto che la citta’ si ” vuota” almeno dei parigini. Premetto che sia io che il mio compagno siamo sopra i 50, ma lo spirito e’ giovane !