A Malta in primavera

Dieci giorni in giro per Malta, Gozo e Comino
Scritto da: puremorning1999
a malta in primavera
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Alcune indicazioni generali prima di passare al racconto delle singole giornate:

1. Il periodo da noi scelto, l’inizio di giugno, è stato buono: c’è stato sempre il sole e la temperatura superava i 30 °C nel corso della giornata, ma la notte si riusciva a dormire. La temperatura del mare, in compenso, non era elevatissima ed il numero di turisti limitato.

2. In termini di sicurezza, Malta ci è sembrata un paese sicurissimo… forse la cosa più pericolosa sono le correnti marine.

3. Prezzi. Medio-alti: una stanza doppia in un hotel semplice non si trova per meno di 70 € e per cena in genere si sta almeno sui 30 € a testa. Carta di credito e bancomat vengono accettati quasi ovunque. Nessun problema neppure a ritirare contanti dai numerosi sportelli bancari.

4. Ci siamo mossi in aereo con Ryanair da Milano (Malpensa per l’andata e Orio per il ritorno) all’Aeroporto Internazionale di Luqa (€ 63,48 a testa con 2 bagagli a mano, acquistati circa due mesi prima della partenza) ed abbiamo noleggiato un’automobile dall’Italia con Sicily By Car tramite Economy Bookings (https://www.economybookings.com; esperienza da non ripetere, come meglio spiegato oltre). Lo stato delle strade è variabile, ma, considerate le dimensioni del paese, guidare non è quasi mai particolarmente stressante, anche se a volte il traffico intenso e la guida relativamente spericolata dei locali, portano un po’ di stanchezza.

Parcheggiare non è stato mai complesso, tranne che a Valletta, perché nel centro storico non ci sono parcheggi per non residenti… poco male perché sul retro dell’Hotel Phoenicia, che si trova all’ingresso del centro storico, ci sono ben 3 parcheggi gratuiti dove si può sostare ad oltranza dando una mancia al custode ufficiale. Abbiamo guidato per 250 km.

Utile anche l’app maps.me, con tutti i limiti del caso.

5. Comunicazioni: il wi-fi è presente quasi ovunque negli hotel ed in alcune città c’è anche una rete pubblica gratuita.

6. Alberghi: abbiamo utilizzato Hostelworld per l’hotel di Valletta e Booking per quello di Marsalforn. L’hotel di Valletta è stato carino per le prime 6 notti, ma abbiamo avuto un’esperienza negativa l’ultima, in una nuova stanza. A Marsalforn l’hotel è stato buono. I prezzi sono medio-alti, soprattutto in centro a Valletta.

7. Cibo. Molto buono. Provate senza remore i ristoranti italiani perché a volte sono i migliori della città ed anche perché la cucina locale è fortemente influenzata da quella italiana, per cui non ci sono poi tante differenze tra i menù dei ristoranti che propongono cucina tradizionale maltese e quelli dei ristoranti italiani. Attenzione alle porzioni che, in molti casi, sono davvero abbondanti.

8. Musei. Heritage Malta è l’ente che tutela il patrimonio artistico locale. Acquistando un biglietto per 50€, è consentito l’accesso ad una grande quantità di siti, con l’eccezione dell’Hypogeum – attenzione però perché alcuni sono in ristrutturazione ed altri sono chiusi il lunedì, nonostante sul sito ufficiale si legga il contrario. Valutate il numero di siti che volete visitare e regolatevi di conseguenza.

9. Gente. Tutti molto simpatici ed ospitali.

10. Guide. Bradt 2019, molto buona.

11. Assicurazione: abbiamo stipulato una polizza annuale con Assivia perché copre anche altri viaggi che abbiamo in programma.

*****

Diario di viaggio

1° giorno

Sveglia all’alba, perché l’aereo parte da Malpensa alle 7:50. Il volo trascorre tranquillo e riusciamo addirittura ad atterrare con un anticipo di 20 minuti! Con l’autobus 4X, la cui fermata è proprio di fronte agli arrivi, raggiungiamo la stazione dei bus di Valletta e a piedi arriviamo nel nostro hotel (Palazzo St. Ursola, 74 St. Ursola Street; 55€/notte per una doppia con bagno; medio).

Dopo aver sbrigato le formalità di rito ed essere passati rapidamente dall’Ufficio del Turismo, prendiamo un caffè in centro ed iniziamo nel primo pomeriggio la visita alla città. La prima tappa è l’interessante museo archeologico, il cui highlight è sicuramente costituito dalle figurine femminili in pietra risalenti al V millennio a.C. Successivamente visitiamo i fossati, Piazza Castellana, i Barraka Gardens e Merchants Street. Dopo una sosta a base di pastizzi alla ricotta ed ai funghi e pomodoro, ceniamo presso il Ristorante LaPira Maltese Kitchen (40,50€ per due piatti; buono; https://lapiramaltesekitchen.com).

Andiamo quindi agli Hastings Gardens per ammirare il tramonto, che però non è niente di che, per cui proseguiamo a scattare alcune foto serali in città. Torniamo in ostello abbastanza presto perché siamo davvero stanchissimi.

2° giorno

Dopo colazione continuiamo l’esplorazione di Valletta. Partiamo con una tentata visita a The Fortress Builders, che purtroppo scopriamo essere chiuso. A quel punto proseguiamo lungo le mura ed arriviamo a Fort St. Elmo. L’edificio, restaurato in maniera certosina, è interessante, ma il museo militare che è ospitato nella vecchia caserma, non è in realtà niente di che. Tornati nel centro storico, decidiamo di visitare Casa Rocca Piccola, che si rivela una splendida sorpresa, per cui la consigliamo a tutti.

Ci fermiamo quindi per un rapido pranzo e poi facciamo un giro in Strait Street, un tempo quartiere dissoluto frequentato dai militari inglesi in licenza ed oggi, dopo un lungo periodo di declino, tornato ricco di locali e ristoranti. Ci spostiamo all’Auberge de Italie per visitare il Muza, ma il museo ci lascia delusi. Andiamo quindi all’Ufficio del Turismo per cercare una crociera da fare nel porto il giorno dopo. Non hanno molte informazioni, ma una delle solerti signore ci indirizza in una vicina agenzia viaggi, che fortunatamente ha proprio quello di cui abbiamo bisogno: una crociera serale, che quindi prenotiamo immediatamente.

Proseguiamo con la visita di alcune parti del centro che ancora ci mancano e delle mura a partire dai Lower Barracks Gardens. Arrivata ora di cena, decidiamo di andare in un ristorante situato in Republic Street, all’interno della pittoresca sede della filarmonica. Purtroppo però il menù ci convince davvero poco, per cui prendiamo solo una birra. Fortunatamente la scelta successiva si rivela davvero azzeccata: tornati in Strait Street, ceniamo in maniera superba al ristorante Aaron’s Kitchen (http://aaronskitchenvalletta.com; circa 66€ per tre piatti decisamente abbondanti) e, dopo un giro serale per scattare delle foto in città, torniamo in hotel.

3° giorno

Oggi è la volta delle tre città, che raggiungiamo con il ferry. Iniziamo dalla visita di Vittoriosa, partendo dalle mura, proseguendo per la piazza principale e gli auberges, visitando la chiesa di San Lorenzo e concludendo con la visita al bel Forte Sant’Angelo. Vittoriosa vale davvero una visita. Proseguiamo poi con i giardini della seconda delle tre città, L-Isla. Dai giardini il panorama è splendido e la città è decorosa, anche se non ha nient’altro da offrire. Ci fermiamo per una sosta ad un bar sul Waterfront (The Date), dove mangiamo un khachapuri… davvero il posto più improbabile dove trovarlo!

Concludiamo con l’ultima delle tre città, Cospicua, che però si rivela davvero una delusione: le mura di fatto non sono visitabili e il resto del paese è molto sporco, per cui potreste saltarlo del tutto. Tornati a Valletta, sbrighiamo un po’ di faccende e alle 19:45 ci facciamo trovare all’Hotel Phoenicia, dove il bus della Supreme Travel ci preleva puntuale. Alle 20:30 il nostro tour inizia da Sliema ed è davvero bello, perché consente di vedere dal mare e di notte la prospettiva di Valletta e delle tre città.

4° giorno

Oggi dobbiamo ritirare l’auto in aeroporto (prenotata con Sicily By Car tramite Economy Bookings) alle 8. Arrivati lì, abbiamo però una brutta sorpresa, anzi due: innanzitutto la carta di credito del conducente è prepagata e l’agenzia non può accettarla a garanzia, per cui dobbiamo aggiungere un conducente per consentire il deposito sulla carta di credito di quest’ultimo. Inoltre siamo convinti di avere un’assicurazione aggiuntiva, per cui non accettiamo quella che ci viene proposta.

Andiamo verso la Grotta Azzurra, ma il mare è troppo agitato, per cui oggi non partono barche. Ci accontentiamo quindi di vedere la grotta dal viewpoint limitrofo. A questo punto arriva un’altra brutta sorpresa: non riusciamo ad accendere l’auto, per cui siamo obbligati a chiedere il soccorso stradale, scoprendo solo allora di non avere l’assicurazione aggiuntiva: che tristezza! Tuttavia, non possiamo fare a meno di notare che l’automobile che ci è stata consegnata è davvero messa malissimo; segno, questo, di una scarsa professionalità della società di noleggio.

Torniamo quindi in aeroporto, chiediamo il cambio dell’auto, ottenendolo, perché non ci fidiamo più della precedente e ci rimettiamo in marcia. La visita successiva è agli interessantissimi templi di Hagar Qim e Mnajdra, che sono davvero sorprendenti. Nel primo pomeriggio arriviamo nella zona di Dingli. Dopo una pausa caffè al ristorante The Cliffs, facciamo una lunga passeggiata sia per vedere le scogliere a strapiombo sul mare (siamo riusciti a trovare un posto panoramico solo grazie a maps.me, perché quanto si vede dalla strada principale è carino, ma non è eccezionale), che per andare nella zona soprannominata Clapham Junction. Qui ci sono difatti i segni di alcuni carri preistorici misteriosi (cart ruts), dei quali non si sa praticamente nulla. Anche in questo caso è stato fondamentale l’aiuto di maps.me che, facendoci attraversare a piedi degli sterrati in mezzo ai campi, ci ha condotto in poco tempo proprio al centro del parco archeologico.

Nel tardo pomeriggio decidiamo di cenare a Dingli, nel ristorante Barbajean (https://www.barbajean.com; 70€ per 3 piatti; eccezionale) e poi andiamo a vedere il tramonto sul mare, tornando a Valletta in prima serata.

5° giorno

Oggi è la giornata della visita alle due città limitrofe di Rabat e Mdina. Iniziamo da Rabat, dove visitiamo i resti della domus romana, le Catacombe di San Paolo ed il centro della cittadina. Sicuramente le catacombe sono il monumento più rilevante dal punto di vista artistico, ma la città è comunque piacevole da girare. In tarda mattinata passiamo a Mdina e facciamo una sosta al Fontanella Tea Garden (https://www.fontanellateagarden.com.mt/home), dove assaggiamo per la prima volta la ftira, uno dei piatti tradizionali maltesi, che ci conquista immediatamente.

Iniziamo quindi la visita della città, partendo dal Museo Nazionale di Storia Naturale. In realtà, essendo il biglietto compreso nel biglietto cumulativo di Heritage Malta, la nostra speranza è che il bel palazzo nel quale è ospitato, abbia conservato gli interni. Tuttavia la nostra speranza è vana, perché l’interno è stato completamente ristrutturato ed il museo è del tutto evitabile. Procediamo poi con la visita della strada principale, delle laterali e delle mura. Mdina è una città davvero bella; è strano che non sia conosciuta al di fuori di Malta. Nel tardo pomeriggio torniamo a Valletta e dopo un gelato ordinario presso la gelateria Amorino, in Republic Street, andiamo a cena presso il ristorante Zizka Kitchen (https://m.facebook.com/zizkakitchen; 53€ per due piatti), che però non ci convince. Facciamo quindi un giro serale in città, ammirando alcune performance artistiche su diversi palchi situati in certe aree di Valletta.

6° giorno

Un paio di mesi fa abbiamo prenotato su Internet la visita all’Hypogeum, probabilmente il monumento più importante che si trova a Malta. La prenotazione è molto spesso essenziale e tra l’altro consente un risparmio sul costoso biglietto d’ingresso. La somma è però ben spesa: l’Hypogeum è davvero un monumento incredibilmente interessante, la cui importanza va anche al di là di quello che si riesce a vedere. Subito dopo continuiamo con la visita dei vicini templi di Tarxien, anch’essi interessanti e terminiamo la mattinata di cultura con una visita alla grotta di Ghar Dhalam, che però è evitabile. Decidiamo quindi di trascorrere il resto della giornata al mare. Passiamo un paio d’ore presso la St. Peter’s Pool, molto bella, ma altrettanto affollata e con poca ombra.

Proseguiamo quindi con la baia di Kalanka, altrettanto bella, ma meno affollata e con molta più ombra. In nessuna di queste spiagge c’è della sabbia vera e propria, ma si tratta di due posti davvero da provare… Tornati a Valletta nel tardo pomeriggio, ceniamo davvero molto bene presso il ristorante Ortygia (65€ per tre piatti; https://www.ortygia.eu).

7° giorno

Al mattino torniamo a vedere la Blue Grotto e siamo fortunati perché il tempo è bello. In realtà le grotte sono più di una e sono carine, anche se forse non proprio eccezionali. Una sorpresa del tutto inaspettata è invece la tappa successiva: Mosta Dome, che non sapevamo se andare a vedere e che invece si è rivelata molto interessante. Facciamo un salto ai Templi di Skorba e Ta Hagrat, ma scopriamo che il lunedì sono chiusi, anche se il sito ufficiale riporta l’apertura 7 giorni su 7 (dall’esterno sono comunque visibili e onestamente non ci sembrano un granché). Decidiamo quindi di passare qualche ora al mare e ci rechiamo nella Riviera Beach, dove, per la faraonica somma di 5€, noleggiamo un mini ombrellone per tutto il pomeriggio. La baia è davvero molto bella; il mare invece non è particolarmente invitante, a causa della presenza di alghe. Tutto sommato però l’insieme non è male e passiamo qualche ora piacevole.

A metà pomeriggio prendiamo il traghetto per Gozo ed arriviamo a Marsalforn (Hotel La Playa; 135€ la doppia con bagno e colazione per 2 notti; buono; https://www.laplayahotelgozo.com). Nel tardo pomeriggio raggiungiamo le vicine saline sul mare e lo spettacolo è davvero splendido. Buona cena al ristorante Il-Kartell (53€ per due antipasti ed un piatto; https://www.kartellrestaurant.com).

8° giorno

La giornata di oggi è dedicata interamente al mare. Abbiamo difatti prenotato una crociera che ci porterà a circumnavigare Comino e Gozo (https://www.xlendicruises.com). Iniziamo da Comino con la visita delle Blue Lagoon, Crystal Lagoon e St. Maria, tutte e tre davvero meravigliose. Nel pomeriggio invece circumnavighiamo Gozo e facciamo il bagno alla Fungus Rock ed a Ramla Bay.

Chiudiamo la giornata tornando a Comino per un ultimo tuffo nella Blue Lagoon. La giornata è stata davvero stupenda ed il mare, soprattutto a Gozo, è incantevole. Il nostro suggerimento è di optare per una crociera che comprenda entrambe le isole o, se non si ha tempo a disposizione, di dare la precedenza a Comino, preferibilmente al mattino. Gozo infatti è molto più grande, per cui si passa una buona parte del tempo in barca; inoltre le tre spiagge di Comino sono molto più belle di quelle di Gozo. Infine al mattino la luce è di gran lunga migliore rispetto alla luce pomeridiana.

Dopo una rapida sosta in hotel, cena ottima presso il ristorante L’aragosta (https://laragostagozo.com; 55€ per due piatti).

9/10° giorno

Al mattino decidiamo di andare a vedere l’Inland Sea, un lago marino collegato al Mediterraneo tramite un piccolo canale all’interno di una grotta. Il posto è carino, ma non esaltante, per cui decidiamo di fare immediatamente rotta su Victoria. Qui le cose sono decisamente migliori: sia la Cittadella che il centro storico sottostante sono davvero splendidi, nonostante il caldo africano.

Dopo aver visitato i principali musei della Cittadella (il Museo Archeologico è l’unico che valga davvero una visita) ed aver preso un caffè nella piazza principale del paese, raggiungiamo i templi di Ggantija. Il piccolo museo situato nel centro visitatori è davvero interessante ed espone alcuni reperti sorprendenti. Molto belli sono, ovviamente, anche i templi. Prima di risalire in macchina visitiamo il vicino mulino (carino ma niente di che). Risaliamo sul ferry che in una ventina di minuti ci riporta a Malta e ritorniamo a Valletta. Lasciati i bagagli nello stesso hotel che avevamo qualche giorno fa, anche se in una stanza differente situata nella dependance (35€ in totale), facciamo un ultimo giro per la città e ceniamo benissimo presso il ristorante La Giara (https://www.lagiaramalta.com; circa 80 € per un antipasto enorme e due portate principali).

Purtroppo, tornati in hotel, ci aspettano due scarafaggi in stanza. Allo spiacevole incontro si accompagnano sia una stanza con temperatura tropicale che un pesante disturbo della quiete notturna da parte dei nostri vicini, per cui la nottata non passa tranquillamente. Perlomeno dobbiamo alzarci all’alba per andare in aeroporto, visto che abbiamo l’aereo alle 8.25… aereo che parte con una mezz’ora di ritardo. Arriviamo quindi a Bergamo e, dopo la solita estenuante attesa per prendere uno dei bus per la Stazione Centrale, torniamo a casa.

Un viaggio molto vario ed interessante in una meta forse non tanto conosciuta come meriterebbe, vicina a noi e molto facile da girare.

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