A Lisbona con mia figlia

Alla scoperta della capitale portoghese e dei dintorni con la compagna di viaggio migliore che si possa desiderare
Scritto da: donna.v
a lisbona con mia figlia
Partenza il: 03/02/2014
Ritorno il: 06/02/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €

Lunedì 3 febbraio

Sono le 15.30 e siamo appena arrivate in camera, ora ci riposiamo un po’ e poi si vedrà, intanto l’impressione sull’ostello è buona. Sono le 19.30 e siamo sedute al tavola di una tipica Tasca, la merendinha do Arco, e stiamo per conoscere la cucina portoghese. Ma torniamo a stamattina: partenza alle 8.30, dopo un viaggio allucinante con raccordo bloccato e il terrore di perdere il volo, arriviamo in aeroporto alle 10.30, dove ci attende il gentilissimo dipendente del cayman Parking, con il quale ho prenotato parcheggio e car valet. Facciamo checkin e controllo bagagli molto velocemente e ci rilassiamo un po’ prima che parta l’aereo. Il viaggio è tranquillo, con Air Tap, aereo confortevole, personale molto gentile, piccolo snack per pranzo e un gadget per Giulia.

Arrivate a Lisbona, dopo lo sbarco mangiamo velocemente un panino e prendiamo l’Aerobus diretto verso il centro. Attraversiamo la città e nonostante la pioggia ho una buona impressione. Arriviamo in ostello, centralissimo che di più non si può, in Rua Augusta, carino e con personale gentilissimo. Sistemo I bagagli e usciamo alla scoperta della città. Per prima cosa, anche perchè la fermata è a 50 metri dall’ostello, prendiamo il mitico tram 12, una pezzo di storia sferragliante con gli interni tutti in legno brunito e cigolante. Facciamo per due volte tutto il giro, sembra di stare sulle montagne russe! Si attraversano vari quartieri ma il più caratteristico è sicuramente l’Alfama, con le sue viuzze strette strette, gli edifici addossati e coloratissimi e spesso decorati con le celebri azulejos. Si fa ora di merenda e ci fermiamo in un chiosco proprio sotto il castello di Sao Jorge, sul Belvedere Amalia Rodrigues, dal quale si gode una magnifica vista sul Tago, il porto turistico (c’è anche una grossa nave da crociera ormeggiata) e il quartiere di Alfama. Giulia naturalmente non rinuncia la suo succo di frutta, mentre io assaggio la prima di una lunga serie di Pastel de Nata, il dolcetto tipico fatto di pasta sfoglia e crema con zucchero a velo e cannella, una vera delizia. Dopo esserci rifocillate partiamo per una lunga passeggiata per visitare il castello di Sao Jorge, i suoi dintorni e la Cattedrale, ammirando palazzi e tetti e le piccole botteghe tradizionali che conservano ancora arredi degli anni ’50. Ci godiamo anche uno splendido tramonto sul Tago e andiamo alla ricerca di un posto dove cenare. E ora siamo qui nell’attesa che ci portino quello che abbiamo ordinato: bachalau a minhota, un ottimo baccalà fritto in pastella servito con patate e cipolle in umido, ottimo e abbondante, tanto che con una porzione ci mangiamo in due, per la modica spesa di € 14.00 comprese due bottiglie di acqua e un caffè. SSulla via del ritorno verso l’ostello tappa in una pasticceria dove compro acqua e pastel de nata per la colazione del giorno dopo.

Martedì 4 febbraio

Notte tranquilla nonostante l’affaccio sulla via principale del centro di Lisbona. Ci svegliamo presto e andiamo a fare colazione, quella dell’ostello è un po’ scarsa, quindi la facciamo in camera con le nostre pastel de nata. Non piove ma c’è un po’ di umidità. Mi metto d’impegno a cercare informazioni sui biglietti, nonostante le mille informazioni su internet e una discreta esperienza in viaggi non riesco proprio a raccapezzarmi su tutte le varie combinazioni di carte e biglietti per i mezzi pubblici. Andiamo alla stazione Rossio per ammirare il suo bellissimo edificio e visto che ci siamo ci concediamo una lauta colazione da Starbucks. Poi prendiamo il tram 15 per andare a visitare la Torre di Belem. Durante il lungo tragitto si attraversano vari quartieri di Lisbona, alcuni molto belli, alcuni un po’ degradati, come abbandonati, con gli intonaci dei palazzi scrostati e gli infissi serrati. Arriviamo alla Torre e ci accoglie un vento pazzesco. Il tenpo di fare qualche foto e torniamo indietro verso il monastero Dos Jeronimos, edificio splendido. Da qui immancabile la tappa alla Pasteleria de Belem, un monumento della pasticceria, dove secondo la tradizione di mangiano le migliori Pastel de Nata del Portogallo, e naturalmente noi andiamo a provarle. Intanto solo il posto vale una sosta, un locale enorme suddiviso in tante salette completamente rivestite con azulejos, gli arredi tutti d’epoca, in alcuni angoli sono esposti i vecchi registratori di cassa. Tutto il personale gentilissimo in rigorosa divisa bianco e nera. E poi arrivano le Pastel, calde, con una bella spolverata di cannella, una vera squisitezza, le migliori in assoluto tra tutte quelle assaggiate fin’ora.

Torniamo verso il centro fino a Praca do Comercio, vorrei passeggiare ma il vento è gelido, e così facciamo un lungo giro in tram (prima il 25 e poi il 28) attraversando tutta la città. Bella ma devo dire che in alcuni punti è molto degradata. Tornate alla stazione Rossio prendiamo la metro per andare al Parco delle Nazioni, dove l’intenzione sarebbe quella di visitare il Padiglione della Conoscenza e l’Oceanario. Per arrivarci si attraversa anche il modernissimo centro commerciale Vasco de Gama, una bella struttura in vetro e acciao che si integra perfettamente con il resto del parco. Quando arriviamo piove a dirotto, compro un ombrello nel primo negozio che incontro e cerco di capire come visitare il parco, ma purtroppo, dato il vento forte e la pioggia, alcune strutture sono chiuse, come la Teleferica e la Torre Vasco de Gama, e altre non riusciamo a raggiungerle per la forte pioggia, ripieghiamo quindi sul Padiglione della Conoscenza, un museo interamente dedicato ai bambini in cui possono sbizzarrirsi nelle più varie attività. Restiamo solo un’oretta perchè chiude alle 18.00. Prendiamo un autobus per tornare in centro, durante il viaggio Giulia si addormenta. Siamo un po’ stanche e dopo una frugale cena a base di cappuccino e brioche alla Casa Brasileira ce ne andiamo a dormire.

Mercoledì 5 febbraio

Sveglia alle 8.00, meno male che non piove! Ci prepariamo e ci dirigiamo alla stazione Rossio, dopo la ormai consueta colazione da Starbucks prendiamo il treno per Sintra, deliziosa cittadina famosa per I suoi castelli. Purtroppo appena arrivare inizia a piovere e così approfittiamo degli autobus turistici per fare qualche tour al coperto. Per pranzo ci fermiamo a mangiare in un bel posticino, una piccola “tasca” su più livelli che offre cucina casereccia, tanto casereccia che assisto dal vivo alla preparazione del nostro pranzo nella cucina a vista. Intanto dalle piccole finestre si possono ammirare i caratteristici vicoli di Sintra. Per la modica cifra di € 9.50 mangiamo un gustoso e abbondante piatto a base di carne, patate e riso, con anche acqua e caffè.

Dopo pranzo torniamo alla stazione di Sintra e prendiamo l’autobus per andare a Cabo da Roca, l’estremità più occidentale dell’Europa, il luogo dove la terra finisce e comincia il mare, come citava un famoso poeta portoghese. Durante il tragitto ho la possibilità di ammirare i piccoli villaggi costieri, fatti di piccole case colorate. Alle 15.00 arriviamo a destinazione. Complice il vento forte e il cielo cupo, lo spettacolo che ci si presenta è impressionante! Il mare agitatissimo produce un rumore assordante infrangendosi sugli scogli e il panorama è mozzafiato. Ci sono tantissimi turisti, tutti belli imbacuccati dato il freddo! percorriamo il sentiero che costeggia la scogliera ammirando lo spettacolo della natura. Dopo la passeggiata ci concediamo un bel tè caldo nel bar del centro turistico locale, bar dal quale si gode un panorama fantastico sull’Oceano Atlantico. Alle 17.00 riprendiamo l’autobus, stavolta in direzione di Cascasi, deliziosa cittadina costiera. Purtroppo quando arriviamo piove, facciamo quindi un giro veloce in centro e riprendiamo il treno per tornare a Lisbona. La ferrovia costeggia la riva del Tago, lungo il percorso di ammira il Ponte XXV Aprile. Arrivate a Lisbona torniamo in hotel a riposare un po’ e poi usciamo a cercare un posto dove cenare. La scelta cade su Aldega da Mo, posto molto conosciuto e ben recensito, a ragione, su vari siti. E’ una vera e proprio trattoria familiare, il gestore simpaticissimo e le portate (cozido a portuguesa e sardine) buonissime e abbondanti, ci magiavamo in quattro con € 20,00. Dopo cena subito a nanna, domani si parte.

Giovedì 6 febbraio

Sveglia alle 8,00, ci prepariamo, faccio la valigia e usciamo per un ultimo giro della città. Prima tappa è l’Elevador Santa Justa, vero monumento nazionale, tutto costruito in ferro, il biglietto è un po’ salato ma vale la pena. Si sale dalla Baixa al Bairro Alto, si arriva su una terrazza panoramica con il panorama migliore che si possa avere di Lisbona, a 360 gradi. Adiacente il convento Do Carmo, con i suoi archi a vista sulla città. da qui andiamo alla celebre Rua Garret, tappa immancabile al Caffè A Brasileira e saluto alla statua di Fernando Pessoa che si concede pazientemente ai turisti che si siedono vicino a lui. Torniamo in hotel a prendere la valigia e usciamo per prendere l’autobus, nel frattempo si scatena l’uragano e facciamo appena in tempo a salire sull’Aerobus prima di fare una vera e propria doccia! In aeroporto abbiamo tutto il tempo di fare il checkin, pranzare e giocare un po’ nell’area giochi attrezzata, bellissima. E poi si torna a casa ammirando il panorama di Lisbona dall’aereo che, decollando la sorvola.

Costi e consigli

City Center Hostel – Rua Augusta – 3 notti in doppia con vista su Rua Augusta – Bagno in comune – Colazione (scarsa) € 90,00 – Ottimo per i prezzi e la posizione

Parcheggio Fiumicino Cayman Parking – 3 giorni con car valet a/r € 20,00 – Consigliatissimo

Aldega da Mo – Rua dos Sapateiros 199 – Ottimo

A Merendinha do Arco – Rua dos Sapateiros – Ottimo

Pasteleria de Belem – Rua de Belem – Imperdibile

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