A Capo Nord
Viaggio in Scandinavia in due, io e mia moglie.
Scelta del mezzo di trasporto.
Per non sentirsi cinquantenni “imborghesiti del tutto” abbiamo scartato i tours organizzati ed il comodo aereo+albergo+autonoleggio, i costi elevati del noleggio di un camper per sole due persone hanno precluso anche questa possibilità, rimaneva l’auto + tenda....
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Viaggio in Scandinavia in due, io e mia moglie. Scelta del mezzo di trasporto. Per non sentirsi cinquantenni “imborghesiti del tutto” abbiamo scartato i tours organizzati ed il comodo aereo+albergo+autonoleggio, i costi elevati del noleggio di un camper per sole due persone hanno precluso anche questa possibilità, rimaneva l’auto + tenda. Una tenda particolare però (siamo, in fin dei conti, dei cinquantenni): abbiamo optato per la “Maggiolina”. Per chi non la conoscesse, si tratta di una tenda costituita da due semigusci in vetroresina, uno per base ed uno per soffitto, il quale si distanzia mediante un meccanismo a parallelogramma meccanico; alzandosi, il tetto trascina e mantiene tesa una tela che forma le pareti. Si fissa sul tetto della macchina come un normale porta oggetti ed è confortevolissima (si dorme alti, lontani dal freddo terreno e da eventuali animali indesiderati …). Molto aereodinamica, da chiusa i due gusci si incastrano uno nell’altro racchiudendo oltre che la tenda anche coperte ed accessori vari, si viaggia a tutta velocità sulle autostrade tedesche dimenticandosi di averla sopra. Scelta del percorso. Verona> Germania> Finlandia> Capo Nord> Svezia> Danimarca> Germania> Verona : abbiamo preferito questo percorso, e non viceversa, in quanto dalla Finlandia alla Germania bisogna per forza prendere un traghetto e siccome per prenderlo bisogna prenotarlo, si è più sicuri di arrivare “in porto” puntuali al secondo giorno di viaggio che al ventesimo, ed inoltre, il rientro via terra senza vincoli di orari permette una notevole elasticità e possibilità di variazioni strada facendo. Porto di imbarco scelto: Rostock. Per chi proviene dal Brennero è il più comodo ( e non troppo affollato). È tutta autostrada: il primo tratto di quasi 1000 km ( Verona, Norimberga deviazione verso Berlino, pernottamento nelle sue vicinanze, a Potsdam nell’ottimo campeggio di Sans Souci) è stato percorso comodamente in poco più di una decina d’ore. Il giorno seguente, in tre ore si è raggiunto il porto d’imbarco: ben segnalato e comodo. Compagnia di navigazione scelta (si fa per dire) : Silia line. Ottima nave, ottima gabina interna, servizi, ecc. Ecc. Il tragitto Rostock – Helsinki (via Tallin) puntualmente percorso in 25 ore compreso il guadagno del fuso orario, unico difetto: costa caro, pur prendendo un alloggiamento modesto. Consiglio per i traghettanti: tenete presente che i traghetti verso la Scandinavia, pur essendo fornito un viaggio al giorno da diverse Compagnie, ricevono tutto il turismo e tutti gli operatori di tutte le Nazioni dell’Europa occidentale, Inghilterra esclusa: quindi meglio prenotare per tempo, entro marzo, altrimenti, se si fa in maggio come ho fatto io, si “sceglie” quello che c’è, se si trova. Sosta di un paio di giorni a Helsinki (4° e 5°) più che sufficienti; buono il campeggio di Rastila, anche se frequentato da turbe di ragazzi di nero vestito che la tenda la usavano solo di giorno. La finlandia l’abbiamo attraversata al centro, zona dei laghi, percorrendo le strade di comunicazione principali (non ci sono autostrade, ma comodissime “statali” , tutte ben segnalate sia con il numero nazionale che “E”uropeo). Nota: da sfatare il mito che in Lapponia ci si trovi fuori dal mondo, con percorsi privi di punti di assistenza, strade piene di sassi, ecc. In realtà strade ottime e non ho mai avuto problemi nel trovare una stazione di servizio con relativo mini market. Hanno solo un piccolo difetto, per chi vuol vedere anche un po’ di società civile oltre che ai laghi e foreste: essendo nuove, evitano completamente ogni centro abitato. Si può arrivare sino in Lapponia senza vedere un paese: solo stazioni di servizio, qualche fattoria in lontananza e tanta foresta! Da Helsinki in poche ore siamo arrivati a Kuopio (400 km), pernottamento nel locale campeggio, molto bello. Nota per i campeggiatori: abituati al sovraffollamento dei campeggi nostrani, sembra innaturale percorrere i vialetti ben curati del campeggio ed avere l’imbarazzo della scelta in quale dei prati verdi, ben rasati e liberi, posizionarsi. Il 6° giorno tappa, d’obbligo (sich!) a Rovaniemi. Kuopio> Lisalmi> Kaajani> Rovaniemi, 525 km. Pernottamento al Santa Klaus Hotel, ( la mancanza del bidet nei servizi dei campeggi cominciava a farsi sentire). Comunque sono bastati pochi minuti per superare i rimorsi di aver tradito la Maggiolina: a parte il prezzo, 73 euro, inferiore a quanto pago da solo in Italia per anonimi alberghi di provincia, si tratta di un modernissimo ed elegante albergo, per niente kitch come potrebbe far credere il nome, con servizi compresi di garage, palestra, sauna, ed ampio balcone per godersi la mezzanotte in pieno giorno! Nota per i guidatori: i lavori in corso lungo le strade sono segnalati con pochissimi, due massimo tre, cartelli, dopo ci si trova la ruspa di traverso sulla strada; non è come da noi dove dopo decine di cartelli con indicate velocità di 10 km/ora non si trova più niente perché il cantiere è stato tolto da settimane. Il 7° giorno trasferimento verso Capo Nord: Rovaniemi> Sodankila> Ivalo> Kaamanen> Karasjok> Skoganvarre, in tutto 542 Km. Passato il confine (?) tra Kaamanen e Karasjok, pernottamento in Norvegia a Skoganvarre, mini località nel parco naturale, mini campeggio, maxi zanzare. Consiglio: in Finlandia nessun problema finanziario, si usa l’Euro ed è tutto facile (tranne con i bancomat perchè accettano solo carte di credito e non i normali bancomat del circuito Cirrus ecc.). Da fare molta attenzione in Norvegia, dove sembra di essere in Italia quando arriva il turista straniero da “spellare” con il cambio: meglio procurarsi subito delle corone o pagare tutto con carta di credito! 8° giorno: Skoganvarre> Lakselv> Honnisvag> Capo Nord> Honnisvag> Alta, in tutto 449 Km. A Capo Nord meglio arrivarci di mattina, al pomeriggio cominciano ad arrivare i bus dei viaggi organizzati che rendono difficile godersi il fascino del luogo. Sarebbe ancor meglio arrivarci con il bel tempo se si vuole vedere il sole di mezzamotte, altrimenti, come è successo a noi, le nuvole, il vento e l’acqua rendono difficile anche la visione del mappamondo! Con un unico biglietto d’ingresso si può rimanere per 48 ore all’interno del recinto, anche con i camper; non c’è possibilità, invece, di piantare le tende. (Pedaggio andata e ritorno attraverso la galleria per raggiungere l’isola ed entrata a Capo Nord = € 102). 9° giorno: mini visita ai fiordi dell’alta Norvegia (peccato non aver avuto quache giorno in più di ferie) e deviazione verso la Svezia. Dal paese di Alta> lungo la costa sino a Skibotn> all’interno nella zona del permafrost lappone (e delle perma-zanzare) sino a Kaaresuvanto (ancora Finlandia) per entrare in Svezia > Gallivare, tot 674 km. Campeggio discreto. Consiglio per i campeggiatori: lungo tutto il percorso i campeggi sono numerosi, ben segnalati e rispondono a quanto previsto dalle guide. Indispensabile la Scandinavian camping card, carta dell’associazione campeggiatori delle nazioni scandinave, Danimarca compresa, si hanno sconti e facilitazioni che alla lunga si fanno sentire. Si ottiene gratuitamente inviando la richiesta dal sito ufficiale dell’Associazione il cui link è reperibile su diversi siti ufficiali del turismo scandinavo. 10° giorno: percorso al centro della Svezia in direzione di Stoccolma, luoghi incantevoli, strade ottime, si attraversano i centri abitati, si respira un po’ di quotidianità oltre il circolo polare. Da Gallivare a Arvidsjaur> Vilhelmina> Stromsund> Ostersund, tot 714 km, buono il locale campeggio, anche se affollato. Nota per i guidatori: nella regione della Lapponia svedese non c’è la striscia bianca continua per il divieto di sorpasso, bensì una striscia discontinua con tratteggi lunghi; quando il sorpasso è permesso, diventa a tratti brevi, come da noi: la cosa può trarre in inganno. 11° giorno: Ostersund> Sveg> Mora> Borlange> Stoccolma, tot 667 km. È la zona turistica preferita dagli svedesi, molto bella ma “molto” trafficata. Il “molto” è naturalmente relativo.. Stanca di più guidare per 50 km in Italia che per 500 in Scandinavia! 12° + 13° giorno: Stoccolma: traffico cittadino accettabilissimo, come pure i servizi pubblici di trasporto. Si consiglia l’acquisto della Stoccolma card e di non perdere il Vasa museum. 14° giorno: Stoccolma> Norrkoping> Helsinborg> Helsingor> Copenaghen, tot 625 km. Siamo arrivati al campeggio di Copenaghen senza accorgersene. Ad Helsimborg abbiamo preso il biglietto anche per il traghetto per la Germania (stessa compagnia e precedenza per l’imbarco). Corse frequenti, costi concorrenziali con il ponte di Malmo, strade meno trafficate. 15° giorno, Copenaghen, lasciato l’umido e rumoroso (per la vicinanza di una autostrada) campeggio, si arriva in città e si ha l’impressione di essere ritornati nel nostro ambiente, si sentono delle sirene della polizia, traffico più caotico, e tanti turisti. In serata (la sera non finisce mai!) trasferimento al porto di Gedser, rapido imbarco per Rostock, in tutto 195 km. Nota: dopo un po’ di giorni di Scandinavia ci si accorge che manca qualcosa: la polizia! Nessuno cordone di “polizziotti” davanti al Parlamento o alle Istituzioni pubbliche, si e no un picchetto per i turisti davanti ai palazzi reali. Quando si lasciano le capitali, la cosa diventa preoccupante! 16° giorno: Rostock> Norimberga> Monaco, km 831. Il mini campeggio nelle vicinanze di Monaco, atmosfera familiare e tranquillità, ci fa dimenticare il precedente di Rostock….. 17° giorno: Monaco> Insbruck> Brennero> Verona, km 400, si ricomincia a pagare un’autostrada superaffollata, e purtroppo si capisce che il viaggio è finito. Nota finale: 17 giorni per un viaggio del genere sono pochi, lo sapevamo ancora prima di partire, ma non tutti possono disporre di tanti giorni per le ferie estive!