A caccia del minotauro
31.07.05 ore 23:45 aeroporto di Pescara, volo diretto per Heraklion - Isola di Creta. Allora siamo sicuri, finalmente si parte. Dopo aver rassicurato tutti gli ansiosi da attentato, dopo aver messo tutti d'accordo sulla destinazione e dopo aver trovato il pacchetto al prezzo più stracciato, si vola verso la Grecia. Con solo due ore di volo, e con...
31.07.05 ore 23:45 aeroporto di Pescara, volo diretto per Heraklion – Isola di Creta. Allora siamo sicuri, finalmente si parte. Dopo aver rassicurato tutti gli ansiosi da attentato, dopo aver messo tutti d’accordo sulla destinazione e dopo aver trovato il pacchetto al prezzo più stracciato, si vola verso la Grecia. Con solo due ore di volo, e con gli arti inferiori parzialmente congelati a causa dell’aria condizionata dell’aereo, atterriamo all’aeroporto di Heraklion, dove ci attende il pullman che ci porterà ad Aghios Nicolaos, la cittadina che ci ospiterà per questa nostra settimana di vacanza. Alla velocità della luce e non senza emozioni da brivido, l’autista ci porta rapidamente a destinazione dove esausti prendiamo le nostre stanze e riposiamo un po’. Al mattino finalmente mare, fantastico, limpido azzurro, pieno di pesci; c’è un bel caldo secco davvero piacevole. Creta è un’isola molto grande, impossibile da girare tutta in una breve settimana, e così decidiamo di esplorare tutta la parte est. Prima tappa Vulisma, a soli venti minuti di curve da Aghios, la spiaggia è decisamente carina, sabbia fine e quasi bianca, acqua cristallina e poco profonda, posto ideale per assaporare il primo assaggio di vacanza, prendiamo subito lettini (2€ per tutta la giornata) e ombrellone (necessario, 2€ anche lui) e poi bagni, bagni e bagni per tutto il giorno. Alla sera aperitivo vicino al lago di Aghios (piccola rientranza del mare che forma un grazioso laghetto), cena con ottimo saziki (se siete single io ci andrei piano con questa gustosa salsa all’aglio) e tante altre leccornie greche, e serata al Puerto locale molto carino e “modaiolo” della cittadina dotato di galleria del vento (c’è una bellissima scalinata allestita con cuscini e tavolini dove passare la serata sollazzati da un delizioso venticello che spira a circa 180 km orari). Le spiagge più belle che abbiamo visitato nei giorni seguenti sono state quella di Galini a sud est e quella di Vai nella punta est dell’isola; Galini è spettacolare per la limpidezza delle sue acque, la spiaggia è di pietre ma è perfettamente attrezzata con lettini e con un ristornatino che fa degli ottimi suvlaki (spiedini di maiale) e che ha una birra ghiacciata davvero buonissima. Vai, invece è un po’ lontanuccia da Aghios, sono circa un centinaio di km di curve e tornanti che mettono a dura prova anche gli stomaci più resistenti, ma lo spettacolo all’arrivo è una giusta ricompensa. Dopo circa due ore di vegetazione rada e bassa spuntano palme fantastiche con uno spettacolo quasi da oasi. Come sempre il mare è meraviglioso, si può passare la giornata su diverse spiagge, più o meno affollate, ristorati da fresche insalate greche con l’immancabile feta e dalle banane, gentilmente offerte dalle palme che riempiono la costa in questo punto. Lungo i nostri kilometri verso il mare abbiamo incontrato spessissimo piccole chiesette ortodosse bianchissime, e tante vecchiette nerissime, anche con asino a seguito. Se volete andare anche voi a Creta, vi consiglio di affittare subito una macchina, gli scooter sono inutili viste le distanze da percorrere, di munirvi di cartina e di allacciare sempre le cinture, la polizia ci tiene particolarmente, specialmente con i turisti (82,00 € di multa, Gianni non si è ancora ripreso); vi suggerisco di fermarvi a mangiare in tutti i ristorantini di pesce in cui vedete una bella griglia, il successo sarà assicurato e di non prendere l’Ouzo, il tipico liquore all’anice greco, dopo cena perché è un aperitivo (Gianni non vuole ancora capirlo), inoltre se state pensando di progettare la vostra vacanza senza l’aiuto di un’agenzia la cosa è fattibilissima ed è consigliabile pensare di fermarsi a dormire in località diverse per poter visitare davvero tutta l’isola.
È la terza volta che vado in Grecia ed è davvero magica, con il suo mare, il suo sole, la sua gente disponibile, il suo buon cibo (non potete non assaggiare la mussaka, il suvlaky, la pitta, il saziki, lo yogurt (io lo preferisco con un po’ di miele) il pesce (orate alla griglia fantastiche)), le sua bibite sempre gelate (vi faranno aspettare anche mezz’ora prima di servirvi ma la birra sarà sempre freschissima), e i suoi miti; anche se devo dire che non si è vista l’ombra né di Minosse e né del Minotauro, ma sicuramente porto Arianna ha lasciato nel mio cuore un capo del suo filo che spero mi ricondurrà presto in questa terra calda e accogliente.