A Berlino in automobile

Tra musei e cultura
Scritto da: ippolita
a berlino in automobile
Partenza il: 18/08/2011
Ritorno il: 24/08/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
L’idea di andare in automobile è nata quando abbiamo visto i prezzi dell’aereo, anche low cost piuttosto cari, il minimo era 400 euro in due andata e ritorno e comunque eravamo legati a date ed orari, e poi l’attraversamento in macchina ci ha potuto permettere di vedere i paesaggi della Germania. inoltre partendo da Mantova il percorso è tutta in autostrada e questo ha sveltito i tempi. Partiti verso le nove ci siamo fermati verso le 18 e trenta in un Motel nei pressi di Bayreuth: ” Fichtelgebirghof” 65 euro pernottamento e ottima prima colazione, molto pulito.

Ripartiti il giorno dopo siamo arrivati a Berlino verso le due nel nostro albergo prenotato con Booking Hotel Mondial in Kurfurstandamm. La scelta di questo albergo è stata infelice: un quattro stelle che si e no ne vale tre senza prima colazione per cinque giorni abbiamo speso 373 euro oltre a ben 15 euro al giorno per il parcheggio della macchina, il bagno trasandato con l’asse del water rotto e la doccia senza sufficiente protezione per cui il bagno era sempre allagato. In compenso c’erano la piscina e la sauna che io non ho usufruito perchè troppo stanca al ritorno dalle visite ai monumenti.. La zona del nostro albergo è molto bella, piena di negozi, bar e ristoranti e piuttosto vivace alla sera al contrario del centro vero e proprio che ho trovato piuttosto morto e poco illuminato.

Girare per Berlino non è molto agevole per chi non la conosce e la metropolitana non è di facile uso al contrario di quelle di altre città quali Parigi, Atene, Londra.. Abbiamo preso la Berlin City card per circa 15 euro a testa che permette l’uso illimitato dei mezzi pubblici per due giorni e sconti in vari musei, ma non in quelli principali, i tre musei nell’isola dei musei che abbiamo pagato intero, per avere anche questi musei bisognava prendere quella per valevole 72 ore con un prezzo ben diverso. Insomma, non conveniva.. Abbiamo visto l’Alte national galerie con quadri di autori tedeschi dell’800 e anche alcun iimpressionisti francesi quali Renoir, Monet, Cezanne , Manet. E’ stato interessante anche per le spiegazioni con la cuffia in italiano molto particolareggiata, poi la visita d’obbligo al Pergamon museum che non delude per l’estremo interesse dei reperti qui conservati ed anche qui con una guida con cuffia in italiano. Viene da pensare che l’aver tolto queste eccezzionali testimonianze del passato dal loro luogo di origine sia stata una violenza. Abbiamo poi visitato l’Altes Museim con reperti greci ed etruschi. Non c’è stato tempo di veder il Neues Museum.

L’ultimo giorno l’avevamo destinato alla visita del castello di Charlottenburg, giorno appositamente scelto perchè prima ci eravamo assicurati, presso un punto di informazioni turistiche che quel giorno fosse aperto, invece l’abbiamo trovato chiuso, era un martedì- Piuttosto arrabbiati siamo tornati in centro per visitare il Memoriale per gli ebrei con le sue 2700 stele e i Centro di documentazione.. Per entrare in questo centro si deve passare un controllo come quelli che si fanno negli aeroporti. Quest’ultima visita ci ha fatto riflettere su come i tedeschi, lungi dal nasconderlo o dal dimenticare questo ingombrante passato abbiano cercato di rielabolarlo affrontandolo di petto, mostrarlo al pubblico e rendere omaggio alle vittime come meglio hanno potuto. Ma in tutta Berlino ci sono testimonianze della sua recente storia, dalla porta di Branedburgo, al Chek Point, ai vari Musei: DDR Museum che mostra la vita privata e comune in quegli anni , al Museo di Anna Frank ed altri sulla persecuzione nazista oltre che varie foto e testimonianze scritte sulle parti rimaste del muro..

Per quanto riguarda il mangiare, in genere non abbiamo mangiato bene, ma posso segnalare due ristoranti veramente ottimi uno è un ristorante spagnolo ” El Dorado” che si trova nella zona del nostro albergo, prezzi buoni, carne buonissima e camerieri gentili, e un ristorante giapponese “Ishin Japanese Deli” in Mittelstrasse,veramente buono con molta scelta e a buon mercato. A Berlino, al contrario che in Italia, i ristoranti giapponesi sono molti e con buoni prezzi come da noi i cinesi. Altre particolarità curiose da notare sono che nei bar con tavolini all’aperto vi è in dotazione su ogni sedia uno scialle per coprirsi nel caso venga un po’ di freddo, Nei supermercati ci si può servire da soli la frutta e verdura, ma non c’è come da noi l’obbligo di mettersi gli appositi guanti e ciò non depone per il loro concetto di igiene, inoltre la merce viene pesata alla cassa senza possibilità di controllo da parte del cliente. Ho notato inoltre che i negozi chiudono presto sei mezza, sette e che di domenica è tutto chiuso.

Il viaggo di ritorno l’abbiamo fatto comodamente in una giornata, dalle otto di mattina alle 8 e mezza di sera. Come nell’andata abbiamo potuto apprezzare le foreste fitte ed ondulate attarversate da ampie autostrade che danno l’idea di grandi spazi aperti e praticamente disabitati. Verso Berlino, poi vi sono molte pale eoliche che ho trovato molto belle sembrano tanti mulini a vento.In complesso Berlino mi è piaciuta, mi rendo conto che vi sono ancora moltissime cose da vedere, però, se devo dire la verità.non ho trovato quell’atmosfera particolare che si può trovare a Parigi.



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