9 giorni a Malta
Prima però un paio di premesse…
In primo luogo volevo dare a tutti coloro che andranno qui in vacanza un paio di consigli utili che ci hanno aiutato tantissimo a non perderci nessuna delle cose più belle dell’arcipelago.
In primo luogo: PARTITE DOCUMENTATI! Noi abbiamo studiato tragitti e cose da vedere nei minimi particolari (beato Traveller e qs sito!!), e ne è valsa la pena! Per dirne una, siamo stati fermati in albergo da una coppia di italiani che ci hanno chiesto dove si poteva andare al mare e come muoversi… E in aeroporto al ritorno sentivamo gente che si diceva più o meno le stesse cose… Secondo noi è importante sapere dove andare altrimenti si fa la figura dei pellegrini! E quelli vanno meglio a Lourdes, Cascia e Loreto, di sicuro non a Malta! In secondo luogo: PRENDETE LA MACCHINA A NOLEGGIO! La guida a sinistra la assimilerete all’istante, non vi è niente di più comodo che l’auto per spostarsi in totale libertà. A Malta c’è un efficiente servizio di autobus, ma non avremmo fatto cambio per niente al mondo.
Concludo la premessa al viaggio con 3 luoghi comuni su Malta e i Maltesi, letti e riletti, triti e ritriti su Internet e riviste: un luogo comune è da confermare, uno da confermare parzialmente e uno da smontare.
LUOGO COMUNE DA CONFERMARE: Malta è un po’ sporca. Effettivamente non siamo in Svizzera, ma secondo me neanche molto peggio che in Sicilia o in Calabria. Rifiuti per le strade, rifiuti in mare… Niente di sconvolgente, ma da questo punto di vista c’è parecchio da lavorare.
LUOGO COMUNE DA CONFERMARE PARZIALMENTE: Non ci sono indicazioni, e le strade sono tenute male. Sia la prima che la seconda considerazione valgono al 100% per le strade minori e secondarie (dove procedere in auto è un avventura tipo idromassaggio), mentre non sono corrette per le (poche) strade principali, dove ci sono molte segnalazioni.
LUOGO COMUNE DA SMENTIRE: i Maltesi guidano come dei matti, autobus compresi. Può anche essere che nei nostri giorni di vacanza fossero tutti nella pace dei sensi, ma vi assicuro che di deficienti se ne vedono pure in Italia: nessuno corre particolarmente, e quando hanno la precedenza se la prendono, quando non ce l’hanno te la danno.
Cominciamo il racconto del viaggio, sperando che serva a tanti per avere degli spunti interessanti.
1° GIORNO.
Partenza puntuale, alle 17:45, da Treviso con Ryanair, e addirittura arrivo con una ventina di minuti d’anticipo. Ma al ritorno la pagheremo con gli interessi…
Ritiriamo la nostra super Toyota Yaris bordeaux (noleggiata dal sito www.1stcar-hire.Com) probabilmente costruita quando Malta era ancora inglese, e carichi come non mai ci dirigiamo all’albergo, il Bayview, proprio sul lungomare di Gzira (Sliema), prenotato tramite il sito Booking.
La sera intanto che ci guardiamo alla TV l’epocale figura di merda dell’Italia alla Confederations Cup contro l’Egitto decidiamo di gustare subito una tipica specilità maltese: la pizza! Breve passeggiata sul lungomare e ci ritiramo per deliberare.
2° GIORNO Sveglia alle 7 e colazione potente: saliamo in auto e andiamo a Mellieha Bay: spiaggia di sabbia, estesa e abbastanza frequentata, classica spiaggia da famiglie, a partire da quelle maltesi. Alle 14:30 risaliamo in auto e torniamo a Valletta, dove per prima cosa andiamo a vedere il Malta Experience al Fort st. Elmo, interessante rappresentazione audiovisiva della storia di Malta (costo € 8,50 con la card che ci avevano dato in hotel). Al termine, passeggiata per l’affollato centro della città fra cui Republic Street, passando per la cattedrale e gli Upper Barakka Gardens, con bellissimi panorami sulle 3 città di fronte. Uscendo dalla Main gate ci ritroviamo alla fontana del tritone, con tutti gli autobus parcheggiati intorno. Al termine del giro di La Valletta, torniamo in albergo per una doccia e ceniamo con Pastizzi ai piselli alla famosa pastizzeria Maxim’s, a pochi passi dal nostro albergo (si cena veramente con pochissimi euro!). Ci torneremo.
3° GIORNO Come prima cosa decidiamo di fare una bella passeggiata a Mdina, la città silenziosa. Ottima scelta, paese caratteristico e ottima vista dell’isola. Dopo avere perso simpaticamente più volte la strada riusciamo ad arrivare vivi e vegeti a Gnejna Bay, per poi spostarci verso l’una a Ghajn Tuffieha Bay. Entrambe di sabbia, più affollata la seconda. Verso le 17 decidiamo di spostarci alla terza e ultima spiaggia, Golden Bay. Ovviamente invece di fare come le persone normali, passando per la strada normale, decidiamo di passare per gli scogli. W l’avventura! Spiaggia molto viva e modaiola, quando siamo stati noi c’era un torneo di beach soccer e altro. Mare più agitato e meno limpido rispetto alle precedenti due spiagge. Si torna all’albergo, cena con un altro piatto tipicamente maltese: la crepes! Il cinese/maltese della creperia di Gzira ci sa fare! 4° GIORNO Andiamo a Sud. Come prima cosa visitiamo il mercato di Marsaxlokk: una mini Porta Portese, con meno vestiti e più pesce! Ci spostiamo a Birzebbuga (B’ BUGIA nei cartelli stradali, ci abbiamo messo un po’ a capirlo!) e ci fermiamo un paio d’ore alla piccolissima spiaggia di S. George Bay,piccola spiaggetta appena sotto la strada ma con un bel mare, per poi proseguire a Pretty Bay. Parte sabbia, parte scogli. Bella spiaggia, mare molto bello nonostante la vicinanza al Freeport, scenografico se vogliamo. Terminiamo la giornata alla mitica S. Peter’s Pool, piscina naturale con scogliera e tuffo di circa 4 metri per gli only the brave. Il mio moroso si tuffa, non prima di avere terminato 3 volte la rincorsa per guardare sotto, per poi stupirci con un tuffo stile sacco di patate! Questo è uno dei tipici posti che se uno non parte documentato… Campa cavallo! Anche perchè oltre che fuori mano è ovviamente poco e niente segnalato! Mare stupendo. Da segnalare la presenza delle solite giapponesi vestite come a novembre che fanno qualche foto e in 5 minuti scompaiono nel nulla! Si torna in albergo! La sera decidiamo di mangiare qualche piatto maltese in un ristorantino sul lungomare di Gzira (finalmente), mentre ci guardiamo la seconda figura barbina dell’Italia contro il Brasile.
5° GIORNO Giorno dedicato a un must: Comino! Partenza da Cirkewwa con una barchetta e un mare mosso da stomaci forti. Meravigliosa la Blue Lagoon, dove passeremo la maggior parte della giornata. Mare incredibile, acqua trasparente, buona presenza di meduse con un paio di persone bollate: capita. Verso l’una stacchiamo un’ora per girare il resto dell’isolotto: San Niklaw Bay con l’unico albergo di Comino, Santa Marija Bay con la chiesetta e la stazione di polizia e poi la S. Mary’s Tower, con un bellissimo panorama tutt’attorno. Preso il traghetto alle 17, si torna in albergo per una doccia. In serata dopo una tappa dall’amico Maxim’s per una cena a base di pastizzi alla ricotta decidiamo di fare un giro a Paceville, ritrovo dei molti ragazzini!!! Dopo una birra all’Hard Rock Cafè torniamo a Gzira.
6° GIORNO Ci dirigiamo alla spiaggia di Armier Bay, nel nord dell’Isola, ma rimaniamo poco per eccesso di vento. Ci spostiamo a Paradise Bay, piccola spiaggia con terrazza. Becchiamo una giornata un po’ instabile, che infatti degenera in un po’ di pioggia a metà pomeriggio. Visitiamo la Red Tower e facciamo qualche foto al Popeye Village, dove nell’80 è stato girato il film con Robin Wiliams. Torniamo in albergo per una doccia e dopo andiamo a La Valletta, dove ceniamo al cafe Kantina.
7° GIORNO Come prima cosa un bel giro in barca per la Blue Grotto: consigliatissimo! (giro di 20 minuti su barche da 9 persone per 7 euro). Torniamo a est per visitare le 3 città (anche se in realtà ci basta Vittoriosa) ma soprattutto andiamo a Paola, che non è una bella ragazza maltese ma il paese dove si trova l’Hypogeum, spettacolare. Prenotatevi in largo anticipo sul sito, l’ingresso è limitato. Terminiamo la giornata decidendo di darci una calmata con un paio d’ore nella piscina dell’albergo. Robetta.
8° GIORNO Salutiamo per il momento Malta e in mezz’oretta di traghetto sbarchiamo a Gozo. Qui abbiamo alloggiato al Grand Hotel, albergo direttamente nell’Harbour di Mgarr. Primo appuntamento Victoria con la Cittadella: il punto più alto domina tutta l’isola, e il panorama è notevole. Proseguiamo dirigendoci a Ramla Bay, spiaggia di sabbia rossastra a est dell’isola, e chiudiamo la giornata con un’altra spiaggia, stavolta di ciottoli: Hondoq Ir-Rummien, a pochi km a est di Mgarr. Bella vista su Comino. La sera ci trasferiamo a Xlendi per una bella mangiata di pesce al ristorante Ic-Cima.
9° GIORNO Per oggi subito emozioni: le scogliere di Ta’ Cenc, a strapiombo sul mare. Assolutamente spettacolari. Torniamo a visitare la baia di Xlendi e non contenti andiamo in un angolo assolutamente fantastico, la Dwejra Bay con il Fungus Rock (imponente scoglio alto 60 metri di fronte alla baia protetto dall’Unesco, sulla quale sommità crescono dei funghi rarissimi un tempo usati in medicina), l’Azure Window (scoglio di 20 metri a forma di porta) e il Blue Hole, pozza d’acqua profonda 16 metri e adorata dai sub. Facciamo poi un giro in barca per l’Inland Sea e le grotte circostanti, con un barcarolo dall’ottimo italiano. Lasciamo questo bellissimo angolo per andare in spiaggia. Stavolta scegliamo San Blas Bay, sotto Ramla Bay e con la sabbia ancora più rossiccia. Terminiamo la giornata con Dahlet Qorrot, baia con spiaggetta piccola e poco pulita. Decidiamo di bissare la cena del giorno prima con un bel buffet di pesce sulla terrazza dell’albergo, all’ottavo piano.
10° GIORNO Terminiamo il giro di Gozo con l’unica parte che ci manca: l’estremo nord. Decidiamo di andare a Marsalforn, per poi proseguire alle tante saline e concludere a Reqqa Point, il punto più a nord dell’arcipelago e vedere la lumaca stilizzata scolpita sulla roccia. Torniamo all’Harbour e riprendiamo il traghetto per tornare a Malta. Andiamo a Mosta per vedere la cupola, la quarta più alta al mondo e assolutamente imponente. Ci dirigiamo verso le scogliere di Dingli, ma purtroppo dobbiamo constatare che, pur essendo molto alte, non sono a strapiombo sul mare, pertanto non emozionanti come Ta’ Cenc. Utilizziamo il poco tempo rimasto per prendere l’ultimo sole maltese a Pretty Bay.
E’ arrivata purtroppo l’ora di tornare a casa, l’aereo ci fa lo scherzetto di partire con due ore di ritardo, ma per intaccare una vacanza così ci vuole ben altro…
Ci siamo divertiti tanto e abbiamo visto tante cose belle. Andateci, e ci saprete dire.
Micol e Cristiano