8 GIORNI A ISCHIA di + Capri, Procida e terraferma
3° giorno Ischia Dopo aver trascorso la mattina a litigare al tel. Con agenzia di viaggi e tour operator pranziamo con un’ottima pizza ad Ischia Ponte da Sciué Sciué, di fronte al negozio di maioliche Mazzella: 6€ a testa pizza, patatine e bevanda! Bagno sugli scogli dell’istmo che collega Ischia al Castello Aragonese, che merita davvero una visita (ingresso 5€). L’acqua del mare di Ischia è bella, trasparente e cristallina (ve lo dicono dei sardi!) ma le spiagge sono piccole, non sempre comode da raggiungere e affollate, almeno a fine luglio. Inoltre la sabbia scura di origine vulcanica non rende giustizia al colore del mare, che tende a spegnersi. Meglio gli scogli. Passeggiata serale a Sant’Angelo: carino, belle vetrine, ma ambiente forse un po’ anonimo. 4° giorno Capri Partite col primo traghetto, altrimenti il tempo per visitare l’isola in un giorno non vi basterà. Coi bus si gira benissimo, consigliamo il biglietto “Unico Capri” che si fa al porto di Marina Grande: 5,60 € per tutta l’isola per tutta la giornata, bus e funicolari. Servitevi delle biglietterie laterali che come per incanto saranno senza fila! La funicolare di fronte all’attracco vi porta su a Capri paese. Piazzetta e dintorni: un must ma basta un quarto d’ora. Grotta Azzurra: fila pazzesca sui gradini per scendere a mare, speculazione massima: 8,50€ per entrare in grotta tre minuti a bordo di una barchetta! (considerate che le compagnie chiedono 11€ per il giro di tutta l’isola). Fila anche una volta a bordo della barchetta per entrare in grotta: ci abbiamo rinunciato e abbiamo fatto un bagno favoloso nell’azzurrissimo mare di Capri in una calata poco più in là. Anacapri merita un passaggio, bella la villa Axel Munthe (bei panorami). Se volete vedere anche Villa Jovis, i Giardini di Augusto e i Faraglioni dovete trattenervi più di un giorno sull’isola o ritornarci. NB: scendete in anticipo a Marina Grande per il traghetto di ritorno perché la fila alla funicolare è incredibile; noi abbiamo perso il traghetto pur muovendoci mezzora in anticipo! Cena in serata ad Ischia, sul lungomare di Forìo alla Bussola, a base di piatti di mare, abbiamo apprezzato, conto 32 € in due, 1 primo, due secondi, contorni, vino della casa, acqua, caffè. 5° giorno Ischia e Procida Bagno mattutino a Sorgeto, dove una sorgente d’acqua termale sgorga a 90° in mare, farete il bagno (qualche metro più in là, ovviamente!) come nella vasca di casa vostra, andateci presto, prima che si affolli. 250 scalini lunghi per arrivarci = 12 piani di un palazzo. Potete farvi maschere di fanghi e argille per 5€ da “infangatori” locali. Ci spostiamo in macchina alla spiaggia dei Maronti (comune di Barano) bella, grande e calda! Parcheggio 3€ mezza giornata, ma si può contrattare 2€ per un’ora e mezza. Nel pomeriggio partenza per Procida, suggestiva isola di pescatori che si può girare bene coi minibus locali. L’ufficio informazioni è chiuso; sul vetro leggiamo: “Scusateci, stiamo chiudendo. La Giunta Comunale ha sfrattato (ha cacciato) la Pro Loco…” apprendiamo che si tratta di una bega fra la neo insediata giunta e il presidente della pro loco che ha osato farsi eleggere nelle liste dell’opposizione… Peccato: ci perdono sia l’isola che il turista. Da non perdere la spiaggia di Pozzo Vecchio dove è stato girato “Il Postino”. Passeggiata alla Marina di Corricella, meno turistica e più genuinamente popolata da pescatori… Ma la bonaccia afosa del giorno in cui siamo capitati noi rendeva l’aria irrespirabile, c’era da grondare di sudore alle 7 di sera! Torniamo a cena sul lungomare di Marina Grande dove l’aria è decisamente più ventilata. Da non perdere “la delizia di Sorrento” al Bar del Cavaliere. Cena in un ristorante che non nominiamo: Eli si è sentita male, secondo lei è per ciò che ha mangiato in ristorante, ma come si fa a dirlo con certezza? Magari ha ingerito acqua non potabile altrove, non sarebbe giusto né corretto nominare il locale X, dove peraltro io ho apprezzato invece i piatti ordinati. 6° giorno Ischia Ischia tour: un’escursione a Monte Epomeo q. 800 m. Di altezza, sosta alla spiaggia di Citara, troppo affollata, poco spazio per la spiaggia libera fra i vari “bagni”. Cena da Cenerentola a Panza, bella terrazza, buona pizza, grande parcheggio antistante, si trova subito dopo il primo bivio per Panza dalla strada principale venendo da Forìo. 7° giorno Napoli Dovremmo star qui a dir bene della città di Napoli? Un’infinità di altri autori ben più titolati l’hanno fatto prima e meglio di noi. Possiamo solo sottoscrivere secoli di impressioni sul fascino irripetibile della capitale del sud. Napoli sporca? Sarà, ma chi lo dice forse non è mai stato neppure a New York, o forse è stato solo a Ginevra o Stoccolma. Non perdete le sfogliatelle da La Sfogliatella di Mary, galleria Umberto all’uscita verso via Toledo (anzi in quel tratto si chiama via Roma), noi cercavamo quelle di Pintauro, ma ci siamo imbattuti prima in questa pasticceria eccellente. Da mangiare pure quelle dell’antico caffè Scaturchio in Piazza San Domenico Maggiore, Spaccanapoli. Abbiamo cenato al Cucciolo, Vico Berio, che è una salitina verso i Q.Ri Spagnoli a pochi metri da via Roma di fronte alla Galleria Umberto. Genuina e onesta sia la cucina che il conto. Una città da assaporare… Come si fa a non volerci tornare prima o poi? 8° giorno Ischia Bagno sugli scogli accanto alla spiaggia di San Francesco, Forìo, proprio sotto il parapetto; non male, acqua limpida. Ceniamo di nuovo da Cenerentola a Panza. Prima nuvole e lampi minacciosi, poi pioggia a catinelle; dopo un po’ dalla terrazza coperta ci fan scendere giù al chiuso. Noi avevamo già terminato, ma ai clienti della tavolata accanto alla nostra chiedono di prendersi le posate e le bevande prima di trasferirsi giù… Insomma!, riapparecchiare e riportare altre birre ed acqua senza ricaricarle sul conto sarebbe stato un gesto gentile. Comunque al di là di questa piccola debolezza ci siamo trovati bene.
9° giorno Napoli – autostrada rientro Sbarcati a Napoli alle 8 di domenica mattina, grazie al traghetto delle 6,45 da Ischia. Levataccia ma ne è valsa la pena, la città semivuota, silenziosa, al risveglio, luce bellissima e irreale, parcheggio facile. Ci siam rivisti qualcosa persa il giorno prima, caffè e sfogliatella da Scaturchio a Spaccanapoli, poi via verso Mergellina, quindi su per via Petrarca, poi rientriamo da Posillipo verso la città e via in autostrada. L’uscita dal centro città verso le autostrade è davvero semplice per chi non la conosce.
DRITTE, RACCOMANDAZIONI, VARIE, ECC… Ovviamente sembra assurdo fare come abbiamo fatto noi: Ischia come punto di appoggio per visitare anche altro, ma se volete vedere le isole oltre che Napoli, comunque dei traghetti vi dovete servire e 6 gg. A Ischia son pure troppi, almeno un giorno a Capri e uno a Procida vanno fatti. Abbiamo letto che usare la macchina a Ischia sarebbe stato impossibile per via dello scarso parcheggio, delle strade strette dove passi o tu o il pullman… Allora, dipende: se non avete mai fatto in vita vostra strade di montagna, ebbene sì le strade vi sembreranno strette, altrimenti… Se poi venite da una città medio-grande il problema del parcheggio vi sembrerà ridicolo. Che sarà mai parcheggiare a 300 m. Di distanza? A Ischia intorno al centro è tutta zona blu: 1,50 € all’ora, ma spesso trovavamo parcheggio nelle aree gratuite, anche se appena defilate (per es. Via Cartaromana). Rispettate cartelli e divieti perché i vigili passano spesso. La ztl poi esiste ovunque in Italia. Parliamo di fine luglio, chissà, magari ad agosto sarà davvero impraticabile. Ma i viaggiatori senza mezzo e che si servivano dei bus erano abbastanza frustrati: aspettare il bus sotto il sole, difficoltà a uscire la sera specie se l’hotel è isolato, ecc ecc. In definitiva, la moto è il mezzo ideale! Poi c’è pure qualche vacanziero che si reclude in albergo e a cui non pesa il fatto di spostarsi con difficoltà! Il caffè è una squisitezza ovunque, impossibile prendere una ciofeca! Insieme al caffè viene servita sempre immancabilmente l’acqua. Un’usanza cortese che abbiamo molto apprezzato. A Ischia il caffè Calise, a Napoli lo storico Gambrinus. Ma anche il bar più anonimo lo fa squisito.
I prezzi non sempre sono indicati. L’opuscolo del comune di Napoli, ad es., parla di tratte di linee ecc. Ma non scrive quanto costa una corsa semplice, né costi e validità degli abbonamenti, né se esistono! Alla biglietteria del Maschio Angioino non c’è un cartello dove ci sia scritto il prezzo del biglietto d’ingresso, bisogna chiedere a voce!! Non tutti i ristoranti espongono i prezzi fuori. Alcuni però, come il ristorante La Bussola di Forìo, espongono la voce “servizio e coperto incluso”, pochi altri servizio e coperto tot. In quasi tutti gli altri posti lo scopri solo quando arriva il conto quanto costano coperto e servizio e spesso persino le bevande, i piatti del giorno, il caffè ecc. Poi non ci perdi mica, ma la franchezza non dispiacerebbe: è una garanzia per il cliente e una misura della professionalità. Buone vacanze! Paolo ed Eli