7 giorni nella Grande Mela

Ormai chi si reca in USA e Canada ora può portare solo 1 pezzo da 23kg. Compagnia aerea consigliata: Air France. Albergo consigliato: Clarion (429, park avenue south, posizione ottimale e prima colazione inclusa) ---- CONSIGLI ------ 1- acquisto della NY pass per almeno 3 giorni (su internet risparmiate e c'è anche l'opzione per farvela...
Scritto da: BellaSwan
7 giorni nella grande mela
Partenza il: 11/01/2010
Ritorno il: 17/01/2010
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Ormai chi si reca in USA e Canada ora può portare solo 1 pezzo da 23kg.

Compagnia aerea consigliata: Air France.

Albergo consigliato: Clarion (429, park avenue south, posizione ottimale e prima colazione inclusa) —- CONSIGLI —— 1- acquisto della NY pass per almeno 3 giorni (su internet risparmiate e c’è anche l’opzione per farvela spedire direttamente a casa) 2 – Acquisto della guida “Lonely Planet”. Ha poche figure ma è fatta benissimo. Mi ha insegnato a conoscere NY prima di esserci arrivata 🙂 3- Munitevi possibilmente di carta di credito o bancomat abilitato all’estero, o al massimo cambiate i soldi nella vostra banca italiana: a NY le banche vi fregano almeno 9 centesimi ogni euro che cambiate… + vi mettono 5 euro di tassa fissa… Alla fine su 200 euro che cambiate ce ne rimettete 50. E abbiamo cambiato diverse banche, tutto uguale. Invece il ritiro al bancomat e il pagamento con carta rispecchiano esattamente il tasso di cambio stabilito dalla borsa attuale.(ovviamente pagando una tassa di 2 euro ma quello è normale stando in un continente così lontano).

4- Cercate di camminare il + possibile o fare l’abbonamento settimanale della metro/autobus che costa solo 24USD ed è illimitato. I taxi non costano molto in realtà (abituata a Roma che x fare 30 km ti chiedono 50 euro), massimo che potete spendere da nord a sud di Manhattan in pieno traffico bloccati è 20 dollari (ed è un’esagerazione eh) 5- Le mance sono d’obbligo a NY nei ristoranti (non da MAC e surrogati ovviamente), nei bar e sui taxi. Il taxista ve la mette già appena partite, quindi già parte tassato. Ai baristi solitamente si lascia un dollaro di mancia a bevanda, ai camerieri il 15-20% del conto e ai facchini in albergo un paio di dollari, poi insomma, dipende dalla mole di bagagli che gli fate caricare!!! 🙂 6- Prima di partire, essendo una settimana davvero poca per visitare NY, vi consiglio di stilare una lista delle attrazioni che volete vedere e poi organizzarle con calma, se no poi con la disorganizzazione non si va da nessuna parte.

— IL VIAGGIO — Io e mio marito.

11.01.2010 (LUN) – Partenza da Roma con volo AF1505 delle 13:00 Il volo parte in orario e a Parigi, alle 16:35, prendiamo la connessione con l’AF010 per JFK. Il volo atterra alle 18:20 locali, 40 minuti prima del previsto, ovviamente presa delle impronte digitali, varie domande su cosa facciamo nella vita e quanti soldi abbiamo con noi. Poliziotto anche abbastanza simpatico devo dire. Arriviamo al nastro bagagli e, dato che di mestiere sono un’aeroportuale (check in agent nello specifico) proprio a Fiumicino, avevo il sospetto che con un transito così breve le valige non sarebbero arrivate. E così fu. La cosa bella è che ad aspettarci al nastro c’era un’addetta Air France (questa è pura fantascienza in Italia) proprio per dirci che i nostri bagagli erano sul volo successivo e che li avrebbero consegnati in hotel il mattino successivo. Andiamo tranquilli a fare la denuncia obbligatoria al lost & found, diamo indirizzo e nome hotel, ci danno il kit di emergenza più ci dicono che se spendiamo fino a 140 USD per comprare vestiti o cose di emergenza rimaste nella valigia ce le risarciscono loro O___o SENZA PAROLE! Prendiamo la Limousine che mi sono regalata per questo viaggio… Convinta che avremmo dovuto caricare 6 bagagli (4 da stiva e 2 a mano) mentre alla fine c’era solo il mio bagaglio a mano ihihihih. Vabbè, cmq verso le 21 arriviamo in hotel, saldo il conto della stanza x tutta la settimana e ci infiliamo sotto le coperte, dopo una giornata durata 30 ore x via del fuso orario, in fondo per noi erano già le 3 di notte…

12.01.10 (MAR)- Avendo preso la NY pass per 3 giorni è questo il momento di darle vita. Ore 9.30 prendiamo il taxi e arriviamo a Battery Park. All’interno di Castle Clinton pendiamo i biglietti State Cruise per Liberty Island ed Ellis Island. Non credete a chi vi dice che si può salire solo fino al basamento, a dicembre la statua è stata riaperta tutta, noi siamo saliti fino alla corona, avevo prenotato i biglietti già a ottobre!!!! Beh su Lady Liberty che dire… Niente di che, è come un americano che viene a Roma e va a vedere il Colosseo… Alla fine niente di speciale, anzi una fatica terribile tutti quei gradini fino alla corona, però stiamo parlando del simbolo americano ed è cmq un must che non si può perdere no? Bellissima esperienza invece, che secondo me ti apre decisamente gli occhi, è Ellisa Island. Impossibile descrivere le emozioni che ho provato seguendo passo passo le istruzioni dell’audioguida in italiano, ti porta a spasso nella storia e ti fa riflettere. Troppo troppo bello. A pensare che i nostri nonni o sicuramente qualcuno della nosto ceppo familiare è sbarcato proprio lì, dove stavamo noi, con un cesto di vimini pieno di sogni e di speranza! Tutto incluso nella NY pass, abbiamo passato la prima parte della giornata sulle due famose isole, per poi tornare a Battery Park.Scoiattoli in primis, è stato bellissimo respirare l’atmosfera americana e, credendo che saremmo tornati più tardi, ero impreparata su cosa fare quel tempo che ci rimaneva fino a cena. Così, grazie alla mia guida Lonely Planet che mi ha permesso di imparare tantissimo su NY prima della partenza, abbiamo preso la Broadway, incrociando il Charging Bull (il famoso toro di Wall Street) con il quale ci siamo fatti numerose foto, siamo entrati da Daffy’s dove i prezzi erano davvero stracciati, abbiamo visto la Trinity Church, siamo passati per Wall Street, da Sephora, Ground Zero, al Century 21 (troppa fila, sono scappata via!), al negozio della T-Mobile per vedere se il potevo utilizzare il favoloso Sidekick, alla Nike, poi esausti anche dal freddo cane, siamo tornati in hotel, e la sera abbiamo cenato al Planet Hollywood (con NY pass si ha lo sconto).

13.01.10 (MER)- Giornata dedicata allo shopping estremo: Woodbury common premium outlets!!! Arriviamo alla stazione di Port Authority, sulla guida della NY pass ci dice di salire al secondo piano, ed ecco che leggo “Short Line ticket”… Non c’è niente da fare, gli americani sono organizzatissimi, non ti puoi perdere! Presentiamo le NY pass e abbiamo uno sconto enorme sul prezzo del biglietto del pulman (che intero andata e ritorno costa 82USD!!!) + ci danno un blocchetto sconto per alcuni negozi dell’outlet. Ci si imbarca come in aeroporto, attraverso un GATE, solo che invece di salire in aereo sali sull’autobus.Con un’ora, attraverso l’innevato New Jersey e favolose casette prefabbricate, arriviamo all’outlet situato nella zona di Central Valley. 220 negozi di ogni marca e genere, impossibile non impazzire. Un bancomat ogni 100 metri, mac donald’s, starbucks, ristorante cinese all’interno…Se potessi ci costruirei la mia casa ehehehehe :)Dopo aver dato una bella batosta alle nostre carte di credito e assaggiato dei panini fenomenali da Mac che qui non esistono, torniamo a Manhattan. Sono le 16.30, ci riposiamo un pò, poi alle 20 andiamo a visitare il Museo delle Cere, il famosissimo Madame Tussaud’s. Dopo foto con Obama, Michael Jackson, Marylin Monroe, i Clinton, Julia Roberts e chi più ne ha + ne metta, siamo tornati a cena da Planet Hollywood, xchè mio marito voleva la carne della sera prima che gli era piaciuta troppo. Io invece ho preso la pizza! 14.01.10 (GIO) – Mattina a fare un pò di compere da Macy’s e al Manhattan Mall… Anzi più che spese visite, non che abbia comprato molto,all’Empire State Building sempre gratis grazie a NY pass, fino all’86° piano. La giornata era limpida e la visuale buonissima. Scesi dall’Empire abbiamo pranzato da Wendy’s… Famoso come Mac ma fa schifo, ve lo sconsiglio riccamente… Il pomeriggio ho avuto la brillante idea di portare mio marito sulla 5th Avenue (lui è malato per lo shopping) che non è che abbia marche diverse da quelle del Woodbury, eccetto l’Abercrombie. Ha svuotato tutti i negozi. Io sono rimasta delusa dalla collezione di Tiffany, brutta brutta brutta, anzi, cara e molto antica!!! Sguardo alla NY Library. La sera avevo i piedi in fiamme così abbiamo deciso di cenare al Mac accanto all’hotel. Per arrivarci ci siamo fatti dare uno strappo da quelle specie di bighe trainate dall’omino in bicicletta, non ho idea di come si chiamino, forse taxi-bike ehehhe è un pò caro (35 usd) però se le merita poverino, pedala anche in salita con te dietro! 15.01.10 (VEN) – Appena svegli una bella passeggiatina a Times Square, per la mia bellissima cioccolata calda da Starbucks, tappa al negozio di Hello Kitty (un MUST) però sfornitissimo, non è molto fashion a NY come da noi, i prezzi sono bassi ma il negozio è piccolo e scarno. Poi mio marito è voluto tornare sulla 5th Ave che voleva un paio di jeans di Cavalli, così io sono entrata dentro Banana Republic (bella roba direi, sì sì…), pranzetto in un ristorante a buffet chiamato Cafè Manhattan trovato per caso tra la 5th e la 6th Avenue, con tutta cucina multietnica, poi passeggiatina verso Rockefeller Center ad ammirare i pattinatori. Il pomeriggio abbiamo fatto un salto a Little Italy e Chinatown, quartieri che sconsiglio vivamente. Little Italy di italiano ha solo i nomi delle insegne e basta, Chinatown sembra un quartiere malfamato… La differenza tra lì e la city di Manhattan è davvero netta, la NY che avete nell’immaginario lì svanisce completamente. A me hanno fatto un’impressione negativa, forse dovrei andarci di giorno… Solo che volevo mangiare cinese e a Manhattan nn si trova un ristorante cinese, solo giapponese uffy!!!!! Quindi idea migliore è stata cenare nuovamente vicino l’hotel da Mac, anche perchè mio marito ha iniziato a sentirsi male: influenza. Grazie a Dio a NY esiste Duane Reade, un emporio che vende di tutto, comprese le medicine di ogni sorta. Con quelle sono riuscita a tenerlo in vita fino alla partenza 🙂 16.01.10 (SAB) – Il clima era abbastanza buono, la temperatura era salita, così decidiamo di fare una passeggiata e cogliere quello che capita in giro;dopo la maestosità e la bellezza del Grand Central Terminal (nulla a che vedere con la Stazione Termini a Roma) ci imbattiamo in un negozio di cartoleria per ufficio, o almeno così inizialmente sembrava… Era enorme, pieno di tutto, non c’era una cosa che non avessero, addirittura volevamo riportarci pure le spillatrici eheheheh. Poi uno scambio di regali: io ho regalato a mio marito il Nokia N97 risparmiando 200 euro rispetto all’Italia e lui a me una foto&video camera rosa splendida… Pranziamo lungo la 5th Avenue e dopo il negozio della Apple Store decidiamo di andare a spasso per Central Park… Un polmone in mezzo a gigantidi cemento.Mi spiace di essermi persa Strawberry Field, cmq abbiamo fatto il giro del Lake, del Ramble, abbiamo visto Bethesda Fountain con la scultura Dell’Angel of the Waters, con tutti ragazzi americani che facevano numeri divertenti e la folla accalcata, poi una splendida passeggiata lungo il mall…

La sera finalmente l’ho convinto a dire basta ai panini e l’ho portato da “Ruby Tuesday” a Times Square. Ragazzi è consigliatissimo. Abbiamo preso una “Loabster Carbonara” eccezionale, per nn parlare del dolce… Una double chocolate cake accompagnata da gelato alla vaniglia ricoperto da crema di fragole 🙂 17.01.10 (DOM) – Il nostro aereo partiva alle 16:50 e fortuna che pioveva… Ha reso meno sgradevole l’idea di lasciare NY… Di cui mi sono innamorata letteralmente… Solo che la mattina mio marito alle 7 era sveglio e voleva uscire, io inutilmente ho tentato di spiegargli che i negozi la mattina di domenica aprono alle 11/12 ma non c’è stato verso. Così siamo andati a vedere un pezzo di funzione nella splendida St Patrick, a riscorrere un pò le cose che avevamo visto, al MoMa, al Radio City Hall Music… E alle 13 è arrivata l’automobile che ci ha accompagnati in aeroporto… Arrivederci NY… Ci si rivedere a Luglio… Perchè x colpa della sua mania dello shopping mio marito mi ha impedito di vedere tutto quello che avevo progettato… 🙂



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