Mena&Massimo girovagando per circa 30 giorni e più di 6000 miglia on the road tra Nevada,Utah,Colorado,Arizona e California! 08/07/07 Ciao siamo Mena (io) e Massimo,sposi il 30/06/2007, dopo tanti piani e idee , finalmente oggi partiamo per il nostro tanto sognato viaggio on the road negli Stati Uniti d’America. Sveglia alle 5,30 del mattino, direzione Fiumicino,siamo ancora stanchi perché ieri sera siamo stati al matrimonio dei nostri amici Nunzio e Veronica ed abbiamo fatti tardissimo. Alle 12,40 comunque stiamo sul nostro aereo che ci porterà ad Atlanta dove faremo scalo per poi arrivare a Las Vegas. Sull’aereo si respira già aria di America,ci rendiamo subito conto che il loro modo di parlare è un po’ differente dall’inglese a cui siamo abituati.. Il viaggio è abbastanza lungo ma io osservo tutto, mi piace guardare il tragitto dell’aereo sul monitor,guardare il paesaggio in basso,insomma non riesco a chiudere occhio. Quando arriviamo ad Atlanta 8.40 pm (02.40 a.M. In Italia) osserviamo dall’aereo le tipiche costruzioni che tante volte ci appaiono nei film.. Le case con i vialetti, i giardinetti,villette una di fianco all’altra,alcune con piscine, tutto molto ordinato e preciso ed in lontananza la city con i suoi immancabili grattacieli,ci sembra di essere stati catapultati in uno dei tanti set cinematografici tante volte visti alla tv! Alla dogana,un po’ nervosi circa le domande che ci avrebbero fatto,passiamo tranquillamente, il tipo è molto simpatico, ci prende le impronte, ci fa la consueta foto, la mia con smile ovviamente e via al ritiro bagagli.. Tutto apposto che bello!!! I controlli per il nuovo cheek (per imbarcarci per Las Vegas)in invece sono stati un po’ diversi da quelli fatti in Italia e questo ci ha lasciati un po’ perplessi,più che altro per il modo in cui si rivolgevano alle persone, a noi per fortuna non è toccato nessun controllo particolare. Quando arriviamo a Las Vegas è mezzanotte, e qui purtroppo abbiamo una brutta sorpresa.. Le nostre valigie non sono sul rullo,questo ci demoralizza un po’.. Ma lì è semplice si fa la denuncia ti danno il pratico ed essenziale beauty e via.. Noi però attiviamo subito i nostri angeli custodi in Italia(mio fratello Angelo e la sua amica Marta che ci hanno aiutato a costruire il viaggio).. Così via in albergo.. Anche qui una strana sorpresa,prendiamo il taxi e il tassista ci dice che il nostro albergo ha cambiato nome,ma come??? E si al posto dell’Alladin ora c’è il Planet Hollywood.. Semplicemente favoloso,un albergo molto moderno tale da sembrare una discoteca, non vi dico la stanza, il bagno era enorme,solo la vista non era un granché,ma non importa. Il giorno dopo ci attiviamo per il recupero bagagli perché il nostro soggiorno a Las Vegas sarebbe terminato l’indomani.. Così noleggiamo un’auto(fuori programma) per andare all’aeroporto dove ci viene detto che le valigie erano state ritrovate e che sarebbero arrivate alle 5 del pomeriggio direttamente in albergo! Fantastico facciamo diversi giri e prendiamo subito confidenza con le strade americane.. Las Vegas è una città fuori dal normale. Di notte al nostro arrivo è stato stranissimo, compare all’improvviso dal nulla,è luminosissima,qui del risparmio energetico non hanno mai sentito parlare. Di giorno ti accorgi subito di stare in mezzo al deserto, il caldo è incessante ed asfissiante, toglie il respiro.. Meno male che ci sono le fresh zone, ventilatori che nebulizzano acqua,lungo i marciapiedi così almeno ci si può rinfrescare. La strip è una strada lunghissima ai cui lati è un susseguirsi di hotel,case da gioco,ristoranti bar,tra un via vai di auto incessante;qui si può fumare nei locali,ci sono chiese in cui ci si sposa in 10 minuti, personaggi strani, spettacoli e poi soprattutto loro, gli alberghi a tema. L’attrazione principale non è infatti solo il gioco d’azzardo, noi infondo abbiamo fatto solo una puntatina alle slot machine.Gli alberghi sono enormi e riproducono luoghi famosi, città e tempi storici. Le loro riproduzioni riguardano anche il verde, molti fiori, alberi e siepi sono finti , di plastica e questo è stata davvero una sorpresa. Qui insomma tutto sembra incredibile, ma in fondo va bene così stiamo a Las Vegas ed è normale che gli spazzini lavino i muretti dei marciapiedi con l’acqua ed il detersivo!!! Questo è stato il nostro giorno e mezzo al Las Vegas.. Ce ne sarebbe voluto un altro.. Ma non fa nulla è ora di partire con il nostro fantastico fuoristrada Chevrolet Torrent noleggiato all’Alamo per il nostro fantastico tour. Lasciando Las Vegas proseguiamo verso nord-est lasciando il deserto del Nevada per spingerci verso lo Utah. Gli scenari naturali qui sono fantastici, territori immensi ,abbiamo percorso i nostri primi 460 km e non ci siamo stancati per nulla, forse perché il paesaggio ha catturato completamente la nostra attenzione. Abbiamo fatto una breve visita allo Zion National Park , colori, altezze e formazioni rocciose strane,qui tutto ti lascia a bocca aperta! Abbiamo mangiato il nostro primo vero cheeseburger made in USA, in un coffe shop che abbiamo incontrato per strada.. Un posta alquanto strano, e li abbiamo scoperto che l’acqua fa veramente schifo ha un sapore stranissimo degno di quei bicchieri e di quelle brocche in cui la portano al tavolo!!! Il giorno dopo ci avventuriamo nel Bryce Canyion, dopo un’abbondante colazione, per Massimo tutta americana.. E ovviamente dopo aver fatto un po’ di shopping,infatti nell’albergo c’era un tipico negozio di souvenir. Alla partenza però Massy si accorge che c’è un chiodo nella ruota della’auto! Ahi ahi.. Per fortuna vicino all’albergo c’è un autofficina, appena un’ora di attesa e vabbè.. Pazienza,intanto facciamo per la prima volta benzina e poi via verso il bryce canyon..Dopo pochi km ci troviamo di fronte ad uno degli spettacoli + belli della natura, lo spazio aperto è immenso, a perdita d’occhio un anfiteatro naturale di rocce rosa,rosse, bianche e poi pinnacoli,guglie, alte ,grosse, sottili,ogni volta che si volge lo sguardo in una direzione vedi qualcosa di nuovo nei colori e nelle forme è un qualcosa di straordinario, la bellezza di una foto non gli rende giustizia per le sensazioni che questo posto ti offre . Ci sono diversi punti di osservazione, noi li vediamo tutti,il parco è molto grande e curatissimo e poi ci sono tanti animali. Allontanandoci dal Bryce Canyon abbiamo visto altri panorami da togliere il fiato, canyon, villaggi fantasma e poi rocce di colore diverso che sembrano messe li da qualcuno. Dopo aver percorso diverse miglia molte di + dal previsto perché abbiamo fatto una strada diversa da quella consigliata dalla lonely planet, siamo arrivati a Moab,una piccola cittadina turistica, ma la + grande nelle vicinanze, dove restiamo 2 giorni,cosi visitiamo sia Arches che Canyolands. Il primo giorno lo dedichiamo alla visita di Arches, ma dopo una bella colazione e un po’ di spesa al supermercato. Arches è un altro parco molto particolare anche questo plasmato dai fenomeni di erosione, ci sono migliaia di archi naturali modellati nel corso degli anni, una strada asfaltata lo percorre tutto,ma bisogna scendere e passeggiare per godere di questi straordinari spettacoli,non so spiegar e la sensazione che danno queste rocce millenarie,sedersi ed ammirare lo spazio,il senso di libertà. Il giorno dopo partiamo definitivamente da Moab, ma prima dobbiamo visitare Canyolands e Dead Horse Point anche qui lo spettacolo è meraviglioso abbiamo percorso una tratto di strada lungo tutto il canyon che portava giù fin dove il Colorado incontra il Green River,anche questo posto è un incanto rimarresti lì ore ed ore a perderti nell’immensità dello spazio ,nella bellezza dei colori e delle forme. Lo Utah è uno Stato che ci ha sorpreso molto, non credevamo ci desse tutte queste emozioni! Dormiamo a Cortez e di li ci rechiamo a Mesa verde,Direzione sud-est Colorado. Iniziamo ad essere stanchi e la visita di Mesa verde non ci piace molto. In questo posto 1400 anni fa gli indiani Anasazi costruirono delle abitazioni negli anfratti delle rocce, questa è la zona archeologica più grande degli USA, gli indiani scomparvero all’improvviso lasciando le loro case scavate nella pietra,situate in posizioni davvero incredibili. Dopo alcune ore decidiamo di dirigerci verso sud,a Kayenta,in Arizona,nel cuore dell’enorme riserva Navajo,lungo la strada troviamo Fours Corner,l’unico punto degli Stati Uniti in cui s’incrociano i confini di 4 stati: Colorado,Arizona, Utah e New Mexico, facciamo qualche foto e compriamo dei souvenir dagli indiani. Questo è un altro bel tratto del nostro viaggio, l’area è immensa, questi monoliti che ti appaiono all’orizzonte, la striscia di asfalto lunga che ti porta verso di loro,il rosso delle rocce,il tutto ti catapulta nel far west che ti aspetti. Noi siamo arrivati li nel pomeriggio,ed è da preferire,anche li in estate è molto caldo e poi il colore che assumono le rocce al tramonto è indescrivibile, credo che quello sia stato il + bel tramonto che abbiamo mai visto fino a quel momento . Siamo scesi con la macchina lungo quelle curve, anche io mi sono divertita tantissimo a guidare e quando abbiamo visto il tramonto siamo rimasti incantati, il rosso fuoco della terra, delle rocce e del sole ci ha catturato così tanto che tra foto e sospiri siamo rimasti chiusi dentro al parco, si era fatto buio e l’uscita principale era ormai chiusa! Meno male ne abbiamo trovata un’altra. Il giorno dopo con un po’ di tristezza ci lasciamo alle spalle la terra rossa della riserva navajo e ci dirigiamo verso le gole immense del Grand Canyon,il fenomeno geologico + grandioso al mondo, lungo 445 km e profondo quasi 2000mt,sul suo fondo scorre il Colorado River che con una tremenda potenza si è fatto largo nelle rocce anche qui i diversi punti di osservazione ci tolgono il fiato, è impressionante pensare alla sua maestosità,incredibile pensare a quanto si è piccoli rispetto a tutto questo. Anche qui il parco è davvero molto pulito ed organizzato, qui finalmente riusciamo a mangiare qualcosa di diverso dal solito hamburger dei vari McDonald’s o Burgher King, infatti tutte le cene fatte fin ora sono state consumate in questi posti,non per nostra scelta ma perché dopo le 10 di sera lì è tutto chiuso, e quindi ci siamo dovuti accontentar, mentre qui a abbiamo mangiato la nostra prima bistecca,con tanto di pannocchia come contorno.. Un bel ristorante che faceva molto west..
Il giorno dopo abbiamo deciso di allungare il nostro tragitto facendo una “capatina” allo skywalk..
Non l’avessimo mai fatto la strada è stata lunghissima abbiamo incontrato di tutto e di più,trombe d’aria persone strane, abbiamo percorsi + di 350km di strada sterrata e non siamo neppure potuti arrivare allo skywalk una tremenda delusione!!! Vabbè verso sera arriviamo a Phoenix,è molto strano arrivare in una città dopo quasi 10 gg di deserto, canyon e villaggi navajo.. Al nostro arrivo c’è un tempo stranissimo :pioggia e vento caldissimi, il giorno dopo, alla partenza alle 10 del mattino, c’erano 40°.
Oggi il viaggio è molto impegnativo.. La nostra destinazione è Los Angeles! Lungo la strada ci fermiamo a fare spese in un outlet vicino Palm Springs. Già 200 km prima di L. A c’era un traffico esagerato in un’autostrada di ben 6 corsie,in effetti L. A è una città davvero enorme,il suo territorio è paragonabile a tutta la regione Campania. Al nostro arrivo a L. A ci attendeva la nostra nuova auto,in California ci vuole la cabrio e quindi via con la nostra Ford Mustang! Cambiare l’auto è stato alquanto particolare uno perché ormai eravamo abituati alla comodità del fuoristrada e due perché dal rent a car Alamo siamo dovuti andare a quelli Dollar, usufruendo delle navette e quindi passando in aeroporto in cui siamo dovuti entrare con tutti i nostri bagagli,buste, freccia indiana con tanto di punta ecc e quindi non ancora organizzati per i controlli dell’aeroporto di L. A ,che praticamente fanno anche all’ingresso! Cmq riusciamo a prendere la nostra auto e via verso il nostro fantastico albergo sulla Sunset Boulevard. L’albergo anche qui era davvero bello,con tanto di camera che dava sulla piscina,in pieno centro,cosa molto importante in una città come L. A molto grande e diversa da quartiere a quartiere. Il nostro soggiorno a L. A è stato molto divertente,abbiamo mangiato benissimo e abbiamo conosciuto diversi ragazzi in un locale vicino al nostro albergo che abbiamo incontrato tutte le altre sere. a l. A Si possono fare davvero tante cose e noi in 4 giorni ne abbiamo fatte tantissime. Ahimè siamo partiti con tristezza anche da qui, prossima tappa Santa Barbara,una cittadina very lovely, il nostro albergo era molto carino,assistiamo anche a 2 matrimoni sulla spiaggia in puro stile beautiful e diciamo che anche il cibo era niente male,ormai diventa sempre + accettabile, l’atmosfera di questo paesino è molto romantica,le casette sono quasi tutte in legno,ci sono i fiorellini nei giardini, piccole staccionate, ed i vialetti ed i prati sono sempre curati. Anche qui trascorriamo 2 giorni così abbiamo anche l’ occasione per riposarci un po’.. La nostra prossima tappa è Carmel un’altra bella cittadina.. Il viaggio lungo la costa è stato davvero piacevole, e soprattutto ci ha regalato l’incontro con gli elefanti marini. A carmel percorriamo 17 mile drive,una strada a pagamento,una bel tratto di strada,attraversa un tratto di costa e lascia intravedere delle ville spettacolari, campi da golf ecc.. Mano mano che si sale la costa fa sempre + freddino.. Ormai siamo pronti per l’ultima città americana.. Che visiteremo in 5 giorni : San Francisco! Cisco è la + europea tra le città americane.. Il nostro impatto cmq non è stato molto piacevole perché il cielo era cupo e faceva freddo. Cmq facendo subito un giro in città è stato divertente salire e scendere le lunghe strade che la percorrono, le bellissime case vittoriane dai colori diversi. Il nostro albergo in japantown ci catapulta in un manga giapponese ed è anche abbastanza tecnologico,TV a schermo piatto,attacchi per ipod ecc.. La sera abbiamo mangiato in un jazz club .Il giorno dopo decidiamo di uscire a piedi così vediamo i cablecar su cui poi faremo un giro.. Chinetown ,la + grande di tutte le città americane, Union Square, Downtown, visitiamo 2 volte fiscermanwarf giriamo in lungo ed largo per tutta la città abbiamo visitato il museo di arte contemporanea ,girato la città in bici,attraversato 2 volte in auto e 2 in bici il gigante rosso, siamo scesi lungo lombard strett,abbiamo cantato al karaoke in un locale vicino Union Square,conosciuto tante persone.
Il nostro viaggio in America è stato favoloso, la natura,le luci,l’immensità,il lusso,le strade lunghe e isolate , gli hamburger, two eggs and bacon,il re-fill,l’entusiasmo che mostravano verso di noi,non appena dicevamo di essere italiani e poi la tristezza di chi vive per strada,di chi con i capelli bianchi deve lavare il pavimento di un McDonald’s per vivere. Il senso di libertà che trasmettono questi posti , contradditorio delle volte, e se poi pensi alle loro regole di vita puoi rimanerne anche un po’ impaurito.. Non so dire quale posto mi sia piaciuto di più,ognuno mi ha lasciato qualcosa dentro,sono sicura di voler ritornare,magari un giorno con i nostri figli,così come ci siamo promessi io e Massy,guardandoci negli occhi il giorno della nostra partenza da Cisco ed ogni volta che ripensiamo ai luoghi visitati.
Volevamo inoltre consigliare tutti coloro che intendono partire on the road per l’America di portar con se il navigatore satellitare,noi ci siamo trovati benissimo,era molto preciso e ci ha portato persino a vedere un paio di ville di star a Los Angeles!!! Grazie per l’attenzione..
Bye bye..