5 giorni in masseria alle porte di Brindisi
Giorno 1: Arriviamo verso le 14 da Roma (siamo una coppia e non viaggiamo in comitiva e volendo la camera sarebbe stata disponibile già dalle 12) mangiando un panino per strada. Ci sistemiamo in camera al primo piano (la standard è una camera arredata in modo un po’ antico e non bellissima né grandissima ma a noi serve solo per dormire). Unico neo era l’ultima camera disponibile e non avevamo balcone, fondamentale quando si vuole fare la vacanza andando al mare e in piscina. Quindi chiedere disponibilità di una delle stanze con balcone! In caso di mancata disponibilità si può usufruire del grande dehor della struttura anche se dovevamo fare su e giù tra la camera al primo piano e il dehor al piano terra.
Dopo la sistemazione in camera ci mettiamo il costume e andiamo in piscina. Ci segnalano al bagnino come guests dell’hotel (la piscina può essere utilizzata anche da persone che non soggiornano lì pagando l’ingresso giornaliero) e ci danno ombrellone e lettini a bordo piscina.
NOTE SULLA PISCINA: se scegliete di dormire in questa struttura ricordate di mettere in valigia la cuffia che è obbligatoria altrimenti verificate che in masseria siano nelle condizioni di vendervela perché siete immersi nella campagna e non ci sono negozi per comprarla. Inoltre consiglio di tenere presente la possibilità di usufruire degli ingressi in piscina (credo sui 10 euro a persona) per chi soggiornasse altrove, visto che è una delle sole 2 piscine all’aperto presenti a Brindisi.
La struttura è molto bella, fanno anche matrimoni e compleanni con dj-set anche se, probabilmente a causa del lockdown, non è tenuta alla perfezione. Tuttavia per il prezzo è più che buona visto che ormai molte delle masserie in Puglia sono diventate luoghi per vacanze “chic” e sono costose. Qui si può usufruire della formula mezza pensione ma noi abbiamo preferito mangiare sempre fuori. Infatti la prima sera andiamo alla volta del paese Mesagne (BR). È davvero bellissimo e pieno di ristoranti. Noi siamo andati alla cantina “Giudamino” perfetto perché ha una commistione equa tra carne e pesce quindi per tutti i palati (non mi risulta facciano pizze, da verificare). Consiglio il loro antipasto della casa, tipico pugliese. Proseguiamo con una bella passeggiata in cui visitiamo i negozi aperti e la cattedrale. Poi essendo stanchi torniamo in masseria abbastanza presto.
Giorno 2: sveglia presto essendoci coricati prima di mezzanotte. Chiediamo se possiamo fare una nuotata prima di colazione e ci danno l’ok anche se, vista l’ora, la piscina non è ancora aperta e non c’è il bagnino. Dopo una bella nuotata ci vestiamo e andiamo a fare colazione nella sala adibita.
NOTE SULLA COLAZIONE: La colazione in masseria ha una vasta scelta! Nonostante le limitazioni covid fortunatamente grazie alle misure di sicurezza la colazione l’hanno mantenuta a buffet (crostate, piccoli pasticciotti, mini muffin, croissant, uova sode, prosciutto e formaggio con fette di pane e tostapane per fare toast self service , biscotti, fette biscottate con mini pocket di marmellata o nutella o miele, cornflakes, yogurt, succhi di frutta, bollitore per tea self service). Arriva una signora gentile che ci chiede per i caffè che vengono preparati a parte e serviti da lei al tavolo. Prendiamo posizione nel dehor .
Dopo colazione andiamo al mare a Torre Santa Sabina (meravigliosa località e molto servita, è la “marina” del paese Carovigno (Br) a circa 20 km dalla masseria. Prima di arrivarvi superiamo la Riserva di Torre Guaceto (che io ho già visto in vacanze precedenti) ma che consiglio vivamente per chi non ci fosse stato. Ci sono perlopiù scogli quindi MUNITEVI DI SCARPETTE DI GOMMA per fare il bagno (la puglia è fatta molto di scogli e non solo di sabbia).
Pranziamo a Santa Sabina con un panino e torniamo in masseria per una doccia e un riposino. Pomeriggio andiamo a Monopoli (BA) per visitarla. NOTA UTILE: potevamo andarci proseguendo il tragitto in auto da Torre Santa Sabina, approfittando dei 20 km già fatti sui 70 da fare perché era già di strada ma abbiamo preferito “spezzare” la giornata tornando indietro in masseria e riposare. Arriviamo a Monopoli verso le 1730 parcheggiamo e facciamo una lunga passeggiata per le viuzze del centro pieno di bellissime botteghe artigianali (pazzi per lo shopping, preparatevi!). Ci fermiamo per un ottimo aperitivo con tagliere a prezzo onesto per il centro storico (5 euro a drink, 10 euro il tagliere per una persona dove si mangiucchia in 2 con prodotti locali ottimi). Dopo 4 ore di visita decidiamo di non fermarci lì per cena ma tornare verso Brindisi e fermarci in uno degli altri paesi che incontriamo di rientro. Optiamo per Cisternino, che entrambi conosciamo perché siamo stati lì altre volte e data l’ora sappiamo già in che trattoria andare. Per chi non la conoscesse è assolutamente da vedere sia di giorno ma soprattutto di sera perdersi per le viuzze con lo shopping e poi fermarsi a mangiare in macelleria. Sì avete capito bene! La valle d’Itria è costellata di macellerie con tavoli dove scegliete la carne e poi ve la fate cucinare (per i vegetariani: tranquilli ormai nei decenni queste trattorie con macelleria si sono attrezzati anche con altri tipi di cibo per soddisfare tutti i palati). Tuttavia bisogna armarsi di pazienza perché le attese sono lunghe.
NOTA SU CISTERNINO: per girare in paese era obbligatoria la mascherina anche all’aperto in quanto molti vicoli del centro storico (ci sono i vigili a controllare) sono davvero stretti.
Dopo la mangiata di carne (1h di attesa per avere il tavolo e mezz’ora di attesa per il cibo ma ne vale la pena) si è fatto molto tardi e torniamo alla masseria.
Giorno 3: sempre dopo la sontuosa colazione rimaniamo in piscina. Tutto il giorno. La sera decidiamo di stare a Brindisi città. Andiamo sul lungomare della lega navale a prendere un aperitivo e vedere il tramonto con le barchette “parcheggiate” in uno dei chioschi presenti lì.
Dopo prendiamo l’auto e parcheggiamo nel quartiere Casale lì vicino, prendiamo il battello (come a Venezia!) che costa un euro e si compra a bordo e andiamo a cena al porto di brindisi (in centro storico). Preferiamo andarci da lì perché al quartiere Casale si parcheggia più facilmente. Andiamo a fare una passeggiata al porto e ci fermiamo a mangiare in uno dei tanti locali e ristoranti. Scegliamo il “Diecimiglia” dove prendiamo un ottimo panino con polpo ed altre farciture, un bicchiere di vino a testa e un piatto di patatine fritte artigianali al lime e acqua (tot 30euro) e abbiamo la fortuna di avere il tavolo proprio sulla banchina del porto (allungando il braccio arrivavi quasi a toccare le barchette). C’è anche la musica dal vivo cofinanziata da tutti i ristoranti uno accanto all’altro. Avendo parcheggiato dall’altra parte del porto dobbiamo affrettarci a prendere l’ultimo battello delle 23.15 (a brindisi non è facile trovare un taxi). Facciamo in tempo nonostante l’attesa per cenare. Torniamo in masseria per dormire.
Giorno 4: dopo colazione ci mettiamo in auto e partiamo in direzione Otranto. Meravigliosa! All’ingresso del paese ci sono i parcheggi a pagamento che consiglio vivamente (è impossibile parcheggiare in quei posti). Visitiamo il paese con tutte le sue fantastiche botteghe e negozi, shopping e poi andiamo a mangiare davanti alla Torre Matta (monumento da visitare, costa poco l’ingresso e sotto i 12 anni non si paga). C’e un posto che fa la “puccia” tipico panino locale da farcire a piacimento.
NOTE SU OTRANTO: anche qui mascherina obbligatoria quando si entra nel centro storico ed è addirittura organizzato con i “sensi di marcia” pedonali obbligatori.
Aspettiamo le 15 per l’apertura ai turisti della cattedrale per visitarla . Dopo la visita volevamo prendere lettino e ombrellone per spiaggiare in paese fino a sera ma essendo che volevamo visitare più posti possibili proseguiamo il viaggio verso la Marina di Andrano (LE) e andiamo a fare il bagno alla Grotta Verde. Bellissima esperienza (EVITARE SE SI E’ CLAUSTROFOBICI!). La sera, rientrando ci fermiamo a Lecce città, che è di strada, anche lì passeggiata, negozi aperti, shopping e cena al “Doppio 00 zero”. Cena con due insalatone ricche con burrata e due bevande e un cestino di pane casareccio imperdibile, 30 euro. Torniamo in masseria.
Giorno 5 (Ferragosto): Non possiamo usufruire della piscina perché il giorno di Ferragosto è solo a pagamento, anche per i guests della masseria (e in ogni caso era già sold out). Decidiamo di tornare a Torre Santa Sabina che ci piace molto ma prima di arrivarci decidiamo di visitare Carovigno (come ho scritto prima, Torre Santa Sabina è la “Marina” di Carovigno). Altro paese bellissimo!
Quindi andiamo a Santa Sabina e rimaniamo lì tutto il pomeriggio. Torniamo in masseria a fare le valigie perché l’indomani si parte all’alba. La sera eravamo stanchi soprattutto dalla giornata precedente e decidiamo di replicare con Mesagne. Stavolta andiamo per un hamburger nel gustoso Burger Eat Gourmet. Poi di nuovo una passeggiata e rientriamo in masseria. La mattina dopo ultima sontuosa colazione (alle 7 le brioche sono calde!) e partenza in auto per Roma.
NOTE AGGIUNTIVE E PROMEMORIA :
– la Puglia è piena di bellissime chiese da visitare. Ricordarsi sempre in borsa un pareo, un telo o un cambio d’abito per coprirsi come in tutti i luoghi sacri.
– Ricordarsi di munirsi di stuoia o tappetino da yoga e scarpette di gomma in caso di scogli perché la Puglia ne è piena e non ha solo spiagge di sabbia.
– I locali e i ristoranti in Puglia, soprattutto nelle mete più “note” dai turisti, sono sempre pieni. Sarebbe meglio sempre prenotare telefonicamente specie in questo periodo di “distanziamento” . In due non abbiamo trovato problemi anche per attendere ma in determinati posti non vi permettono neanche di stare in fila ad aspettare, specie se andate in gruppo. Quindi suggerisco sempre di prenotare anche semplicemente passando di persona dal locale 1 o due ore prima e poi dedicarsi alle passeggiate e shopping in attesa di mangiare.
– Brindisi a differenza di Lecce e di tutte le altre località di mare che hanno un “paesino” non ha i negozi aperti la sera per lo shopping.
– Se ci andate in periodo di distanziamento ricordate la mascherina altrimenti potreste non avere accesso ad alcuni centri storici (come Otranto e Cisternino nel mio caso). Monopoli ha le vie del centro più larghe e non c’era quest’obbligo.
Buona Puglia!