5 giorni a Malta, un breve tuffo in un pozzo di molteplici culture

Alla ricerca di una piccola pausa in mezzo al caos dei nostri giorni, io e la mia migliore amica decidiamo di regalarci qualche giorno a Malta. Certo, questa vacanza a differenza di altre l’abbiamo presa con più calma, ma per certi versi è stata comunque molto all’insegna dell’avventura.
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Consigli pratici per un viaggio a Malta
Noleggiare una macchina è una buona idea in termini di flessibilità. Se decidete di noleggiare una macchina, assicuratevi di fotografare tutta la vettura e di notificare subito all’impiegato se ci sono discrepanze rispetto alla scheda che vi mostra prima di darvi le chiavi. A posteriori posso però dire che per l’itinerario fatto potevamo tranquillamente sfruttare i mezzi pubblici poiché tutti i posti erano ben collegati sia a Baia di San Paolo che a La Valletta.
Dall’aeroporto di Luqa a La Valletta ci sono varie linee, tra cui la numero 88, quella che ho preso io l’ultimo giorno, la quale però impiega più tempo perché fa un giro più lungo (il che può essere interessante per osservare altri centri abitati). Invece, dall’aeroporto a Baia di San Paolo ci sono la linea 214 e la TD1, le stesse che procedono anche per Rabat. Per Marsaxlokk c’è invece la linea 119 da La Valletta.
Intorno alle varie cittadine sono presenti molti parcheggi liberi. Tuttavia, è necessario porre attenzione alla ZTL di La Valletta. Noi abbiamo parcheggiato l’auto in uno dei parcheggi interrati di Floriana, la cittadina subito fuori dalle mura, e poi abbiamo proseguito a piedi.
Diario di viaggio a Malta
Giorno 1 – Arrivo a Malta
Rotta verso l’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio, arrivo a Malta nel tardo pomeriggio. Per questo soggiorno abbiamo deciso di noleggiare un’auto presso l’autonoleggio Hertz dell’aeroporto di Luqa. Dopo aver fatto tutti i documenti e le innumerevoli foto all’auto, mi metto alla guida in direzione Baia di San Paolo per andare a fare il check-in presso i Cardor apartments, zona Tourist Street (e sì, il nome rende bene perché in quella zona è molto molto turistica). La mia amica arriverà verso mezzanotte, per cui ho il tempo di riposarmi e cenare prima di guidare di nuovo per andare a prenderla. Fin qui sembra essere tutto normale vero? E invece insomma, perché a Malta si guida all’inglese e io, come prima volta, ho guidato all’imbrunire e poi al buio. Non è un’esperienza che raccomando a cuori deboli, soprattutto quando si tratta di affrontare gli incroci intorno all’aeroporto e le rotonde principali, ma si sopravvive. Un plus all’esperienza arriva dal bellissimo tramonto che ho avuto modo di osservare con la coda dell’occhio guidando sulla strada lungo il mare. Lights out intorno alle 1:30 di notte.
Giorno 2 – Mdina, Rabat
Dopo una colazione presso un bar siciliano presente vicino all’hotel (l’unico in cui ho bevuto un caffè decente) decidiamo di fare una passeggiata per esplorare Baia San Paolo. La cittadina non dispone di particolari attrazioni poiché è composta prevalentemente da zone residenziali. Tuttavia, passeggiando per le sue vie, non si possono ignorare i colori e gli stili di molte villette, specialmente di quelle più vicine al mare. Inoltre, è presente un acquario e una zona non sabbiosa in cui è possibile fare il bagno in acque limpide e pulite. Per gli amanti dei gatti è possibile coccolarne alcuni che abitano in una colonia vicino al mare.
Dopo il giro esplorativo, ci mettiamo alla guida dell’auto in direzione Mdina-Rabat e incredibilmente riusciamo a sopravvivere al traffico selvaggio e a trovare parcheggio. Mdina e Rabat sono due cittadine adiacenti situate nell’entroterra maltese. Mdina è la vecchia capitale di Malta ed è ricca di storia. Entrando dal ponte e attraversando l’arco principale si nota subito sulla destra un edifico, Palazzo Vilhena, dove si trova il museo di storia naturale. Proseguendo tra le vie intricate, si può arrivare alla Cattedrale di San Paolo che dà sull’omonima piazza, a Mesquita Square e a tanti altri edifici storici oppure ci si può perdere e ammirare il panorama dai bastioni. Sicuramente, guardandosi intorno, si notano gli stili derivanti dai vari popoli che l’hanno abitata, dal Medioevo fino ai tempi d’oro in cui l’Ordine dei Cavalieri di Malta decise di farne la capitale, prima di spostarsi a Valletta.
Dopo questo tuffo nella storia, è una buona idea riposarsi all’ombra degli alberi che circondano la piazza di separazione tra Mdina e Rabat e perché no, fare pranzo con dei buonissimi pastizz e qassatat. A Mdina in particolare si trova un locale, il Crystal Palace, che ne sforna instancabilmente di buonissimi. Il ripieno di queste stupende specialità può variare, ma quello più tipico è a base di piselli ridotti a purea e speziati con dei mix di spezie che sono una gioia per il palato. Una sosta per mangiarli è assolutamente consigliata. Una volta riposate procediamo ad esplorare Rabat. Qui è possibile visitare la Grotta e le Catacombe di San Paolo, le catacombe di Sant’Agata e altri luoghi legati al cristianesimo. Inoltre, è possibile notare un cambiamento nello stile degli edifici, i quali iniziano ad avere delle coloratissime Gallarije, balconi coperti derivanti dall’architettura islamica e ringhiere in ferro battuto, introdotte invece con la dominanza inglese. Questi elementi si ritroveranno ancor più sovente a Valletta.
Malta è nota per il mix di stili e questo fa galoppare l’immaginazione su quanti popoli l’abbiano abitata e su come essi abbiano modificato il territorio, lasciando ognuno un segno riconoscibile. Finita la visita ritorniamo stanche a Baia San Paolo, complice anche il caldo, ma pronte per la giornata di domani.
Giorno 3 – Gozo e Comino
La giornata non inizia nel migliore dei modi poiché, una volta arrivate al molo, scopriamo che non c’è nessuna imbarcazione prevista per il tour prenotato. Fortunatamente riceviamo un rimborso e prenotiamo in loco con iSeeMalta Tours and Sightseeing. Il tour inizia alla volta di Gozo, una delle isole dell’arcipelago maltese. In circa 3 ore visitiamo Victoria, la cittadina principale dell’isola e facciamo pranzo. Durante la nostra passeggiata attraversiamo piazza dell’Indipendenza, vediamo da fuori la basilica di San Giorgio e in generale ammiriamo la cittadella. Lo stile non è molto diverso da quanto osservato finora tranne forse per il fatto che risulta essere più omogeneo alla vista. Terminato il giro e fatto un po’ di shopping per la merenda pomeridiana, torniamo al molo per salire sull’imbarcazione in direzione Comino. Su questa piccola isola non c’è molto da vedere, se non qualche sperone di roccia e qualche vecchio edificio, ma il mare è cristallino e si vede il fondale anche nei punti più profondi. L’attività principale consiste nel nuotare e rilassarsi mangiando frutta fresca sugli scogli. A fine pomeriggio, rientriamo a Baia di San Paolo e ci dirigiamo a uno dei ristorantini di Tourist Street nel tentativo di assaggiare la cucina tipica maltese. Fortunatamente capitiamo in un locale con uno chef del posto e la nostra cena consiste in Aljotta, una fantastica zuppa di pesce, e in coniglio alla maltese. Spezie varie fanno da padrone in entrambi i piatti e la ricetta è segreta; dunque, la bontà resterà sulle nostre lingue ma non esprimibile a parole.
Giorno 4 – Valletta e Marsaxlokk
Dopo una buona notte di sonno, eccoci qua, pronte ad esplorare Valletta nell’ultimo giorno di vacanza. Obiettivo: perdersi nei suoi vicoli e scoprirla. Valletta è l’attuale capitale di Malta ed è ricca di storia. Anche solo girandola ci si rende conto delle dominazioni che l’hanno attraversata, un po’ come a Mdina-Rabat. L’ingresso alla città avviene attraverso il City Gate, dopo una breve passeggiata nella piazza esterna dove figura la Fontana dei Tritoni. Gironzolando per le sue vie entriamo dentro l’edificio che fa da sede alla Filarmonica La Vallette scoprendo così gli innumerevoli legami musicali con l’Italia. Proseguiamo poi sul vialone principale fino alla biblioteca storica della città. Successivamente iniziamo ad addentrarci nei vicoli fino ad arrivare a uno dove c’è una serie di piccoli locali disposti su una discesa di scale ed è lì che ci fermiamo per un panino. Il giro termina in direzione mare fino ad arrivare al Forte di Sant’Elmo per ammirare il panorama dai bastioni.
Finito il giro, riprendiamo la macchina in direzione Marsaxlokk, un pittoresco villaggio di pescatori a sud dell’isola. Appena arrivate ci dirigiamo subito al porto per ammirare i coloratissimi Luzzi e per prendere un buon gelato. Il giro è breve e non molto complesso poiché preferiamo rilassarci il più possibile in vista dell’imminente ritorno e in più, i colori delle barche associati a quelli del tramonto sono ipnotici. Tornate a Baia di San Paolo facciamo l’ultima cena a basa di formaggio maltese.
Giorno 5 – Valletta e ritorno
Una volta accompagnata la mia amica all’aeroporto e bevuto con lei l’ultimo caffè, prendo il bus per fare un ultimo giro a Valletta. Nel mio giro finisco casualmente in un’altra zona della città, ovvero dove si trova la Concattedrale di San Giovanni. Non avevo obiettivi di esplorazione particolari, se non osservare quanto incontrassi sul mio cammino, ma avevo un obiettivo culinario particolare ovvero assaggiare gli Imqaret, dei dolcetti contenenti pasta di dattero. La versione originale sarebbe fritta, ma sono riuscita a trovare solo la versione leggera cotta al forno. Terminata l’ultima passeggiata torno anche io all’aeroporto e saluto questa ridente isola per dirigermi verso una nuova avventura: trasferimento dalla Toscana a Torino e nuovo lavoro!





