5 giorni a Barcellona
2 giorno Questa mattina niente colazione da Cappuccino! Ci inoltriamo subito nella città vecchia(Barri Gòtic) in direzione della Cattedrale. Il dedalo di viuzze che parte dalla rambla è veramente tutto da scoprire, pieno di negozietti, palazzi antichi, vecchie sinagoghe e piazze che si aprono e che rivelano ricchezze architettoniche. Placa del Rei è davvero imperdibile! Raggiungiamo la cattedrale ed entriamo dal chiostro. Che dire, è davvero suggestivo, con la fontana muscosa, la scultura di San Giorgio e il drago e le oche, insieme alle cappelle, intimi luoghi di raccoglimento e di fascino per i visitatori. Anche l’interno della cattedrale è molto bello, soffermatevi soprattutto sul coro e sulla cripta. Noi prendiamo anche l’ascensore(2,50 euro a persona) per vedere il tetto, ma onestamente è una cosa che potete risparmiarvi visto che allo stato attuale è un cantiere aperto! All’uscita ammiriamo la facciata e ci perdiamo in un mercatino dell’artigianato e dell’usato che vende oggetti molto belli e particolari, come borsette fatte con piccolissimi anelli di maglia(come quelli delle armature per intenderci). Nel frattempo il nostro stomaco ci ricorda la colazione! All’interno del museo Frederic Mares, limitrofo alla cattedrale, scopriamo un caffè( www.Cafedestiu.Com ), in un bellissimo cortile con alberi di arance e qui ordiniamo due fette di torta alla carota e arance e un caffè(spendiamo sempre 10 euro ma almeno il posto è delizioso!!). Ci incamminiamo di nuovo nel Barri Gòtic per fare un po’ di shopping! Torniamo sulla ramblas che è ormai ora di pranzo e così ci dirigiamo al fornitissimo mercato di San Josep(detto anche mercat de la bouqueria). Qui acquistiamo frutta freschissima già tagliata e lavata e tutto l’occorrente per i nostri panini spendendo poco più di 8 euro! Mercato promosso! Per chi volesse all’interno del mercato ci sono anche punti di ristoro veloci con tapas davvero appetitose. Mangiamo il nostro pranzo all’ombra di un albero in placa reial e poi ci spostiamo in direzione Palau Guell. Purtoppo all’interno del palazzo ci sono lavori di ristrutturazione e quindi non è possibile visitarlo se non i sotterranei. Che disdetta! Era una delle cose che più mi avevano incuriosito sulla guida e avrei proprio voluto visitalo..Ci torneremo quando sarà finita anche la Sagrada Familia, questa è la nostra promessa e augurio della vacanza. Fra 3 mesi ci sposiamo e quindi speriamo di trascorrere in questa piacevole città qualche anniversario per completare la visita. Riprendiamo la ramblas in direzione del mare, la nostra prossima tappa è il museo marittimo(www.Diba.Es/mmaritim tutti i giorni 10-19), dove io trascino sempre il mio fidanzato, nonostante l’ufficiale di marina sia lui! Non voglio assolutamente perdermi la ricostruzione della Galea Reial del XVI secolo e che infatti si rivelerà a dir poco grandiosa! L’ingresso al museo viene 6,50 euro a persona ed è comprensiva di audioguida in italiano con tanto di palmare polifunzionale. La visita è molto bella anche se all’interno dell’antica darsena, dove ha sede il museo, manca l’aria condizionata e quindi la visita si rivela più faticosa del solito. Inoltre il museo è molto grande perciò se volete fare una visita approfondita vi ci vorranno più di due ore! Noi abbiamo tralasciato di ascoltare l’audioguida nella parte finale ma è molto emozionante il racconto della spedizione di Colombo con le tre caravelle alla scoperta delle Americhe e la visita della galea dove si può vedere il lavoro disumano degli schiavi ai remi di una nave tanto possente. All’uscita ci concediamo due gelati al bar del museo comodamente seduti su due divani avvolti dall’aria condizionata. A breve però riprendiamo il nostro giro. Arriviamo al monumento di Colombo per farci fotografare con i bellissimi leoni fieri che poggiano sulla base e proseguiamo per Port Vell, davvero suggestivo! Praticamente qui prosegue la rambla, rinominata rambla del mar fino a giungere al Maremagnum, un complesso di centri commerciali, acquario e cinema imax. Noi ci concentriamo sul primo per un po’ di shopping e ricordini e poi ceniamo in un ristorantino economico del centro commerciale dove con 12 euro a persona possiamo mangiare pizza, insalata, pasta, frutta e dolci finchè vogliamo(la bevanda e il caffè sono anche inclusi nel prezzo), questo si che è un vero “all can you eat”! Ripercorriamo a ritroso la rambla del mar e proseguiamo fino al nostro hotel. Bagno caldo e poi nanna, anche oggi è stata una giornata impegnativa! 3 giorno Stamattina per la colazione andiamo in una pasticceria vicino al mercato e prendiamo un cornetto e una sfoglia per 4 euro circa, un po’ troppo burrosi ma mangiabili.Prendiamo la metro per andare a veder il Palau della Musica Catalana. Devo dire che l’esterno è davvero molto bello e per quello che abbiamo potuto vedere anche l’interno merita, è molto suggestivo! Si può visitare l’interno con una visita guidata in lingua inglese, catalano o spagnolo. La prossima visita in inglese è però tra un’ora perciò decidiamo di non aspettare, aggiungiamo il Palau della Musica alle cose da vedere al nostro ritorno a Barcellona, magari prenotando i biglietti per un bello spettacolo di flamenco! Il nostro obiettivo è adesso la basilica di Santa Maria del Mar(detta anche santa Maria del Pì). Per arrivarci percorriamo dedali di vicoletti con deliziosi negozietti, passiamo anche di fronte al museo di Picasso (che tralasciamo non essendo appassionati di questo genere artistico) e arriviamo alla basilica, davvero bella e notevole. IL suo interno spoglio eppure adornato dalla pietra sarà una bella sosta per i nostri occhi. Percorriamo ancora un po’ di strada a piedi e ci fermiamo in un supermercato a comprare l’occorrente per i panini perché l’obiettivo è un bel pic-nic al parc della Ciutadella. Questo parco nel 1888 fu sede dell’esposizione universale e per l’occasione furono create molte strutture moderniste. All’interno del parco infatti si trova il castello dei tre dragoni, che oggi ospita un museo zoologico, l’Hinvernacle(il giardino d’inverno) , l’Umbracle(una bizzarra serra di ferro e vetro). Le ultime due strutture sono in ristrutturazione(in questo viaggio abbiamo trovato moltissime strutture in restaurazione e questo è stato un po’ spiacevole) e quindi non è possibile visitarle, noi ci dirigiamo verso la cascata, una fontana monumentale con grifoni zampillanti(per l’esattezza viverne, secondo il mio ragazzo!) e divinità marine, davvero molto bella. La grotta artificiale è uno dei primi progetti di Gaudì, ma si lavora per ristrutturare anche questa. Facciamo un breve giro del bel giardino e ci troviamo un palma ombrosa sull’erbetta verde per riposarci e mangiare. Decidiamo di assaporare un po’ del relax di quel posto e trascorreremo qui le prossime due ore. Verso le 14 ci rimettiamo in moto verso Barcelloneta, vogliamo raggiungere la spiaggia di Barcellona. La passeggiata è piacevole nonostante l’orario e il gran caldo. La spiaggia è a dir poco affollatissima, ma noi troviamo un piccolo punto dove inserirci per fare un bel bagno rinfrescante e poi stenderci sulle sdraio di pietra ad asciugarci e prendere un po’ di sole, mentre Ale si diletta con la palestra gratuita allestita sulla spiaggia. Il lungomare di Barceloneta è davvero moderno e bellissimo, ci sembra di essere in California, le spiagge sono larghe e sullo sfondo Port Olimpic, con il gigantesco pesce in rame di Frank Gehry e i grattacieli dell’hotel Arts e di torre Mapfre . Arriviamo fin qui e poi prendiamo la metro, la funicolare e la teleferica(non ricordo esattamente il costo ma è piuttosto elevato, per 2 persone andata e ritorno abbiamo speso sui 16/20 euro, ma la salita è panoramica e assolutamente da non perdere!) per raggiungere il Castell de Montjuic (da marzo a ottobre, mart-dom 9.30-20) da dove si gode di una vista indimenticabile sulla città. E’ quasi il tramonto e noi acquistiamo 2 gelati e una bibita nel chiosco del castello e ci sediamo sulle mura ad ammirare, stanchi ma felici, il paesaggio che si presenta ai nostri occhi, la vista spazia da Barcelloneta con le sue belle spiagge fino al porto dove attraccano le navi da crociera. Proprio qui ci rendiamo conto che il porto mercantile è molto inquinato e che in linea d’aria non è lontano da dove ci siamo fatti il bagno! Bè effettivamente le acque di Barcellona non eccellono in limpidezza.. Giriamo il castello (che all’interno ha anche un museo militare, in ristrutturazione, ovviamente, ma ormai ci siamo abituati!) e dopo circa 1 ora riscendiamo con la teleferica e ci dirigiamo in albergo. Bagno rilassante di rito e stasera siamo decisi a mangiare la paella! Ci riproviamo, andiamo in un localino sulle ramblas attaccato al ladro delle tapas ma che ci ispira molta più fiducia e ordiniamo due tortillias con patate(strepitosa!!), due paelle di pesce e carne, due creme catalane e ovviamente l’immancabile sangria! La cena è buona anche se la paella non eccelle, ma siamo soddisfatti. Il prezzo è medio, spendiamo sui 45 euro in due. Un giro sulle animate ramblas affollate dagli artisti di strada e poi via a dormire, domani gita fuori porta!! 4 giorno Verso le 9 usciamo dall’hotel e ci dirigiamo direttamente al carrefour ad acquistare colazione e panini per la giornata, prendiamo anche una deliziosa crema catalana in un vasetto di terracotta. Muniti di ciambellone, succhi di frutta, tramezzini e panini ci dirigiamo alla stazione Placa d’Espanya con la metro. Qui ogni ora circa parte un treno che ci porterà a Montserrat(letteralmente: montagna tagliata), luogo di culto e importante meta di pellegrinaggio da quando sul fianco della montagna venne fondato un monastero dedicato alla Vergine nera di Montserrat(la Moreneta). Alla stazione sono disponibili diverse tipologie di biglietti, è bene fare molta attenzione a ciò che sceglierete perché ci sono due modi di salire a Montserrat, uno è la cremalleria, un simpatico trenino che si inerpica per la montagna, l’altro è la funicolare. In base alla modalità con cui sceglierete di salire dovrete scendere ad una stazione diversa del treno che parte da Barcellona. Vi dico questo perché i biglietti o forse la terminologia per noi non è stata molto chiara e quindi siamo scesi alla stazione sbagliata pensando di avere il biglietto per la funicolare. Un tizio fiscalissimo però(nonostante il prezzo del biglietto sia identico a prescindere dal mezzo prescelto) non ci ha fatti salire con la funicolare costringendoci ad aspettare quasi un’ora il treno successivo che proveniva da Barcellona per una sola fermata per accedere alla cremallera! Ci siamo proprio arrabbiati! Fortunatamente non tutti i mali vengono per nuocere e, tornati al binario del treno scorgiamo un indicazione di un bar “El Rincon” dove una signora gentilissima ci preparerà una bella tortillas di patate e ci darà la migliore sangria da quando siamo in Spagna! Inoltre questo bar ha il sapore della Spagna, con una terrazza ombrata, una deliziosa bimba che gioca con un gattino e tanta pace. Appena ci si discosta dalle rotte battute infatti si apprezza davvero l’incontro con la diversità di questa cultura, quasi appiattita, come le altre, dalla globalizzazione delle città e già comunque molto simile alla nostra rispetto ad altre. Ritornando a Montserrat, il biglietto costa 22, 50 euro a persona e include il treno, la funicolare o la cremalleria and e rit.,la funicolare di Sant Joan e quella di Santa Cova e lo spazio audiovisivo. Si può anche prendere un altro biglietto che oltre a queste cose include un pranzo alla mensa e l’ingresso al museo per il costo di 36,50 euro a persona. Noi optiamo per la prima tipologia avendo i panini. Appena arriviamo prendiamo subito qualche informazione al punto apposito e vediamo il museo audiovisivo con un video un po’ d’effetto ma bello. Ci dirigiamo subito alla visita del monastero, la vista sulle particolari montagne è bellissima e l’atmosfera solenne. Il monastero è ricco di affreschi, ci mettiamo in fila per baciare i piedi della madonna nera e poi usciamo attraverso una grotta ricavata dal fianco della montagna, piena di candele accese. Prendiamo quindi la prima delle due funivie compresa nel prezzo, quella di San Joan che ci porta all’inizio di un sentiero per arrivare all’eremo, ricavato tra le rocce, davvero suggestivo pensare che qualcuno potesse vivere qui. La passeggiata dura circa 1 ora, scattiamo molte foto e ci sediamo all’ombra di un albero a consumare i nostri panini, godendoci per pochi minuti quella pace che deve aver accompagnato la vita del santo. Riscendiamo al monastero per prendere la seconda funivia, quella per Santa Cova, purtroppo però è l’ultima corsa che parte perché nel frattempo sono le 16 passate! Decidiamo di prenderla lo stesso per vedere almeno la vista da quel lato della montagna, anche se non ci sarà possibile vedere la chiesa, raggiungibile con 40 minuti di cammino. Tornati al monastero facciamo un giro nel fornitissimo shop per comprare oggettini da riportare alle nostre adorate nonnine e poi riprendiamo la cremallera e il treno fino a Barcellona(per le informazioni su Montserrat potete guardare qui: www.Montserratvisita.Com ). Seppur stanchi questa è la nostra ultima sera a Barcellona, non vogliamo perciò perderci una visita a Plaza D’Espanya con i giochi di luci e suoni delle sue fontane. Appena usciamo dalla metro rimaniamo estasiati dalla vista di una piazza così bella, è davvero enorme e le fontane sono ovunque! Saliamo fino alla cima, dove si trova anche il museo MNAC(Museo nazionale della Catalogna) e ci sistemiamo sui gradini gremiti di turisti e gente locale ad aspettare le ore 21, ora in cui partirà lo spettacolo, che si ripete ogni sera d’estate fino alle 23. Appena parte la musica l’acqua all’interno della grande fontana centrale si triplica e comincia a colorarsi, è veramente suggestivo! Dopo una decina di minuti scendiamo vicino alla fontana per apprezzare anche da qui lo spettacolo e poi ci dirigiamo sulle nostre amate ramblas, acquistiamo panini con pollo dalla catena Chicken(economica e buona) e torniamo in hotel a preparare i bagagli, domani si parte! 5 giorno Il nostro volo è alle 19, quindi lasciamo i bagagli in hotel e decidiamo di girovagare ancora per la città. La nostra guida ci indica il Poble Espaniol, una specie di Spagna in miniatura che riproduce tutte le regioni con architetture caratteristiche. Paghiamo l’ingresso, circa 6 euro a persona, e armati di entusiasmo e macchinetta fotografica ci addentriamo. Che delusione! Il posto è tenuto davvero male e i pochi negozietti e ristoranti che ci sono si riveleranno carissimi e poco caratteristici, insomma, niente di che. La nostra visita dura infatti poco più di un’ora. Decidiamo allora di raggiungere Tibidabo, passando prima al burger king per mangiare due panini. Per raggiungere il posto ci sono due modi, uno è quello di andare con il treno che si prende da Plaza de Catalunya fino ad Avenida del Tibidabo, da qui prendere il caratteristico tram in legno che sale fino a Placa del Doctor Andrei e poi la cremallera, oppure prendete il comodissimo bus numero1 che parte da Placa de Catalunya e arriva fino al Tibidabo. Noi, non conoscendo l’opzione del bus, abbiamo percorso all’andata il primo tragitto, mentre il secondo per il ritorno, molto più veloce ed economico(2 euro circa a persona il bus) anche se meno caratteristico. A Tibidabo si gode di una meravigliosa vista, anche sul parco di attrazioni, un grande luna park che sembra di altri tempi, molto romantico e con uno scenario impareggiabile. Non avendo molto tempo a disposizione decidiamo di saltare il parco e di fare qualche foto panoramica e visitare la basilica del Sacro Cuore, imponente e costruita sul modello di quella parigina, sormontata da una monumentale statua del Cristo. La basilica nel suo insieme è molto bella e merita una visita. Scorgiamo sulle vetrate laterali nell’ingresso della Basilica che Tibidado deriva dal latino e significa “A te darò”, la cosa richiama al fatto che Dio darà le chiavi del cielo a San Pietro. Felici per aver recuperato parte della giornata con questa visita torniamo in hotel a prendere le nostre cose e ripartiamo in direzione dell’aeroporto di Girona. Una cenetta al self service con la vista sulla pista di decollo e atterraggio, l’ultimo panino con tortillas e i nostri racconti su questa nuova meravigliosa esperienza, chiudono la vacanza..Arrivederci Barcellona, città dai mille volti e dalle mille sfumature e grazie per le emozioni che porteremo sempre con noi.