5.700 km di spettacolo!
Prima di partire abbiamo prenotato i voli, la macchina, e la prima notte a Los Angeles.
Per la macchina e la prima notte a LA abbiamo usato Expedia. La prima notte era obbligatorio prenotarla dall’Italia perché devi dichiararlo prima di partire.
Volo Milano-Londra (Alitalia) e Londra-Los Angeles compagnia Air New Zealand : circa 1000 Euro andata e ritorno. Il volo Air New Zealand è stato impeccabile consigliamo questa compagnia per i viaggi intercontinentali: servizio ottimo, ogni postazione con schermo proprio interattivo (film, giochi, documentari) Arrivo a L.A., taxi destinazione albergo catena 8Motel zona Inglewood – vicino aeroporto : 70 $ con colazione compresa.
Premessa: la colazione in quasi tutti gli alberghi era costituita da caffè, brioche confezionate , barrette varie, succo di frutta e in qualche caso waffel. La vera colazione all’americana la gustavamo nei vari localini incontrati durante il tragitto…Hamburger enormi, cannelloni al ragù, porzioni giganti di uova e bacon …Di solito a metà mattinata e poi non avevamo fame fino a sera!!! Il mattino successivo ritiriamo la macchina prenotata al National Car perché l’idea è quella di mettersi subito in viaggio. Il ritiro della macchina è favoloso, l’impiegato ci indica le file del parcheggio dove possiamo scegliere l’auto e ci propone anche un’altra categoria a pari prezzo, ma noi insistiamo e optiamo per il minivan…Altro che mini…In confronto ai nostri quelli americani sono dei mostri, sono giganti e scegliamo una Chevrolet super lusso!!!!Attenzione, noi in Italia con Expedia abbiamo prenotato scegliendo una copertura assicurativa completa: il veicolo anche per danni causati da terzi, tutti i passeggeri sul veicolo e in più tramite l’agenzia di viaggi ci siamo assicurati sulla salute. Quando l’impiegato ci ha proposto altre clausole abbiamo rifiutato. Ci siamo fatti dare il navigatore (in lingua italiana) Spesa : 400 Euro con Expedia e 100 $ per il navigatore.
Destinazione San Diego: non scegliamo l’autostrada e percorriamo le vie di LA passando per Long Beach, fa un caldo pazzesco, intorno villette con giardino, uomini cartelloni agli incroci, centri commerciali, palme altissime e bambini che vendono la limonata o che improvvisano carwash…Tutto come nei film!!!!! Arriviamo a San Diego, è sabato e facciamo fatica a trovare un albergo libero in città, i pochi posti liberi ci vengono offerti a cifre stratosferiche tipo 300$!!!!Un po’ demoralizzati ci fermiamo in un pub e lì incontriamo un signore gentilissimo che ci spiega che il week end la città si riempe di turisti americani e ci offre il suo telefonino per telefonare ai vari alberghi e siccome non troviamo nulla, ci porta lui in un motel in un paesino vicino e finalmente abbiamo un posto per dormire! Il giorno successivo è domenica e molti vanno via così troviamo posto al 6motel per 39$. A San Diego vediamo lo zoo e ce la giriamo un po’ tra i suoi quartieri in stile messicano: beviamo beccando anche una festa di quartiere e la sera andiamo a mangiare da Red Lobster , un buon piatto di pesce non si rifiuta mai! Attenzione: per le strade troviamo distributori di giornali gratis con tutti gli alberghi e motel e i relativi coupon sconti, ne facciamo incetta perché li utilizzeremo durante l’itinerario.
Dopo San Diego decidiamo di spostarci verso Tucson per visitare Tombstone e il parco Nazionale del Saguaro. Il viaggio è fantastico: circa 400 km in mezzo ai deserti lungo il confine messicano. A Tucson usiamo il primo coupon e ci fermiamo in un Quality Inn per 40$ con piscina e idromassaggio!!! I 40 gradi di temperatura non ci fermano:passiamo il pomeriggio in piscina in relax e la sera mangiamo da Road House: bistecca, patatine, birra e arachidi. La mattina dopo visitiamo Tombstone: la cittadina ancora in stile dai tempi del Far West dove si svolse la mitica sfida all’OK Corral. Tutto è ancora intatto e gli abitanti sono vestiti in tema, ci sono saloon che ti intrattengono con simpatiche gag, negozi di indiani, carrozze, cavalli e vecchietti del West!!!facciamo il giro turistico, mangiamo e nel pomeriggio andiamo alla volta del Parco Nazionale del Saguaro.
Il Parco Nazionale del Saguaro ti accoglie con il suo silenzio. All’ingresso una gentilissima ranger ci chiede se abbiamo intenzione di visitare altri parchi perché esiste un biglietto che vale per più ingressi e se si tratta proprio dei parchi che volete visitare, il risparmio è notevole!ma non è il nostro caso e paghiamo circa 20$ per la macchina (praticamente 5$ a testa!). Seguiamo la strada e vedere questi enormi cactus che si stagliano nel cielo ci lascia senza parole ed intorno assoluto silenzio. Facciamo qualche foto e finito il giro…Ripartiamo per Flagstaff-destinazione Gran Canyon.
Il tragitto è lungo circa 600km per queste strade infinite che si perdono all’orizzonte. Enormi camion, scuolabus gialli, macchine della polizia, di ranger, motociclisti temerari sulle loro harley, distese desertiche, americani che si trasportano la casa legata ai loro pick up…È tutto come nei film!!! Arriviamo a Flagstaff nel tardo pomeriggio, è buio, e la temperatura è scesa vistosamente…Siamo a circa 2000 mt, strade di montagna circondati da foreste, caprioli ai lati della strada, bisogna stare attenti e andare abbastanza piano per non rischiare di beccarne uno che decide di attraversare! In città usiamo ancora uno dei nostri coupon e alloggiamo al prezzo di circa 40$ con colazione compresa. Mangiamo in un grazioso locale dove tutto ti riporta agli anni 60 e alla Route 66. Andiamo a letto decisamente stanchi e ripensiamo ancora alla varietà di paesaggi che abbiamo incontrato…E ancora non abbiamo visto il meglio… La mattina ci svegliamo di buon ora e via verso il GRAND CANION!!! Dalla montagna si va giù e attraversiamo zone completamente deserte!!!Il nulla intorno, qualche coyote, qualche stravagante che decide di abitare con la roulotte in mezzo al nulla…Ci fermiamo a pranzo in un locale (l’unico incontrato) lungo la strada prima di arrivare al Grand Canyon. L’ambiente è molto strano: un signore superflemmatico ci serve il pranzo, pochi souvenir sugli UFO e alla cassa ritiriamo anche un volantino simpaticissimo per coloro che sono alla ricerca dell’area 51! Finalmente arriviamo all’ingresso del parco: costo 25$ per la macchina, ci danno tutti le brochures del parco e anche una in italiano! Cerchiamo parcheggio e scegliamo dove andare: il parco è servito da linee di autobus che ti portano in varie zone. Lo spettacolo è indescrivibile. Non riusciamo neanche a commentare. Hai solo voglia di rimanere lì a guardare. Continui ad osservare e ogni volta hai una visione diversa, cambiano le ombre e il panorama è emozionante. Ci sono tanti turisti e tanti cani della prateria…Uno in particolare si avvicina e inizia a bere dalla bottiglietta dell’acqua che gli offre un turista giapponese!!! Con estremo dispiacere subito dopo pranzo decidiamo di ripartire e la destinazione è Las Vegas! Non dista molto dal Grand Canyon, ci impiegamo circa 4 ore di strade deserte e desertiche: quello che rende affascinante Las Vegas è proprio il fatto di spuntare dal nulla assoluto!!!! Ci accoglie l’imponente diga di Las Vegas: il panorama è bellissimo, c’è un vento forte e caldo, la temperatura è di circa 40 gradi e vedere tutta quell’acqua che forma questo grande lago artificiale con tanto di tour in battello è incredibile! Arriviamo intorno alle 17 e da lontano vediamo svettare quello che abbiamo scelto come nostro albergo: lo Stratosphere: abbiamo il coupon per dormire al prezzo di 39 $. Attenzione, alloggiare a Las Vegas non è assolutamente costoso ma solo in alcuni giorni della settimana : il venerdì, sabato e domenica i prezzi salgono alle stelle! Noi arriviamo il mercoledi e ripartiamo il sabato mattina. Las Vegas si presenta subito affascinante ed è veramente pazza come si dice! Innanzitutto tutto gira intorno al gioco d’azzardo e se riesci a sfruttarlo bene puoi risparmiare, trattarti bene e divertirti allo stesso tempo: cena nei casinò a buffet costo 10$ e mangiare senza limiti con tantissima scelta e bevande gratuite mentre giochi. Con questa tattica abbiamo fatto il giro turistico dei casinò più belli e non ci siamo fatti mancare nulla girovagando fino alle 4 del mattino. Sì dalle 17 fino al mattino e non ce ne siamo resi conto!!!A Las Vegas il tempo sembra stato cancellato: non c’è un orologio, nei casinò non vedi mai l’esterno, le luci, gli spettacoli, i suoni ti fanno stare dentro anche ore senza accorgertene. La prima sera la trascorriamo nella Downtown: Fremont Street. La via è piena di gente di tutti i tipi e di tutte le età! C’è un gruppo che tiene un concerto e le persone ballano e cantano, ma ad un certo punto inizia uno spettacolo bellissimo: la parte alta della via è stata chiusa con una volta lunga tutta la via con giochi di luce e musica ogni 45 minuti inizia lo spettacolo e allora tutti a naso in su!!! Noi ci godiamo lo speciale dedicato ai Queen! Il giorno successivo lo dedichiamo allo shopping: ci sono due grandi outlet e lì facciamo incetta di vestiti e scarpe di marca (Nike, Adidas, Tommy Hilfinger, Timberland,Levi’s, Calvin Klein ecc) a dei prezzi veramente bassi! Consiglio: se avete intenzione di fare buoni e cospiqui acquisti partite con le valigie mezze vuote per poi riempirle al ritorno! Il 15 agosto, io e il mio ragazzo decidiamo di sposarci!!!Si, Las Vegas è piena di chiesette e una volta sbrigate le pratiche burocratiche cerchiamo la chiesa dedicata a Elvis, Graceland Chapel: trovata! Il tempo di fissare l’appuntamento e la sera stessa torniamo per sposarci! E’ stato divertente ed emozionante, Elvis (ovviamente un fantastico sosia!) mi ha accompagnato all’altare, tutti e quattro con occhiali da Elvis e un sorriso stampato in faccia, cerimonia di circa mezz’ora, tanta commozione e grande festa con gli amici, il Minster che ha celebrato la cerimonia, il fotografo e le segretarie della chiesa e poi via!! Sembra incredibile ma sposarsi a Las Vegas è veramente semplice, è comunque un matrimonio a tutti gli effetti e si può anche convalidare in Italia.
Stiamo tre notti e due giorni dopodiché la città inizia a stufare: è bella la novità, la pazzia ma passare troppo tempo nei casinò è alienante. Il sabato mattina ripartiamo e ci aspetta il tragitto più lungo: destinazione Parco delle Sequoie passando dalla Death Valley! La Death Valley è incredibile e tocchiamo temperature pazzesche: 46 gradi…Deserto deserto e ancora deserto, silenzio, aria calda, strade che si perdono a vista d’occhio…
Per arrivare al Parco delle Sequoie dobbiamo “scollinare la Sierra Nevada”, un signore incontrato in un ristorante ci sconsiglia il percorso da noi previsto (era all’apparenza il più breve) perché a causa degli incendi avremmo potuto incontrare strade chiuse o comunque dissestate! Lo ascoltiamo e allunghiamo un po’ la strada…Ci ritroviamo in montagna con stradine piccole e buie, incontriamo caprioli e addirittura una puzzola che ci attraversa la strada e spaventata si ferma, alza la coda e puff!!!! Incredibile!!!Comunque il primo paese un po’ grande che incontriamo è Delano ed è veramente tardi: arriviamo intorno alle 23.30 e decidiamo di fermarci per dormire in un motel (usando sempre un coupon ) per poi ripartire l’ indomani per le Sequoie. Il Parco delle Sequoie è un’altra emozione! Ingresso 20$ per la macchina, coupon e brochures con tutte le indicazioni e le strade da percorrere e soprattutto le precauzioni per gli orsi…E li incontriamo!!!!E’ pazzesco, così mentre giri e cammini incontri la mamma orsa con tanto di piccolini al seguito!!!! Le sequoie sono spettacolari, vediamo il General Sherman Tree (la sequoia più grossa del mondo), percorriamo la Big Tree Trail, vediamo il Giant Died, il Tunnel Log ed è tutto davvero incredibile ed emozionante! Proviamo a cercare un posto dove mangiare ma all’interno del parco immenso i ristoranti sono pochissimi…Ne troviamo uno ma sembra troppo turistico così decidiamo di uscire per dirigerci verso San Francisco e mangiare lungo il tragitto.
Arriviamo a San Francisco di sera e entriamo attraversando il Golden Gate Bridge, vederlo in lontananza tutto illuminato è spettacolare, sembra di essere ancora una volta in un film!!!! L’idea per il pernottamento è quella di andare sulla Van Ness Street perché i giornalini con i coupon sono pieni di alberghi di questa via e anche leggendo la guida sembra una bella zona. Ma è domenica e tutti (ce ne sono tantissimi!) gli alberghi sono pieni e dopo aver girato per un bel po’, stanchi anche del viaggio lungo, proviamo a spostarci. Ecco diciamo che girare una grande città sconosciuta e di sera non è proprio il massimo e iniziamo anche un po’ a spaventarci perché capitiamo in quartieri per niente accoglienti, con gruppi di gente che ci urla dietro…! Capitiamo nel quartiere South Market e troviamo un motel gestito da un ragazzo indiano molto gentile e simpatico che appena capisce che siamo italiani ci prende subito in simpatia ma ahimè anche questo è pieno ma il ragazzo ci chiede di tornare il giorno dopo che si sarebbero liberate due stanze e ci promette anche un ottimo prezzo perché staremo 4 notti (70 $ a notte con colazione). Comunque la prima notte a San Francisco dormiamo in un motel lì vicino di cui non ricordo neanche il nome, dormiamo barricati in stanza e appena tocchiamo il letto cadiamo in un sonno profondo.
Così come promesso la mattina andiamo dal ragazzo indiano che ci accoglie calorosamente! Innanzitutto ci fa vedere le stanze, contrattiamo il prezzo e fin da subito ci fornisce la piantina della città e ci consiglia i posti da vedere, insomma ci pianifica meravigliosamente i nostri cinque giorni a San Francisco!! Sulla piantina ci segna con una grossa “x” rossa i quartieri da evitare: la sera prima abbiamo dormito proprio in uno di quei quartieri e il ragazzo indiano ci dice che ci è andata bene se eravamo lì a parlarne!!!! San Francisco è bellissima, la visitiamo usando i mezzi pubblici: è servitissima e c’è l’imbarazzo della scelta. Il nostro motel è vicino a Union Square_Market Street – capolinea dei cable car. Presso il centro turisti in Union Square facciamo l’abbonamento che ci consente di usare senza limiti tutti i mezzi pubblici: costo 8$.
Spostarsi sui cable car è divertente: appesi alle maniglie in piedi sulle pedane esterne con queste vie tutte salite e discese ripidissime!!!Una volta si è anche bloccato il cable car ad un incrocio e pensate un po’…E arrivato un pick up da sfondamento che ha letteralmente spinto il cable car fino a farlo ripartire!!! A San Francisco il clima è completamente diverso da quello incontrato nei giorni precedenti: c’è sempre un vento forte e fa freddo e la mattina c’è anche la nebbia! Visitiamo il porto, il famoso Pier 39 con tutti i suoi leoni marini che fanno un casino pazzesco e non ti stancheresti di star lì a guardarli, è pieno di negozi di ogni genere, ristoranti di tutti i tipi e ovviamente non mancano quelli a base di pesce, c’è l’imbarazzo della scelta.
Visitiamo anche il quartiere italiano, North Beach lungo la Columbus Street, ed è un tripudio di ristoranti italiani con caffè Lavazza, birra Moretti, aglio e peperoncini appesi fuori dai vari ristoranti…Non si può fraintendere! E i lampioni sono contrassegnati proprio dai colori della nostra bandiera! Ci fa piacere ritrovarci un po’ a casa…E nostalgici decidiamo di mangiare lì: sia a pranzo che a cena, il cibo ottimo, cioè rispecchia molto il nostro modo di cucinare e non si tratta dei soliti ristoranti che di italiano hanno solo il nome e ci beviamo anche un buon caffè espresso con tanto di sambuca. Ovviamente il prezzo non è economico, ma ne eravamo consapevoli e siamo rimasti soddisfatti. Finita la cena facciamo ritorno verso il motel e mentre passeggiamo capitiamo in un localino dove si fa karaoke ed è divertentissimo! Un altro quartiere che vediamo è Chinatown, quella di San Francisco è considerata una delle comunità cinesi più grandi del mondo e effettivamente sembra di essere in un’altra città! Pieno di negozi colorati, case in stile orientale, cinesi che parlano cinese, mercati vari ma quella mattina il nostro appuntamento è al Pier 39 perché abbiamo prenotato un giro turistico nella baia di San Francisco. La nostra intenzione era di visitare Alcatraz ma è tutto prenotato fino alla settimana successiva e così decidiamo comunque di vederla dal traghetto. Il tour offre una vista da cartolina della città, vedere il Golden Gate Bridge da vicino è emozionante e Alcatraz è davvero affascinante: ritornano alla memoria tutte le varie scene dei vari film e pensare che è stato davvero un carcere ed è lì davanti a noi, ci lascia senza parole.
Un’altra cosa turistica da non perdere a San Francisco è la via più tortuosa del mondo, Crookedest Street, si raggiunge facilmente con il cablecar, ma per chi vuole e si sente preparato si può fare anche in macchina. Un altro quartiere interessante è Haight. Negli anni 60-70 è stato meta dei vari hippies e ancora oggi ne porta i segni: qui tutto è stravagante e anticonformista, dai negozi alle case e le macchine e i ristoranti. Mangiamo in un locale di stile vagamente messicano che offre carne e pesce alla griglia, mi gusto il mio piattone e anche quello dei miei amici che non riescono a finire il loro pranzo perché troppo piccante! In un negozio facciamo scorta di cd musicali: il negozio è enorme, con tutti i cd usati e nuovi a dei prezzi veramente interessanti 2-3-5-8 dollari!!! Il quartiere è attaccato a Golden Gate Park ed è automatico visitarlo: un parco enorme con gli scoiattoli ovunque!! Un appunto: sia Haight che il parco sono pieni di “finti alternativi” cioè persone che hanno deciso di fare una vita alternativa…Quelli che da noi si chiamano punk…Da giovani a meno giovani ogni metro che percorri per strada è un continuo chiedere cents o sigarette, ma non ci siamo sentiti a disagio perché nessuno sembrava pericoloso apparte nel parco che è davvero enorme e ci sono spesso gruppi di bande all’apparenza poco raccomandabili…È meglio stare nelle zone dove ci sono bambini e famigliole! Girovagare San Francisco è veramente piacevole, con la piantina che ci ha dato il ragazzo indiano del motel ci sentiamo meglio: sappiamo dove non andare Mission, pier 3, e in generale tutte le zone che si allontanano dal centro…I modi per girare San Francisco sono tanti e divertenti: puoi noleggiare la bici se hai il fisico per pedalare tra salite e discese, ci sono poi quei fantastici “monopattini a motore” , e poi c’è la F Line che una linea di tram formata da mezzi che provengono da tutta Europa (c’è anche un tram di Milano) e poi ci sono i tipici cable car!! Praticamente la macchina è rimasta parcheggiata al motel per tutti i 5 giorni in cui siamo stati a San Francisco! Ora ci restano pochi giorni prima di ripartire e decidiamo di ritornare a Los Angeles percorrendo la strada lungo la costa per fermarci nel posto che ci ispirerà di più prima di arrivare alla meta. La mattina ci svegliamo presto e uscendo dalla città ci troviamo immersi in una fitta nebbia che ci segue fino a tarda mattinata e non riusciamo a goderci lo spettacolo del Big Sur e dell’oceano, ci fermiamo incuriositi nei pressi di un faro e facciamo un altro gradito incontro: ci sono i leoni marini e uno è spaparazzato su un masso proprio dietro di noi!! Verso ora di pranzo capitiamo a Santa Cruz e decidiamo di fermarci sia per mangiare sia per sgranchire le gambe: palme altissime, sole, ville fantastiche e surfisti, mangiamo in un ristorante del porto non economico ma il pesce è buono. Si riparte e durante il tragitto decidiamo di fermarci a Monterey e magari visitare il Circuito di Laguna Seca. Arriviamo intorno alle 18, troviamo un motel con piscina, doccia, relax in piscina e poi andiamo verso il porto: è sempre una sicurezza quando non conosci un paese, se c’è il porto sei sempre sicuro di trovare ristoranti e un po’ di svago per passare una piacevole serata! Ci informiamo sulle visite al circuito ma ci dicono che in quel periodo è chiuso, così decidiamo di ripartire l’indomani, foto all’albero solitario e via!! E finalmente arriviamo a Los Angeles, è una città enorme e non vogliamo ripetere l’errore di San Francisco, infatti arriviamo prima che faccia buio e leggendo la guida decidiamo di cercare un albergo a Santa Monica sarà anche la zona più frequentata dai turisti europei ma almeno è una sicurezza! I prezzi dei motel sono decisamente elevati e se vuoi risparmiare (parliamo di prezzi intorno ai 70$) la qualità si abbassa notevolmente! Riusciamo a trovare un grazioso motel, piccolo, un po’ sgangherato ma comodo perché vicino a Santa Monica e poi appena arriviamo vediamo che le macchine parcheggiate sono tutte a noleggio come la nostra quindi turisti! Il prezzo è di 75$ a notte e decidiamo di fermarci lì.
A Los Angeles abbiamo due giorni prima di ripartire. Primo giorno spiaggia, oceano e relax: il “quartiere” è in festa, siamo a Venice Beach, c’è un concerto gospel, bancarelle ovunque, un sole pazzesco e tanta gente! Foto al murales di Jim Morrison, cena da Bubba Gump e poi ritorno al motel. La mattina dopo decidiamo di andare a Holliwood, ci impieghiamo un po’ per raggiungere il punto più vicino alla famosa scritta ma alla fine seguiamo le altre macchine e ci arriviamo! Fa veramente caldo e fatte le foto di rito decidiamo di percorrere la SunSet Boulevard, è divertente vedere le persone che ad ogni semaforo ti fermano e cercano di venderti dei fantomatici tour intorno alle ville dei personaggi famosi, ma noi non ci caschiamo anche perché passando per Beverly Hills ci si rende subito conto che è impossibile trovarne uno, sono tutte fantastiche ville di cui però non si vede nulla perché barricate dietro a muri imponenti e siepi enormi, comunque i cancelli lasciano immaginare lo sfarzo!!! E finalmente arriviamo a Holliwood (il quartiere) parcheggiamo la macchina e inizia la nostra lunga passeggiata: le stelle sui marciapiedi, il Kodak Centre con i vari Spiderman, Batman, Nightmare, Charlie Chaplin, Marilin Monroe ecc. Ecc. Il giorno dopo dobbiamo rientrare in Italia, lasciamo il motel a Santa Monica per trovarne uno vicino all’aereoporto: Los Angeles è grande quasi come tutta la Lombardia e i vari quartieri in realtà sono delle città nella città e le distanze sono elevate basti pensare che da Santa Monica a Holliwood sono circa 50 km!! Il nostro volo parte alle 13, facciamo scalo a Londra e dopo 7 ore riprendiamo il volo Alitalia per Milano.
E’ stato proprio un bel viaggetto: 5.700km di spettacolo!!! Abbiamo visto cose che solo lì ha messo la natura; gli americani si sono rivelati gentili, cordiali e socievoli, nel viaggio abbiamo incontrato persone che ci hanno aiutato volentieri; abbiamo apprezzato la loro mentalità: sono ligi alle leggi, non superare mai il limite di velocità ci sono patrol ovunque anche aerei, non bere alcool per strada, non buttare niente per terra soprattutto nei parchi, in qualsiasi motel/albergo abbiamo trovato informazioni turistiche, i prezzi sono decisamente accessibili: entri in un parco e non paghi a testa ma a macchina, gli alberghi non li paghi a persona ma a stanza, la benzina costa pochissimo tranne nelle zone meno abitate: nella Death Valley con un benzinaio a dir tanto (e siamo stati fortunati a trovarlo!), sul Big Sur, verso il Grand Canyon abbiamo pagato la benzina come se fosse oro!