4 giorni o poco più a Pantelleria

A metà luglio la mia amica Mara mi ha invitato a Pantelleria, dove lei e suo marito Pino hanno un bellissimo dammuso vista mare...
Scritto da: guya
4 giorni o poco più a pantelleria
Partenza il: 20/08/2010
Ritorno il: 25/08/2010
Viaggiatori: 1
Spesa: 500 €
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A metà luglio la mia amica Mara mi ha invitato a Pantelleria, dove lei e suo marito Pino hanno un bellissimo dammuso vista mare; non ci ho pensato due volte e ho prenotato il volo per Pantelleria sul sito www.blu-express.com; ho avuto la fortuna di trovare i voli in promozione a 59,99 a tratta più le tasse, mi è andata bene perché in genere i volo diretti su Pantelleria sono piuttosto cari. Appena arrivata, siamo subito andati a fare un bel bagno allo Scalo, vicino al porto di Scauri; è una delle poche calette attrezzate con un bar ristorante e facilmente accessibile dal parcheggio, da lì c’è un sentiero che porta a calette più tranquille. Il giorno seguente volevo andare a fare il giro in barca dell’isola: la giornata era splendida e il mare una tavola ma purtroppo non ho trovato posto sulla barca che mi piaceva di più, Lady Blue. Premetto che il porto di Pantelleria è pieno di barche che organizzano giri dell’isola dalle 10 alle 17 con spaghettata a bordo, però alcune sono molto spartane e vengono caricate con troppa gente, mentre quella che avevo adocchiato, anche su consiglio di Mara, era ben tenuta e non caricava più di 20 persone. Non avendo trovato posto ho prenotato per il giorno dopo: sia il giorno dopo però che quello dopo ancora Peppino ( il proprietario della barca) mi ha chiamato dicendomi che la gita era sospesa causa mare mosso; in effetti, il mare non era particolarmente mosso, ma se anche lo è solo un po’ non ci si può avvicinare alle calette e alle grotte, e sarebbe un vero peccato. Fatto sta che finalmente l’ultimo mio giorno sull’isola faccio l’escursione in barca, che è veramente splendida! Si fa tutto il giro dell’isola, ci si avvicina alle grotte, si fa il bagno nelle calette più belle (imperdibili Punta Nicà, con le sorgenti di acqua calda che sgorga dalle rocce e cala Cinque Denti), si pranza a bordo con abbondante pasta al pomodoro, uva zibibbo e passito, per far ritorno in porto nel tardo pomeriggio. L’isola secondo me è da vivere fondamentalmente in barca o in gommone, sia perché spesso l’accesso alle calette e al mare è davvero difficoltoso sia perché alcuni bellissimi punti dell’isola sono proprio irraggiungibili via terra. Al porto di Pantelleria si possono noleggiare gommoni e barche di tutti i tipi. Prima di riuscire a fare la tanto agognata gita in barca, ho noleggiato un motorino e ho girato l’isola via terra. Per quanto riguarda il noleggio consiglio quelli situati all’aeroporto, perché quelli a Pantelleria paese costano di più. Ho noleggiato un 125 a € 40 al giorno con Pantelrent, il prezzo più basso che ho trovato insieme a quello proposta da Blucar. DA VEDERE: · Lago di Venere: è ricco di sorgenti di acqua calda e di fanghi. La parte migliore del lago, quella con i fanghi e le pozze con l’acqua calda che bolle, sono sulla destra rivolgendo le spalle al parcheggio. · Arco dell’Elefante: facilmente raggiungibile col motorino dopo Cala Levante e Cala Tramontana · Bagno asciutto di Benikulà, dopo Siba nei pressi della Montagna Grande (bella anche la strada che si inerpica sulla montagna, se la giornata è limpida si vede tutta l’isola): 10-15 minuti di cammino e si arriva ad una grotta dove si fa una sauna “naturale”, portarsi acqua e asciugamano. · Laghetto delle Ondine: passeggiata un po’ difficile ma molto suggestiva a partire da Cala Cinque Denti per arrivare al laghetto delle Ondine e al faro di Punta Spadillo (ca 30 minuti). · Farsi un giro all’interno dell’isola, a esplorare i vigneti, i dammusi, i terrazzamenti, e a sentire gli intensi profumi della macchia mediterranea. · Percorrere la strada perimetrale (ca. 50 km) per godere di bellissimi panorami. Mi hanno invece un po’ deluso le grotte di Sataria e cala Gadir: anche qui ci sono sorgenti di acqua calda in prossimità delle quali però sono state create delle piattaforme di cemento che secondo me rovinano un po’ il paesaggio. Consiglio poi di assaggiare le delizie locali: il pesto di capperi, i fichi d’india da gustare appena colti, i fantastici dolci siciliani della pasticceria Katia a Pantelleria paese, gli arancini, l’uva zibibbo… Per quanto riguarda il soggiorno consiglio assolutamente di affittare un dammuso, sono semplici ma dotati di tutte le comodità. Tenete presente che Pantelleria è un’isola poco dotata di attrezzature turistiche, bisogna attrezzarsi portandosi dietro acqua e picnic (non ci sono bar in giro per l’isola se non nelle contrade abitate) e l’accesso al mare e alle cale è spesso difficile (attrezzarsi con scarpine da scogli o scarpe chiuse) . Di contro si può godere di una tranquillità estrema anche in agosto, di un turismo mai chiassoso e di una vacanza a stretto contatto con la natura.


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