4 giorni tra Napoli e la costiera a settembre

Giro fai da te in macchina tra Napoli e la Costiera a fine settembre
Scritto da: battistelli
4 giorni tra napoli e la costiera a settembre
Viaggiatori: 1
Spesa: Fino a €250 €
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Finalmente è arrivato il tempo delle nostre ferie annuali, anche se abbiamo pochi giorni a disposizione, nella testa ho un solo pensiero, Napoli!!! Non ci sono mai stato e la voglia di girare per le caratteristiche stradine del centro ed assaggiare ogni ben di Dio è tantissima.

Una volta decisa la meta, inizia la programmazione e più penso a cosa vedere e fare, più mi balena in testa la voglia di fare un salto in costiera, non posso rinunciare a questa opportunità dato che mi trovo in quelle zone.

Nel programmare dobbiamo mettere in conto delle limitazioni, visto che mia moglie è incinta di 8 mesi del nostro secondo genito. Quindi niente salite e niente scarpinate di ore. Per questo impostiamo la vacanza sulla qualità e comodità!

Giorno 1 – Quartieri Spagnoli e San Gregorio Armeno

Programma di viaggio? Fatto! Valigie e passeggini? Presi! Pronti? Viaaaa!

Tutti in sella alla mia Multipla e si parte, arrivati in quel di Napoli il primo impatto è leggermente traumatico, motorini in contromano, macchine che non si fermano agli stop, il parcheggio che avevamo prenotato era pieno ma poi dopo aver detto di conoscere la signora del nostro b&b ci hanno fatto lasciare la macchina.

Napoli è così, ma ci sono partito preparato e secondo me è proprio questo popolo cosi particolare nei modi di fare che la rendono una città unica.

Lasciata la macchina, non senza difficoltà, appoggiamo le valigie nel b&b Chiaia Relax sito in Via Chiaia e siamo pronti per scendere in strada. Vista l’ora di pranzo ci fermiamo subito a mangiare una pizza a portafoglio alla Pizzeria Sorbillo Piccolina per entrare immediatamente in modalità ”assaggio qualsiasi cosa che vedo davanti ai miei occhi”.

Dopo la sosta pranzo ci addentriamo nei vicoli dei Quartieri Spagnoli, girando e perdendoci tra le viette di uno dei quartieri più caratteristici di Napoli, pieno di murales in ogni dove, suggestivo è quello di Iside velata e la via dedicata a Totò, bello vedere i piccoli negozi, le pescherie con le bacinelle del pesce in mezzo alla strada, l’odore delle cucine delle case con le porte sempre aperte, camminare tra i panni stesi sopra le nostre teste, motorini che sfrecciano a tutta velocità, figo, mi piace!

Da qui prendiamo la metro a Toledo solo per vedere una delle più belle stazioni metro del mondo, sembra di scendere in un ambiente marino, quindi facciamo una sola fermata e risaliamo in superficie.

Continuiamo a passeggiare senza una meta, passando davanti a Pan’e muzzarell’ non possiamo far altro che fermarci e comprare un secchiello take away delle premiate mozzarelline di bufala, buonissime. Proseguendo la strada ad un certo punto arriviamo in Piazza Maggiore e proprio di fronte a noi, come per magia, c’è la famosa Pasticceria Giovanni Scaturchio dove mangerò il miglior babà della vacanza, non potete non fare una sosta in questa pasticceria.

Personalmente vado matto per il babà ed in pochi giorni ne ho assaggiati in ogni dove, almeno due al giorno.

Poi andiamo a cercare un po’ di fortuna, toccando il naso del busto di pulcinella, immancabile la visita alla famosa opera di Banksy “la madonna con la pistola”, da qui andiamo nella via più rinomata di Napoli, San Gregorio Armeno la via dei presepi, ma un acquazzone si abbatte sulle nostre teste e ci costringe a fermarci per un’oretta, così visto il tempo brutto torniamo al b&b a docciarci e riposarci, ma ad un certo punto succede un inconveniente, il balcone proprio sopra il nostro appartamento inizia a perdere calcinacci che cadono in strada, così arrivano pompieri, carabinieri e vigli urbani per mettere in sicurezza la zona, tralasciamo.

Per cena ovviamente stando a Napoli abbiamo voglia di mangiare una vera pizza napoletana, passiamo davanti a Gino Sorbillo ma i tempi di attesa sono troppo lunghi, cosi nella stessa via ripieghiamo per la storica Pizzeria Dal Presidente proprio dove si trova il dipinto di Banksy, la pizza è quella originale napoletana, morbida, con un bel cornicione e dai sapori ben distinti.

Dopo la pizza ci facciamo una passeggiatina per smaltire la cena e andiamo a dormire.

Giorno 2 – Complesso di Santa Chiara, Piazza Plebiscito e Posillipo

Attraversiamo la bellissima galleria Umberto I per andare a fare colazione alla Pasticceria Poppella per assaggiare il loro fiocco di neve, uno scrigno soffice ripieno di crema, una bomba!

È ancora metà mattina, sarà il sole che picchia o la colazione non proprio leggera ma fa già molto caldo così optiamo per una visita al Complesso di Santa Chiara, l’ingresso costa 6 euro ma ne vale veramente la pena entrare, sito nel centro storico è un’oasi di silenzio, pace e meraviglie, ricoperto di maioliche dai colori pastello e alberi di agrumi, ci godiamo questo momento di relax all’ombra dei porticati, bellissimo anche il presepe napoletano settecentesco.

Dopo questo momento di pace andiamo a cercare la napoletanità, cosi facciamo un salto al Mercato di Pignasecca, proprio nel quartiere popolare, questo mercato è pieno di bancarelle di qualsiasi genere ma noi non possiamo esimerci dall’assaggiare un po’ di street food napoletano, passando dal cuoppo di pesce fritto alla trippa, poi una menzione particolare per Le Buffle Mozzabar dove il proprietario ci ha fatto un piatto di assaggi tra formaggi più o meno stagionati, mozzarelle di bufala normali e affumicate accompagnate da olive verdi, da leccarsi i baffi!

Dopo tutto questo girovagare, mia moglie reclama un po’ di meritato riposo, così torniamo in camera per ricaricare le pile.

Verso le quattro di pomeriggio siamo di nuovo in strada, questa volta direzione mare, prima un piccolo passaggio in Piazza Plebiscito dove Azzurra, nostra figlia, si diverte a cavalcare i leoni. Da qui andiamo a Castel dell’Ovo ma decidiamo di ammirarlo solo da fuori, poi non può mancare una passeggiata romantica sul lungomare in direzione Posillipo.

Dopo aver respirato un po’ d’aria di mare, torniamo in Corso Chiaia per un aperitivo veloce e poi andare a cena all’Antica Taverna a Chiaia, ci siamo fermati in questo ristorante per caso, la gestione è familiare e ci accolgono calorosamente, sono tutti molto simpatici con noi, il pesce è fresco e si sente, poi come dolce hanno una ciambella al babà, veramente esagerata!

Prima di andare a dormire rifacciamo un salto nella suggestiva Piazza Plebiscito che di notte si avvolge di colonne dorate ed un signore seduto sulle scale suona la tromba creando un’atmosfera bellissima.

Nella notte abbiamo avuto un altro inconveniente, un estraneo si è attaccato al citofono e voleva entrare per forza nel nostro appartamento, tralasciamo.

Giorno 3 – verso la Costiera passando per Gragnano

Prima di partire per la costiera, non può mancare una visita con colazione annessa al Gran Caffè Gambrinus, uno dei bar più storici d’Italia. Ora si che siamo pronti a partire, direzione Sorrento!

Strada facendo ho programmato una tappa a Gragnano, precisamente al Pastificio Ducato D’Amalfi, accolti dalla giovane e professionale proprietaria, come prima cosa ci ha spiegato tutti i prodotti, poi ci ha fatto fare un tour virtuale in 4D dove spiegano la storia e la particolarità di questa città, poi abbiamo visitato la zona produzione ed infine siamo andati nel loro ristorante interno dove abbiamo fatto una piacevolissima esperienza culinaria, la pasta era la protagonista indiscussa preparata con maestria e fantasia, piatti di alto livello da stella Michelin.

Arriviamo nel primo pomeriggio a Sorrento e lasciamo le valigie al fantastico b&b, scendiamo subito in strada a visitare I Giardini di San Cataldo e passeggiare nell’affollata Corso Italia, fate un salto al negozio Limonoro per assaggiare ogni ben di dio tra liquori e cioccolatini.

Per cena visto il luogo abbiamo voglia di pesce, precisamente scendiamo a Marina Grande al Ristorante Delfino, peccato che per fare 2 km di taxi ci hanno chiesto €25, solo che non potevamo fare altrimenti vista la discesa ripida. Ristorante con una passerella direttamente sul mare e con una vista magnifica, creano un’atmosfera romantica, costicchia un po’ ma il luogo li vale tutti, anche perché la proprietaria ci ha omaggiato anche di ciondoli della Madonna per proteggerci da ogni male.

Giorno 4 – lungo la Costiera

Oggi ritorniamo verso casa ma prima abbiamo intenzione di girare in macchina la costiera amalfitana, decidendo strada facendo dove fermarci.

La mattina parte con la colazione a letto gentilmente portataci dalla nostra padrona del b&b, salutiamo Sorrento e saltiamo dall’altra costa della penisola.

La nostra prima tappa è Amalfi, stupenda la cattedrale che da sola vale il viaggio, ma buonissima è anche la pasticceria cioccolateria Andrea Pansa, sosta golosa per recuperare le forze e riprendiamo la macchina.

Ci godiamo la strada stretta e piena di curve ma che regala dopo ogni curva scorci e paesaggi stupendi. Oramai è ora di pranzo e la nostra prossima sosta non può che essere Cetara, vado matto per le alici quindi non posso saltare questa tappa. Pranziamo con un cuoppo di pesce fritto take away e poi dopo aver acquistato qualsiasi prodotto alle alici fatto dall’azienda Delfino, il nostro viaggio è finito e ripartiamo verso casa.

Conclusioni

Riflessioni di viaggio, Napoli è storia, è emozione, è colore, è sole, è mangiar bene sempre, tanti quartieri tutti diversi tra di loro, un popolo a dir poco scenografico ma sempre gentile e poi..

Aje voglia ‘e mettere rumma: ‘nu strunzo nun addiventa maje babbà!

La costiera sia sorrentina che amalfitana, sono eleganza, anche ricchezza visti i prezzi maggiorati, panorami superlativi, ogni paese è di una bellezza infinita da far invidia a tutto il mondo, sapori e profumi unici, ci torneremo sicuramente per visitarla con più calma, così da poter fare i gradoni, le salite e le discese tutte di corsa insieme a mia moglie.

 

 

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