4 giorni in Slovenia

Abbiamo visitato alcune delle mete più interessanti della Slovenia in quattro giorni pieni, dalla mattina del 13 alla mattina del 17 agosto 2004. Non siamo stati ad est di Lubiana, tuttavia anche le guide e le esperienze di altri viaggiatori sottolineano come la gran parte delle bellezze della Slovenia si trovi nella parte occidentale. Noi...
Scritto da: Iacob
4 giorni in slovenia
Partenza il: 13/08/2004
Ritorno il: 17/08/2004
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Abbiamo visitato alcune delle mete più interessanti della Slovenia in quattro giorni pieni, dalla mattina del 13 alla mattina del 17 agosto 2004. Non siamo stati ad est di Lubiana, tuttavia anche le guide e le esperienze di altri viaggiatori sottolineano come la gran parte delle bellezze della Slovenia si trovi nella parte occidentale. Noi abbiamo associato al viaggio in Slovenia altri sei giorni in Austria: cambiare Paese, lingua, moneta, eccetera è una buona idea per arricchire la vacanza se si ha almeno una settimana a disposizione. La Slovenia ci ha lasciato un’ottima impressione, è un Paese incantevole dall’ambiente naturale intatto, popolato da bella gente ospitale, dove si respira un’atmosfera mitteleuropea, situata com’è fra Italia, area di lingua tedesca, Europa dell’est e Balcani.

Venerdì 13 agosto ’04 Trieste – Grotte di Postumia – Lubiana Grotte di Postumia. Non abbiamo visto le Grotte di San Canziano perciò non possiamo paragonarle a queste, ma quelle di Postumia sono senz’altro impressionanti e maestose. Il biglietto è di 3.490 SIT (1.990 per i ragazzi dai 6 ai 12 anni) ossia ca. 14,50 € a persona; più 500 SIT di parcheggio. Gli ingressi alle grotte sono scanditi ogni ora esatta e la visita dura 1h e 20’ circa. Si percorrono 2 km ca. Su un trenino; il viaggio finisce sotto il Gran Monte o Calvario, una montagna sotterranea alta 45 metri, lì i visitatori si riuniscono in gruppi per lingue, quello degli italiani è numeroso anche perché si uniscono a noi i visitatori ispanoparlanti, non essendoci una guida in spagnolo. Dopo il tragitto di 1 km e ½ a piedi attraverso grotte spettacolari sapientemente illuminate, si risale sul trenino e si percorrono altri 2 km. Verso l’uscita. Qualche dritta: munirsi di giubbotto specie se si visitano le grotte d’estate (affittano anche mantelli in loden per 3€) perché la temperatura è di 8°C. Abbassate la testa e non fate stare in piedi i bambini quando siete sul trenino perché in certi punti la volta è proprio bassa! Purtroppo non abbiamo visitato il famoso castello di Predjama, costruito in mezzo ad una parete rocciosa alta 123 metri, a breve distanza dalle grotte di Postumia. Lo vedremo quando torneremo in Slovenia! Venerdì 13 agosto – sabato 14 Lubiana Bella e romantica, la capitale della Slovenia ha fascino e carattere. Il centro storico è molto interessante ed una giornata può essere sufficiente per vedere tutte le cose degne di nota. Due sono gli artisti che maggiormente hanno lasciato la loro impronta sulla città: l’architetto Jože Plečnick e lo scultore Francesco Robba. La sera del nostro arrivo pioveva, ma l’indomani un cielo limpido ha restituito i colori alla città. Si può parcheggiare in Kongesni trg o nelle vie laterali e proseguire a piedi. Noi abbiamo lasciato la macchina (che poi ore dopo abbiamo visto dal Castello!) all’inizio di Rimska cesta vicino alla piazza della Rivoluzione francese dove si erge la colonna illirica di Napoleone. Dirigendoci verso il centro passiamo dinanzi alla Biblioteca Nazionale e Universitaria. Su Kongesni trg, degni di nota l’Accademia dei Filarmonici e la Chiesa delle Orsoline. Da non perdere una passeggiata sul lungofiume che il sabato mattina si movimenta per le numerose bancarelle di artigiani, interessanti per l’acquisto di souvenir o anche soltanto per curiosare. Da attraversare il Ponte dei calzolai, il Triplice ponte* con tre campate divergenti, una centrale riservata ai veicoli e le due laterali ai pedoni, ed il Ponte dei draghi*. Curioso, sulla sponda del Triplice ponte opposta al castello, nella piazza (trg) Prešernov*, il Centromerkur, un centro commerciale, ospitato nella bella palazzina Urbanc in stile secessionista (ovvero liberty o Art nouveau), che per merce e arredi può somigliare ad un magazzino italiano del 1960. Sulla stessa Prešernov trg da ammirare la Chiesa Francescana dell’Annunciazione, il monumento al poeta France Prešeren, che dà il nome alla piazza, e la Casa Hauptman, pure in stile secessionista. Un efficientissimo e moderno ufficio informazioni si trova appena passato il Triplice ponte, sulla sponda della città vecchia, quella dove c’è il castello. Lì la sera di venerdì ci hanno prenotato una stanza all’ostello Siska (Aljazeva 32) aperto dal 1 al 25 agosto dove abbiamo dormito per 30€(!) colazione inclusa pur se con letti separati e bagni al piano (ma al terzo piano c’erano solo altri due ospiti): l’ideale per un pernottamento low budget. Coloratissimo il mercato all’aperto Plecnick (frutta, verdura e fiori) che inizia vicino all’ufficio del turismo e che si estende verso il Duomo di San Nicola* dalle due belle recenti porte in bronzo (la porta principale o porta slovena, accanto alla quale si ammira un capitello* con testa del Cristo del 1380, e la porta lubianese di lato, su Ciril Metodov trg). Pittoresco anche il vicino mercato al chiuso su Vodnikov trg, dove ho visto un pane esattamente uguale al carasau sardo ma rettangolare, dal nome Jajčni mlinci. A pochi metri dalla cattedrale si apre Mestni trg (Piazza Civica), al centro della quale si trova la fontana dei tre fiumi della Carniola: la Sava, la Krka e la Ljubljanica. Sulla stessa Mestni trg, merita una visita il Municipio* dal quale svetta la torre dell’orologio. Noi abbiamo semplicemente girato la maniglia del portone principale e abbiamo potuto visitare indisturbati i bei cortili interni e la fontana di Ercole e Narciso. All’interno il municipio era deserto, salvo due operai che ci hanno lasciato fare e che con del nastro man mano ci transennavano alle spalle le varie zone non appena le avevamo visitate. Mestni trg continua verso Stari trg (Piazza Vecchia) che a sua volta sfocia in Gornji trg (Piazza Alta). Le tre piazze insieme formano la città vecchia, ai piedi del Castello, e più che tre piazze di fatto si tratta di una via curva pedonale con caffè all’aperto e belle facciate. Su Gornji trg si erge la seicentesca Colonna mariana opera di Francesco Robba. Adiacente a Gornji trg, Levstikov trg su cui si affaccia la chiesa di San Giacomo*. Sul lato sud il palazzo Gruber e più oltre, nello spazio verde ormai su Karlovška Cesta, un’esposizione en plein aire di un artista dai sogni forse inquieti e di cui purtroppo ignoro il nome: sei forchette di circa due metri ritte sul prato infilzano altrettanti occhi ciliati come fossero uova sode. Diverse sono le salite per il castello, noi abbiamo preso la suggestiva Mačja steza, che si raggiunge passando per un arco in Stari trg attraverso la stradina Reber e poi due rampe di scale in pietra. Bello, ampio e ben tenuto il Castello*, su un colle già fortificato in epoca preromana, ricostruito dopo il terremoto del 1511, dal quale si hanno stupendi panorami della città. Ospita una bella cappella, un museo, un caffè ed alcune sale nuziali, ed infatti ci siamo imbattuti in due matrimoni (era sabato). Mescolati fra gli eleganti ospiti delle cerimonie, nel piazzale del castello ecco turisti in shorts, sandali e macchina fotografica al collo che venivano allegramente coinvolti nei brindisi nuziali. Bei caffè all’aperto sul lungofiume, soprattutto sulla sponda della città vecchia. Noi abbiamo cenato all’As Lounge – sotto la più famosa Gostilna (trattoria) As – dall’ambiente molto trendy e internazionale, dove c’è un bello scambio di sguardi, buono per ventenni e trentenni meglio ancora se single, più che per una coppia sui 35-40 come noi, comunque abbiamo passato una bella serata ed abbiamo mangiato bene in un posto gradevole. L’indirizzo esatto è 5A Knaflev Prehod, e si raggiunge così: da Presernov trg si imbocca Wolfova Ulica e subito, segnalato dal cartello, ci si imbatte in Knaflev Prehod: un tunnel che si apre in un cortile dove trovano posto numerosi locali, bar e trattorie. Sabato 14 – domenica 15 Bled Bel centro di villeggiatura, nonostante alcuni brutti palazzoni che ospitano i più importanti alberghi in riva al lago. Tre le cose da non perdere: una visita al castello, un giro intorno al lago e una gita all’isoletta. Secondo noi Bled si presta molto più ad un alloggio in pensione piuttosto che in hotel. Basta chiedere dove vedete esposti cartelli: “Sobe – Zimmer”. Suggeriamo di cercare la pensione ed anche di passare la serata e cenare nel più genuino centro di Bled, lontano dagli alberghi, a meno che non vogliate trascorrere una serata al casinò. Basta non andare dritti sulla strada che scende verso il lago, ma all’altezza della Gostilna Union girare a destra per il castello e raggiungere il centro abitato. Mediamente un pernottamento in pensione in camera doppia con bagno si aggira sui 20€ per persona.

Dal castello, arroccato su un picco a strapiombo sul lago, si gode un incantevole vista sul paese, sul lago e sui monti circostanti, specie se avete come noi la fortuna di capitare in una bella giornata. Bei cortili interni, interessanti pure il museo del castello e la piccola cappella affrescata. Per un bagno al lago si segue la strada principale (quella che più sopra suggerivo di non prendere), si scende giù verso il lago poi si svolta a sinistra, si percorre il lungolago, si passa davanti a Vila Bled, un tempo residenza presidenziale dove Tito riceveva i capi di stato ed oggi hotel a 4 stelle, fino ad arrivare vicino al camping, nel punto in cui la strada ricosteggia il lago alla sua estremità ovest. Si può parcheggiare vicino al campeggio e fare il bagno senza pagare per parcheggiare né per accedere alla riva, come dappertutto ai laghi dove siamo stati in Slovenia e da nessuna parte in quelli che abbiamo visitato in Austria. Dalla riva erbosa del camping si può facilmente raggiungere l’isoletta di Blejski Otoc meglio che dal molo d’imbarco che sta sotto l’ufficio turistico. Ci sono due punti d’imbarco, uno a sinistra e uno a destra della riva. Col primo si ha un passaggio su una pletna coperta a 12 – 15 posti spinta da un barcaiolo in piedi per 2000 SIT (2,10€) a persona, dal secondo per la stessa cifra si noleggia per un’ora una barchetta a remi. Decidiamo senza indugio per il secondo. L’isola si raggiunge senza fatica in dieci – quindici minuti. Si sale per una bella scalinata e si raggiunge la chiesa barocca dell’Assunzione, ovviamente piena di fedeli alla Messa di Ferragosto! Pertanto non possiamo osservare i resti della cappella preromanica sotto il pavimento della navata né far rintoccare la campana dei desideri tirando la corda che pende dentro la chiesa, motivo di grande richiamo per i turisti, come informano le guide. Il giro dell’isoletta lungo un camminamento che ne traccia il perimetro si fa in dieci minuti. Ritorniamo in tempo per ricondurre la barchetta all’attracco prima che scada l’ora di noleggio.

Cena gustosa all’aperto nel cortile della Gostilna “Pri Planincu” (indirizzo Grajska c. 8) vicino alla fermata dei bus. Lunedì 16 agosto Lago di Bohinj Il lago di Bohinj, col territorio circostante, è una meraviglia, il luogo più suggestivo del nostro viaggio in Slovenia. Chi volesse può cercare in rete le foto che documentano la trasparenza e i colori dell’acqua e la magnifica cornice naturale che incastona questo gioiello: d’altronde siamo nel Parco Nazionale del Triglav, che per inciso è il parco nazionale di più antica istituzione in Europa. Bello il lago di Bled ma quello è un angolo romantico, questo di Bohinj un angolo di paradiso terrestre dove c’è poca traccia dell’opera dell’uomo. Un buon punto per un bagno al lago è la bianca spiaggia di sassolini che sta vicino all’estremità sud ovest del lago: dopo aver superato la chiesetta campestre di San Cristoforo e prima della strada che porta alle cascate, parcheggiate sul ciglio della strada e proseguite a piedi per poche decine di metri verso il lago. Bella anche la chiesa di San Giovanni Battista oltre il ponte in pietra sulla Sava Bohinjca, nel punto in cui esce dal lago all’estremità sud orientale di questo. Oltre che un bagno nel lago l’altra attrazione della zona è la Slap Savica, cascata di 60 metri circa che si raggiunge dal lato a sud ovest del lago. A Ribcez Laz, la località a sud-est del lago dove c’è un ufficio informazioni affollato ci avevano garantito che per raggiungere la cascata ci sono “20 minutes of easy walk” ed in effetti la media è giusta: dalla biglietteria impieghiamo 25 min a salire e 15 a scendere. Si paga per parcheggiare (ca. 2 €) e per accedere al sentiero verso la cascata, non ricordo quanto ma sui 5 o 6 euro a testa. Il gabbiotto di osservazione è scomodo e bisogna osservare la cascata attraverso le aperture di una ringhiera ma ne vale la pena anche soltanto per il percorso e per gli splendidi panorami che si godono prima di raggiungere la cascata. Lunedì 16 agosto martedì 17 agosto Mojstrana-Dovji: Mojstrana, con la sua frazione Dovji che le sta di fronte dall’altra parte della strada sul lato del camping, è un piccolo incantevole villaggio sui 700 m. A pochi km da Kraniska Gora. L’ufficio del turismo di Mojstrana era chiuso (Savska cesta 1, 4281 Mojstrana tel: +386 (0)4 5891 320, fax: +386 (0)4 5891 320), tuttavia abbiamo potuto ricopiare l’indirizzario delle pensioni da un elenco affisso all’esterno. Abbiamo scelto una pensione di Dovji all’estremità ovest della frazione, cioè dalla parte opposta rispetto al camping. A Dovji non ci sono vie ma solo numeri civici. La pensione di Olga ha un numero civico sopra il 100, non ricordo esattamente, ma con queste poche indicazioni non sarà difficile trovarla. Dalla stanza all’ultimo piano si ha una vista meravigliosa su Mojstrana, sulla valle, sulle Alpi Giulie e sulla vetta del Triglav. Circa 30€ la matrimoniale, prima colazione inclusa. Abbiamo cenato molto bene al ristorante Villa Roza, a pochi km da Dovji in direzione Kranjska Gora spendendo meno di 30€ in due. Suggerimenti vari: TALLERI ED EURO: è vero che in Slovenia accettano gli euro e che spesso i prezzi sono indicati sia in talleri (SIT) che in euro, ma conviene sempre pagare in talleri perché la conversione in euro fatta dagli esercenti al minuto è sempre svantaggiosa rispetto al cambio delle banche. Si perde poco per volta, ma alla fine di una vacanza anche soltanto di 4 giorni per due persone lo scarto si fa sensibile e può ammontare ad una quarantina di euro. Il posto dove abbiamo cambiato meglio è la Krekova Bank di Lubiana nella piazza del mercato all’aperto di fronte al colonnato lungofiume di Plečnik, meglio ancora del cambio effettuato in una banca di Opicina; quello dove abbiamo cambiato peggio è lo sportello cambio dell’ufficio del turismo di Ribcez Laz. LINGUA: Se non parlate lo sloveno non c’è problema, quasi tutti parlano o masticano l’inglese o il tedesco e molto spesso anche l’italiano.

ALTRI SUGGERIMENTI: Necessaria la carta d’identità. La benzina super senza pb costa meno che da noi ma pare sia di qualità inferiore (meno ottani). Noi non abbiamo mai avuto problemi, ma pare che la polizia stradale sia molto severa. Evitare di superare i limiti di velocità e di commettere infrazioni conviene sempre, specie se permette di passare una vacanza tranquilla. NOTE DOLENTI: tutto sommato nessuna. L’unico episodio curioso, che per fortuna non ha complicato la vacanza, è stato quello dell’impiegata di un ufficio del turismo di Bled (quello accanto al market davanti ai parcheggi sul lato sinistro della discesa al lago) che nonostante mancassero ancora cinque minuti alla chiusura ci ha allontanato in modo sbrigativo e non molto urbano. Dietro la nostra richiesta di darci almeno un opuscolo con l’elenco di alberghi e pensioni di Bled ci dice: “Andate a chiedere alloggio direttamente negli alberghi!” Speriamo di avervi fatto venir voglia di andare in Slovenia! Buon viaggio! Paolo ed Eli 🙂



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