4 giorni in Giordania con bambino di 6 anni

Un sogno diventato realtà: finalmente Petra! E festeggiare il compleanno davanti al Tesoro... non ha prezzo!
Scritto da: Layra
4 giorni in giordania con bambino di 6 anni
Partenza il: 29/01/2020
Ritorno il: 02/02/2020
Viaggiatori: 3
Spesa: 500 €
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Voli: EasyJet Malpensa – Aqaba acquistati ad agosto 103 € con il solo bagaglio a mano (due adulti e un bambino di 6 anni). Al momento del check in, non selezionando posti, sia all’andata che al ritorno ci hanno messi tutti vicini. Le valigie Trunki di dimensioni standard (46 x 20,5 x 31 cm) possono essere portate a bordo e collocate sotto il sedile davanti. Noi abbiamo portato il boostapack trunky così abbiamo risparmiato il noleggio del seggiolino auto. Sia all’andata che al ritorno ho fatto due errori da pivella: All’andata avevo messo in valigia la crema pan di stelle da portare alla nostra guida (italiana che vive a Petra) ma mi hanno fermato ai controlli per cui le opzioni erano due: o lasciare la crema oppure imbarcare il bagaglio. -> bagaglio imbarcato (8 euro). Al ritorno avevamo in valigia dei sassi presi a Petra, nel deserto e nel Mar Morto (Simone ha la passione delle pietre e ormai sono diventate i nostri souvenir dei viaggi). Ci hanno ribaltato i trolley alla ricerca e ce li hanno buttati nella spazzatura. Pensavo che il problema fosse portare via materiale dalla Giordania, in realtà poi abbiamo scoperto che il problema era la sicurezza in cabina (perché il bambino potrebbe lanciarli). Quindi anche qui, altri 8 euro per imbarcare il bagaglio… però abbiamo i nostri ricordi di viaggio!

In aeroporto ad Aqaba abbiamo acquistato la scheda telefonica per 8 jd per 13 giga e 15 minuti di telefonate verso l’Italia (gestore: umaniah). Ci sono tantissime proposte, in base alle proprie esigenze. A noi serviva principalmente per usare Waze come navigatore.

Noleggio auto con dollar prenotata per 165€ + 60 jd pagati al banco per l’assicurazione ‘full kasko’. Prelevano 350 euro dalla carta di credito come cauzione che viene restituita al momento della restituzione dell’auto. Seggiolino portato da casa (il trunky boostapack).

Cambio valuta: in aeroporto ad Aqaba c’è un cambio valuta (con cambio da usurai) e un ATM vicino agli uffici dove acquistare le sim telefoniche. All’ATM prendono 6 jd di commissione per 250 jd prelevati. Noi abbiamo cambiato alla western Union a Wadi musa. C’è un ATM anche nel visitor center di Petra.

Hotel: Petra: la Maison (prenotato su booking con cancellazione gratuita, 110 jd per 2 notti con colazione, prenotato ad agosto, sotto data costava decisamente di più). Bellissimo e comodissimo, a pochi passi dall’ingresso del sito. Parcheggio auto gratuito, Wi-Fi disponibile. Unica pecca: la colazione inizia alle 6:30 (il sito apre alle 6:00). Deserto: Jamal Rum Camp 170 jd per 1 notte. pernottamento nella bubble room, jeep tour di 4 ore, cena beduina e colazione (ho dovuto contrattare. Il prezzo iniziale era 200 jd) Mar Morto: holiday inn dead sea (88 jd). Prenotato su booking con colazione. cancellazione gratuita fino al giorno prima, parcheggio auto privato gratuito, wifi disponibile in tutta la struttura Fighissimo. Una marea di piscine (dall’idromassaggio con acqua calda, a quella per bambini, quella sul mare e ancora altre. Parco giochi all’aperto). Le piscine sono aperte dalle 8:30 al tramonto. Check out alle 12. Pranzi e cene: Prima sera cena a buffet dell’hotel 10 jd a testa. Ha pagato anche Simone. 2 jd per la bottiglia di acqua da 1.5 litri. Pranzo nel sito archeologico ‘da Sora Lella’ soprannominata così da Cristina. È una donna beduina che, in una grotta, cucina per i beduini che passano la giornata nel sito. Se vi accontentate di un sandwich (lo chiamano così ma in realtà è il pane arabo arrotolato tipo piadina) con tonno /uova / formaggio, si mangia seduti sui sassi, con vista sulle tombe reali! 3 jd a panino. Seconda cena a Petra: eravamo stanchi morti e abbiamo presto 3 hamburger take away nel ristorante dentro il centro visitatori, da mangiare in camera… 3 hamburger e 1 lattina di coca cola 39 jd mi sono sentita leggermente spennata, appena appena. Per la visita di Petra avevo contattato in anticipo Cristina Cori (potete contattarla su messenger, oppure su whats app) che è una ragazza italiana che ha sposato un beduino e ora vive a Petra e accompagna i turisti. Sta facendo il patentino per diventare guida ufficiale. La visita guidata con lei nel sito è stata bellissima e molto interessante perché oltre a spiegarci i luoghi e la storia ci ha raccontato anche gli usi e costumi dei beduini. Ci ha portato in tutti i posti visitabili in giorno. Appuntamento alle 7:30 davanti al tesoro e abbiamo visto il teatro romano, altare del sacrificio, tombe dei re, palazzo della ragazza, monastero, strada romana colonnata fino al tesoro (arrivati verso le 17:15). All’ingresso distribuiscono le cartine con i vari percorsi, se girate da soli, è fondamentale! Nostro figlio è stato bravissimo, ha camminato per tutto il giorno, inclusa la salita al monastero (800 scalini scavati nella roccia) con la promessa che per il ritorno al tesoro gli avremmo preso un asinello. Alla discesa del monastero c’era Raaed, il marito di Cristina (soprannominato da noi Jack Sparrow) con l’asinello e siamo tornati al tesoro con Simone a groppa d’asino (più che meritato). Il bello è stato che Raaed è rimasto a parlare con gli amici e ci ha lasciato l’asino. Ormai era quasi l’ora della chiusura ed è stato bellissimo passeggiare nel sito, ormai senza turisti e vedere i beduini che si riprendevano la loro terra, corse coi cavalli al galoppo, the in compagnia un’aria rilassata, amichevole, ben diversa dalla giornata appena trascorsa. Inoltre, considerato che tutti conoscevano l’asino di Raaed, salutavano Simone e gli dicevano che era sulla Ferrari (l’asino aveva tutte le decorazioni rosse). All’altezza del Teatro romano Raaed ci ha raggiunti a dorso di cammello e ha chiesto a Simone se voleva fare cambio. Simone era estasiato! (me lo chiedeva dall’inizio della giornata di salire sul cammello! Alla fine della vacanza gli ho chiesto cosa gli era piaciuto di più di questo viaggio e la sua risposta è stata: 1- salire sul cammello, 2 – dormire nella Bubble room nel deserto) Siamo arrivati al tesoro verso le 17:15 giusto in tempo per tirar fuori dallo zaino le crostatine e le candeline per festeggiare il compleanno di mio marito è il ‘mesiversario’ di Simone prima che diventasse buio! Per gli asini / cammelli ovviamente dovete contrattare, contrattare, contrattare fino all’esaurimento.

INFORMAZIONE MOLTO INTERESSANTE: è possibile rimanere dentro al sito anche dopo la chiusura ufficiale, (rimanendo al bar davanti al tesoro) per aspettare l’inizio del Petra by night evitando così di uscire per poi rientrare risparmiando tempo e chilometri (e così abbiamo fatto). È stato meraviglioso rimanere a chiacchierare davanti al the caldo offerto dai beduini, assistere ai preparativi e godersi questi momenti di intimità. PS: in inverno stare fermi per ore fa freddo! Certamente averci visto con Cristina e Raaed ci ha aiutato ad entrare in empatia con i beduini ed è stata una bellissima esperienza. Un beduino ha preso in simpatia Simone e per il paio di ore di attesa, se lo è portato in giro. Simone li ha aiutati a posizionare i sacchi di sabbia e le candele (così il tempo è passato più velocemtne per lui). Inoltre, siccome era il compleanno di mio marito ci ha messo 2 candele sul tavolo e ci ha offerto più volte il the, a Simone ha regalato un pietra e un magnete, insomma.. una esperienza unica! PS: ad una certa ora passa un beduino a chiedere se si hanno i biglietti per lo spettacolo e si possono acquistare direttamente da lui (in contanti, possibilmente giusti perché quella sera non aveva il resto). Lo spettacolo in sé di Petra by night invece è stata una delusione pazzesca. Dura poco meno di 15 minuti dove nella prima parte un beduino suona il flauto al buio, solo con la luce delle candele a terra poi un altro beduino canta e suona lo strumento tipico dei beduini e alla fine un altro racconta qualcosa dopo di che illuminano tesoro con luci fioche. Forse ho capito male io ma mi aspettavo uno spettacolo di luci e suoni (tipo tempio di Philae o a Luxor). La parte più bella del Petra by night è decisamente il percorso nel siq illuminato dalle candele. Al termine della giornata il nostro cellulare segnava 34.557 passi! La mattina successiva siamo tornati al Tesoro (avevamo fatto il Jordan pass da 2 giorni) per fare ancora qualche foto e poi siamo andati a piccola Petra (che a me è piaciuta un sacco). L’ingresso gratuito, ci sono dei beduini che si offrono come guide per 10 jd (ma secondo me non ne vale la pena). Il momento migliore per visitare il sito è tra le 9 e le 10 perché sole illumina la tomba più importante. la visita dura pochissimo, mezz’ora circa . Alla fine del siq bisogna arrampicarsi per bene per arrivare ad una terrazza con vista sulla valle.

Da lì siamo partiti per il Wadi Rum. Per il deserto abbiamo scelto il Jamal Rum Camp prenotato attraverso Messenger. Ci siamo trovati benissimo, abbiamo scelto la bolla e onestamente sono soldi spesi davvero bene! Meravigliosa la vista sia alla sera ma soprattutto al mattino quando il sole illumina le rocce di fronte. Bello bello bello. Siamo stati benissimo, i beduini hanno giocato e coinvolto Simone nei loro balli dopo cena. Cena e colazione rigorosamente beduini sono state spettacolari con un’ampia scelta di piatti e tutto molto abbondante. Pienamente soddisfatti della scelta che straconsiglio! Contatti: Jamal Rum Camp. Purtroppo il giorno del giro in jeep non era delle migliori perché tirava un forte vento e c’erano parecchie nuvole (per cui faceva molto freddo) ma quando il sole usciva dalle nuvole si vedevano dei colori meravigliosi. Abbiamo comunque fatto il giro in jeep fino al tramonto. Volendo organizzano anche il giro sul cammello ma noi non lo abbiamo fatto. La mattina del sabato dopo una abbondantissima colazione beduina ci siamo diretti sul Mar Morto. Avevo prenotato all’holiday inn dead sea perché direttamente sul mare, con diverse piscine e parco giochi.. beh.. qui la nostra sfiga si è espressa al massimo. Dopo 325 km per provare l’esperienza del il bagno nel mar morto.. spiagge chiuse causa maltempo (vento e onde alte quindi pericolose). E non si sa perché anche le piscine erano chiuse. Avevo programmato di passare il pomeriggio tra spiaggia e piscine e invece niente. Tutto chiuso. Impossibile stare in spiaggia per il forte vento e purtroppo le piscine erano chiuse per cui decidiamo di sfruttare il pomeriggio per andare a Madaba. La Chiesa di San Giorgio con la famosa cartina mosaico e la chiesa della decapitazione di Giovanni Battista non sono incluse nel Jordan pass e l’ingresso costa 1 jd ad adulto (il bambino non paga). Il sito archeologico invece incluso nel Jordan pass ma quando entri ti viene assegnata una guida che alla fine ti chiede la mancia. La Chiesa della decapitazione è quella che ci è piaciuta di più perché è possibile salire sulla torre delle campane (90 gradini, gli ultimi strettissimi) e l’acropoli che si trova sotto alla chiesa è bellissima e molto interessante sia per gli adulti che per i bambini. Cena a buffet nel ristorante dell’hotel per 20 jd ad adulto, il bambino non paga. Acqua inclusa. Tantissima varietà di piatti ma nessuno europeo. A parte il pollo fritto, era quasi tutto speziato / piccante. La colazione invece ricchissima di piatti sia dolci che salati. Domenica sveglia all’alba per andare a Jerash e ovviamente il mare è liscio come olio. Decidiamo di fare un bagno velocissimo prima di partire ma Simone inciampa e si graffia le gambe per cui l’idea di fare il bagno viene archiviata. Torniamo in camera, ci vestiamo e partiamo per Jerash (1:40 min di auto). L’ingresso al sito archeologico è incluso nel Jordan pass oppure costa 10 Jd. Ci sono diversi parcheggi dove poi ti chiedono la mancia 1 jd per custodirtela. Il sito è veramente veramente bello e ben conservato. Per vederlo tutto con calma direi che ci vogliono circa 4 ore. Noi avevamo la Lonely Planet ma la visita con una guida turistica certamente è un’altra cosa. Qui i venditori ambulanti sono decisamente invadenti a differenza del resto del paese. Cercano di venderti qualunque cosa o cambiare i soldi (ovviamente guadagnandoci parecchio) Il rientro ad Aqaba è stato impegnativo: quasi 5 ore di viaggio di cui 2/3 con il sole di fronte. Km totali percorsi: circa 1.200

Considerazioni finali: mi unisco al coro di chi dice che la Giordania entra nel cuore. Ho trovato tantissima ospitalità da parte di tutti. Tutti molto attenti a Simone, ancora qualche giorno e diventava un beduino anche lui.

Qui lo dico e qui lo nego… appena riaprono i voli da Malpensa per Aqaba ci torniamo!



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