4 giorni a Stoccolma
Arrivati all’aeroporto di Arlanda prendiamo l’Arlandaexpress, comodissimo e assolutamente non caro grazie ad una offerta speciale estiva. Arrivati a Stoccolma, dopo la tappa al Rica Hotel in Slöjdgatan 7 (quattro stelle, costo decisamente contenuto!), andiamo al Tourist Center a un centinaio di metri per acquistare la Stockholm Card, con la quale non metteremo più mano al portafoglio per musei, mezzi pubblici, entrate su punti panoramici, giri in battello, ecc. Con l’autobus 69 andiamo poi alla torre Kaknästornet dove ceniamo al bar al 30esimo piano e ci godiamo il panorama. Più tardi, l’idea di passeggiare per il vecchio centro storico (Gamla Stan), tramonta allorchè siamo attirati dal Luna Park Gröna Lund, e ci andiamo. Una sorta di Gardaland (per chi lo conosce) di Stoccolma. Qui l’entrata è sempre compresa nella Card menzionata, mentre le attrazioni si pagano con dei coupon acquistabili di volta in volta, un po’ difficile districarsi in mezzo alla lingua svedese incomprensibile.
Il secondo giorno è dedicato ai musei sull’isola di Djurgarden. Ci si arriva comodamente con il tram n.7 oppure con il bus 47. Il Vasa Museet è imperdibile, dentro c’è molto umido e fresco, è consigliabile avere qualcosa per coprirsi, le foto non vengono bene perché è anche molto buio, ma tutto questo è fatto per conservare bene il Vasa. Poi Junibaken, cioè Pippi Calzelunghe e tutti i personaggi di Astrid Lindgren (poco conosciuti in Italia). A seguire Biological Museum, dove c’eravamo solo noi… E gli animali imbalsamati. Lo Skansen, il museo all’aperto molto vasto con la storia della Svezia lo lasciamo per il giorno seguente, con previsioni meteorologiche migliori. Chiudiamo il pomeriggio prima all’acquario lì vicino e poi di nuovo al Gröna Lund, fermandoci un po’ di più della sera prima e provando diverse giostre/attrazioni. La cena si consuma al Biffi (di italiano non c’è niente, il nome trae in inganno, in realtà è una specie di pub) vicino alla stazione centrale e poi si passeggia in Gamla Stan, ritrovandoci quasi senza accorgerci davanti al Palazzo Reale e alle sue guardie.
Il terzo giorno è dedicato allo Skansen. Lo visitiamo fino alle 18, sotto un sole cocente. Impossibile prevedere un viaggio a Stoccolma senza mettere in programma almeno un giorno allo Skansen. La vita di tutta la Svezia dei secoli scorsi ricostruita fedelmente. Si può entrare nelle case di una volta e vedere come vivevano, con comparse in costume d’epoca intente a svolgere i lavori di un tempo; peccato non riuscire a colloquiare con loro, complice sempre la lingua impossibile e il nostro inglese non sufficiente. Nel tardo pomeriggio riusciamo a prendere il battello della Stockholm Sightseeing. Giro di un’ora e più con spiegazioni in cuffietta in italiano! L’ultimo giorno si può dedicare allo Shopping…Oppure no. Personalmente col metrò scendo a Friedhemsplan e cerco la spiaggia. Ci arrivo (la spiaggia non è come si pensa da noi una spiaggia di Rimini, qui è un semi-prato-sabbia-sassi di 50metri con al massimo 10-15 persone) e non resisto alla tentazione, faccio il bagno. L’acqua è decisamente meno fredda di quello che pensavo, mentre la temperatura esterna appena il sole è nascosto da nuvole è al massimo di 20 gradi. Dopo vado a vedere Mariatorget, una piazza con monumento al centro e da lì con il bus 43 preso un po’ a caso, mi ritrovo al limite di Gamla Stan e salgo sull’ascensore Katarina, 38 metri di altezza da dove fotografo il panorama. Con il bus Flygbussarna preso alla stazione centrale andiamo all’aeroporto di Skavsta in un’ora e 20 circa (zero traffico, tutti gli autobus sono puntuali), da dove parte il volo Ryanair per l’Italia. Volo come sempre perfetto secondo lo stile Ryanair.