3 regioni in 3 giorni
Approfittiamo del weekend lungo del ponte del 2 Giugno per salire in sella alle nostre bici e affrontare il passo del Cerreto.
Giovedì mattina doveva raggiungerci in treno da Milano, Tommaso, amico di Pietro, se non fosse che il treno da lui prenotato era strapieno, quindi impossibilitato a salire attende il treno dopo che arriva dopo 2 ore.
Ritrovo quindi posticipato di 2 ore alla stazione dei treni di Reggio Emilia, città dove io e Pietro abitiamo, una volta formato il trio si parte poco dopo il pranzo del giovedì in direzione Castelnovo Monti, dove dormiremo la sera a casa di un amico, non senza prima però aver fatto alcune tappe gastronomiche d’obbligo lungo il tragitto.
L’inizio della pedalata sotto il sole è lungo la famosa ciclabile che costeggia il Crostolo, che ci porta fino a Vezzano dove facciamo la prima tappa alla fontana per riempire le borracce.
Poi si continua in direzione Casina, ma non percorriamo la SS 63 che è trafficata e con numerose gallerie, bensì la vecchia strada più panoramica ma sicuramente più lunga e forse anche più scomoda.
La prima merenda pomeridiana è al Bar Centrale di Casina, dove fanno uno degli erbazzoni più buoni della zona.
Rifocillati e idratati si riparte verso Felina dove ci aspetta la seconda merenda a base di gelato artigianale alla Gelateria Belvedere, vincitrice anche di alcuni premi.
Belli pieni di zuccheri, decidiamo di puntare all’arrivo della prima giornata, casa di Giovanni in centro a Castelnovo.
Arriviamo senza intoppi e messi in garage i mezzi, ci si doccia in attesa della cena, preparata dalle sapienti mani di Giovanni, padre di due bellissime gemelle che ci accolgono nel migliore dei modi.
Dopo la cena in compagnia si va a nanna presto che l’indomani ci avrebbe aspettato l’impresa della salita al Passo, con arrivo ad Arcola in Liguria.
Giorno 2
Dormito al fresco della soffitta della casa, ci svegliamo verso le 7 e dopo i saluti e i ringraziamenti, carichiamo i bagagli e montati in sella si cerca il bar al Terminaccio per la colazione.
Tornati in sella ci si da come prossimo obiettivo prima della vetta, un’ultima merenda mattutina a Collagna ai Giardini dell’Acqua, piccolo allevamento di trote famoso per la trota fritta.
Eccoci pronti per ripartire verso l’ultimo dislivello che ci separa dal Passo.
Sotto qualche goccia di pioggia si arriva al Passo del Cerreto, dove il gestore del ristorante ci assiste e ci immortala in una foto per ricordare questa impresa.
Decidiamo quindi di continuare in direzione Fivizzano dove ci aspetta il pranzo al ristorante Cà Giannino.
Soddisfattissimi del pasto che ci ha dato anche riparo dalla pioggia, ripartiamo asciutti lungo la discesa che ci porterà ad Aulla.
Non avendo preso il dolce al ristorante a pranzo, decidiamo di fermarci alla gelateria Lino di Aulla, da li in poi la strada si fa più trafficata quindi meno godevole.
Ormai i km della giornata vanno ad esaurirsi quindi prima della salita che ci porterà alla casa di Elena in centro ad Arcola, decidiamo di fermarci a fare spesa per la cena e la colazione del giorno dopo.
Affrontata la salita, ci rilassiamo in terrazza in attesa che la caldaia scaldi l’acqua per la meritatissima doccia.
Vogliosi di una cena fresca iniziamo a pulire la frutta per una macedonia e poco dopo si va a dormire cotti dal viaggio.
Ed eccoci al sabato mattina, ci svegliamo in compagnia di Elena e della sua famiglia per condividere la colazione.
Io poi mi dirigo verso Torre Marina dove mi aspettano alcuni compagni del corso di Shiatsu e dove mi raggiungeranno la mia morosa con nostro figlio per un weekend al mare.
È andato tutto secondo i piani nonostante le difficoltà iniziali date dal poco allenamento alla fine portiamo a casa un gran bella esperienza!